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Autore: sasyherm    25/03/2010    2 recensioni
Pansy si trova dalle sue odiate cugine in estate, annoiandosi a morte...ma fa un incontro molto importante, creando così un amicizia che tanto amicizia non è...
Genere: Romantico, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Blaise Zabini | Coppie: Draco/Pansy
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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You're my soul

 


I mesi passarono celeri , come il cambio delle stagioni.
Dopo il nostro quasi-bacio e la nostra promessa , Draco e io ci comportavamo da ottimi amici.
Ero tornata la Pansy maschiaccio ed era sparito l’imbarazzo. Ma notavo un attaccamento più profondo tra me e lui.
Draco e Blaise mi avevano iniziato alla nobile arte del Quidditch e giocavamo spesso.
Ero molto brava, me lo ripetevano spesso. Sfrecciavo libera, tenendomi saldamente alla scopa , insieme a loro due.
Poi un giorno, la lettera arrivò.
Di mio padre. Che mi informava che si stava risposando e che avrei passato le vacanze in Francia, per migliorare la mia educazione, come aveva fatto mia madre.
Corsi fuori dalla Sala Grande, sotto gli sguardi attoniti di Draco e Blaise , che mi seguirono subito.
Fuggii nel parco di Hogwarts, sotto quel porticato che dava sul lago nero.
Mi appoggiai al parapetto e cominciai a piangere.
Sentii subito le forti mani di Blaise cingermi le spalle e nascosi il volto sul suo petto, mentre Draco, con le sue dita lunghe e sottili mi accarezzava i capelli.
Erano questi momenti che mi davano la forza. Non mi sono mai mancati.
Draco prese la lettera, leggendola e sbarrando gli occhi.
Dopo quelle che mi sembrarono ore, finalmente smisi di piangere.
- Non potrà mai sostituire tua madre…-
- Lo so…ma ora ho paura che di mia madre non resti più nulla.-
- Certo. Di tua madre resti tu.-
Blaise, caro Blaise, riesci a vedere la bellezza dove non c’è.
- Non sono affatto come lei…sono un disastro per tutta la mia famiglia. Non bella , interessante, altruista e affascinante come lei…-
Nascosi il volto tra le mani mormorando
- Hanno ragione , sono un fallimento.-
- Non dirlo nemmeno per scherzo.-
La voce di Draco era ferma.
- Se tu sei un fallimento, io posso anche suicidarmi, Pansy…per mio padre non valgo niente.-
- E mia madre non fa altro che dire che non sono nemmeno lontanamente bello come lei…-
- Questa è una assurdità, Blaise, tu sei bellissimo.-
Ecco , avevo ripreso a sorridere.
E vidi i volti di Draco e Blaise risplendere, alla vista del mio sorriso.
Adoravo questa cosa di loro.
- A me la cosa che dispiace è che non puoi passare le vacanze con noi.-
Il tono di Draco era così depresso che gli risi in faccia
- Bhe non tutta l’estate. Farò in tempo a batterti ancora a scacchi magici, non preoccuparti…-

