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Autore: STACY    22/03/2010    5 recensioni
- finalmente poteva toccare con mano quel prezioso zaffiro... -
Doveva fare in fretta, qualcuno poteva acorgersi di lui.
La lucina azzurra, quasi fluorescente, che emanava il gioiello sembrava perfetta.
Forse questa volta l'aveva trovata.
con mani tremanti alzò la pietra sopra la sua testa facendola risplendere sotto la luce fioca del lampione...
Poteva vedere la sua trasparenza...
- MERDA!-
sasu/naru of course ma non spinta...almeno per ora...
P.s. credetemi l'identità di Kyo non è così scontata come sembra...
.°..o0O FINALE ON LINE O0o..°.
Genere: Mistero, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Naruto Uzumaki, Sabaku no Gaara , Sakura Haruno, Sasuke Uchiha, Tsunade
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Alloooora rieccomi lunedì come promesso.

Oggi rischiavo veramente di non aggiornare ma la colpa in quel caso sarebbe stata tutta di YUKO CHAN in quanto mi sono persa nel leggere la sua fiction e mi sono dimenticata di fare tutto il resto.

Yuko mi avrai sulla coscienza ! ti ringrazio tantissimo per i commenti e spero che potrò continuare a rallegrarti il lunedì.

NARUKO_UCHIHA in questo capitolo ci sarà una brevissima descrizione di Kyo sparsa qua e là … chissà, potrebbe essere come non potrebbe essere^^ grazie mille per il commento^^

DARKSHIN a almeno sono sicura che a Dnangel non è ispirata perché non lo conosco… mi stai mettendo una curiosità immensa, è il caso di leggerlo? Ti ringrazio per il commento^^

SUMIRE01 oltre a ringraziarti spero tantissimo che questo capitolo continui ad intrigarti e ad appassionarti.

ALLEN e KAROLALPHA grazie di cuore. Anche io era appassionata di Lisa e Seya e vi devo dire la verità non ci avevo fatto davvero caso alle somiglianze^^ diciamo che magari all’inizio sembra più o meno simile ma lo sviluppo della storia si allontana parecchio^^ ma ora non vi anticipo nulla è troppo presto!^^ ciaoo!

ELEIN ciao amoricino^^ che sei bella grazie mille per il comento alla prox ro!

 

Grazie a tutti quelli che hanno messo la storia tra seguite, preferite o in qualsiasi altro elenco, va bene anche quello della spesa.

 

Vi auguro buona lettura e vi chiedo di scusarmi se ci sono troppi errori ma non stando a casa non ho tutto il tempo per controllare.

Baci  stacy.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Alla centrale di polizia aleggiava un’atmosfera sommessa.

Sembravano tutti piuttosto preoccupati per la nuova minaccia mandata dal ladro Kyo.

Sasuke era stato messo al corrente della situazione e adesso stringeva tra le mani il foglio bianco che aveva scatenato quello stato di allerta.

Cominciò ad esaminare la lettera incriminata.

Era scritta con un normografo come sempre, in modo da non far scorgere segni di riconoscimento nella scrittura né difetti di stampa che potrebbero far risalire ad un particolare tipo di stampante.

Nulla, un comune normografo e un ancor più comune inchiostro nero.

Insomma non c'era niente.

Come al solito.

La lettera diceva:

 

PARTECIPERÒ ANCHE IO A QUESTA INAUGURAZIONE, ANZI SONO PIUTTOSTO OLTRAGGIATO PER NON ESSERE STATO INVITATO.  SPERO ALMENO CHE MI ACCOGLIERETE IN MODO ADEGUATO!

KYO

 

Un biglietto semplice.

Sembrava mandato da un ragazzino sbruffone e presuntuoso.

 Nulla faceva pensare che fosse l'avvertimento di un ladro.

