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Autore: chocola92    11/03/2010    1 recensioni
Siamo in una guerra inifinta, una ragazza di nome Esmeralda viene catturata dai diavoli della guerra, ma perchè proprio lei? Che cosa a di così speciale...E perchè Ryan, un soldato dei diavoli della guerra è così protettivo nei suoi confronti??
Genere: Romantico, Avventura, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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FINITO Il sonno era diventato profondo e nella mia mente nascevano immagini della mia famiglia e di mio fratello, l'unico parente che potrebbe essere ancora vivo.
Avevo circa dieci anni quando lui se ne andò, mi aveva sempre detto che non ci saremo mai divisi eppure lui mi lasciò.
Ricordo ancora quel giorno, un giorno cupo e triste.
Mia madre piangeva e implorava che non se ne andasse, mio padre invece sembrava contento di quella sua decisione.
Io ancora troppo piccola per capire dove stesse andando, gli chiesi se mi portava con sè.
Lui mi guardò e sussurrò al mio orecchio:
"Tornerò presto"
Quelle furono le sue ultime parole.
Sono passati cinque anni da quel giorno e di lui nessuna traccia, nessuna chiamata, nessun accertamento che lui fosse vivo.
Mi manca tantissimo, mi mancano i suoi scherzi, la sua voglia di vivere e divertirsi e quel suo sorriso da furbone.
All'improvviso tutti quei ricordi svaniscono e mi sveglio in quella stanza vuota.
Qualcuno sta bussando alla porta, mi alzo lentamente cercando di non fare troppo rumore e sussurrò;
"Chi è?"
"Sono io, Ryan"
Sentendo la sua voce, apro velocemente la porta e lo faccio entrare.
Mi guarda attentamente, il suo sguardo è stanco e molto triste.
Non sorride più come prima, il suo sorriso è spento, privo di anima.
Mi avvicino e gli sfioro il braccio.
"E' successo qualcosa?"
Non mi risponde, si siede e mi indica il posto accanto a lui.
Quando sono al suo fianco, si avvicina lentamente.
"Devo trovare un modo per farti uscire da questo inferno"
Sussurra quelle parole come se fosse un ordine.
Lo guardo attentamente, non riuscendo a capire cosa sia potuto accadere in quelle ore.
"Il superiore a deciso di portarti in un posto ancora più controllato, pensa che qui tutti possono avere un contatto con te"
Ora capisco tutta quella tristezza, lui si sta preoccupando.
Vorrei potergli dire che è tutto apposto, che non importa dove mi porteranno, ma proprio non riesco a far uscire quelle parole, forse perché sarebbe come mentire a me stessa.
Mi avvicino di più, almeno posso consolarlo un pò in questo modo, spero che lui capisca il mio atteggiamento.
Lui ne rimane sorpreso, all'inizio si scansa, non sapendo bene come comportarsi, ma poi vedendo che io aspetto che si avvicini di nuovo, ritorna alla posizione principale.
"Non so proprio come aiutarti, Esmeralda"
All'improvviso un rumore ci mette all'erta, sembrano dei passi.
Ryan si alza, mettendosi davanti a me come a volermi fare da scudo, non so quale sono le sue intenzioni, ma sembra deciso ad proteggermi a tutti i costi.
La porta si apre lentamente e poco dopo appare la faccia dura del superiore.
Sorpreso di vedere Ryan, torna di due passi indietro, poi riprendendo il controllo di se stesso, si avvicina.
"Soldato cosa ci fa qua dentro?"
"Ero venuto a controllare la prigioniera"
Il superiore annuisce e fa segno a Ryan di andarsene.
Ryan si volta. appena prima di uscire dalla stanza, poi scompare
Quest'uomo mi intimorisce, non capisco che intenzioni abbia.
"Bene bene, signorinella, come sta oggi?"
Lo guardo con disprezzo e mi volto dall'altra parte.
Lui si avvicina minacciosamente e mi prende per un braccio, costringendomi a voltarmi verso di lui.
"Quando ti chiedo qualcosa, esigo una risposta"
Annuisco, spaventata.
"Ora che ci siamo capiti, le consiglio di seguirmi senza obbiettare.