Gli ultimi mesi del quarto anno, praticamente li passammo sui libri.
Quanti ricordi ho sulle mie interrogazioni a Draco e Blaise, veri propri quiz all’ultimo minuto, seduti sui loro letti. Non avevo nemmeno più la forza di tornare nel mio dormitorio. Dormivo con loro.
La mattina mi risvegliavo con i capelli e i vestiti in disordine, abbracciata a uno dei due , la testa sui loro petti.
Grazie a Merlino mi risvegliavo prima di loro, e la cosa non era imbarazzante.
Correvo nel mio dormitorio, dove le mie compagne mi guardavano male, sapevano benissimo dove avevo passato la notte.
Ma non c’era nessuna malizia, non ancora.
E disgraziatamente gli esami arrivarono, portando con loro la fine dell’anno e l’inizio delle vacanze che avrei passato senza i miei migliori amici.
La leggera brezza sbuffante del treno soffiava , scompigliandomi tutti i capelli.
Blaise mi abbracciò fortissimo.
- Per favore, non tornare come una damina o una M.P.P.-
- Farò quello che posso…mi mancherai tantissimo…-
Lo strinsi ancora più forte , con quel vento che soffiava sui nostri corpi uniti.
Draco non era ancora arrivato. Ma lo vidi in quel momento.
Blaise, con uno sguardo molto malizioso ci lasciò soli, andando a parlare con Theo Nott.
- Allora parti.-
- Eh si.-
Abbassammo entrambi gli occhi. Poi Draco mi prese le mani.
- Mi raccomando. Cerca di non schiantare nessuno.-
- Non ci sono alberi a Parigi…e tu mi basti.-
Solo in quel momento mi resi conto dell’ambiguità di quelle parole.
Se ne rese conto anche lui, ma non reagì come mi ero aspettata.
- Abbiamo delle faccende in sospeso, io e te…quando torni ne parleremo.-
Era una promessa.
Mi accarezzò i capelli, la guancia. E il mio cuore perse un battito.
- Quindi devi tornare per forza.-
- Ovviamente…e tu aspettami. Non dimenticarti di me.-
- Pansy…-
Ci abbracciamo, per secoli , ore quando il fischio del treno riscosse il nostro torpore.
Gli baciai dolce una guancia e lui mi sorrise.
Un sorriso pieno di aspettative, di speranze.
Salii sul treno e sporsi le braccia dal finestrino. Blaise e Draco le presero subito.
- Pensatemi. Tornerò prima di quanto possiate immaginare…-
- Ci mancherai.-
Il treno cominciò a scorrere piano, ma Draco non mi lasciava la mano.
Il suo sguardo era quello serio, di quando desiderava ardentemente qualcosa.
- Ne parleremo, Pansy!-
Lasciò la mano solo quando il treno aveva preso troppa velocità per seguirlo.
E io ne ero certa, ne avremmo parlato.
Sarei tornata da loro. Non mi interessava quello che avrei fatto nel frattempo.
L’estate scorre veloce. E ora desideravo ardentemente il momento in cui sarei tornata e avrei sentito e risposto alle sue parole.

