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Autore: Tikkia    31/03/2010    3 recensioni
Le avventure dei sensei da bambini (incentrate più che altro su Kakashi)! [WARNING: SPOILERS!]
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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2. Il sogno parte I Konoha, 14 anni fa.
Due ragazzini sono su una roccia vicino ad un laghetto e stanno osservando con interesse la polla d’acqua. Uno dei due ha i capelli grigi, tirati in su e bloccati dal coprifronte dal quale spunta un ciuffetto ribelle. La faccia è coperta da una maschera ninja fatta eccezione che per gli occhi: neri ed annoiati. Se ne sta in piedi con le braccia incrociate sul petto, calmo e tranquillo senza parlare, la sua espressione muta solo quando inarca un sopracciglio.
L’altro ragazzo è tutto il contrario: i neri capelli a caschetto  gli ondeggiano intorno alla testa ad ogni suo movimento. E si muove davvero tanto quel ragazzo: salta da una roccia all’altra, tira spintoni all’amico per attirare la sua attenzione e lancia sassi nell’acqua. Il suo tratto più caratteristico, oltre ad un perenne sorriso fiero, sono le sue sopracciglia: nere, enormi ed infinitamente espressive.
Il moro sta per l’appunto dando ripetuti colpi sulla schiena dell’altro ragazzino che iniziava a spazientirsi dell’insistenza dell’amico.
-Hey! Hey Kakashi! Hai visto eh? L’hai visto? Eh? Eh? Eh???- grida il moro nelle orecchie dell’altro.
-Sta zitto, Gai. Lo vedo, non sono cieco.- risponde Kakashi sbuffando e lanciando un’occhiataccia da sopra le spalle all’amico.
-Allora, sono stato bravo?- chiede Gai esibendo un sorrisone enorme.
-Mh.- risponde l’altro con aria di sufficienza.
-Mh?? Come sarebbe a dire “mh”?! non hai visto come l’ho umiliato alla grande? Hey, Iruka! Eri mai stato umiliato così prima d’ora?- domanda il moro rivolgendosi a qualcosa nel laghetto.
Al centro della polla, infatti, c’è una altro ragazzino della stessa età degli altri due. Lui, però, non è né tranquillo né agitato: è solo incredibilmente imbarazzato. Infatti Gai e Kakashi quel giorno avevano deciso di usarlo come oggetto di una delle loro solite sfide: chi lo avesse umiliato nel modo peggiore possibile avrebbe vinto. Era stata una proposta di Gai che  Kakashi non aveva rifiutato dal momento che si stava annoiando. E, soprattutto, dal momento che il moro avrebbe continuato a stressarlo all’infinito se non avesse accettato subito.
Avevano deciso che avrebbe iniziato Gai. Il moro aveva attirato Iruka fino a quel laghetto con la scusa di volersi allenare e, al momento opportuno, aveva lanciato una bomba fumogena in faccia al povero ragazzino, che si era ritrovato avvolto in una nube di fumo, tossicchiante e solo. Gai aveva poi attaccato alle sue mutande uno dei numerosi fili che aveva nel tascapane, per poi spingere il povero ed ignaro Iruka nel laghetto. E, quando il ragazzo si era rialzato, Gai aveva iniziato a tirare il filo, finche Iruka non si era ritrovato dolorosamente appeso per le sue stesse  mutande sopra il pelo dell’acqua. Non contento, Gai aveva iniziato a lanciare grossi sassi nell’acqua, così che gli schizzi raggiungessero il ragazzo.
Ed ora Iruka è fermo a mezz’aria con le lacrime agli occhi, a lanciare sguardi di supplica ad un impassibile Kakashi.
Il ragazzo dai capelli argentati lo fissa annoiato, come se stesse guardando un insetto che cammina davanti alla sua strada. Dopo un minuto Iruka non ce la fa più a reggere lo sguardo schifato di Kakashi, così abbassa gli occhi continuando a trattenere le lacrime.