Loro però avevano ormai imparato il suo modus operandi: Kyo per qualche strana ragione a loro ancora ignota rubava solo pietre azzurre. Ogni volta che in città arrivava qualche gioiello di rara bellezza Kyo mandava una di queste lettere senza specificare nulla del furto ma definendosi offeso per non poter vedere la pietra.

La questione delle lettere di avvertimento poteva essere a loro vantaggio ma in realtà non lo era per niente.

Per prima cosa la notizia delle lettere  era sfuggito alla polizia ed era stata data in pasto alla stampa.

Da quel momento in poi il numero delle lettere inviate alla centrale e firmate “Kyo” si era moltiplicato causando parecchia confusione.

Per seconda cosa il carattere ambiguo delle lettere di Kyo aveva reso quasi impossibile riconoscere quali fossero quelle autentiche, ma l'arrivo in città dell’ “occhio della sirena”  in concomitanza con l'inaugurazione del nuovo museo aveva spinto il commissario Haruno a credere che quella fosse una lettera autentica.

Kyo voleva rubare un'altra pietra azzurra.

Certo, dopo averle rubate le restituiva sempre ma il problema principale era che si prendeva gioco della polizia e riusciva ad eludere i sistemi di sicurezza più sofisticati: per questo era una minaccia.

Poi era da aggiungere il fatto che Sasuke lo riteneva particolarmente insopportabile.

- Allora Sasuke potremmo contare su di te questa sera? -

la voce del commissario Haruno lo risvegliò dalle sua macchinazioni mentali.

- Si... - disse –si, ci sarò.- metre i suoi pensieri erano gia concentrati sull’abito elegante che sarebbe stato costretto ad indossare quella sera per mimetizzarsi tra gli invitati.

 

Il commissario Haruno decise di lasciare il ragazzo solo a riflettere e si diresse nel suo ufficio.

Non appena entrato trovò ad aspettarlo un ragazzo non di molto più grande di quello che aveva lasciato nell’ altra stanza: poteva avere circa 23-24 anni, con i capelli di uno strano colore tendente al grigio e degli occhialetti tondi sul viso.

Dall'espressione sembrava che lo stesse aspettando da parecchio.

Sospirò.

- Buon giorno Kabuto. -

- Salve signor Haruno, dov'era? –

Al commissario Haruno Kabuto non piaceva, non piaceva per niente; oltre a pensare che fosse una persona fastidiosa lo riteneva  troppo ambiguo.

Il commissario si sedette alla sua scrivania cercando di reprimere l'immenso senso di fastidio che gli trasmetteva quell'uomo e sforzandosi per comportarsi da persona civile e non mandarlo subito a quel paese.

-ero da Sasuke – rispose infine con enorme sforzo – a parlare con lui del nostro pano per stasera-

- mi scusi se la interrompo signore -

Ecco, l'aveva detto.

Kabuto faceva sempre così : ogni qual volta aveva qualche commento da fare o qualcosa da ridere su chiunque cominciava con la frase “mi scusi se la interrompo”.

Odiava quando faceva così.

Era sicuro che si sarebbe trovato molto meglio se avesse intrapreso la carriera di avvocato, avrebbe guadagnato di più e avrebbe potuto interrompere chiunque senza fargli saltare i nervi.

In effetti si chiedeva spesso come avesse fatto un tipo come lui ad entrare in polizia.

Kabuto  riprese a parlare.

- Non le sembra piuttosto avventato parlarne con Sasuke? lui è solo un ragazzo e…-

- Ne parlo con lui proprio perché e un ragazzo - ripeté esausto il commissario.

Questo discorso l'avevano affrontato almeno mille volte e ogni volta Kabuto trovava un modo più o meno irritante per prendersela con Sasuke.

- Sappiamo che anche Kyo è un ragazzo che può avere l'età di Sasuke se non di meno, proprio per questo ci avvaliamo della sua collaborazione sperando che possa prevenire qualche suo comportamento o, con un pizzico di fortuna riconoscerlo. – ripeté  il commissario per l'ennesima volta - inoltre Sasuke è molto intelligente,  la maggior parte dei progressi che abbiamo fatto sono merito suo –

Aggiunse quest'ultima  frase soprattutto per indispettire il ragazzo davanti a se cosa che, a giudicare dalla faccia scura e lo sguardo furioso di Kabuto, gli era riuscita benissimo.

