Segreti complicati
7° capitolo: Ramen
Il
letto era vuoto e disfatto; il proprietario non si era preso la briga
di
sistemarlo. Il bagno era pulito ma spoglio e la cucina aveva pochi
alimenti.
Come se ci si potesse aspettare di più da Happosai.
Falco
Rosso stava facendo le flessioni con una mano sola . Quando la sveglia
del
cellulare suonò, lui cambiò mano.
Ormai
erano due ore che si stava allenando. Era sabato, il giorno che tutti
gli
studenti aspettano per potersi riposare dalla scuola, ma che odiano per
i
troppi compiti. Sì, proprio quel giorno. Per lui era una
semplice perdita di
tempo. Non andando a scuola non poteva farsi amica Akane, e in questo
modo non
sarebbe mai entrato in quella casa e non avrebbe completato la
missione.
Un’inutile perdita di tempo. E un giorno in più
con quella maledizione.
Almeno
poteva allenarsi…
Un
altro squillo. Strano, i quindici minuti erano passati sin troppo in
fretta…
Sì
alzò con uno scatto per andare a controllare e vide che non
era la sveglia a
suonare, bensì il cellulare.
-
Solo una persona potrebbe prendersi la briga di chiamarmi sabato
mattina… -
esclamò esasperato, e il nome sullo schermo del cellulare
gli diede ragione.
Rispose
con uno sbuffo, sperando che fosse una cosa indolore.
-
Ciao Falco Rosso! Ho saputo che non stai mettendo nemmeno uno degli amorini da cui mi sono separato con
tanto dolor…
-
Evita di fare il pervertito, Happosai. Hai interrotto il mio
allenamento.
-
Dovresti fare qualcosa per questo tuo brutto carattere, sai?
Sennò non ti
prenderà nessuno! Eppure ricordo che L… -
cominciò, ma non finì la frase.
-
Non rivangare il passato. Dimmi perché hai chiamato,
così posso tornare ai miei
esercizi.
-
Credo che non potrai più farli… Abbiamo ideato un
piano in tutta fretta che
potrebbe farti entrare nella sua casa, almeno vedresti
com’è prima che lei ti
inviti.
Falco
Rosso sbuffò, avrebbe dovuto dire addio agli allenamenti per
quella mattina.
-
Potrebbe?
-
Tutto dipende da te.
-
Certo, come al solito. Ma dimmi una cosa, Happosai… Non
dovresti avere la mappa
della casa dell’obiettivo?
-
Ah,sì… Ma, sai com’è, una
distrazione, un caffè rovesciato sulle carte
sbagliate ci hanno… Be’, non ci hanno aiutato
– spiegò velocemente, quasi
mangiandosi le parole. Falco Rosso capì: Happosai era stato
disattento,
un’altra volta.
-
Questa missione è nata e continuerà nella
sfortuna… - mormorò, stropicciandosi
gli occhi con la mano. – Dimmi il piano, sennò qui
ci stiamo troppo tempo.
-
Bene, sapevo che avresti ragionato! – Falco Rosso
evitò di dire alcunché, o
avrebbe urlato. – Dovrai, semplicemente, fare il fattorino
per un ristorante
nostro alleato che deve consegnare questa mattina i ramen per la
famiglia
Tendo. Abbiamo
appena saputo della loro
ordinazione lì… Vai al ristorante fra poco, loro
sanno già chi sei. Se non sbaglio,
li hai anche già incontrati… Comunque, fatti dare
i soldi! Così hanno detto.
Non ti sembra un piano perfetto? – concluse, sicuramente
sorridendo.
-
No, però potrebbe funzionare.
-
Quanto sei freddo… Sorridi, è meglio!
-
Happosai, tu e il tuo gruppo di ricerca dovreste lavorare di
più! – esclamò,
irato. Si metteva anche a prenderlo in giro, adesso? A dargli consigli?
-
I ramen saranno pronti fra poco. Falco Rosso… –
pausa a effetto. – Mettiti i
miei amoriniiii!
Attaccò
il telefono, sapendo che Happosai, ormai, non aveva più
nulla da dirgli.
Tirò
il berretto sugli occhi. Non gli piaceva quella strana divisa da fattorino che aveva dovuto mettere:
era scomoda e lo faceva sembrare un polipo con il suo colore rosso
ruggine e le
strisce nere, ma almeno era tornato in forma maschile. Se fosse stato
Ranko,
Akane l’avrebbe riconosciuto.