Due mesi e mezzo dopo.
10 Agosto

- Signorina, stiamo per arrivare.-
- La ringrazio.-
Mi sventolo con il ventaglio , cercando di detergere le gocce di sudore sulla fronte.
Settima raccomandazione: Le M.P.P non sudano, loro traspirano e in caso si sventolano debolmente con il ventaglio o con il fazzoletto.
Accarezzo la falda larga del cappello color crema con un nastro verde bosco, liscio una piega della gonna e controllo nello specchietto se sono in ordine.
Tutto questo, perché sono nervosa all’idea di rivedere i miei amici…uno in particolare.
“ Quando torni ne parleremo”
La forza con cui furono dette quelle parole non è mai stata sfumata dal ricordo e dagli avvenimenti.
Le tengo così impresse nella mente, che mi apparivano nei sogni, nella splendida camera assegnatami alla Scuola di Formazione Femminile di Madame Cloè.
Dove, più o meno, sono diventata una M.P.P. Almeno esteriormente.
Quanto basta per accontentare la mia famiglia.
Il treno finalmente si ferma e io apro la porta dello scompartimento per sporgermi dal finestrino.
Non li vedo.
Vedo mio padre, che parla con la sua nuova moglie, una M.P.P d’eccellenza.
La nuova Signora Parkinson non è così male. Bella, ma non troppo, elegante abbastanza da non sfigurare, non parla mai a sproposito e dice quello che dicono tutti.
Insomma, una statua in casa.
Non è una matrigna cattiva, mi ha dato dei suggerimenti , tutti abbastanza buoni e non entra nelle mie faccende.
Non così quelle *** delle mie cugine e zie.
Vedo che ci sono anche loro. Ho sentito le loro voci starnazzanti anche con gli sbuffi del treno…superano i suoi fischi.
Finalmente il treno si ferma e un cameriere mi aiuta a portare la valigia, con il mio aiuto.
Oddio, sono nervosa. Io non sono mai nervosa.
Mi appoggiò elegantemente alla scaletta per scendere, attenta a non inciampare.
Ho il visto nascosto dal cappello.
Sento tutta la mia famiglia ammutolire dallo stupore.
- è lei!-
- No, non ci credo.-
Finalmente scesa del tutto( che fatica, io con un balzo sarei stata giù) alzo lo sguardo, mostrando il mio migliore sorriso a trentadue denti finto.
- Padre, Madre. Che piacere vedervi!-
Allungo le braccia e mio padre mi stringe.
- Pansy!La mia piccola violetta!-
Mi sussurra all’orecchio
- Per un attimo mi è sembrato di rivedere tua madre…-
Non sa quanto mi fanno piacere le sue parole. Lo stringo più forte
- Mi sei mancato.-
La mia matrigna mormora qualcosa sul fatto che ora sono una donna altolocata e mi sorride fiduciosa.
In effetti, sono cambiata e non poco, in questi mesi.
Mi sono allungata, anche grazie ai tacchi da 5 che mi hanno costretta a mettere. Ore e ore di camminate con i libri sopra la testa , ho imparato a stare diritta e camminare come un manico di scopa.
Il mio corpo è diventato anche più affusolato, le gambe più lunghe…e sicuramente la mia nuova eleganza lo mette più in risalto.
Abiti di boutique francese, tubini, gonne al ginocchio, colori pastello e cappelli. Oltre che ventagli , gioielli, accessori vari.
I capelli mi sono molto cresciuti , lisci all’inizio e boccoli inanellati alla fine, arrivano a metà schiena.
E infine il trucco, leggero, ma che si veda. Ombretti tenui che risaltino lo scuro dei miei occhi , rossetto pesca e a volte lucidalabbra.
Insomma , sono un'altra persona.
Sto ancora salutando un infinità di parenti che non fanno che ripetere quanto sono cambiata in meglio, e quanto sono felici per me…le mie cugine soprattutto.
Ma in realtà cerco con lo sguardo loro.
Loro che mi hanno mandato mille lettere , raccontandomi ogni cosa della loro estate.
Loro che ho pensato e sognato. Mi sono mancati da morire.
E finalmente
-Zabini, eccoti!-
Faccio ancora finta di parlare di stupidaggini con una mia lontana parente e invece lo osservo, di nascosto.
Che cosa hai fatto a Blaise, estate?
È alto. Molto alto. Io sono una nana, con tutti i tacchi, in confronto a lui.
Il fisico prestante , di ore e ore di Quidditch in bella mostra.
é diventati un uomo, altro il ragazzino con cui dormivo senza malizia a Hogwarts. è di una bellezza conturbante. I capelli nerissimi, lunghi e lisci, mossi , che si porta dietro con la mano curatissima. Gli occhi blu cobalto, annoiati della discussione con mio padre. La sua pelle è lievemente scurita, gli da l’aria di un avventuriero o di un pirata. È vestito molto elegantemente, giacca blu e polo rossa sotto.
Il completo non nasconde le linee affusolate e virili del suo corpo e i muscoli soprattutto.
Dalla mia posizione non riesco a vedere Draco.
Ma è ora di salutarne almeno uno.
- Non vedo ancora Pansy…deve ancora scendere?-
Non nascondo una risatina e mio padre sorridendo dice
- Faticherai a riconoscerla…-
- Zabini, come al solito in ritardo…-
Eccomi qui. Con un gesto aggraziato mi avvicino a lui, sorridendo felice, finalmente.
La sua espressione diventa multipla. Stupore. Meraviglia. Incredulità.
- Pansy!-
Al diavolo le buone maniere.
Corro verso di lui, stritolandolo in un abbraccio mozzafiato.
Mi fa fare una giravolta , rimirandomi.
- Wow. Assolutamente wow.-
Mio padre orgoglioso dice
- Eh lo so. Non ci credevo nemmeno io.-
- Ma…ma…-
- Vedi di riprendere la parola, Blaise, mi devi raccontare ogni cosa.-
- Devo riprendermi. Mi avevi promesso che non saresti mai diventata una M.P.P. E ora ti mostri così…-
Il suo sguardo indugia un po’ troppo sulle mie curve. Un po’ troppo troppo.
Un leggero scappellotto , come una carezza lo fa riprendere
- Infatti non lo sono veramente.-sussurro all’orecchio.- è tutta una finta per loro…-
Il mio ghigno lo fa ridere.
- Scusate il ritardo.-
Voce strascicata e annoiata. Ho pure visto un baluginare di capelli biondissimi, e non ho dubbi.
- Malfoy finalmente…-
- Lo so, lo so…-
Mi giro , facendo attenzione a non essere vista. E ora sono io che resto a bocca aperta.
Draco è bellissimo. È alto quasi quanto Blaise. La pelle chiarissima e i capelli di un biondo fuso lo rendono quasi divino.
Il fisico atletico, magro ma atletico, scattante.
Ma la parte più bella sono gli occhi. Grigi, con vene azzurrine, ora annoiati.
La postura elegante e il ghigno.
Ora lo vedo, il ghigno di Draco.
Ha ben poco in comune, questo ghigno, con il ragazzino di un anno fa. Ma molto con quello che mi disse quelle parole
“ Ne riparleremo…”
Il suo sguardo guizzante cerca qualcuno…
- Draco…-
La mia voce è un sussurro.
Finalmente gira lo sguardo.
Eccomi qui, davanti a lui.
La sua espressione diventa indecifrabile. Ha un intensità che mi fa quasi male.
Il suo sguardo vola sul mio corpo, sulle mie gambe e soprattutto sulle mie labbra.
Gli tendo le braccia e colma subito la nostra distanza abbracciandomi.
Mi appendo alla sua schiena , inspirando il suo profumo.
Il suo splendido profumo di muschio e menta fusi, che tanto mi piaceva sentire.
Ora mi fa letteralmente impazzire. È come se fosse più virile.
Quanto può fare una lontananza.
Sussurra al mio orecchio, lasciandomi andare dolcemente
- Mi sei mancata.-
Potrebbe essere una frase di circostanza, ma so che non è così.
Draco non esprime quasi mai i suoi sentimenti, e quando lo fa, fa in modo che siano veri.
Gli bacio lieve una guancia , e rispondo
- Ora sono qui.-
Mi stringe forte le mani con ancora lo sguardo pieno di promesse con cui mi ha lasciata andare.
Blaise si avvicina , ghignando
- Visto com’è cambiata?-
Draco osserva di nuovo il mio corpo e faccio una giravolta disinvolta
- Si…da rimanere shockati.-
- Ti ho shockato?-scherzo, ridendo
- Molto. Che fine ha fatto la ragazzina che saliva sugli alberi?-
- Tu vedi alberi? Posso appendermi ad un palo se vuoi, ma non sarebbe la stessa cosa.-
Solo in un secondo momento capisco quello che ho detto. Io e un palo.
Draco ghigna, e mi sussurra
- Mi piacerebbe molto.- il suo ghigno sexy mi fa trattenere il respiro
- Ma smettila!-
Lo scosto ancora scherzando. E mi avvio per tornare a casa, con loro che mi tengono la mano, al cenno di mio padre.

