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Autore: gattoridens    18/03/2010    5 recensioni
Ogni risveglio porta ad Harry dei nuovi pensieri. Con i suoi risvegli, il Prescelto ci racconta della complicata vita del migliore amico dei due Grifondoro più testardi della storia.
Ron/Hermione: senza ombra di dubbio!
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Potter | Coppie: Ron/Hermione
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
Capitoli:
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Wake up, Harry! Wake up!
Esortazione in tre tempi
Perché ogni risveglio ci porti ad una nuova avventura o ad una nuova scoperta


Ogni risveglio porta ad Harry dei nuovi pensieri. Con i suoi risvegli, il Prescelto ci racconta della complicata vita del migliore amico dei due Grifondoro più testardi della storia.
Ron/Hermione: senza ombra di dubbio!





I personaggi citati, purtroppo, non mi appartengono, ma sono indiscussa proprietà della Signora Rowling. Questa storia è stata scritta senza scopo di lucro alcuno.
God save the Row! E magari che la convinca anche a scrivere ancora...




Esortazione a Harry: wake up, Harry! Wake up!


Harry si alzò di soprassalto, madido di sudore. Ancora: l'aveva sognato ancora!
La cosa era diventata un incubo: dalla notte della battaglia non faceva altro che rivedere sempre la stessa scena ogni notte...

"Le zanne di Basilisco caddero con un gran fragore dalle braccia di Hermione. Corse da Ron, lo abbracciò e lo baciò sulla bocca. Ron gettò via le zanne e il manico di scopa e rispose con tanto entusiasmo che sollevò Hermione da terra."*
 
Certo, non era come quando i suoi sogni erano frequentati dalle ire di Voldemort, ma per lui era comunque sconvolgente! Sarà stato che aveva trovato il loro tempismo alquanto inappropriato, o che, effettivamente, ora si trovava nei panni che aveva già vestito Ron di "fratello" della ragazza e non era riuscito a cogliere quanto fosse scioccante trovarsi da quella parte della barricata se non proprio ora... fatto sta che l'animo dell'Eroe che aveva sconfitto il Mago Oscuro era in subbuglio e non gli permetteva una notte di agognato riposo, ma, anzi, gli metteva innanzi, con una ricorrenza maniacale, la scena a cui aveva assistito che poneva su un piatto della bilancia la battaglia più cruenta del mondo magico e dall'altra parte i suoi due migliori amici che decidevano fosse l'ora adeguata a scambiarsi lungo - molto lungo - e appassionato - troppo appassionato - bacio - uno di quelli completi... con lingua e tutto... - proprio davanti ai suoi occhi! Va be' che li aveva sempre spronati a dichiararsi e farla finita una volta per tutte con le loro turbe mentali (e a volte anche ormonali) che doveva sempre subirsi, ma era proprio necessario farlo in quel momento? Non potevano aspettare che tutto fosse finito?

"«Vi pare il momento? [...] Ehi! C'è una guerra là fuori!»
Ron e Hermione si separarono, ma rimasero abbracciati.
«Lo so, Harry» ribatté Ron, con l'aria di chi è appena stato colpito in testa da un Bolide, «quindi ora o mai più, no?»" *