 

 

 

 

Sasuke camminava per la sala con passo deciso ed elegante.

C'era tanta gente.

Fra gli invitati poteva riconoscere alcune facce conosciute che appartenevano ad agenti di polizia, molti altri erano solo curiosi che erano riusciti in un modo o nell'altro ad entrare nel museo

Come sempre, senza che loro lo volessero e che ne fossero responsabili, la notizia della lettera di kyo si era diffusa a macchia d'olio.

Alla fine quel ladro era stato accontentato, aveva avuto l'accoglienza che aveva chiesto.

C'erano un sacco di invitati ed intrusi oltre i poliziotti in borghese, troppi per i gusti di Sasuke.

Questa era un'altra caratteristica di Kyo:  appariva solo se c'era tanta gente.

Ovviamente era Il modo migliore per confondersi.  Sasuke aveva cercato di farlo notare ma ogni volta non c'era possibilità di evitare il gran numero di persone accalcate.

La situazione inoltre era più complicata del previsto.

Kyo mandava spesso messaggi provocatori alla polizia, quando si riusciva a riconoscere gli originali era difficile interpretarli.

Sasuke ripensò all'ultimo messaggio : erano più o meno tutti così.

Nessuno diceva che avrebbe rubato qualcosa o l'ora in cui sarebbe apparso, semplicemente con i suoi messaggi lanciava una provocazione.

Era capitato altre volte che si presentasse senza rubare niente o che non si presentasse affatto, mandando il giorno dopo una lettera di scuse.

Era semplicemente un idiota.

E gli idioti, si sa, sono sempre i più pericolosi.

Proprio perché non sapevano mai se Kyo sarebbe venuto o meno all'appuntamento che lui stesso fissava non potevano organizzare una difesa adeguata.

Non si poteva perquisire ogni persona che entrava alla festa di inaugurazione perché c'era la possibilità che Kyo non si presentasse affatto.

Per  questo motivo Il numero di agenti era sempre così elevato: per cercare di tenere sotto controllo il maggior numero di persone.

Questo sistema però aumentava la gente presente in sala e quindi la possibilità di confondersi tra la folla.

Non avevano ancora trovato una soluzione a questo situazione ambigua…

Si diresse verso un tavolo e prese da bere.

Passò davanti ad una parete di vetro lanciando un’ occhiata di sfuggita alla sua figura.

Era stupendo nel suo abito blu, estremamente elegante. Non sembrava neanche un ragazzo di soli 19 anni.

Oltre al suo riflesso nello specchio vedeva quello di tantissime altre persone che si muovevano per la stanza.

Sasuke sapeva che doveva  tenere gli occhi aperti, sondare ogni persona e ogni comportamento sospetto... Eppure riflessa in quella parete di vetro vedeva solo una massa informe e colorata che si muoveva.

E in mezzo a quella massa poteva esserci Kyo.

Riprese a camminare ma non fece che un passo e si fermò di nuovo.

La suola  si appiccicava sul pavimento. Qualcuno doveva averci  versato dei drink e non solo quelli.

Calciò quella che sembrava una piccola pallina nera.

Ce ne erano altre poco più in là sparse sul pavimento.

Forse si era rotta una collana o semplicemente qualcuno si era comportato da incivile.

La gente è sempre incivile.

Qualcuno aveva proposto un brindisi... sentì la gente applaudire.

Non gli interessava. Continuò a fissare il vetro come incantato.

Poi lo vide.

Forse fu solo una sua impressione eppure qualcosa gli diceva che non era cosi.

Gli avevano sempre insegnato a credere nel suo istinto.

