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Autore: SareehK    22/03/2010    2 recensioni
Hogwarts. Cosa succederebbe se al sesto anno Draco Lucius Malfoy trovasse un ostacolo ai piani che suo padre e Voldemort hanno in serbo per lui? E se quell'ostacolo fosse Hermione Jane Granger? | A tutti quelli che avevano letto i primi capitoli e non avevano continuato perchè era scritto in modo pressochè tribale.. spero che adesso non sia più così! PRIMI CAPITOLI RIFATTI
Genere: Romantico, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco, Malfoy, Hermione, Granger, Serpeverde | Coppie: Draco/Hermione
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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WHEN THE GOING GETS TOUGH
Hey guys, here's the queen of Gryffindor



She walks in beauty, like the night
Of cloudless climes and starry skies;
And all that's best of dark and bright
Meet in her aspect and her eyes:
Thus mellow'd to that tender light
Which heaven to gaudy day denies.

GG Byron

- 'Mione, la tua espressione la dice lunga su come sia andata a finire ieri sera. -
Lavanda Brown, distesa sul letto, terminò di passare la seconda mano di smalto sulle unghie, ora colorate di un bel rosso acceso. Calì Patil, che divideva con loro la stanza, finì a sua volta di allacciare la cravatta coi colori di Gryffindor al collo, per poi voltarsi con aria comprensiva in direzione di Hermione.
- Perfetto, almeno non dovrò sprecarmi in commenti. - la ragazza ribatté in modo forse più acido di quanto ve ne fosse in realtà bisogno; nervosa, la rendeva nervosa. Le altre due non furono comunque turbate dal modo di fare piuttosto brusco dell'amica. Anzi, in un attimo di estrema solidarietà femminile, Calì si avvicinò alla ragazza e le diede qualche pacca affettuosa sulla spalla. Lavanda invece non si scomodò dalla sua postazione, ma non mancò di darle il suo appoggio mandandole un bacio volante.
- Detto ciò io scenderei anche a fare colazione. Lav, tesoro, ti aspetto in Sala Grande. 'Mione, non ti scaldare troppo, per favore. La rabbia porta alle rughe. - Calì termino la sua perla di saggezza con un'espressione grave in viso, prima di eclissarsi per davvero oltre la porta della stanza. La Granger non la salutò nemmeno, mentre l'altra si limitava ad un breve sorriso.
Hermione rivolse un'occhiata veloce a Lavanda. O meglio, veloce lo sarebbe stata se questa non fosse stata ancora striminzita in un paio di pantaloncini viola e in una canottierina – se così si poteva definire talmente era ridotta – dello stesso colore. Ciò costituiva evidentemente il suo pigiama. Inarcò un sopracciglio, prima di dare una veloce occhiata all'orologio che portava al polso.
- Lavanda Brown, sei estremamente in ritardo. -
- Oh, lo so cara. -
- E allora perché non ti dai una mossa? -
- Ma tesoro, mi sembra ovvio. - guardò Hermione come si guarda un bambino un po' duro di comprendonio, scuotendo il capo di fronte al cipiglio interrogativo della ragazza.
- Merlino Granger! Perché devo sbrigarmi? Tanto sarei comunque in ritardo! -
Hermione non si prese nemmeno la briga di risponderle; diede una sistemata alla gonna della divisa e lisciò la camicetta bianca. Dunque, dopo essersi infilata nel maglioncino grigio con lo stemma di Gryffindor, alzò una mano in segno di saluto in direzione della compagna di stanza, raccolse un libro dal proprio letto e fece la stessa strada intrapresa poco prima dalla Patil. Lavanda alzò le spalle per nulla colpita, soffiando sulle unghie con fare indifferente.


- Draaaco! Dracuccio! Ma insomma! -
Draco Lucius Malfoy cacciò la testa sotto il cuscino, cercando di ignorare la vocina che gli trillava nelle orecchie. Tuttavia, Blaise Zabini non era per nulla intenzionato a lasciare in pace l'amico. Infatti, aveva cominciato una blanda imitazione di Pansy Parkinson, cercando di riprodurre la vocina della Serpeverde e nel contempo sedendosi sul letto del suo alquanto irritabile migliore amico accavallando le gambe e preparando una perfetta espressione da carlino per il suo imminente risveglio. Theodore Nott – che con loro divideva la stanza – era già salito per fare colazione.
- Draaaaaachino! -
Draco dormiens nunquam titillandus.
- Ma -draco- Draco! -dormiens- Insomma, -nunquam- SVEGLIATI! -...-
- BLAISE CHIUDI QUELLA FOGNA! -
Lo Slytherin – quello vestito – ghignò.
< - Ma Dracolino, se non ti spicci non riuscirai a fare colazione! -
Era risaputo, tra i sotterranei delle Serpi, che se Draco Malfoy non faceva colazione la mattina la giornata rischiava di diventare pericolosa per tutti. E purtroppo, non solo per Potter e compagnia. Se poi già si era svegliato col piede sbagliato.. se poi si era svegliato col piede sbagliato per colpa di una mezzosangue a caso. Il biondo s'alzò di scatto dal letto, lanciando un'occhiataccia all' – ex – amico. S'avviò frettolosamente verso il bagno, indosso soltanto i pantaloni del pigiama verde scuro. Se al posto di Zabini ci fosse stata una dolce donzella, probabilmente sarebbe già svenuta alla vista del Principe delle Serpi a torso nudo e con muscoli al vento. Ma, fortunatamente, Blaise Zabini era un fanciullo dagli occhi blu e – quasi – pari a Malfoy in quanto a fascino e bellezza. Ovviamente era richiesto – quasi – esclusivamente tra la fauna femminile di Hogwarts. Di quel quasi non ne era a conoscenza, altrimenti avrebbe ricercato il povero ragazzo omosessuale per tutta la scuola e poi l'avrebbe costretto a rivedere i suoi gusti anche con la forza bruta se necessario. Virile?
- Ti devo aspettare? -
- Fottiti Zabini!-
- Lo prendo per un no.. -