No, in effetti aveva ragione Ron: forse, quando tutto sarebbe stato finito, sarebbe potuto essere troppo tardi, irrimediabilmente... ma allora, perché non prima? Dovevano essere proprio sotto minaccia di morte per darsi una svegliata? Se avesse immaginato che quello era il solo modo ci avrebbe pensato lui, con qualche schiantesimo ben assestato, a minacciarli, e invece ci aveva provato con le buone, lui, cercando di farli ragionare... tsè, avrebbe dovuto dirlo chiaro e tondo, il cappello, al loro primo anno: con i Grifondoro niente da fare, sono cocciuti, non cercate di parlargli!
Certo, anche lui era un Grifondoro e ne andava fiero, ma riconosceva anche in sé una certa caparbietà che era facile a sfociare nella testardaggine. Doveva essere davvero un marchio di fabbrica dei rosso-oro!
Certo! Proprio così! Anche Ginny era molto determinata, a volte all'inverosimile... Ginny... il pensiero della sua ragazza era in grado di addolcirlo all'istante, ed anche questo sfogo di acidità che aveva in atto si era dissipato al solo pensiero di lei... Lei: balsamo sulle ferite della sua anima... Harry sorrise: si era ripromesso di essere lui a dichiararsi per primo non appena tutto fosse finito, ma la sua bella lo aveva battuto di nuovo sul tempo: neppure il dolore per la perdita del fratello l'aveva fermata e, con la sua rinomata tenacia aveva reclamato ciò che lei riteneva sua esclusiva proprietà: Harry. E da quel momento il Ragazzo Sopravvissuto aveva vissuto il periodo migliore della sua vita, accanto al suo angelo, al suo sole. Ora niente poteva oscurare il loro cammino... la sua vita era perfetta. Il romanticismo dei pensieri di Harry, però, venne miseramente interrotto da un poco elegante grugnito che gli era stato elargito dal compagno di stanza. Ron stava ancora dormendo, ma probabilmente qualcosa disturbava il suo riposo, forse qualche incubo della battaglia...
-Her...io..ehhh -
No. Niente incubi da battaglia.
Certo che si agitava ben bene mentre sognava la ragazza che gli piaceva... chissà poi se si erano più parlati dopo quel famoso bacio... Harry ne dubitava fortemente: la morte di Fred, il funerale delle vittime della battaglia e la partenza dell'amica per l'Australia, dove sarebbe andata a cercare i genitori per sciogliere l'incantesimo di memoria che lei stessa gli aveva imposto, erano fatti che si erano susseguiti ad un ritmo così serrato che nessuno era riuscito a prendersi dei momenti personali, figurarsi loro, poi, con tutti i problemi che si facevano di solito, se avevano provato a parlarsi... assolutamente improbabile, per non dire impossibile... dato che la certezza matematica non poteva averla... però: che amico del piffero che era stato... sorrise: era così preso dal godersi la sua nuova vita con Ginny che aveva per un po' abbandonato la ricerca della felicità per i suoi amici... ma non si sentiva poi così in colpa, dopotutto... e sorrise ancora assaporando un po' dei ricordi delle ora che passava con la sua ragazza, poi, deciso a riaddormentarsi per bearsi ancora un po' del comodo sonno in un letto caldo e accogliente, si sotterrò sotto le coperte, ripromettendosi che al risveglio avrebbe ricominciato a stuzzicare i suoi amici: Hermione sarebbe tornata proprio quel pomeriggio e quale miglior benvenuto poteva attenderla, se non un amico che cercava di portarla sulla strada della felicità?
 