Blaise era ospite da Draco, da tutta l’estate, mi avevano detto.
Quando chiesi che cosa avevano fatto, Blaise ghignò e Draco gli diede una pacca sulla spalla.
Un tempo l’avrebbe data anche a me.
- Diciamo che abbiamo fatto molte conquiste , quest’estate…-
Quel noi mi fece rabbrividire, ma cercai di non darlo a vedere.
Che Draco fosse molto ammirato dalla popolazione femminile, era palese. Era bellissimo e quel ghigno sexy era da sciogliere le gambe.
Mi sarei sciolta anche io, se non lo avessi conosciuto da tanto tempo prima.
Era da stupida pensare che mi avesse aspettata, per quella nostra chiacchierata…
- Naturalmente io ne ho approfittato di più quest’estate, però.-
Blaise. Amico mio, con una sola parola mi restituisce il buonumore.
- Lui aveva la testa da un'altra parte…-
Draco abbassa lo sguardo e io non indago. È troppo pensare che la avesse con me?
Notando il nostro imbarazzo, Blaise la smette.
- E tu, Miss Pansy? Non dirci che siamo stati i soli a notare il cambiamento…-
- Siete i soli che non ne hanno approfittato, comunque…-
Mi guardano allibiti e Draco anche furente
- Pansy!-
Smetto di ghignare e rido
- Scherzo!!!-
I loro visi si rasserenano, ma per poco.
E comincia l’inseguimento.
- Vieni qui, maledetta Serpe mascherata da Miss!!!!-
Comincio a correre, e li semino subito. Mi inoltro nel bosco e li perdo di vista quasi subito.
Ma sento le loro voci
- Vuoi giocare a nascondino, eh?-
La mia risata è affermativa.

