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Autore: Aireen    08/03/2010    14 recensioni
Edward e Bella lavorano nello stesso ospedale.
Lei è un'infermiera e lui un medico: si incontrano solo per del sesso occasionale.
Ma cosa succede quando per Bella tutto questo si trasforma in qualcosa di più?
Una mini ff divisa in tre parti.
Genere: Romantico, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Bella/Edward
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Eccovi il nuovo capitolo, spero gradiate!

In fondo le risposte alle recensioni. :)

Inoltre ringrazio tutti quelli che hanno inserito la storia tra i preferiti (11!) e chi l'ha inserita tra le seguite (51!).

La musica altissima, l’odore pungente dell’alcool, milioni di corpi che si muovevano al ritmo di una nuova hit…

Io e Angy eravamo inevitabilmente finite in un angolo, sole, a sorseggiare Martini con sguardo stralunato.

Per quella che contai essere la venticinquesima volta un tipo dalla stazza possente, e anche abbastanza ubriaco si sedette accanto a noi.

“Ehi belle! Chi vuole ballare?” Angy fece cenno di no con la testa e si voltò dalla parte opposta, io stavo per fare la stessa cosa quando un pensiero improvviso mi colpì: quella sera mi ero preposta di divertirmi, di abbandonare ogni preoccupazione e di comportarmi, per una volta nella vita, da irresponsabile… ed era quello che avrei fatto.
“Io!”Esclamai alzandomi dal divanetto dove fino a quel momento sedevo con Angela, lei mi guardò confusa e io le mimai un “torno presto” prima di dirigermi al centro della pista con quell’enorme ragazzo.

“Come ti chiami?” Gli chiesi, cominciando a muovermi al ritmo della musica, lui nel frattempo sembrava essere ancora più ubriaco di prima.

“Jacob!”Rispose entusiasta, per poi scoppiare a ridere senza alcun motivo apparente e, inaspettatamente, una risata uscì anche dalle mie labbra, mi lasciai percorrere da quella sensazione di euforia che sentivo scorrermi dentro; evidentemente i tre bicchieri di Martini bevuti con Angela cominciavano a fare effetto.

Ballammo per un’ora intera, barcollando da un lato all’altro della pista; non mi opposi quando Jacob scese ad accarezzarmi un fianco, attirandomi a sé.

“Vuoi qualcosa da bere?” Soffiò suadente al mio orecchio, io annuii, mentre dalle mie labbra fuoriusciva una risatina isterica.

Lo vidi dirigersi verso il bar e farsi servire due bicchieri di Vodka; notai le sue mani mettere qualcosa all’interno di uno di quest’ultimi, ma non ci feci caso, troppo presa dall’euforia del momento.

“Eccomi!”Mi raggiunse porgendomi la bevanda, senza esitazioni la portai alle labbra e avvertii l’alcolico scendere a bruciarmi la gola; una sensazione di beatitudine prese possesso del mio corpo e ricominciai a ballare, agitandomi come un’ossessa e urlando ogni qualvolta sentivo il contatto con il pavimento.

Mi divertivo e finalmente mi sentivo bene, bene come non mi sentivo da tempo…

Poi qualcosa cambiò.

La stanza prese a girare vorticosamente e le persone che mi stavano intorno si tramutarono in milioni di mani che pericolosamente si avvicinavano a me.

Mi toccavano, mi stringevano…  ero paralizzata dall’orrore; mi sentivo trascinare via e mi voltai di scatto, ritrovandomi davanti una figura sfocata di cui riuscivo a vedere chiaramente solo gli occhi, due smeraldi incastonati  in un volto senza lineamenti.

“Nessuno ti vorrà più. Ora sei qui e nessuno ti salverà.”

Figure a me ignote mi circondarono, parole confuse si persero nell’aria e poi, fu il buio.

 

 

“Attacco cardiaco… Uso di allucinogeni… Non sappiamo se e quando si risveglierà… Torna da me!”

Voci a me conosciute mi sfioravano le orecchie, mi entravano dentro, mi confondevano; straziando il mio animo terrorizzato.

Il luogo in cui mi trovavo contribuiva ad aumentare la paura che, consistente, si faceva spazio nella mia coscienza.

Ero sdraiata su un lettino in ferro, non una coperta a separare la mia pelle dal gelo del metallo, mi trovavo all’interno di una stanza di ospedale, illuminata da un bagliore argenteo proveniente dalla porta in fondo alla sala.

Intimorita mi alzai avviandomi verso quest’ultima, provai ad aprirla ma con scarsi risultati; era chiusa a chiave.

 Mi voltai con l’intenzione di cercare una via di fuga ma ciò che vidi mi paralizzò dallo stupore.

La stanza d’ospedale di poco prima non c’era più, al suo posto la sala degli infermieri del “Seattle hospital”, il luogo in cui lavoravo da ormai un anno come infermiera.