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Il risveglio alla Tana era stato, come sempre, ottimo: la signora Weasley, che ultimamente cercava di convincere Harry a chiamarla Molly (ma lui sospettava che il suo obiettivo fosse, in realtà, "mamma") serviva a tutti delle colazioni faraoniche, viziando in particolar modo Harry, forse per tentare di corromperlo passando dalla sua gola... ma la parte migliore della giornata era sicuramente stata quando uno sbuffo caliginoso dal caminetto annunciò l'arrivo di Hermione. Era stato davvero bello rivederla: gli era mancata molto, sia come amica che come "sorella".
Dopo aver salutato tutti, essere stata sommersa da domande sul suo viaggio, sull'Australia, sui suoi genitori, e dopo aver tranquillizzato tutti gli animi confermando la buona riuscita di tutto, finalmente, l'appena riunito Trio dei Miracoli si concesse un po' di sana intimità all'ombra di uno degli alberi che troneggiavano nel giardino della Tana.
Il tempo era sereno ed il calore del sole era temperato da una leggera brezza che non infastidiva. I tre ragazzi non si erano detti poi molto, ma per loro andava bene anche così: bastava stare insieme. Qualche battuta qua e là, il sorriso sulle labbra e gli occhi pieni di gioia: questo era quello che sarebbero stati d'ora in poi, non più dei ragazzini cresciuti troppo in fretta, ma delle persone che potevano godere delle cose belle che la vita offriva.
L'idilliaco ritrovo venne per un attimo interrotto dall'arrivo di Ginny, l'unica che non aveva potuto accogliere il ritorno dell'amica, ma non fu in alcun modo un'intrusione sgradita, anzi: Hermione era felice di poter abbracciare la piccola di casa Weasley, e Harry non riusciva a perdere quell'espressione di beata catalessi che lo coglieva ogni volta che vedeva la sua bella.
Il saluto della rossa passò da Hermione al suo fidanzato, che si riprese senza tentennamenti dal suo stato trasognato portando grande attenzione alla ragazza, fino a scordarsi per un attimo la presenza dei suoi migliori amici. Questi, da parte loro, nonostante non mostrassero segni di disapprovazione evidenti, arrossirono e iniziarono a guardarsi attorno, ovunque, ma mai l'uno verso l'altro o verso il terzo membro del gruppo che era impegnato in attività ricreative piuttosto personali che portavano i piccioncini ad estraniarsi dal resto del mondo e ciò fu protratto finché un Ron dal colorito particolarmente rubicondo mostrò un po' di malessere alle corde vocale schiarendosi rumorosamente la voce. Finalmente la sua sorellina si ricordò che era lì principalmente per salutare Hermone e, con una vigorosa spintarella, allontanò, non senza un certo imbarazzo, il suo bel principe, il quale, contrariato e con sguardo interrogativo, non capì subito il motivo ti tale gesto, finché un'occhiata assassina della giovane Weasley lo scaraventò nella tangibile realtà: si era dato da fare con la sorella del suo gelosissimo amico, proprio di fronte a questo. Fu solo in questa occasione che Harry Potter riuscì a battere Ron Weasley in questione di rossori. Harry si preparò sulla difensiva, ma sembrava che per una volta Ron non avesse proprio voglia di lanciarli battute sarcastiche al vetriolo o di mettergli il muso, tantomeno di propinargli la solita ramanzina, così il Ragazzo Sopravvissuto si concesse un sospiro di sollievo e, prendendo per mano la sua dolce metà riprese posto in mezzo ai suoi amici accompagnato dalla ragazza della sua vita.
Lì per lì non ci fece caso, probabilmente perché troppo felice di essere scampato all'ennesima sfuriata dell'amico, ma l'atmosfera della gioviale riunione tra amici si era fatta strana... ad un certo punto, però, Harry si accorse che Ron e Hermione si lanciavano strane occhiate, come se sapessero qualcosa la cui conoscenza era a lui preclusa, un po' come la prima volta che era arrivato a Grimauld Place... che ci fosse veramente sotto qualcosa?
Il cervello di Harry cominciò a sondare varie ipotesi disastrose sul mondo della magia, ma le scartò (dopotutto ora era informato di ciò che accadeva sia ai maghi che ai babbani, non era più relegato in una stanza in Privet Drive), quindi sospettò che i due fossero stati informati di qualche falsità della stampa che lo scherniva o cose del genere, ma anche questo gli sembrava strano: leggeva sia la Gazzetta del Profeta che il Cavillo... Si incupì e si chiuse in un angolo personale della sua mente per poter vagliare diverse possibilità, cosicchè, concentrato e lontano anni luce da ciò che lo circondava, non si accorse di avere sei occhi puntati addosso.
- Che gli è preso? -
- Non saprei... sembra su un altro pianeta... -
- Ma no, sapete come è fatto: si starà scervellando per capire cosa stavate confabulando... guardate che vi ha visti che vi lanciavate occhiatine strane e vi bisbigliavate cose... -
- Pensi? -
- Eh... sì, piccoli miei, lo penso... adesso lo chiamo: mi fa impressione così! -
- Ginny! Non dire così, poverino! Dopo tutto è anche il tuo ragazzo! -
- Oh, grazie Herm! Quel "dopo tutto" è davvero rinquorante... detto dalla sua migliore amica che gli nasconde un super segreto... -
- Ma... non è un super segreto! Lo sai anche tu! -
- Già: io lo so! Ma lui no! Dovete dirglielo! Non capisco perché non lo abbiate ancora fatto! -
- Come "perché"? Mi sembra chiaro: per proteggerlo! -
La rossa, all'intervento esplicativo del fratello sbuffò e concluse:
- Certo: siete perfetti voi tre insieme... tutti con la fissa di "proteggere" gli altri... adesso lo chiamo e voi gli direte tutto! E non obiettate! -
Ginny si avvicinò al moro e, dolce, gli sussurrò all'orecchio:
- Harry... tesoro... sveglia! Torna tra noi!-
Il Prescelto si riscosse dai suoi pensieri pieni di presagi di sventura come nemmeno la Cooman avrebbe potuto profetizzare, e ancora un po' disorientato volse il suo sguardo smeraldino alla ragazza che gli sorrideva
- Buongiorno Bell'Addormentato! Adesso è ora di svegliarsi! -
Imbarazzato, Harry, scompigliò ancor di più i capelli ribelli
- Scusatemi, ma mi sono perso a pensare... -
- Bene, ora che sei tornato dal mondo dei sogni vi lascio da soli, perché avrete un sacco di cose da raccontarvi voi tre... vero? -
Il tono di Ginny non sembrava vagamente minaccioso: era palesemente minaccioso!
- Allora ci vediamo dopo, voi state qui tranquilli! Ciao ciao! -
E, leggiadra, si lasciò il trio alle spalle saltellando fino a sparire dietro la porta della Tana.
 
