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Autore: Kit L Hawthorn    25/02/2010    4 recensioni
Lily e Scorpius si odiano praticamente dal primo istante in cui si sono visti. Per qualche strano motivo, però, non riescono in nessun modo a starsi lontani.
Forse è colpa dei loro amici, che purtroppo non si odiano affatto. O forse è solo uno strano magnetismo... perchè i Potter ed i Malfoy sono come calamite: basta solo metterli nel verso giusto perchè si attraggano...
“Lily, hai tutti i capelli pieni di neve!”
La sua voce e la sua risata continuavano a rimbombarle nella testa.
“Io lo odio, giusto? Ma certo che lo odio.” Intimò a sè stessa; e per la prima volta nella sua vita quelle parole le sembrarono incredibilmente deboli.
Genere: Romantico, Introspettivo, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Lily Luna Potter, Scorpius Malfoy
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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*stappa lo champagne*
Eeeeeh, sì, sono riuscita a recuperare i file perduti dal mio pc! Sono così contenta che potrei potrei uscire in strada urlando "PASTA!" (battuta hetaliana, scusate xD). Anyway, spero che dopo la lu(uuuuu..)nga attesa non rimaniate troppo delusi! ;D


Capitolo 3
Secret affairs




They taped over your mouth
Scribbled out the truth with their lies
Your little spies
-Paramore, Crushcrushcrush-