Scosto la vegetazione rigogliosa del parco della villa nel Wiltshire, facendomi largo.
È troppo alta, non li vedo più.
Un rumore mi fa voltare ma continuo a camminare con il fiatone per la corsa.
Bum, mi scontro con qualcuno e cado a terra.
Inutile dire chi è. Draco.
- Ma la tua è un abitudine!Vuoi stendermi ogni volta che puoi!-
- Sei tu che sbuchi all’improvviso, scemo!-
Cerco di alzarmi , ma lui mi butta a terra di nuovo, bloccandomi i polsi e piantandosi sopra di me, fermando con le sue gambe possenti il mio bacino.
Non posso muovermi.
- Maschio dominatore come sempre…-
- Sei una selvaggia , quando imparerai le buone maniere??-
- Non mi sembra che tu le conosci. Non ci si comporta così con una signora.-faccio, cominciando a picchiarlo sul petto.
- Tu non sei una signora.-soffia, un po’ troppo vicino al mio orecchio. Il suo respiro sulla mia guancia.
Sospiro piano, ma disgraziatamente sollevo il seno, che si scontra con i suoi pettorali.
Lo sento sospirare anche lui e capisco che il momento è giunto.
Il bacio tanto agognato, tanto sognato, sta per arrivare. E non intendo fermarlo.
Allenta di poco la pressione sui polsi. Le sue mani agili si posano sui fianchi e trattengo il respiro.
Guarda le mie labbra carnose e mi sento sciogliere.
- Mi sei mancata tanto.-dice, intensamente .
- Ora sono qui.- rispondo di nuovo, posando le mani sulle sue guance. Scottano.
Ci stiamo perdendo nei nostri occhi . Ora vedo distintamente le sottili vene azzurrine, del cielo sgombro da nuvole.
- Finisci il discorso, Draco.-
Baciami. Tante parole che equivalgono ad un solo gesto.
Avvicina piano le sue labbra alle mie. Chiudo gli occhi, aprendole per accogliere il contatto.
Posso sentire il suo respiro …
- Che cosa state facendo?-

Blaise, con il suo ghigno per niente imbarazzato. Come se non avesse interrotto nulla.
Draco si rialza, tenendomi la mano e trascinandomi sopra con se.
- Nulla. Draco mi ha trovata…-
Si, mi hai trovata.
E gli stavo dando anche un premio, se tu non ci avessi interrotti.
Mentre andiamo via, Draco mi sussurra, accarezzandomi la mano
- Concluderemo il discorso, Pansy. È una promessa.-

- Miss Pansy, la vuole suo padre.-
- Ditegli che arrivo subito.-
Poso il libro sul copriletto, tirandomi a sedere.
Chissà cosa vuole mio padre.
Il suo studio è al terzo piano, proprio sopra la mia stanza.
Lo trovo seduto alla sua poltrona, che fuma il suo sigaro.
- Pansy accomodati.-
- Vuoi parlarmi?-
- Si.-
Mi siedo davanti a lui, le mani in grembo.
- Pansy…tu hai quasi 15 anni. Stai diventando una donna…-
Sospira, e capisco che per lui è difficile.
- Non dovrei dirti io questo. Avrebbe dovuto tua madre , o la tua matrigna, o le tue zie.-
- Preferisco te, papà.-
Il ritratto di mia madre non è per nulla offuscato sulla parete. Risplende il suo incarnato, i suoi profondi occhi scuri.
Mi trovo a pensare se adesso, sarebbe fiera di me.
È tutto quello che ho sempre voluto. Che qualcosa di lei rimanesse in me, perché non fosse del tutto dimenticata.
Ora rivedo la sua somiglianza , i suoi tratti nei miei.
Anche papà guarda il dipinto, e il suo sguardo diventa intenso, appassionato.
- Lei mi manca. Mi mancherà sempre…e anche a te.-
È vero. Lei mi manca.
Sento la sua assenza. Non mi turba questo e mi spaventa.
- Cominci ad assomigliarle davvero tanto, Pansy. I tuoi tratti si stanno plasmando sui suoi.-
Quante volte ho desiderato queste parole.
- Comunque ti ho chiamata per chiederti cosa c’è tra te e il giovane Malfoy.-
Apro la bocca, faccio per parlare. Ma le parole si fermano in gola.
So che il mio sarà un matrimonio combinato. E di solito non si dovrebbe parlare ad un padre di certe cose.
Rammento i nostri due-quasi-baci.
- Siamo amici, papà.-
Tamburella sul legno della scrivania.
- Suo padre è convinto che tu gli piaccia. E la cosa sembra piacergli molto.-
Lucius Malfoy, il padre di Draco. Per me è un ombra.
Nemmeno io e Draco sappiamo cosa siamo. Non ci siamo nemmeno baciati.
E ora altra gente desidera qualcosa che noi non abbiamo nemmeno cominciato.
Papà continua
- Malfoy ti ha fatto capire qualcosa a proposito?-
Il tuo respiro sulla mia bocca. La tua carezza sulla mia guancia. L’intensità del tuo sguardo e la tua gelosia.
- No, mai.-
- Sicura?-
- Si.-
Appaio più ferma di quanto in realtà sia.
- Pansy… non dovrei chiederti queste cose. Magari è troppo presto. Ma tieni presente che i matrimoni combinati non sono spesso piacevoli.-
Sospira ancora .
- Non è stato così per me e tua madre. Ci amavamo molto. E il nostro è stato un matrimonio felice.-
- Se tu potessi provare qualcosa del genere per Draco, sarebbe una bella cosa.-
Mi sta dando la sua benedizione?
- Papà.-
- Dimmi, cara.-
- Lucius Malfoy esattamente cosa ti ha detto?-
- Mi ha detto che sei deliziosa. Una perfetta Miss Purosangue.-
Lo sapevo.
Vorrei ridere, ma aspetto di essere uscita.
- Grazie papà. Ora vado.-
- Vai, cara…arrivederci e salutami i tuoi amici.-
- Ciao…-
Se ho decifrato bene i messaggi sotterranei, Lucius vuole che sia la moglie di Draco.
E mio padre non vuole proprio obbligarmi ad un matrimonio combinato, perciò mi invita ad innamorarmi di Draco, così sarà meno peggio.
Quando sono nel corridoio, ripenso al quadro di mia madre.
È stata felice. Era innamorata. Sapeva bene cosa voleva dalla sua vita.
Sapeva bene chi era.
E io non ancora. Ho bisogno di più tempo. Lasciatemi ancora un po’ della mia libertà.