I tre amici, rimasti soli, non dissero una parola: Hermione aveva lo sguardo basso e colpevole, Ron faceva l'elusivo spostando gli occhi su ogni foglia dell'albero che li sovrastava, come se dovesse carpirne arcani segreti, Harry, sempre più confuso e sempre più convinto che quei due gli nascondessero qualsosa, li guardava interrogativo.
La prima a cedere fu Hermione: sospirò, alzò gli occhi verso Harry, poi guardò Ron e, con un buffeto sulla spalla lo esortò a porre attenzione a ciò che stava per dire. Questo si voltò verso la riccia, la scrutò serio per un momento, poi lei annuì col capo e lui ingoiò a vuoto.
Harry lesse sul volto del suo migliore amico una sorta di velata paura mista, soprattutto, ad imbarazzo, mantre Hermione sembrarva avere più che altro un'aria colpevole.
- Harry... - la ragazza richiamò a se l'attenzione del moro - vedi... c'è una cosa che dovresti sapere... -
Il giovane Potter si preparava ad incassare un qualche colpo pesante: Hermione si torturava le mani... era un cattivo segno...
- ... vedi, Harry, c'è una cosa che io e Ron ti abbiamo tenuto nascosta... -
Hermione non riusciva più a parlare, qualcosa la bloccava. Harry rimaneva in attesa che questa continuasse, ansioso di sapere che cosa preoccupava tanto l'amica.
Il silenzio continuava ed Hermione continuava a torcersi le mani.
Ron capì che era arrivato il momento in cui doveva intervenire: chiudendo gli occhi esalò un respiro come se l'avesse trattenuto fino a quel momento, poi rialzando il suo sguardo azzurro sulle piccole mani di Hermione, le coprì con la sua, grande e sicura, in un gesto di dolce protezione. Harry, nonostante ancora preoccupato per ciò che gli avevano tenuto nascosto i suoi amici, si ritrovò a pensare ancora una volta che quei due erano fatti l'uno per l'altra e che erano davvero degli sciocchi a non essersi ancora chiariti e avvicinati. Il gesto dell'amico verso la ragazza gli aveva risvegliato dentro una quieta dolcezza che stava stemperando un po' l'agitazione che provava in quel momento. Per un'altra volta si ritrovò a pensare di essere un intruso nella loro intimità.
- Harry... - stavolta era stato Ron a prendere la parola - amico, c'è una cosa che io e Hermione dobbiamo dirti da tempo, ma vedi, volevamo essere sicuri che la cosa non ti avrebbe fatto soffrire, che non avrebbe riaperto delle ferite... e... insomma, Harry, so che è come se fosse tua sorella, e so come ci si sente, io lo so, per via di Ginny... -
Harry era confuso... che voleva dire Ron?
- ... e allora, ecco... prima Hermione stava per dirti che... ecco... noi... cioè... io e lei... dopo che ci hai parlato della domanda di Viktor... quella che ti ha fatto al matrimonio di Bill... ecco... io e lei ci siamo parlati e... abbiamo capito che avevi ragione, che non era il momento di perdere tempo, visto che non sapevamo nemmeno quanto ce ne sarebbe rimasto... di tempo... e così... ecco noi... abbiamo deciso che era il momento di non perderne più... ma non ti arrabbiare, per favore, se non te lo abbiamo detto subito, è che non volevamo... ehm... destabilizzarti... poi c'era la storia che tu avevi rotto con Ginny e non volevamo farti sentire... mmmm... di troppo... anche perché non lo eri: davvero! E così, ecco... quando poi, quella volta ci siamo.... ehm... "lasciati andare" durante la battaglia, credevo che avessi capito tutto, ma poi Hermione ha intuito che tu non avevi proprio capito, allora abbiamo pensato che, forse, era meglio aspettare ancora un po' prima di farti capire... ma era per il tuo bene, davvero... capisci? -
Il moro di fronte ai suoi due migliori amici che si tenevano per mano, rimaneva corrucciato in una smorfia pensosa, in silenzio, finché non si riebbe un attimo, dopo aver tentato di rimettere un po' a posto le idee:
- Eh... no, non ho capito molto... l'unica cosa che penso di aver capito è che anche Krum non era sicuro di capire... ecco perché mi ha fatto quella domanda... è un gran casino! -
Ron e Hermione rimasero un po' stupiti della risposta... certo, non sapevano come l'avrebbe presa, ma questo rasentava l'incredibile.
 
