Corto #2: Aggiunta a... un episodio qualsiasi in cui avvenga uno scontro con Naraku.

Personaggi: Inuyasha, Kagome

Genere: --

Rating: Verde

Contesto: L'ennesimo scontro con Naraku è terminato con la fuga del demone, che abbandona il campo ridendo beffardo. Durante il combattimento, Naraku ha quasi ucciso Inuyasha con un potente attacco, che Kagome è riuscita a deviare all'ultimo con una freccia sacra. Il demone, furioso, ha allora investito la ragazza con una scarica di fuoco, che Miroku è riuscito a risucchiare in tempo prima che la bruciasse. Siamo al termine dello scontro.





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Svanita anche l’eco della risata di Naraku, la quiete piombò come un macigno sulla squadra di Inuyasha: quel familiare, breve silenzio che seguiva ogni scontro che si trovavano ad affrontare. Inuyasha era rimasto fermo a guardare il punto ove una nuvola d’aura maligna aveva inghiottito il suo nemico, mentre dietro di lui Kagome, ancora in ginocchio, respirava affannata e Miroku, Sango e Shippo si guardavano intorno guardinghi.
A rompere il silenzio fu Kirara, che trasmutò il proprio aspetto tornando ad essere la gattina di sempre e saltò fra le braccia di Sango, accoccolandovisi teneramente.
– Accidenti, Kagome, ti sei salvata per un pelo! – esclamò il piccolo Shippo, in piedi fra Sango e Miroku.
Inuyasha trasalì e si voltò incerto verso Kagome, che ancora non si era rialzata dopo essere stata colpita dalla sferzata del potere di Naraku. Sebbene ansante e coperta di graffi e ustioni, era salva.
Sollevò il viso per incontrare gli occhi del mezzodemone e si rimise in piedi.
– Inuyasha, stai bene? – gli chiese seriamente.
– Kagome… – mormorò debolmente lui mentre contemplava sconvolto la pelle bruciata e le guance rosse e scottanti di lei. La sua domanda gli riportò alla mente quanto era appena accaduto e realizzò il motivo per cui la ragazza si trovava ora in quello stato.
Sentendo un’improvvisa rabbia esplodergli nella pancia, piantò con forza Tessaiga nel terreno e sfrecciò verso Kagome.
– Dannazione! – le urlò addosso. – Vuoi smetterla di metterti in pericolo per salvarmi?!
Kagome sobbalzò. Poi, furiosa a sua volta, gli gridò di rimando: – Senti chi parla! Tu lo fai di continuo!
Inuyasha l'afferrò per le spalle la scosse con violenza.
– È completamente diverso! Io so combattere, e sono un mezzodemone!
Shippo, che, come gli altri, osservava la scena con totale incredulità, mormorò: – Ma stanno davvero… litigando?
– Be’… – tentò, senza successo, di risponere Sango.
Kagome strinse i pugni e si protese verso il mezzodemone che, irato, continuava ad artigliarle le braccia. – Come se questo ti impedisse di rischiare continuamente la vita! – lo accusò gridando.
Nell’urlare – Sei una stupida! –, Inuyasha le circondò entrambe le spalle con un braccio e l’attirò a sé, per poi abbracciarla forte, pieno di rabbia. La sua voce, però, si svuotò di tutta l’aggressività quando disse fra i suoi capelli: – Non farlo più. Promettimelo.
Kagome, presa alla sprovvista, rimase immobile e rigida. Dopo qualche secondo gli rispose, con il suo stesso tono serio e controllato: – Lo sai che lo farò.
– Non farlo più – ripeté il ragazzo.
– Se ti obbedissi, smetteresti anche tu? – domandò lei.
– No – fu l’immediata, ferma risposta.
– E allora sta’ zitto.
Kagome strizzò gli occhi e circondò Inuyasha con le braccia, stringendolo fortissimo.
Sango inclinò la testa di lato, toccata. Shippo invece rimase perplesso, come sempre di fronte a quegli strani comportamenti dei “grandi”.










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Bene, a questo punto risulterà evidente quanto il mio animo sia schifosamente romantico.
Un grazie a Dance of death e fmi89 per le loro recensioni. A presto.