 Nella massa informe di colori gli era sembrato di vedere chiaramente la figura vestita di banco tipica del ladro.

Si girò di scatto e com’era prevedibile non trovò nessuno che somigliasse, anche solo lontanamente a quello che aveva visto.

C’era troppa gente che continuava a muoversi per la sala per osservare le opere esposte.

Kyo poteva essersi spostato, poteva essersi nascosto oppure poteva… , poteva aver visto semplicemente qualcuno dello staff, anche loro erano vestiti di bianco.

Probabilmente era stata solamente un’impressione.

Eppure, nonostante la ragione gli fornisse numerosi motivi per dubitare, Il suo istinto stava gridando ad altra voce che ne era certo. Kyo era lì.

Lasciò il suo drink, non seppe dire dove lo poggiò.

Si diresse a passo veloce verso il centro della sala, dove si trovava la bellissima statua della sirena, e si guardò intorno.

Niente.

Non c'era nessuno appare le guardie in divisa.

Eppure sentiva che stava per succedere qualcosa…

Sentiva l'adrenalina salire e le pulsazioni aumentare...

D'improvviso sentì un urlo e la testa di molte persone si rivolse verso l'alto.

La sua fece lo stesso sospirando quasi di sollievo nello scoprire che aveva ragione. Kyo era apparso.

- SALVE GENTE!-

Urlò il ragazzo vestito di bianco dalla ringhiera delle scale che portavano al piano superiore.

Tutti smisero immediatamente di parlare, fu incredibile la velocità con cui il silenzio aveva preso il posto delle chiacchiere.

Qualcuno cominciò a battere le mani, qualcun’ altro lo salutò allegramente.

C'era persino qualcuno che chiedeva autografi.

Kyo era apparso come sempre in maniera spettacolare.

La luce gialla del lampadario creava un suggestivo gioco di luci e ombre attorno alla sua figura ma non occorreva che fosse completamente visibile per capire che era proprio lui.

Quei pantaloni chiari, la giacca bianca, la maschera di stoffa anch’essa bianca che copriva gran parte del viso,il cappello a cilindro sulla testa.

Era sicuramente Kyo.

- come state tutti? vi sono mancato? Scommetto di si, allora non vi faccio attendere oltre.Oggi sono venuto qui per mostrarvi un'altro dei miei giochi di magia... siete pronti?-

Aveva parlato a voce alta con il solito tono da sbruffone. Nonostante ciò la gente cominciò ad acclamarlo.

Sasuke trovava inspiegabile tetta questa eccitazione per un idiota del genere.

Vide alcuni agenti in borghese dirigersi verso il centro della sala, dove si trovava la statua della sirena, qualcun’ altro invece stava salendo le scale per il piano superiore in modo da sorprenderlo alle spalle.

Kyo ricominciò a parlare con quella voce indistinguibile che sembrava quasi metallica, decisamente contraffatta.

- uno dei giochi più semplici e spettacolari per un mago è l'illusione, cioè la capacità di far vedere cose che in realtà non sono vere. Per esempio questa è un'illusione. –

Disse quest'ultima frase proprio mentre 2 agenti erano arrivati sulle scale,  alla sua altezza e avevano cercato di afferrarlo, ma in realtà si ritrovarono ad afferrare l'aria.

Ci misero un po’ di secondi per capire quello che era successo, ma finalmente l'illuminazione arrivò : quello sulla scala era solo un ologramma.

- Mi dispiace ragazzi ma siete caduti vittime della mia illusione - continuò a dire l'ologramma sulla scala.

Sasuke lo guardò con rabbia.

Se non era li dov’era?

Come in risposta sentì di nuovo la voce metallica ma questa volta proveniva da qualche parte alle sue spalle.

Si girò di scatto così come fecero altre persone.

Kyo era accanto allo specchio dove si trovava lui pochi istanti prima. Stava per correre in quella direzione quando si accorse che anche quello era un ologramma.