Dalla finestra della cucina, intanto, Ginny seguiva tutto ciò che accadeva sotto quell'albero. Il suo Harry era un bravissimo, coraggiosissimo, buonissimo ed anche intelligentissimo ragazzo, ma a volte la sua intelligenza era oscurata da una sorta di ingenuità che gli rallentava i pensieri...
- Oh, svegliati, Harry! svegliati! - lo spronò da lontano con un sussurro che nemmeno la sua puffola che stava coccolando avrebbe potuto percepire.
 
Mentre in casa la ragazza vegliava sui tre amici, la situazione sotto l'albero non si era sbloccata: il silenzio regnava ancora sovrano, creando un certo imbarazzo nei due piccioncini, ma poi, finalmente, il Ragazzo Sopravvissuto diede segno di vita:
- Ehm,,, scusate ancora un attimo... mi sfugge una cosa: ma adesso voi state insieme? -



* da "Harry Potter e i Doni della Morte" di J. K. Rowling - cap. 31 pag. 575





E rieccomi...  (e in fondo alla pagina ci sono IO in baffi e coda... vedere per credere...)


Lo so: "casino" non si dice quando si vuole esprimere uno stato di caos... ma mi piaceva ... chiedo perdono...

Che dire? Innanzitutto grazie a chi ha letto questa storia tendente al delirio, un grande abbraccio a clacly, cosmopolitan, DANINO, EmilyRose, frutti_di_bosco, herm83, hunterd, lisylisy, RonaldWesley94, rontiamo, sab, sinfony90 e mustardgirl che l'hanno seguita o inserita nelle storie da ricordare rendendomi davvero felice, ed un bacio a act, lisylisy e peyton_71 che l'hanno addirittura segnalata nelle loro storie preferite.

Grazie!

E adesso il bellissimo momento della chiacchierata con chi lascia commenti e recensioni: creare legami è una delle cose che più mi piace!

act: sei sempre carinissima e il mio Ego (che tengo un po' a bada perché altrimenti chissà che combinerebbe...) trova in te nutrimento d'ambrosia. Eh... qui ho voluto premiarlo questo Harry che si è prodigato per la felicità dei suoi amici... forse lo ho un pochino maltrattato con questo finale, ma gli voglio bene e non l'ho fatto per fargli del male, ma è come dice Ginny: è ingenuo il piccolo.... P.S.: grazie per la mail! Ho tentato di risponderti per posta ma tutte le volte ho ricevuto la comunicazione dell'insuccesso dell'invio... boh... comunque ti mando tanti baci!

Sif: Ciao Cri! Prendi fiato! In realtà un po' ti capisco... fino a settembre lavoravo, studiavo all'università, imparavo a suonare il clarinetto, tentavo di portare aventi il discorso di un coretto di adolescenti, facevo volontariato in parrocchia e cercavo di vivere anche una vita sociale che prescindesse da tutto ciò... poi ho smesso di fare la secchiona e ho abbandonato l'università... e allora mi sono messa a pubblicare fan fiction... (so che qualcuno avrebbe preferito che continuassi con lo studio piuttosto che sopportarmi quando mi metto le mani nei capelli urlando cose del tipo "Noooo, Hermione... non puoi trattarlo così!!!!"... e pensare che me le invento da sola...). Comunque anche io, ad essere al posto di Hermione vorrei essere corteggiata almeno un pochino (che sfiga che invece non ci sono al suo posto!)... però, che uomo il nostro Ronnino! Un bacione anche a te, e grazie!

