Ciao
a tutti! Come state? Eccomi qui con un nuovo lavoretto, diciamo che è un
esperimento per me, perché per la prima volta ho deciso di scrivere una storia
sui The GazettE, a questo punto voi direte che non è una novità! Questo è vero,
ma questa volta è una etero!! *__* ebbene si! Mi voglio cimentare in questa
impresa che non mi sta costando poche fatiche, ogni giorno mi vengono idee su
delle yaoi ma al momento voglio vedere se sono in
grado di scriverne una così! XD
Spero
che questa storia sia di vostro gradimento ^-^
Chiedo
venia per l’altra mia creatura che ancora non ho finito, mi manca l’ultimo
capitolo ma sembra che per il momento l’ispirazione mi abbia abbandonata per
quanto riguarda quella storia ç__ç perdonatemi!! *lo
dice anche se crede che non gliene frega niente a nessuno -.-*
Ok!
Siamo quasi pronti, ma prima di lasciarvi alla lettura vi lascio i soliti
chiarimenti.
Questa
storia è tutto succo della mia mente, niente di tutto ciò descritto appartiene
a fatti realmente accaduti e come al solito purtroppo i personaggi trattati non
mi appartengono (quelli realmente esistenti, gli altri inventati da me si u.u)!!
Per
chi non conosce bene i The Gazette, di seguito scriverò i loro veri nomi, perché
come al solito mi piace chiamarli con i loro nomi
Ruki:
Takanori Matsumoto
Reita:
Ryo Suzuki
Kai:
Yutaka Uke
Uruha:
Kouyou Takashima
Aoi:
Yuu Shiroyama
Li
amo troppo questi ragazzi!
Leggenda:
i pezzi scritti in maiuscolo e contenuti tra << >> sono gli sms, invece quelli scritti
in corsivo e contenuti tra le “ ” sono i discorsi.
Bene!
Credo di aver detto tutto! Buona lettura ^-^
In
realtà so bene che sono una ragazza fortunata, non mi manca nulla …
Ho
una bella casa, una famiglia splendida che mi appoggia su tutto quello che
faccio, un lavoro che amo e che mi permette di stare con i miei migliori amici
…..
Allora
perché?
Perché
ogni giorno mi sento un gran vuoto nel petto? Come se al posto del mio cuore ci
fosse un grosso buco?
La
motivazione la so benissimo ma cerco di non pensarci anche se i miei tentativi
risultano sempre vani, alla fine vince sempre LUI che riempie i miei pensieri,
poi è difficile non pensare ad una persona che sei costretta a vedere tutti i
giorni per lavoro, non che mi dispiaccia, infondo non potrei mai vivere senza
di lui ….
La
cameriera del bar dove sono seduta mi porta il mio bel cappuccino caldo distraendomi
dai miei pensieri, la ringrazio con un cenno della testa, ogni volta che ho dei
minuti liberi riesco sempre a pensare a lui, tutto questo è stressante, prima
riuscivo a tenere a bada i miei pensieri ….. ora non più …..
La
vibrazione del cellulare che tengo in tasca richiama la mia attenzione, lo
prendo alla svelta e guardo il display, un messaggio, Kouyou
<<
CIAO TESORO NOI STIAMO TUTTI A CASA DI RYO PER CENA
TU VIENI? >>
Rimango
a guardare il mio cellulare per alcuni secondi poi mi decido a rispondere
<<
CIAO KOUCHAN, MOLTO VOLENTIERI SONO DA VOI PER LE 19.30 >>
Ero
praticamente una bambina quando ho incontrato per la prima volta Kouyou, mi ero trasferita da poco con la mia famiglia
e fu necessario un cambio di scuola,
l’idea di dover entrare in quella classe dove non conoscevo nessuno mi
faceva venire la nausea ma purtroppo non potevo cambiare le cose. Appena entrai
il professore mi presentò agli alunni, che vergogna, ancora ricordo che mi
sentivo bollire le guance per quanto ero arrossita, poi mi sedetti all’unico
posto libero, vicino ad un ragazzo veramente troppo carino.