Lascio che il vento leggero scompigli i miei capelli, tenuti da un cerchietto con un fiorellino verde .
Leggo sotto il gazebo , tenendo diritta sulle gambe la gonna del tubino che si alza con il vento che soffia.
E delle mani si posano sui miei occhi , impedendomi di guardare.
Non mi serve , ora. Mi basta ascoltare il profumo di muschio e menta che tanto adoro.
E gustare la sensazione di freschezza delle dita sottili che accarezzano la mia guancia.
Chiudo gli occhi, è paradisiaco.
- Draco…-
Uso il mio tono più dolce, inarcando il collo e permettendogli di posare un dolce bacio sulla mia guancia.
- Pansy…mio padre deve parlare con il tuo e ho pensato bene di venire a salutarti.-
Apro di botto gli occhi.
Lucius. Innamoramento.Matrimonio.
Draco si siede accanto a me , e finalmente lo guardo e gli sorrido.
- E Blaise?-
- è con la sua nuova fiamma, Celine…-dice, stringendo subito le mie mani, posate sul grembo.
- Bene.-dico, abbassando gli occhi. Le mie mani sono molto interessanti.
Quando alzo gli occhi, mi cadono sulla finestra. Lo studio di mio padre da direttamente sul gazebo in cui ci troviamo.
E vedo lui e Lucius guardarci soddisfatti dal vetro.
No, non ci penso proprio.
Mi scosto da lui e con lo sguardo lo indirizzo verso la finestra.
Capisce e quando lo trascino via non fa resistenza.

Gli lascio la mano e comincio a correre. Non voglio che il mio primo bacio sia in diretta.
Mi insegue subito nel bosco e lo conduco al posto dove fummo interrotti da Blaise.
La radura è splendida.
Proprio al centro mi fermo , con il fiatone e mi volto.
So che in questo momento i raggi di sole mi stanno illuminando.
È fermo poco lontano da me e lo sento sorridere.
Poi mi guarda ed è come se mi vedesse per la prima volta.
Si avvicina a me piano, il rumore dei suoi passi sull’erbetta tenera, schiacciandola.
Mi stringe subito i fianchi, incollandoli ai suoi.
Poso i palmi delle mani sul suo petto.
Adesso nessuno ci interromperà, me lo sento. Siamo io e lui , che stiamo concludendo il discorso.
E cominciando qualcosa di nuovo.
Una sua mano si insinua tra i miei capelli , trattenendo la nuca e schiudo le labbra, pronta.
Si avvicina di più, sempre di più, fino a sfiorarle piano, timidamente con le sue.
Sospiriamo e allaccio le braccia al suo collo.
Si allontana un attimo per guardarmi negli occhi, e capire cosa voglio.
Ma lo sa già.
Attacca di nuovo le mie labbra, con più vigore.
Le schiudo subito e la sua lingua entra , mentre le sue labbra succhiano interminabilmente le mie e quella lingua affonda con mille giravolte, cercando la mia.
Non so se mi piace. È umido, languido. Draco è troppo irruente.
Provo a rispondere, e quando sente la mia lingua incontrare la sua, si calma.
Prende il mio volto tra le mani, mentre le nostre lingue giocano e le sue labbra affondano di più nelle mie.
Si, comincia a diventare piacevole.
Dopo non so quanto tempo ci stacchiamo, ansanti, il respiro irregolare.
Sono rossa in viso e anche un po’ imbarazzata, ma lui stringe di nuovo le mie mani e mi guarda sorridendo.
- Com’è stato?-domando
- Mmmm…bello…coinvolgente.-
- Bhe si.-
- All’inizio non capivo perché non rispondevi…-
- Certo, tu mi hai praticamente aggredita…pensavo che mi avresti morsa…-
- Le tue labbra sanno di fragola…e io adoro la fragola…-
Altro bacio morbido, e stavolta prendo io l’iniziativa.
Lo bacio prima dolce, leccando piano le sue labbra e insinuando la lingua dentro.
Trovo subito la sua, che serpentina affonda e si ritira, costringendomi ad aumentare il contatto premendo le mie labbra sulle sue.
È bravo, non c’è che dire…
Un po’ troppo.
E il campanello d’allarme suona nella mia testa.
Quando mi stacco lo guardo negli occhi
- Non è il tuo primo bacio, vero?-
- Si, è il primo.-
- Ci sai fare, comunque.-
- Bhe, grazie…ma credo sia perché mi sono esercitato molto nei sogni…-

