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Autore: Shala    24/03/2010    1 recensioni
Warcraft Legends V(Version)2 prende esempio dalla raccolta di Manga dedicati a Warcraft della serie "Legends"Costituito da una serie di One-Shot sul celebre mondo di Azherot! Questo primo volume contiene 4 storie (Precedentemente pubblicate da me e ora rivedute e ripubblicate per l'occasione) vedenti come protagonisti nuovi eroi che ogni gorno lottano per la sopravvivenza. 1. E dura non farsi dei pregiudizi - Parte 1 ; 2.Notte e Sangue ; 3.O la borsa o la Vita! ; 4.I Segreti di Ulduar ;
Genere: Azione, Avventura, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Calata ormai è la notte,tenebre e ombre avvolgono la materia,paura,incertezza,rischio costringono i cuori di coloro che impavidi marciano senza una meta.
Una notte senza pace,una notte senza ne luna ne stelle. Nessun sogno accompagna il sonno delle creature ma incubi! Demoni più antichi della stessa legione allungano i loro artigli verso la preda,pregustando il banchetto imminente.
Persino le creature che popolano il regno di Elune,madre della luna e portatrice della notte,giacciono coricate nei loro nidi,nelle loro case,nelle tane e nei buchi.
Ma questa … non è una notte per dormire!

Il silenzio regna sovrano,quasi impercettibile il rumore della pelle livida che carezza le piume dell’estremità della freccia. Celata dalle ombre,come parte di esse,silente l’elfa della notte si fonde con il paesaggio circostante pronta alla lotta.
Dolce e aggraziata la figura dalle sinuose forme procede il suo passo,lento e velato come un soffio di vento su una piuma. La pelle violacea si mimetizza,camaleontica,tra i colori della foresta, i seni alti e sodi si alzano e si abbassano ad ogni respiro profondo,seppur impercettibile. Trasparente è la ruda pelle che l’avvolge,trasparente nel celare una tale bellezza. Zirconi d’argento,felini e attenti scrutano ogni mutamento dell’ambiente,sete dei colori dello zaffiro ricadono sulle spalle,legate in una chioma velata.

Analizza il terreno come se ne conoscesse ogni curva,ogni forma,ogni minima conformazione. Come un predatore in cerca della sua preda,fende l’aria con lo sguardo,l’arco teso e pronto a incoccare la freccia,desiderosa di conficcarsi nel cuore dell’ennesimo nemico. Non conta che sia notte,non conta che egli sia vicino o lontano,non conta se sia armato o nudo … vederlo! Le bastava solo vederlo,e letale come una pantera,il dardo fatale si avrebbe penetrato la sua carne,le sue ossa,il suo cuore,la sua vita!
Una bellezza così perfetta,così letale … eppure così ingenua!

Tale pensiero popolava la mente della preda! Immobile,invisibile,celata nelle ombre alle spalle dell’ignara cacciatrice. Verdi zaffiri brillanti di magia,filigrane d’oro lasciate libere da ogni nastro, pelle lattea e morbida percorsa da fini tatuaggi tribali,curve sinuose e tentatrici,seni perfetti e immobili,un corpo perfetto,avvolto da sete pregiate e trasparenti,che provocanti esaltavano le forme dell’incantatrice.
Con impegno tratteneva la sua voce dolce e ipnotica dal ridere divertita,chi stava cacciando chi? Come quell’elfa della notte avrebbe potuto scovare la preda che si muoveva sfruttando le vie della magia? La giovane elfa del sangue si protese dal suo riparo per poter ammirare la sua inseguitrice. Un raggio di luna solitario oltrepassò le tenebre del cielo,rivelando la figlia di Elune al culmine della sua bellezza. La maga si concesse un breve istante per ammirare la bellezza della cacciatrice. Una bellezza per nulla sminuita dalla muscolatura lievemente scolpita in quella pelle fragile, così come una rosa,anche quell’aspetto fragile nascondeva le sue spine!

Pronunciando nella mente gli arcani testi,l’elfa del sangue si preparò a concludere la caccia. Un bagliore, che non passò inosservato all’inseguitrice,esplose dove prima vi era l’incantatrice,lasciando al suo posto il vuoto assoluto.
Fu un istante,il tempo stesso pareva essersi fermato,il cuore di entrambe perse un battito quando le sensuali forme dell’elfa del sangue,premettero sulla schiena nuda e vellutata della cacciatrice. Purtroppo per lei,non avrebbe mai saputo a chi appartenessero.
Un freddo mortale pervase il corpo violaceo dell’elfa della notte,la consapevolezza del mondo circostante venne meno,la percezione delle cosa si spense.
Lo sguardo di zaffiro dell’elfa del sangue ammirò estasiato quella bellezza racchiusa in quella bara di ghiaccio da lei creata.
Protese la mano accarezzando il freddo involucro che la separava dalla pelle morbida e carezzevole della sua preda. Immediatamente quella sensazione di freddo risalì dalla mano lungo tutto il braccio che l’incantatrice ritrasse d istinto.
Fissò ancora un istante la creatura imprigionata,non potendosi non chiedere come sarebbe stata la sua espressione se avesse potuto rendersi conto che stava per morire!
Potendo finalmente dar sfogo al ghigno che tanto a lungo aveva trattenuto,l’elfa del sangue pronunciò l’incantesimo…e infine energie arcane infransero in mille pezzi la bara di ghiaccio,e colei che essa avvolgeva.

Alla fine la preda era divenuto la predatrice.




  
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