- Una illusione non deve essere solo visiva, e no miei cari spettatori, deve abbracciare tutti i sensi...

Sasuke guardò l’ennesimo ologramma apparire nel bel mezzo della sala e anche quello parlava.

Quel ladro era fottutamente bravo...

Come diavolo era possibile? Quanti ologrammi c'erano?

E soprattutto, tra tutti quei falsi c'era il vero Kyo?

Vide apparire un'altro paio di ologrammi sparsi per la sala, alcuni anche molto vicini a lui.

La sala si stava riempiendo di ologrammi di Kyo.

Ormai tutti continuavano a guardarsi intorno gridando quando una copia appariva proprio accanto a loro.

Per di più le copie erano tutte dotate di “audio” e ripetevano quello che probabilmente era un messaggio registrato. La copie non parlavano in maniera sincrona ma la voce metallica si sovrapponeva creando una confusione immensa, mischiata alle urla e al vociare dei presenti.

Quasi tutti avevano provato a toccare gli ologrammi finendo per afferrare l’aria, qualcuno gridava giurando di aver trovato quello vero.

Gli agenti erano totalmente disorientati e si ritrovarono a correre da una parte all’altra della sala inseguendo mere illusioni. Era il massimo della confusione.

Sasuke si vide apparire una copia di Kyo davanti agli occhi  e tentò di afferrarlo fallendo miseramente come tutti gli altri.

Fu allora che notò un particolare che prima non aveva notato a causa della confusione.

Per terra, dal punto in cui partiva l'immagine del ladro, c'era una strana placchetta nera, forse una pallina.

Si ricordò delle strane palline nere che aveva calpestato prima davanti alla specchio.

Diede una rapida occhiata in giro.

C'erano palline del genere sparse in tutta la sala.

Possibile che nessuno se ne fosse accorto?

Pensandoci bene neanche lui aveva dato troppo peso alla cosa.

Dovevano trovare il vero Kyo e per farlo dovevano cambiare strategia.

Decise di camminare guardando per terra, sentiva la voce de Kyo circondarlo, vedeva le sue scarpe nere e i pantaloni banchi un po’ ovunque ma tutti provenivano da quelle stupide palline nere che sembravano proiettore miniaturizzati.

Si abbasso velocemente per raccoglierne una, magari dopo poteva analizzarla.

Accelerò il passo dirigendosi, sempre verso il centro della sala e tenendo sempre lo sguardo fisso verso il basso.

Vide ancora una volta quelle scarpe nere e quei pantaloni chiari, solo che stavolta c’era qualcosa di diverso, questa volta i piedi erano poggiati sul pavimento e sembravano decisamente più reali.

Alzò lo sguardo come a rallentatore e si ritrovò a fissare la figura del ladro: quegli occhi chiarissimi che luccicavano sotto la  maschera bianca, quel sorrisetto beffardo e i capelli nerissimi che incorniciavano il viso fuoriuscendo ribelli da sotto il cappello a cilindro.

- Kyo...-  pronunciò quasi sottovoce come per paura che anche questa figura potesse dissolversi come gli ologrammi.

Kyo si voltò verso di lui fissandolo dapprima stupito poi tornò a ghignare.

Fu lì che Sasuke ebbe la conferma che si trattava proprio di quello vero, ma non ebbe il tempo di reagire. Vide Kyo afferrare la statua (quando si erano avvicinati così tanto alla statua? E le guardie dov’erano?)

Fece per allungare il braccio e bloccarlo ma come per magia (maledettissima magia!)  Kyo si sollevò dal suolo e preso a volare.

Sasuke rimase a bocca aperta per qualche istante.  Come diamine aveva fatto?

Anche gli altri alzarono la testa esterrefatti nel vedere Il mago librarsi in aria e raggiungere così il piano superiore dell'edificio, dove era apparso il primo ologramma.

Le illusioni stavano inesorabilmente cominciando a sparire uno dopo l'altra.