-Tzk.- fa Kakashi osservandolo con superiorità. –Avanti, Gai. Liberalo. Ti sei divertito abbastanza.- dice rivolto all’amico.
-Heeeh? Ma che palle! Ho voglia di lasciarlo li ancora un po’!- esclama Gai agitando la mano con noncuranza.
-Gai! Ma perche mi stai facendo ques- - grida Iruka, parlando per la prima volta. Il brunetto però non fa in tempo a finire la frase, che si ritrova sott’acqua.
Kakashi, annoiato da quello stupido spettacolo, ha lanciato un kunai in direzione del filo, tagliandolo e ponendo così fine alle sofferenze di Iruka.
-Uffa! Che rompipalle che sei, Kakashi…sciogliti un po’, sei sempre così serio!- esclama Gai sbuffando.
Kakashi non lo bada nemmeno e si avvicina alla riva del laghetto, da dove è appena uscito Iruka, fradicio e dolorante. Senza parlargli Kakashi lo prende per un braccio e lo aiuta ad alzarsi, per poi trascinarlo verso Konoha.
-Si è fatto tardi. Andiamo. Gai, vieni anche tu.- dice il giovane jonin all’amico. quast’ultimo, sbuffando e borbottando qualcosa di inintelligibile, salta giù dalla roccia su cui era seduto per atterrare accanto all’amico, dando un forte colpo sulla spalla di Iruka, che per poco non si cappotta in avanti.
-Hey Iruka! Si faceva per scherzare, eh! Amici come prima, no?- esclama Gai rivolto ad Iruka.
Il ragazzo, tendendo gli occhi bassi, fa un cenno d’assenso, ma non parla. Sa che gli tremerebbe la voce nel farlo.
Il viaggio di ritorno al villaggio prosegue silenziosamente e, infine, il terzetto si riunisce con gli altri compagni che li aspettano dietro l’accademia.
-Eccoli qua! Ce ne avete messo di tempo, ragazzi!- grida una ragazzina magra dai lunghi e mossi capelli neri, strizzando uno degli occhioni rossi.
-Avanti Kurenai! Lo sai che sono innamorati e poi alla magica coppia si è unito anche Gai! Prima erano solo Kakashi ed Iruka, ora devi contare anche l’altro, quindi il tempo da passare insieme è aumentato!- esclama un giovane dalla pelle abbronzata, ridendo a crepapelle.
-Pensa per te e Kurenai, Asuma. E chiudi il becco!- fa di rimando Gai, raggiungendo l’amico per tirargli uno scappellotto. –Io non mi permetterei mai di interferire con la loro romantica storia d’amore!- dice ridendo insieme ad Asuma.
Kakashi non dice niente e si siede su di un’altalena, lasciando che Iruka si sieda a terra.
il gruppo di amici, al quale si sono aggiunti anche Ebisu, Anko ed il giovane Yamato, continua a parlare del più e del meno, e tutti partecipando alle varie discussioni tranne Kakashi ed Iruka. Kakashi, tutti lo sanno, è taciturno di natura. E anche Iruka non partecipa molto alle conversazioni, timido e sottomesso com’è.
Improvvisamente il brunetto si rivolge a Kakashi.
-Ehm…Kakashi? Non è che uno di questi giorni potremmo…bè, ecco…allenarci insieme?- chiede senza guardarlo in faccia. Era da un po’ che voleva chiederglielo: Iruka ha sempre ammirato Kakashi. Per lui è come un obiettivo da raggiungere e aveva sempre desiderato trovare un pretesto per chiedergli di allenarsi con lui. E, ora che l’ha trovato, ha preso tutto il suo coraggio e gliel’ha chiesto. E ora sta aspettando la risposta.
Kakashi non lo guarda nemmeno. Se ne sta in silenzio per qualche attimo, poi, girandosi repentinamente, lo fulmina con lo sguardo.