Happosai
aveva detto che non ci sarebbero state difficoltà. Sperava
ardentemente che,
per una volta, avesse ragione…
Sospirò
e guardò il vialetto di casa Tendo, che già una
volta aveva visto. Guardata adesso,
però, con più calma, notava che quella casa era
molto semplice, anche più di
come gli era sembrata la prima volta. Forse per questo anche Akane era
così…
Scosse
la testa. Non era il momento per pensare al carattere di quella
ragazzina. Doveva
assolutamente completare ciò che
doveva fare!
Stava
attraversando velocemente il vialetto quando improvvisamente vide un
ga… una
cosetta pelosa che si avvicinava a lui. D’istinto fece
qualche passo indietro,
per poi darsi del cretino. Aveva superato la paura dei felini, se non
si
avvicinavano troppo poteva anche ignorarli.
Fece
qualche passo avanti, finché non lo raggiunse. Quando gli
arrivò vicino, gli
passò il più lontano possibile e lo
superò. Quando fu a tre passi davanti a lui,
sospirò. Ce l’aveva fatta, aveva superato
l’ostacolo. Non sarebbe scappato,
adesso doveva solo raggiungere la port…
Oh,
no. Oh, no! NO!
Quell’animale si stava strusciando contro la
sua gamba. Ma perché Akane o chi in quella casa doveva
ordinare proprio il
pesce? E perché doveva trovarsi di fronte la sua unica
paura?
Prese
un profondo respiro e si scrollò il gatto di dosso,
camminando il più
velocemente possibile fino alla porta.
Il
suono del campanello fu dolce come il pensiero di potersi togliere
finalmente
la maledizione. Ormai non gli interessava più nulla, voleva
finire la sua
missione e basta. Ne aveva avute abbastanza, ma doveva mantenere la
calma, o si
sarebbe fatto scoprir…
-
AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAHIIIAAAAAAAA!
Urlò
con tutto il fiato che aveva in gola. Il micio, offeso di essere stato
scrollato con maniere poco gentili, aveva conficcato le sue unghiette nella gamba del fattorino.
Ranma
perse il poco autocontrollo che gli rimaneva e se lo scrollò
di dosso ancor più
rudemente di prima, ma il gatto si era intestardito; tirò di
nuovo fuori le
unghie, soffiando, però il ragazzo era già
lontano, e il felino poté abbassare
la schiena.
Akane
guardò le due ragazze che stavano discutendo amabilmente nel
salotto di casa
sua. Vedere quelle due arpie vicine e osar pensare a ciò che
potevano fare
assieme era qualcosa di… spaventoso, ma non
l’avrebbe mai ammesso con nessuno.
Stava
guardando fissa la televisione, un programma di cucina, dicevano che
era
facile. Ma le avevano proibito di toccare i fornelli, quindi era
costretta a
non poter provare le ricette.
-
Akane, non dovrebbe già essere arrivato il pranzo?
– chiese Aiko, probabilmente
affamata.
-
Se avessi cucinato io, non avresti aspettato così tanto.
-
Non avvicinarti alla cucina, Akane. Kasumi tornerà fra meno
di un anno e voglio
evitare intossicazioni finché non sarà qui,
però, se proprio vuoi, puoi pagarmi
per mangiare i tuoi piatti… – le disse
l’altra, con un sorriso malizioso.
-
Non intendo pagarti per mangiare, Nabiki! – gridò
e la guardò infuriata. Va
bene che ciò che cucinava non era il massimo, ma non poteva
trattarla così.
-
Allora mi paghi la mia parte del pranzo? Se vuoi che assaggi…
-
Scordatelo.
-
Aiko, che ne dici di ripagarmi uno dei tuoi tanti debiti? Ad esempio,
quelle
foto di Akane che ti avevo dato – provò a
persuaderla, sotto lo sguardo furente
di Akane.
-
Ancora a vendere le mie foto? Pensavo avessi lasciato perdere. Ad Aiko,
poi!
-
Non mi interessa certo chi compra, mi bastano i soldi –
rispose Nabiki, sempre
sorridendo.
-
Non preoccuparti Akane, non mi interessi certo in quel
senso. Le foto erano per mio cugino, gliele ho portate per
farti un favore e saldare un debito, te lo sei scordato? Per ora siamo
pari!
-
E mi dici di non preoccuparmi…
Aiko
ridacchiò, mentre Nabiki continuava a sorridere. Avrebbe
sicuramente detto
qualcos’altro, se in quel momento non avesse sentito il suono
del campanello.