Il momento di sconcerto terminò quando lo videro raggiungere la ringhiera della scala e atterrare su di essa con un balzo.

Gli agenti , compreso lui, cominciarono ad estrarre la pistola puntandogliela contro.

Ci avrebbe pensato dopo a capire come una persona normale poteva riuscire a "volare".

 

 

Kyo atterrò sulla ringhiera del secondo piano con la statua della sirena stretta tra le mani.

Cercando di non farsi notare sganciò la corda attaccata sotto il mantello che lo aveva trasportato fin lì.

In basso tutti lo stavano osservando a bocca aperta.

Qualche poliziotto aveva puntato la pistola contro di lui <-

Fece una faccia fintamente offesa.

- Come vorrete spararmi veramente? Da quando degli agenti sparano ad una persona disarmate che non ha mai fatto nulla di male?

Qualcuno dei poliziotti in basso sembrò vacillare a quella affermazione.

- vogliamo solo che ti arrendi Kyo arrenditi e lascia stare la statua - disse il commissario Haruno a voce alta.

Kyo lo guardò sorridente e poi sospirò fintamente afflitto.

- E va bene mi arrendo! –

Questa frase sembrò riecheggiare nel silenzio.

Ormai tutti gli ologrammi erano spariti e il mormorio della gente era notevolmente diminuito per ascoltare la conversazione tra ladro e polizia.

 

- cosa?- chiese il commissario sorpreso dall'arrendevolezza del ragazzo a cui non era abituato.

Aveva detto quello frase più per prassi che per altro, sapeva che Kyo non si sarebbe arreso così facilmente. Che stava succedendo?

- Ho detto che mi arrendo, non ha capito signor commissario?- fece il ragazzo vestito di bianco, quasi sbuffando per non essere stato compreso.

- Non ho più niente da fare qui - continuò - ho finito la mia lezione di magia quindi posso anche andarmene e restituire la statua.-

Mentre ancora parlava prese la statua a due mani e se la portò sopra alla testa.

- Mi raccomando, al volo! - gridò lanciando con forza la statua verso il basso.

Sasuke vide la statua cadere e istintivamente si sporse in avanti per afferrarla come fecero molti altri, perdendo di vista il ladro per un momento.

Fecero appena in tempo ad afferrarla prima che questa toccasse terra rompendosi, quando sentirono la voce di Kyo, nuovamente amplificata e proveniente dai vari angoli della stanza, che diceva:

- Mi RACCOMANDO ATTENTI AL FUMO!-

- Fumo?-

 Non fecero in tempo a formulare il pensiero che una serie di scoppi invase la sala.

Il moro sentì uno scoppio provenire anche dalla sua tasca e allora capì.

Quelle maledette palline nere erano esplose!

Come se non bastasse le esplosioni furono seguite da un’intensa nuvola di fumo rosa che cominciò a diffondersi e a riempire l’intera sala.

Cominciarono tutti a tossire e a lacrimare, tutti cercavano di coprirsi nella maniera migio per evitare di inalare troppo fumo.

Kyo aveva ricreato in pochi secondo il massimo della confusione.

Qualcuno tentò di aprire la finestra per far diradare il fumo.

Ci volle comunque qualche minuto per tornare a respirare decentemente.

Quando ciò avvenne fu subito chiaro una cosa: Kyo era sparito.

La seconda cosa, molto più grave della prima, che Sasuke e gli altri agenti notarono subito dopo, fu che la statua della sirena che Kyo aveva lanciato e che loro avevano preso al volo era decisamente ed inequivocabilmente FALSA.

 

 

Finito anche questo capitolo.

Sempre per problemi con l’aggeggio che mi edita la scrittura naturale, che adesso ha preso un piccio assurdo con le maiuscole, mi scuso se ci sono troppi errori.

Se mi indicate almeno i più grossolani provvederò a correggerli.

Nel frattempo spero che il capitolo vi sia piaciuto, e vi rammento l’appuntamento a lunedì prossimo.

 

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