Hermione Granger scese di fretta le scale della Torre di Grifondoro. Di fretta, perchè sfortunatamente la pseudo conversazione con Lavanda le aveva fatto perdere tempo prezioso. Girò sempre piuttosto velocemente oltre l'angolo, per immettersi nel corridoio che portava alla Sala Grande, quando.. sbem!
- Mezzosangue, stai attenta a dove metti i piedi.. -
Perfetto! Come se non bastasse era andata a sbattere contro Mister Gentilezza dell'anno. Si rialzò velocemente da terra, ma lo Slytherin la sovrastava ancora di una buona quindicina di centimetri, per quanto lei fosse abbastanza alta come ragazza. Alzò gli occhi, piantandoli in quelli del Serpeverde. Pozze argentee. Pozze di cattiveria. Hermione non abbassò lo sguardo nonostante tutto il disprezzo che leggeva nelle iridi grigie dell'altro. Orgoglio Gryffindor.
- Altrimenti? - scandì le sillabe con precisione, soffiando dalle labbre piene e rosee. Lo stava sfidando. O almeno, così percepì quello sguardo dorato e quelle parole il Principe delle Serpi. S'avvicinò maggiormente a lei, e ancora una volta i loro nasi potevano sfiorarsi. Le afferrò il polso, impedendole di allontanarsi. Hermione deglutì e si costrinse a rimanere immobile. Di nuovo quell'odore. Menta. Tabacco. Lui.
- Tu non ti devi permettere di rivolgerti così a un Malfoy. - Draco Malfoy sibilò con cattiveria, sputandole la frase dritta in faccia, senza distogliere lo sguardo di un solo millimetro. Anche lui poteva sentire il suo profumo. Trattenne un attimo il respiro, volendosi impedire di ammettere che la mezzosangue aveva un buon odore. Sapeva di orchidea. Orchidea e miele.
- Arrogante, borioso, pieno di sè. - Hermione stava cominciando nuovamente ad insultarlo, quando lui lasciò la presa sul suo braccio, voltandole le spalle e allontanandosi verso la Sala Grande.
- Sei decisamente ripetitiva, Mezzosangue. - senza voltarsi indietro una sola volta, varcò la soglia della sala, e quella mattina non ghignò soddisfatto di fronte ai sospiri di più della metà della popolazione femminile della scuola. Evidentemente c'era qualcosa che non andava. E Blaise Zabini lo notò subito, osservando il ragazzo avvicinarsi al tavolo Slytherin sfregandosi con decisione il naso. Come se dovesse cancellare delle tracce di qualcosa.Improvvisamente, si ricordò che non aveva ancora chiesto a Draco quali risultati aveva portato la punizione imposta da Silente. Quindi, il suo sguardo blu fu attirato da una figura che aveva appena fatto il suo ingresso nella sala. E come lui, altre centinaia paia di occhi avevano fissato le iridi sulla medesima fonte d'interesse. Quando Draco si fu seduto, intercettò lo sguardo dell'amico e lo seguì fino a raggiungere la figura della mezzosangue. Hermione Jane Granger avanzava verso la sua tavolata, le guance arrossate dalla rabbia, negli occhi brillavano pagliuzze dorate. Lo sguardo alto, il portamento fiero. Semplicemente, bella d'abbandono. Nella mente di ognuno in quella sala v'era una nuova consapevolezza.
Quella, era la Regina di Grifondoro.


WRITER'S SPACE


buondì donzelli! il capitolo è corto, e io sono ancora in immenso ritardo! Perdonatemi, sono giusto un attimino occupata :)nonostante la scarsa lunghezza, mi piace abbastanza :) spero vi vada di leggerlo e magari lasciare una misera recensione. giuro che mi accontento di due righe! baci =) ah, quasi mi stavo dimenticando.. quanto alla faccenda di Blaise, voglio chiarire che non sono affatto omofobica, anzi, tutto il contrario; solo mi sembrava coerente con il carattere che ho dato al personaggio la mancanza di approvazione verso l'omosessualità se la cosa coinvolge anche lui :) adieu
  
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