Mi alzo lentamente e mi trascino fuori da quella cella, con quell'essere disgustoso dietro.
Non riesco a capire dove mi stia conducendo,cammino a testa bassa, solo quando qualcuno mi sfiora il braccio alzo la testa.
Ryan è accanto me, mi guarda attentamente e sussurra:
"Mi hanno ordinato di seguirti, questa cosa è a nostro favore, così saprò dove ti porteranno"
Annuisco, almeno qualcosa di positivo è successo oggi.
Il superiore cammina molto velocemente, faccio fatica a tenere il suo passo.
Anche Ryan sembra in difficoltà.
All'improvviso si volta.
"Muovetevi voi due"
Cerco di aumentare il passo, ma con poco successo, visto che quello è il massimo per me, in fin dei conti sono una ragazza, non un bestione come lui.
Dopo pochi minuti mi trovo fuori, all'aria aperta.
Il cielo è scuro, coperto da grandi nuvoloni che non promettono nulla di buono.
Il vento è pungente, entra nelle ossa come piccoli aghi.
Ryan si avvicina ancora di più a me e poggia sulle mie spalle la sua giacca.
"Così avrai meno freddo"
Mi sorride.
La sua giacca è ricoperta del suo profumo, un odore dolce e amaro allo stesso tempo.
Sembra una droga, mi attrae come il miele attrae le api.
Stringo ancora di più quella giacca su me stessa e annuso fino a sentire il suo profumo mescolarsi nel mio corpo.
All'improvviso, il superiore mi fa salire su una Gip, mi allaccia le cinture e dopo aver fatto salire anche Ryan parte a tutto gas come la prima volta che l'ho visto.
Il vento scompiglia i miei capelli e sbatte sui miei occhi facendoli lacrimare.
Ryan sta molto vicino a me, come a volermi scaldare con il suo corpo.
Il suo tocco leggero mi fa sentire sicura di me stessa e protetta.
Assomiglia al caldo sole dell'estate.
Pochi minuti dopo arriviamo ad un altro rifugio del diavoli della guerra, il superiore mi fa scendere con uno strattone e mi porta dentro ad un edificio molto modernizzato.
Lì tutti sembrano non far caso alla mia presenza, mi passano accanto senza degnarmi di uno sguardo.
Forse meglio così, non mi piace quando tutto mi guardano, come se fossi un alieno.
Sono come loro, un essere umano.
Arriviamo dentro ad una stanza molto illuminata, su una sedia c'è un signore ben vestito e dall'aria severa.
"Bene chi abbiamo qui?"
Il superiore mi spinge verso quell'uomo inquietante e Ryan mi segue.
"Una ragazza speciale, da quello che dicono"
Lo guardo attentamente, è un signore di una certa età, ben vestito e curato e con un certo comportamento.
"Come ti chiami, ragazza?"
"Esmeralda"
Lui annuisce e si alza in pedi, si avvicina molto lentamente a me e mi scruta attentamente.
"Sembri una ragazza molto robusta, devi aver lavorato molto, da quello che mi dicono i tuoi genitori sono morti per mano nostra e tuo fratello è scomparso ormai da anni"
Ryan mi guarda sorpreso, forse non sapeva la mia storia.
Si avvicina sempre di più a me e mi sfiora per darmi coraggio.
Sentire la sua vicinanza mi fa sentire più forte.
Quel signore continua a guardarmi con interesse e poi chiama il superiore.
"Porta la ragazza in una delle nostre stanze e fate in modo che non scappi"
"Certo, signore ai suoi ordini"
Il superiore si volta verso di me e indica la porta, guarda attentamente Ryan e fa un smorfia.
"Tu soldato rimani qui"
Ryan sembra nervoso, si avvicina a me e stando attento che nessuno lo senti dice:
"Stai tranquilla, appena posso vengo da te"
Io annuisco e mi lascio condurre in quella stanza, so che lui tornerà e quindi non ho paura.

ECCO QUI UN NUOVO CAPITOLO DELLA MIA NUOVA STORIA,, COME VI SEMBRA??
CHOCOLA92

  
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