Davanti a me vedevo Edward e… me, intenti a scambiarci un bacio passionale…

 Le sue mani percorrevano con frenesia il mio corpo, mi strappò i vestiti di dosso e io, totalmente sottomessa al suo volere, assecondavo ogni suo movimento.

Cosa ero diventata? Mi facevo usare come una puttana da lui, a cui di me non importava nulla.

Le lacrime mi rigarono le guance e un’ondata di ricordi mi investì…

 

 

“Benvenuta al Seattle hospital, io sono il dottor Edward Cullen. D’ora in poi lavorerai nel mio reparto, hai qualche domanda?”Scossi la testa, incapace di proferire parola, completamente in potere di quello sguardo intenso.

“Bene, seguimi allora, ti mostro la sala operatoria.”E sorrise, il suo volto si aprì in un sorriso stupendo, capace di incantare chiunque.

Mi condusse fino ad una stanza fiocamente illuminata, ricolma di macchinari ospedalieri posti intorno ad una barella dall’aria decisamente scomoda.

Edward si avvicinò ad alcuni di essi e me ne mostrò l’uso.

“Questo serve per misurare la pressione del paziente… con quest’altro invece monitoriamo il battito cardiaco… e poi c’è…”Non ascoltai neanche una parola di ciò che disse, stregata dai suoi movimenti e dalla sua voce melodiosa.

 

 

Con decisione mi spinse contro il muro del bagno, le sue mani intrappolarono i miei fianchi nudi e il suo sguardo, reso scuro dall’eccitazione, incontrò il mio.

“Ti voglio. Ora.”

A quelle parole persi completamente la ragione ed aprii maggiormente le gambe, in modo che lui potesse sistemarsi meglio fra di esse.

Entrò in me e ogni cosa perse significato, importavano solo i nostri respiri affannati, il suo corpo avvinto al mio e quel qualcosa di indefinito che avvertivo crescere fra di noi.

 

 

“Edward, posso parlarti?”Si voltò verso di me, interrompendo la discussione che da qualche minuto portava avanti con il suo collega.

“Certo. James aspettami qui, ci metto un attimo.” La sua espressione era indecifrabile, nessuna emozione traspariva dai suoi occhi.

“Che c’è?”La sua voce fredda e lo sguardo che mi rivolse furono peggio di mille pugnali conficcati nel petto.

E capii, finalmente capii…

Per lui non era altro che sesso, e niente di ciò che avrei potuto dire sarebbe servito a cambiare qualcosa.

Gli voltai le spalle nascondendogli i miei occhi, già pieni di lacrime.

 

 

Era questo quello a cui ero destinata?

Valeva la pensa di continuare a vivere quell’inferno?

Sì ne valeva la pena.

Ogni battito del suo cuore, ogni suo respiro, ogni suo gesto valeva la pena di essere vissuto, non avrei mai perso la possibilità di essergli accanto anche se questo avesse significato andare incontro ad una continua sofferenza.

Fu in quel momento che riaprii gli occhi.

Amor c’ha nulla amato, amar perdona…”

 

 

 

 Risposte alle recensioni

vanderbit: Ciao cara! Innanzitutto grazie per aver anche solo aperto questa storia.
Sì è una Ed/Bella, per ora posso rispondere solo a questa tua domanda :)
Spero che continuerai a seguirmi e che commenterai anche questo capitolo! Un bacio :)

didi_coldone: Grazie per il commento! Sì la tua osservazione è corretta... Comunque se Edward c'era o no in discoteca si capirà solo in seguito.
Spero di non averti deluso con questo capitolo, un bacio!

piccolinainnamora: Ciao sono felice che la storia ti abbia incuriosito! Continua a seguirmi, spero che tu abbia gradito il capitolo.
Un abbraccio!

frate87: Ehi Grazie per il commento! Sono contenta di vedere che la storia ti abbia intrigato, commenta anche questa chappy mi raccomando!

Costance_Fry: Ciao! Spero che questo capitolo ti abbia soddisfatta, per quanto riguarda la questione dei tre capitoli invece, io credo che sia giusto così... Ho trovato una trama che si completa quindi... boh, spero che gradirai!

giova71: Ho solo una cosa da dirti... Ne succederanno delle belle! Un bacio!

claudina cullen: Grazie per i complimenti, non li merito, comunque eccoti il nuovo capitolo! Spero che tu gradisca, un bacione!

Bibiiiii: Grazie, sono felice che ti sia piaciuta e che ti sia presa la briga di venire a recensire qui :)
Sì ineffetti mi sono ispirata proprio a Grey's Anatomy, continua a seguirmi! Un bacio!

PER QUALSIASI INFORMAZIONE RIGUARDANTE AGGIORNAMENTI, SPOILER O QUANTALTRO VISITATE IL MIO BLOG

  
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