Facemmo
subito amicizia, era tanto gentile e si era offerto di aiutarmi ad ambientarmi,
con lui arrivò inevitabilmente Ryo, grande amico di Kouyou, passavamo le
giornate ed i pomeriggi insieme, è stato tutto molto bello.
Mi
alzo dopo aver finito di bere, devo assolutamente andare a casa altrimenti non
riuscirò mai ad arrivare a casa di Ryo per l’ora stabilita.
Una
volta arrivata a casa mi preparo in tutta fretta, faccio una doccia velocissima
mi infilo dei jeans chiari stivali neri e una maglietta altrettanto nera e
attillata, niente fronzoli tanto restiamo a casa , o almeno, spero. Passo di
nuovo per il bagno, il trucco è d’obbligo, passo sui fronzoli ma non sul
trucco, in fin dei conti ci sarà anche
lui questa sera e non mi va di farmi vedere al naturale, un leggero strato di
fondotinta un po’ di matita nera a contornare i miei occhi e un lucida labbra
chiaro e sono a posto. Infilo il mio cappotto adorato, prendo al volo la borsa
abbandonata sul divano ed esco, fa molto freddo in questi giorni, mi maledico
mentalmente per non aver preso la sciarpa, finalmente raggiungo la mia auto e
mi ci fiondo praticamente dentro, immediatamente accendo l’aria condizionata
per riscaldare l’ambiente, ho le mani gelate e se non le riscaldo non riuscirei
a guidare come si deve, mi sembra di sentire già la voce di Ryo che mi sgrida
perché sono sempre con la testa per aria e non penso a quello che faccio; lui è molto particolare, sembra scemo e
burbero, almeno questa è l’impressione che dà, quella che vuole che gli altri
credano, ma dopo dodici anni di amicizia, so bene che dietro a quella facciata
si nasconde un ragazzo timido, gentile e apprensivo, gli voglio un bene
dell’anima, loro due, Kouyou e Ryo sono i due fratelli che non ho mai avuto. Accendo
anche la radio e l’abitacolo viene avvolto dalla sua voce, lo adoro, lui è così
piccolo ma con una voce che mi fa tremare l’anima, quando sentimmo per la prima
volta la sua voce rimanemmo tutti a bocca aperta, Takanori ha ricevuto proprio
un dono incommensurabile, lui si lamenta sempre per la sua “ altezza “ ed ogni
volta gli dico che dovrebbe pensare alla sua bellissima voce che dà emozioni
fortissime a milioni di persone.
Kso!
Di nuovo a pensare a lui, lo sapevo ….
Finalmente
l’aria si è riscaldata e con esse anche le mie mani, casa di Ryo non è molto
distante quindi in quindici minuti sono già sotto casa sua, parcheggio e spengo
il motore, istintivamente guardo l’orologio, le 19.00, bene sono anche in
anticipo, li aiuterò a preparare la cena; certo che se Yutaka è già arrivato
non avranno di certo bisogno di me, anche se sono una brava cuoca lui è
spettacolare in cucina, non ho mai mangiato così bene qualcosa preparata da un
uomo.
Suono
il campanello del citofono
“ chi è ? “
la voce di Yuu mi urla al citofono facendomi sobbalzare, ma che ha da stillare?
“ Sono io, Eriko “ dico a mia volta strillando, è contagioso
questo ragazzo
Sento
aprire il portone, salgo le scale, non mi piace prendere l’ascensore ho sempre
paura di rimanerci chiusa dentro, due piani a piedi, la porta l’hanno lasciata
accostata la apro ed entro
“ Ciao ragazzi! “
dico con voce squillante, ma l’ingresso è vuoto, tolgo le scarpe e mi dirigo
verso quei suoni molesti che provengono dalla cucina ..
Appena
varco la porta, mi trovo davanti una scena apocalittica, pentole, pentolini, ed
una cosa informe e fumante
“ Ragazzi, avete bruciato la cena ?