Nabiki93: Ola! Ma che bello ritrovarti! Sei sempre frizzante e mi metti addosso il buon umore (e in questi giorni mi ci vuole proprio... mi ha colto una sorta di furia omicida nei confronti di un sacco di gente, quindi riuscire a sentire la tua ventata di fresca allegria mi tranquillizza e mi riporta a più miti reazioni... grazie anche per questa azione curativa!). Sai: sono proprio contenta che arrivi, in un modo o nell'altro, il divertimento che provo io rispetto a certe scene... poi Harry è veramente la mia "cavia" preferita: in realtà lo adoro, anche se a volte si potrebbe pensare che il mio per lui sia una sorta di amore sadico, visti i pasticci in cui lo ficco (sempre a fare il paciere tra Ron e Herm) o alle figure un po' da "ingenuo" che gli faccio fare... ma davvero: io adoro Harry! L'immagine di Harry è un inedito, visto che l'ho fatta io e non ho resistito a metterla a fianco al titolo... era troppo azzeccata... e pensare che è mooooolto, ma mooooolto, più vecchia della fic... non è un'opera d'arte, ma io la trovo simpatica! Grazie ancora e un salutone!

hunterd: Ciao carissima Laura! Ogni volta mi onori con le tue parole: non so proprio come esprimerti la mia immensa riconoscenza, se non svelandoti che anche io non trovo attrattiva nelle Dramione se non nelle tue. Evidentemente siamo due casi clinici! Mi piace molto la tua visuale miciosa di Ron ed Herm... considerando il mio nickname, poi... non sto a spiegarti quale soddisfazione... Sei sempre una commentatrice fantastica e attenta a tutto, dalla storia allo stile, fino alla grafica: avere la fortuna di essere recensiti da te è un invito a far sempre meglio (naturalmente, viste le mia scarse capacità informatiche, ciò è molto relativo...)! Allora, visto che leggi principalmente in orari pre-lavorativi, ti auguro buon lavoro (chissà se ci ho preso?), se invece stai leggendo in altro momento buon altro momento! Un grazie grandissimo ed un bacione (anche ai tuoi cuccioli). Ci sentiamo presto! Spero da te!

lisylisy: Ciao piccola! Grazie per i complimenti! Eh, sì, questo era l'ultimo capitolo... e non penso proprio di dare un seguito a questa storia... mi sembrerebbe di forzare un po' troppo la situazione. Non preoccuparti: anche se non lasci recensioni in tutte le storie non fa niente, so comunque che sei lì a sostenermi, anzi, in un certo senso sono contenta che tu non abbia tempo di recensire perché vuol dire che ti stai impegnando nello studio, che è sicuramente più importante che lasciarmi recensioni. Bene! 7 non è per niente male (perché dice che è un voto basso? 4 è basso... anche 5 è basso... 6 è decoroso, ma 7 non è per niente basso, ed è più che la sola sufficienza...), comunque, se ti occorresse ancora una mano con qualche romanzo sai dove trovarmi: la mia posta è sempre aperta! Mi raccomando: studia!XD!!! Lo so che ti stai impegnando XD!!! Un bacione!



Segreti in estemporanea:

Il mio pc è partito per la tangente e non ho più il controllo del programma per l'html.... hahahahaha!!! Rido: già sono incapace di mio... chissà che salterà fuori!!!

Nelle risposte ai commenti ho usato un miliardo di parentesi e di "comunque".... si capisce che cambio il modo di scrivere al cambiare dei giorni? Be', lo faccio anche col modo di esprimermi oralmente, ma quello, di solito, dipende dal tipo di lessico utilizzato nei libri che sto leggendo...

Questa pubblicata è la quarta versione del capitolalo finale.

In questo capitolo ci sono un sacco di parole che mi piacciono, ad esempio: vigorosa, ingenuità, destabilizzarti.... ma ce ne sono altre... e non so perché mi aggradano di più di altre.

Il giro dei "capito" e "capire" ecc. del discorso di Ron è realmente accaduto... e sono stata io a farlo... anche se non era nello stesso contesto. Anche chi mi ascoltava, come Harry, ne è uscito più frastornato che mai.


Un caloroso saluto,
Elisa



   
 
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