Lily non aveva assolutamente idea di cosa fare. Continuava a fissare il titolo del suo tema, nella speranza che quello prendesse vita e le raccontasse magicamente tutto quello che c’era da sapere sugli antidoti, magari consigliandole un incantesimo che le facesse guadagnare la fiducia di Lumacorno in un battibaleno.
Era un bel sogno.
“Un antidoto (dal greco Antìdoton, "dato contro") è una sostanza in grado di contrastare una forma di avvelenamento.”
Ok, fin qui era facile. Ma dove diavolo era con la testa, mentre Lumacorno spiegava?
Forse dipendeva dal fatto che negli ultimi giorni passava i tre quarti del suo tempo in classe a sonnecchiare beatamente e l’altro quarto a giocare all’impiccato in un angolo della pergamena con Hugo.
Basta! Doveva assolutamente concentrarsi…
“Un antidoto agisce essenzialmente sfruttando tre diversi principi: antidotismo fisico, antidotismo chimico ed antidotismo fisiologico.”
A proposito di Hugo… come diavolo faceva a ricordarsi tutta la lezione a memoria se aveva passato la totalità dell’ora a scarabocchiare? Probabilmente dipendeva dal gene Granger.
Lily tralasciò il fatto che anche lei avrebbe saputo la lezione se non avesse dormito. Ma in fondo non era totalmente colpa sua se non riusciva a dormire… “Buongiorno, Lily!”
Lily sobbalzò, come se fosse stata colta con le mani nella marmellata. Quando alzò lo sguardo vide sua cugina Rose che la fissava con uno dei suoi gentili sorrisi stampati sul viso.
La Potter si rilassò. “Ehi, Rosie!” esclamò cercando di sembrare allegra.
Il sorriso di Rose si allargò. “Problemi con il tema?” disse, sedendosi di fronte a lei.
Lily sospirò sonoramente, felice di avere qualcosa che la distraesse dalla direzione pericolosissima che avevano preso i suoi pensieri. “In effetti… sì!” mise su la sua migliore espressione supplice . “Rosie, non è che…”
Rose alzò gli occhi al cielo e poi, senza darle nemmeno il tempo di finire la frase, le tolse da sotto il naso il suo abbozzo di tema e cominciò a scrutarlo.
Lily le rivolse un sorriso grato e decise che quel gene Granger non le dispiaceva poi così tanto. Non era un caso che si ritrovasse sempre ad adorare, alla fine, sia Hugo che Rosie.
Mentre scrutava la cugina maggiore che riempiva la sua pergamena di un pauroso numero di segni rossi, una idea solitaria cominciò a farsi strada nella mente di Lily. Cercò di scacciarla, ma quella si faceva sempre più grande, acquistava sempre più spazio… si faceva gigantesca, impossibile da ignorare…
“Oh, E VA BENE!”
Lily prese un profondo respiro. “Senti, Rose… avrei da chiederti un consiglio…”
Rose alzò la testa, ed osservo il viso tormentato della sua cugina più piccola. “Dimmi.” Disse solo, raddrizzandosi sulla sedie e appoggiando il mento sulla mano.
Lily cominciò a tormentarsi una ciocca di capelli color fiamma, cercando di trovare le parole adatte. “Uhm… Beh… Ti è mai capitato… tipo… di odiare una persona…?” cominciò esitante, cercando di evitare gli azzurri occhi indagatori di Rose.
La Weasley sorrise dolcemente, capendo immediatamente dove la cugina volesse andare a parare. “Ma certo. A tutti capita, prima o poi.” Disse con voce sicura. Lily annuì. “E cosa succede se… se…” era pronta a svelare il segreto che si portava dentro da giorni ormai? Poteva fidarsi di Rose…?
Guardando nei suoi occhi limpidi si diede della stupida. Ma certo che poteva fidarsi di lei! Era Rose Weasley, dopotutto: la sua cugina-amica, con cui era cresciuta, con cui aveva passato tutte le notti di Natale da quando aveva memoria, con cui aveva diviso ogni segreto ed i giochi della sua infanzia. Se non poteva fidarsi di lei, non poteva fidarsi di nessuno.
“Rosie… cosa vuol dire se cominci a sognare di… beh… baciare qualcuno che odi?”
La cugina la guardò stupita per almeno un minuto buono, cercando di trattenersi dal ridere. Allora era questo che aveva reso Lily così intrattabile? Rose tossicchiò e riacquistò il suo autocontrollo, sfoderando una delle sue migliori espressioni da ‘sottuttoio’.
“Beh, le teorie sono due.” Cominciò senza esitare. “La prima è che la maggior parte delle volte i sogni sono solo le proiezioni di ciò che abbiamo visto o sentito durante le ore di veglia. Probabilmente sei talmente ossessionata da Mal… cioè, da quella persona, che te la ritrovi anche nei sogni.” Lily già si stava rilassando sulla sedia, quando un dito della mano sinistra di Rose scattò verso l’alto. “Questo in ogni caso non spiega la componente romantica del sogno. E ciò ci porta alla seconda teoria, che è molto simile alla prima, ma anche diversa. Sei comunque ossessionata da quella persona, a tal punto che sta diventando importante per te, quasi indispensabile. In poche parole te ne stai…”
“Okay! okay!” Lily mise la mani avanti nel tentativo di bloccare il fiume di parole di sua cugina. “Stai scherzando o fai sul serio, Rosie? E’ totalmente assurdo!” Uno strano ghigno si dipinse sulle labbra di Rose, e per un momento la ragazza assomigliò terribilmente a suo fratello in ‘Marauder-mode’.
“Queste cose sono molto spesso assurde.” Rispose in tono saccente.
Okay, forse Lily non amava così tanto il gene Granger.
La Potter sospirò sonoramente. “Va bene. Cambiamo discorso.” Non aveva la minima voglia di continuare a viaggiare su quel terreno traballante. Invece decise di dare voce ad uno dei dubbi che la avevano attanagliata prima che la ‘questione Malfoy’ le occupasse completamente il cervello.
“Senti Rose… potresti evitare di bloccare per ore Hugo, ogni volta che lo vedi? E’ irritante e lo fa arrivare sempre in ritardo! E poi… che avrete mai da dirvi?!” Rose sbarrò gli occhi, totalmente persa. “Scusa?” chiese, sinceramente sorpresa.
Lily roteò gli occhi, chiedendosi come facesse sua cugina, che pure era così intelligente, a non arrivarci.
“Sai, no? Tipo due settimane fa, sull’Hogwarts Express. L'ho aspettato per secoli, prima che arrivasse, e mi ha detto che eri stata tu a bloccarlo nel tuo scompartimento.”
Rose scosse la testa. “Guarda che ti sbagli Lily. Dopo essere saliti sul treno non ho più visto Hugo fino al banchetto.”
Lily scrutò i limpidi occhi azzurri della Weasley. Impossibile che mentisse; ogni volta che tentava di farlo arrossiva e cominciava a balbettare ed a sudare. Rose non era capace a dire bugie.
Ma Hugo sì. Anzi, lui è molto bravo.
La consapevolezza si fece strada nella sua mente. Si diede della stupida per non averlo capito subito. Era troppo assurdo che Hugo fosse sempre occupato con la sorella.
Hugo mi ha mentito.
E subito dopo mille domande cominciarono ad affollarsi nella sua mente, una a capo di tutte loro: Perché?
Il tumulto interiore di Lily fu congelato immediatamente, alla vista di una chioma fin troppo conosciuta, che si avvicinava al loro tavolo.
“Ehm… grazie di tutto, Rosie. Devo proprio scappare, scusa!” Agguantò i libri in fretta e furia e si precipitò fuori dalla biblioteca.
La sua chioma fiammeggiante era appena sparita, quando Scorpius si affiancò a Rose.
“Chissà come mai ho la netta sensazione che tua cugina mi stia evitando, Weasley.” Osservò sollevando un sopracciglio biondo-platino.
Rose sospirò e sorrise. “Sagace, veramente, Malfoy.” Sollevò la pergamena che teneva ancora in mano. “Ha anche dimenticato il suo tema…” constatò, prima che il suddetto foglio le venisse strappato di mano dal Serpeverde.
Prima che Rose potesse protestare, Scorpius era già sparito oltre la porta della biblioteca.
La Weasley sbuffò, scostandosi un ricciolo castano da viso.
“Quei due mi faranno uscire di testa!” sentenziò, per poi tirare fuori dalla sua borsa il suo libro ed immergersi nell’Aritmanzia.
Nel frattempo Lily si avviava a passo spedito verso la propria Sala Comune, cercando, invano, di impedire ai suoi pensieri di deviare in ‘zona Malfoy’.
Non voleva chiedersi per quale motivo lo stesse evitando, forse perché aveva paura che la risposta desse ragione alla teoria di Rose.
Inutile specificare quale.
Andava talmente veloce – ed era talmente assorta – che per un pelo non andò a sbattere contro una ragazza minuta dagli scintillanti capelli biondi.
“Ehi guarda dove… Oh, sei tu, Lils!” esclamò quella, sorridendo lievemente, abbagliandola.
“Oh, Domi!” rispose Lily, disorientata di fronte alla sua più che affascinante cugina, Dominique Weasley.
Dom era di certo la più bella di loro, forse ancora più di Victoire. Con quella sua aria da principessa delle nevi, i capelli chiari e gli occhi di ghiaccio, incuteva timore in molti. Solo i suoi cugini conoscevano la sua natura introversa e timida, ed il suo umorismo pungente.
“Mi dispiace, ero soprapensiero” Le sorrise forzatamente a mo’ di scusa e Dominique la scrutò indagatrice.
“Tutto a posto, Lily?” le chiese, in tono lievemente preoccupato. Lily scosse le spalle, come aveva fatto qualche settimana prima con Callie e rispose: “Niente di che, non preoccuparti, Dom.”
“Beh, meglio.” disse Dominique, poi mise su un sorriso astuto. “Sai, forse so come puoi farti perdonare per avermi quasi travolta.”
Lily ridacchiò per la faccia di Dominique, sentendo il peso nel suo petto alleggerirsi un po’. “Spara, Weasley.” esclamò, vedendo il sorriso della cugina allargarsi. “Vedi… Lu e Roxie si sono messe in testa quest’idea assurda…” roteò gli occhi. “… Ed ovviamente hanno dovuto coinvolgere anche me, come se non avessi già abbastanza da studiare. Comunque vogliono a tutti i costi fare una Festa per Halloween, di nascosto dai prof.”
Lily sollevò un sopracciglio, perplessa. “Ma la festa c’è già, a che scopo farne un’altra?”. Dom mise su un’espressione rassegnata. “Lo sai come sono: la festa della scuola non è abbastanza… movimentata, per loro.” sbuffò e Lily si mise a ridere. “Quelle due sono incorreggibili. In ogni caso cosa c’entro io in tutto questo?” chiese, e vide il viso di Dominique farsi supplice.
“Uhm, vedi… Il problema sarebbe che non abbiamo idea di dove fare la festa. Ci vuole un luogo che i prof non possano raggiungere, che sia abbastanza isolato, che sia insonorizzato cose così.”
Lily alzò gli occhi al cielo. “Okay, ho già capito tutto. Vedrò quello che posso fare." la Weasley la abbagliò con un sorriso a trentadue denti che non le era abituale, e la ringraziò, grata. “Comunque potreste sempre chiederlo a Jim… lui si che è bravo in queste cose.” aggiunse poi la rossa, soprapensiero. Vide Dominique irrigidirsi ed il suo sorriso farsi teso. “Sssì… sarebbe un’idea. Ma potresti chiederglielo sempre tu? Sei la sua adorata sorellina, infondo.”
Lily strinse gli occhi.
Qui gatta ci cova.
Ma come mai tutti sembravano tenere terribili segreti ad Hogwarts? Hugo, Dominique…
…Io!
Lily scosse impercettibilmente la testa, scacciando il pensiero. Per quella volta avrebbe dato tregua alla cugina.
“Va bene, Dom, ci penso io.”
“Grazie mille, Lil. Sei la migliore.”
“Sì, sì… lo so! Ci vediamo a cena, Dom!”
“A dopo, Lils!”