Continuammo in quel modo per alcuni giorni. Blaise ci lasciava soli e noi, a ridosso di alberi , o nascosti dalla vegetazione ci baciavamo.
I nostri baci, da timidi e impacciati com’erano, prendevano sempre più consistenza.
Draco poi aveva scoperto che il mio punto debole era il collo e insisteva molto lì, succhiandone la pelle o lambendola con la lingua.
Tutto questo nascosti dalla fitta vegetazione.
Era difficile, almeno per me, far finta di niente quando c’era anche Blaise.
Qualcosa dello scorso anno ci aveva abbandonato.
La mia purezza , il nostro non imbarazzarci era sparito. Se Blaise mi toccava , sentivo Draco infiammarsi.
Lo stesso Draco si tratteneva a stento dal toccarmi, quando c’era lui.
Blaise dava segno di aver intuito quello che stava succedendo tra noi. Ma a linee generali, come se non sapesse bene di cosa si trattava.
E un giorno, inevitabilmente accadde.
- Che ne dite di un bagno nel lago?-
Io e Draco facemmo una faccia assurda. Sarebbe stato imbarazzante?
- Oh, su , non dite che vi vergognate…-continuò Blaise con il suo sorriso impertinente.
Ci guardammo e annuimmo.
Quel che sarà , sarà , pensai io mentre prendevo il costume da bagno a bikini e Draco e Blaise facevano apparire i propri.
Mi avrebbero vista mezza nuda. E non potevo far finta che il mio corpo era ancora così acerbo.
Il seno mi era cresciuto ancora, cosa che Draco aveva notato.
Ma facendo finta di nulla, presi un vestitino leggero da mettere sopra il bikini rosso con poi bianchi, e corsi da loro giù.

- Dai, Pansy, giuro che non ti prenderemo in giro.-
- Chiudete quelle bocca, maniaci…-
Mi stavo cambiando dietro un albero, lo sguardo furente.
Ma guarda un po’.
Ero molto curiosa di vederli in costume anche loro.
Finalmente ero pronta , avevo aggiustato il bikini , legato molto stretto.
Feci un bel respiro e uscii dal mio nascondiglio.
La faccia di Draco e Blaise era memorabile. Non la scorderò mai.
Blaise non riusciva a chiudere la bocca e Draco osservava rapito il mio bacino piatto, le gambe snelle e il seno che quello striminzito bikini metteva in risalto.
La mia pelle era bianchissima e lucente, liscia al tatto, come aveva potuto sicuramente notare.
- Pansy, sei…-
Draco si accorse dello sguardo di Blaise e gli diede una gomitata.
Io risi e mi avvicinai di più alla sponda.
1, 2, 3, un bel tuffo.
Sguazzai nell’acqua per un po’, e dopo mi raggiunsero.
Cominciammo subito a giocare, ci schizzavamo e presi a nuotare, seguita subito da loro.
Riuscii ad arrivare all’altra sponda, e due braccia possenti, che conoscevo molto bene, mi fermarono proprio lì.
Mi voltarono di botto e vidi i magnetici occhi grigi di Draco perforarmi.
No, non posso resistere. E non voglio.
Passai subito le braccia, sulle sue spalle , tenendomi stretta a lui. Le sue mani corsero al mio bacino.
Ecco, quella sensazione di vuoto allo stomaco , come mille farfalle svolazzanti.
Schiudo le labbra un attimo di prima del suo bacio, languido, focoso.
Mi spinge verso il bordo , incollando i nostri corpi e toccandomi con desiderio crescente.
Apro un secondo gli occhi e vedo Blaise ridacchiare compiaciuto.
- Finalmente vi siete decisi! Non ci speravo più!-
Ci voltammo e sorridemmo.
3 settimane dopo
31 Agosto