Per evitare di sentire altri discorsi – cominciava a
preferire l’ignoranza, in
questi casi – andò lei ad aprire, affrettandosi
anche.
Quando
era arrivata davanti alla porta e stava per aprire,
all’improvviso sentì un
urlo e aprì di scatto la porta, ma non riuscì a
vedere molto, perché le arrivò
addosso il cibo. Grazie alle sue doti di artista marziale,
riuscì a prenderlo
tutto, anche se dovette addirittura usare un piede come vassoio per
recuperare
un piatto e per poco non cadde.
Quando
riacquistò l’equilibrio, riuscì a
scorgere solo una figura in lontananza che
correva alla massima velocità verso una metà che
sfuggiva ad Akane, e un gatto
che si leccava la zampa.
-
Cos’è successo? – chiese Nabiki, accorsa
con Aiko quando aveva sentito l’urlo.
Sperava sicuramente di poter fruttare l’occasione o di
cacciare via uno
scocciatore; la seconda era semplicemente curiosa.
-
Non lo so, mi sono ritrovata il cibo che mi cadeva addosso!
-
Meglio, no? Tutto gratis!
-
E, come al solito, è riuscita a non pagare –
commentò Aiko, sbuffando.
Aggiornamento! Capitolo 7°! Che ne pensate? Banale? Umh... Forse sì, ma dovevo pur far incontrare Falco Rosso maschile con Akane, no? XD Per il prossimo ho qualche dubbio, ma spero di finirlo presto... Sennò, pubblicherò un po' più tardi.
Non ho molto da dire, oggi ho già speso tante parole per altro... Ergo, passiamo subito alle risposte ai commenti! ^^
akane_stars: Sì, stanno diventando amiche! ^^ Pian pianino... XD Anche io spesso mi immagino la faccia di Akane se succedesse, e devo dire che non è proprio contenta ^^''' Speriamo bene! (La fanfic è tua e dici speriamo bene? -.- nd Ranko) Ehm... ^^''' Passiamo ad Aiko! Su di lei non so benissimo cosa dire, è un personaggio creato dal nulla! XD Credo che, per qualche cosa, sostituisca Nabiki, però non volevo fare la sua fotocopia, quindi alla fine l'ho modificata così... Indole curiosa, molto curiosa, lo vedrai anche nei prossimi capitoli! XD
Riccardo: Mantengo ciò che dico! Ho aggiornato presto! XD Sono contenta che ti sia piaciuto il dialogo fra le due. ^^ Volevo che diventassero più amiche! Questo, invece, è un capitolo che non so come descrivere... XD
Laila: Che bello, anche tu hai letto questa fanfic! Ne sono felice! ^^ Sono contenta che i personaggi ti sembrino IC, spero di continuare così! Ho corretto gli errori, grazie mille per avermeli segnalati! ^-^ Sì, Aiko è intraprendete e sicura di sé, ma è anche un po' approfittatrice. XD Falco Rosso manterrà il distacco professionale? Non so bene nemmeno io per quanto, ma già nel capitolo scorso ha mostrato qualche cedimento... In fondo, deve per forza diventare amica di Akane, e senza esserlo almeno in minima parte per davvero, non ci riuscirà! Spero che il capitolo ti sia piaciuto! ^^
Akane25: Ehilà, Rox! Mah, mi sa che continuando a parlare di cibo, ti farò mangiare davvero tanto! XD Ma non voglio farti ingrassare. ^__- Sono contenta che Kodachi ti sembri IC! ^^ Aiko la adoro anch'io, eppure è un personaggio apparso dal nulla, giusto per dare almeno un nome alle compagne di classe di Akane! E guarda un po' quante cose sta facendo... Anche se in questo capitolo non si intromette! ^^
Un grazie enorme ha chi ha messo la fanfic fra le preferite e le seguite.
Ma in questo capitolo devo fare un enorme ringraziamento alla mia beta, _ Mrs. Cold. Frà, senza di te probabilmente questa storia non sarebbe andata avanti così! E continui a darmi buone idee! E' solo parlandone con te che riesco a mettere ordine nella mia testa. E poi, dovrei fare una lista infinita per le idee che mi hai suggerito e che mi hai dato senza saperlo! Segreti complicati ti deve molto... ^.^ (Adesso mi commuovo... ç.ç Passiamo avanti, o piango davanti al computer!)
Al prossimo capitolo! ^^