*



“Uhm…”
Callista Tracey Nott era indecisa.
Stava seduta sul suo copriletto blu scuro - le tende del baldacchino erano tirate – abbracciandosi le ginocchia, avvolta da pensieri foschi.
Desiderava con tutto il cuore poter scoprire che ciò che aveva visto non era altro che un’illusione, una proiezione delle sue paure.
Meglio essere pazza che convivere con… questo.
Sapeva che tenersi tutto dentro non le faceva bene… ma a chi avrebbe potuto dirlo, se non a Lily? E sapeva già cosa le avrebbe risposto lei. Le avrebbe detto che era una follia, una cosa senza speranza, che lui la vedeva solo come una amica, quasi una sorella, che non avrebbe fatto altro che rovinare tutto con quel suo assurdo sentimento.
Callie Nott non aveva via d’uscita. Poteva solo continuare ad abbracciarsi le ginocchia, nel dormitorio di Corvonero, piangendo tutte le sue lacrime.

Sere’s Corner
Allora? Triste? Misterioso? Bello? Orribile?
Ditemi cosa pensate di questo capitolo, utilizzando quell’invenzione meravigliosa che sono le recensioni!
Comments are <3
Avete capito di chi si è invaghita la nostra bella Nott? *look*
Aspetto le vostre ipotesi xD
Ringrazio di cuore tutte coloro che hanno commentato e/o messo trai preferiti e/o seguiti.
Senza di voi non saprei come andare avanti! *ç*
Per Bebs, che se lo chiedeva… come vedi anche in questo capitolo di Jamie non ce n’era… ma posso promettertene una bella dose nel prossimo! *ç*
xoxo,
S.

  
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