“
dico tra le risate, mi ritrovo tre paia di occhi che mi guardano male, vorrei
smettere di ridere ma sono troppo comici, riescono a bruciare tutto quando
cucinano
“ Non sei divertente! “
Kouyou mette su il broncio “ volevamo
fare una torta per mangiarla dopo cena ma ci siamo scordati che era in forno “
poveri cuccioli
“ Dai non fa nulla è ancora presto,
ora ne prepariamo un’altra vedrete che sarà pronta per il dopo cena “ mi accingo subito a
prendere le cose necessarie per prepararla
“ Grazie Eriko! “
Ryo mi stampa un bacio sulla guancia e gli sorrido raggiante
“ Anche io voglio la torta “
faccio spallucce e insieme a loro prepariamo l’impasto.
Dopo
una mezz’oretta la torta è in forno che cuoce e noi apparecchiamo la tavola,
per la cena ci pensa Yutaka, la porta lui da casa sua, questa sera si mangia
proprio bene.
Sentiamo
suonare il campanello, saranno sicuramente loro, Ryo risponde e ci informa che
sono arrivati tutti i rimanenti, poi mi lancia un’occhiata strana che non
riesco a decifrare bene, vorrei chiedergli spiegazioni ma è già sparito in
cucina “ Buona serata!!! “ un coro di
voci allegre ci raggiungono, da dove mi trovo vedo bene la porta d’ingresso, li
guardo uno ad uno mentre entrano e si tolgono le scarpe per poi riversarsi in
salone, vado a salutarli felice, mi piacciono da morire queste serate che
passiamo tutti insieme, mi rendono felice e ringrazio tutti i giorni i Kami
gami per questo dono ricevuto; sono venute anche le ragazze di Kouyou e Yutaka,
menomale almeno non sono l’unica ragazza e poi sono veramente simpaticissime.
Poi succede tutto in un attimo, mi giro verso la porta e lo vedo entrare, è
bellissimo come sempre, lui a differenza di me è al naturale niente trucco,
trovo che il suo viso sia ancora più bello non truccato, vestito normalmente,
un paio di jeans neri, una camicia bianca e stivaletti, stupendo, mi dirigo
verso di lui per salutarlo ma lui si gira verso la porta ancora aperta
“ Dai amore non fare la timida “ dice
con un tono di voce così dolce da far venire il mal di denti, poi la vedo
entrare, una ragazza a dir poco bellissima, lo prende per mano ed entra anche
lei in casa richiudendosi la porta alle spalle.
Lui
fidanzato? E da quando? Lo avevo già visto in compagnia di questa ragazza ma
aveva detto che era una sua cara amica, amica e non fidanzata!!!
Torno
immediatamente sui miei passi, il gelo si è impadronito di me, ormai non credo
che nelle mie vene scorri più una sola goccia di sangue, si è trasformato in
ghiaccio altrimenti non si spiega perché io stia tremando così
“ Eriko! Tesoro! Ti presento Nayoko
la mia ragazza, ti ricordi di lei? “ Taka pronuncia queste
parole rivolte a me coprendo la distanza che ci separa; lo sento dietro di me,
ti prego Eriko non piangere ora, cerco di convincere me stessa, mi giro verso
di loro e il mio sguardo cade subito verso le loro mani che sono ancora
intrecciate, sfodero il sorriso più falso che io abbia mai fatto in vita mia,
cercando di farlo sembrare vero.
“ Ciao Taka! Si mi ricordo di lei “
voglio morire, “ Ciao Nayoko, piacere di conoscerti
“
“ Ciao Eriko, piacere mio “
il suo sorriso và da una parta all’altra del viso, deve essere veramente
felice, ci credo come non potrebbe esserlo con un uomo così al suo fianco che
la chiama amore e la guarda come fosse l’unica donna sulla faccia della terra?
Ed io ora che faccio? Mi giro verso gli altri ragazzi, perché mi stanno
guardando tutti con quell’espressione?