Sedevo sotto la mia radura, dove avevo fatto mettere un dondolo , per leggere.
La luce del sole sbiadiva filtrava dalle foglie ombrose.
E due ombre si allungarono sull’erba che divenne verde scuro.
Alzai subito lo sguardo, per osservare i miei migliori amici.
Perché quello erano. I miei compagni, quelli che mi facevano sentire meno sola.
E uno di loro qualcosa in più.
Non lo dicevo, era presto, ma stava crescendo qualcosa dentro di me , come l’erba su cui si adagiava la rugiada.
Si sedettero accanto a me. Draco mi prese la mano, intrecciandola alla sua.
Blaise posò il capo sulla mia spalla.
Stemmo in quel modo per ore.     Qualcosa si calmò dentro di me. Non occorrevano parole.
Il sole cominciava a tramontare.
Questa sensazione di immobile eternità che calmava i furori , con l’ombra malinconica della sera che avanza.
Draco mi baciò la guancia e sentii Blaise sospirare.
Si, forse non saremmo stati mai più come prima. Non ci sarebbe più stata quell’ambiguità comunista tra di noi. Le differenze erano maturate.
Ma in quel momento mi resi conto che non importava. Che ci saremmo completati a vicenda, senza rancori , gelosie, senza territori.
- Domani torniamo a scuola.-
- Già.-
- Vi ricordate cosa ci eravamo promessi alla fine dell’anno scorso?-
Annuirono sincroni.
- Pensate che riusciremo a mantenere la promessa?-
Mi guardarono.
Draco mosse il capo
- Io penso di si.-
Guardammo Blaise. Sarebbe riuscito ad accettare il rapporto diverso mio e di Draco?
Sorrise. Un sorriso sincero.
Un sorriso d’anima.
Dissi.
- Noi ci siamo incontrati. Era destino secondo me. Mia madre diceva sempre che a volte si incontrano persone importantissime nella nostra vita, che in un modo o nell’altro, restano sempre.-
- Li chiamava gli incontri delle anime…io penso che anche a noi sia successo.-
Strinsi le loro mani.
- Voi siete le mie anime.-
Non ebbi bisogno di risposte. Ma loro si alzarono e mi tesero la mano.
Le presi e mi tirai su, incamminandomi con loro affianco per il sentiero, mentre le nostre ombre si allungarono sull’erba mossa dal vento.
Nella mia vita , ho sempre sognato. Ho sognato che qualcuno mi scegliesse e mi amasse per quella che sono.
La mia amicizia con Draco e Blaise durò quasi per sempre. Per tutto il corso delle nostre vite.
Abbiamo superato la guerra, l’ignominia dell’intero mondo magico.
Ma insieme, come era giusto che fosse, siamo qui, ora a compiere il nostro destino.
Anche ora, mentre aggiusto il mio velo da sposa, e guardo il ritratto di mia madre che mi sorride.
- Credo di aver fatto tutto quello che tu volevi da me. Sono cresciuta, sono diventata la donna che hai sempre sognato che fossi. Sono amata come tu eri amata da papà. E adesso…-
Sorrido
- Adesso so chi sono. E amo me stessa. Questo è quel che conta.-
So che Draco e Blaise sarannò lì ad aspettarmi, come sempre. Il mio migliore amico e il mio unico , grande amore.
Stringerò forte le loro mani.
Io e Draco concludemmo un discorso tanti anni fa.
Ma adesso, sono pronta ad aprirne uno nuovo con lui. Che non finirà mai, perché ci siamo scelti, tanti anni fa.
È la mia anima. E io sono la sua.

Spazio autrice:
Anche questa finita. Bhe magari la trovate sdolcinata e poco bastarda per essere una fiction su delle Serpi.
Ma a me piace. è l'idea che ho della vera 'amicizia e dell'amore.
Anime che si scelgono e decidono di percorrere il cammino della vita insieme.
Magari è stupida, troppo ideale. Vorrei tante recensioni. Non è stato semplice scriverla.
Arrivederci e buona Pasqua, se non ci sentiamo.
Chicca Malfoy: Grazie! Anche io adoro Draco e Pansy. Sono così perfetti insieme. Si, anche io li vedo così, ma forse sono poco bastardi qui, per essere delle Serpi!Cmq scrivi che ne pensi! Baci...




  
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