-Scordatelo.- dice lapidario. –Siamo su due livelli troppo diversi. Io sono nettamente superiore a te, mi spazientirei subito a stare dietro ad un imbranato come te. Inoltre non riusciresti mai ad imparare niente, dal momento che sei un ninja di scarso livello che sa solo fare il pagliaccio.- conclude Kakashi mantenendo un tono di voce pacato, come se stesse parlando del più e  del meno.
Iruka non dice niente e non lo guarda nemmeno: non vuole alzare la faccia, altrimenti tutti vedrebbero le grosse lacrime che gli stanno scendendo dagli occhi.
-Kakashi! Chiedigli scusa!- esclama una ragazza mora, arrabbiata.
-Non ti riguarda, Rin.- le risponde il ragazzino gelandola con lo sguardo.
-Hey! Datti una calmata, ok? Chiedi scusa ad entrambi, muoviti! Stupido presuntuoso!- accorre in aiuto alla ragazza un ragazzino moro con gli occhialoni arancioni.
Kakashi si alza dall’altalena e si avvia verso casa sua senza rispondere. Quando passa vicino al soccorritore di Rin, si ferma.
-Lo difendi perché appartenete alla stessa risma, vero Obito? Siete entrambi dei perdenti. Spero solo che non vi prendiate anche Rin, sarebbe una grande perdita nel mondo dei ninja.- dice pacato il ragazzino.
Obito non riesce a rispondergli ed un silenzio imbarazzato scende sulla compagnia. Dopo qualche istante Kakashi riprende a camminare verso casa sua, andandosene senza salutare nessuno.
Dopo qualche passo, però, si ferma e si gira cercando con lo sguardo Gai.
-Comunque, ho vinto io.- dice indicando con un cenno Iruka.
Gai non gli risponde, lo guarda interdetto.
-Bè, ci vediamo.- saluta Kakashi riprendendo il suo cammino.
Il giovane jonin si lascia alle spalle i suoi compagni e si avvia verso casa. A metà percorso, però, nota un’ombra che lo segue. Facendolo passare per un gesto naturale, Kakashi svolta dietro un angolo al primo incrocio che trova e rimane in attesa.
Quando l’ombra spunta di nuovo, il ragazzo si lancia fuori dal nascondiglio con un kunai alla mano. Davanti a sé, però, c’è il nulla. Improvvisamente una mano gli immobilizza il braccio dietro la schiena e, subendo uno sgambetto, Kakashi si ritrova a terra con un ginocchio impiantato tra le scapole, completamente inerme.
-Sei ancora troppo lento, Kakashi.- dice una voce tranquilla ed allegra.
-Minato-sensei…- grugnisce Kakashi. –Lasciami.-
-Più rispetto, ragazzino. E dimmi che succede. Obito mi ha detto che avete avuto una discussione.- dice il maestro aumentando la pressione del ginocchio.
-Non è niente, le solite cazzate di Obito.- risponde Kakashi controvoglia.
-Ti va di parlarne?- chiede Minato liberandolo dalla presa.
Kakashi guarda il maestro in volto: è l’unica figura remotamente paterna che gli rimane.
-va bene. Ma non qui. Andiamo a casa tua.- dice il giovane shinobi abbassando lo sguardo.
Con un sorriso, Minato annuisce e, aiutato l’allievo a rialzarsi, si avvia insieme a lui verso casa sua.

Note dell'autrice.
Ebbene, ecco il secondo capitolo. Come avrete capito, la fic è incentrata più che altro su Kakashi nella sua giovinezza, quindi non è il sensei gentile che tutti conosciamo. Dopotutto è rimasto orfano, no? La sua "noia" (almeno secondo il mio punto di vista) è un modo per mascherarer la profonda tristezza che gli procura questo fatto. Ma vabbè, al prossimo capitolo!

@michiyo1age: la risposat alla tua prima affermazione la trovi giusto qua sopra! Poi, poi...si, il primo capitolo è volutamente nostalgico, mi serviva il pretesto giusto per introdurre la sua infanzia! E, si, Kakashi diventerà Hokage, fidati U___U alla prossima!
  
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