“ Vado in cucina a controllare la
torta “ mi rivolgo a tutti e a nessuno mentre do le spalle a
tutti per andare in cucina; aggiungo cercando di non far tremare la voce “ prima che si bruci di nuovo … “
Quando
entro in cucina, luogo della mia presunta salvezza, mi trovo altri due occhi
che mi guardano con la stessa espressione degli altri, che palle, Ryo mi stava
certamente aspettando perché è poggiato con il sedere al ripiano della cucina e
braccia incrociate all’altezza del petto, ora capisco perché prima mi ha
guardata così, ed io che pensavo che nessuno sapesse della mia cotta per Taka,
che poi chiamarla cotta è un eufemismo, io lo amo alla follia, questa è la
semplice verità; abbasso lo sguardo e mi metto a guardare le sue scarpe
“ Come va? “
mi chiede come se fosse scoppiata una bomba atomica in salone e tutti i nostri
amici fossero morti
“ Tutto ok Ryo, cosa dovrebbe andare
male? “ mi chiedo a cosa serva mentire con lui, sento dei
passi dietro di me, inconfondibili, Kouyou è venuto a sincerarsi che stia bene,
posso scappare? Non sanno che in questi momenti è meglio lasciarmi in
pace, altrimenti finisco per piangere?
“ Stai scherzando vero? Non crederai
veramente che noi non ci siamo accorti che ti sei innamorata di lui?! “
dice un po’ stizzito il chitarrista alle mie spalle, nonché mio migliore amico “ solo quel baka non se ne è accorto! “
“ Kou smettila, io …. Già lo sapevo
… “
sapevo cosa? Che lui amava un’altra? No questo proprio non lo sapevo, ma in
compenso sapevo che lui non si sarebbe mai innamorato di me, sono troppo
scialba per lui, una ragazza giapponese normalissima, non brutta ma nemmeno
bellissima
“ Sapevi cosa? Che stava con lei?
Scusa ma non credo proprio visto che lo abbiamo saputo ieri anche noi! “
Kouyou alza un po’ la voce è nervoso, credo che abbia paura di come reagirò,
questo significa che devo cercare di comportarmi bene e non fargli pesare la
cosa
“ Non sapevo che stava con lei, ma
sapevo che non mi avrebbe mai amata ….. per questo non ho mai preteso nulla da
lui “ bugiarda, non ti sei mai dichiarata a lui perché
avevi una paura fottuta che ti respingesse, meglio una vita da pecora che uno
da leone, questo mi guardo bene dal dirlo, devo convincerli entrambi che io
stai bene, cosa non facile perché mi guardano ancora entrambi con la stessa
espressione di poco fa, cosa devo fare per togliermeli di dosso?
“ e poi … è solo una cotta per il
cantante dei The Gazette e credo mi passerà a breve …. “
cerco di rincarare la dose, forse sono più convincente così
“ Fine del terzo grado, di là ci
stanno aspettando per cenare, continuerete dopo magari è! “
la mia salvezza arriva da Yutaka, ragazzo speciale che riesce sempre ad
intervenire nei momenti più adatti, lo ringrazio silenziosamente, mi ha
salvata! I due lasciano la cucina con uno sbuffo, quando il leader usa quel
tono autoritario, pur sempre con il suo solito sorriso fossettoso, significa
che non si accettano repliche.
Dopo
aver controllato veramente la torta e averla tirata fuori dal forno per farla
freddare, mi dirigo verso il patibolo, sento un gran baccano venire dalla sala
da pranzo, quei ragazzi riescono a fare casino come pochi, mi siedo nell’unico
posto libero, non so chi devo ringraziare per avermi lasciato il posto tra le
due ragazze dei miei amici, Taka e lei sono abbastanza lontani da me e anche il
bassista con il chitarrista, almeno non riceverò nessuna domanda durante la
cena.
Come
previsto, Yutaka ha preparato un ottima cena ed io non ho ricevuto nessuna
domanda, solo qualche occhiata di sfuggita ma ho retto bene la cosa, certo, ho
fatto di tutto per non guardare il mio Taka ma alla fine sono sopravvissuta e
sono anche riuscita a farmi qualche risata di cuore, quei cinque sono una forza
sovraumana nel farmi ridere, riuscirebbero a farmelo fare anche nelle più
peggiore delle situazioni.
Aiuto
gli altri a sparecchiare e quando abbiamo finito tutti si mettono comodi sul
divano e sulle poltrone, essendo tanti alcuni si accontentano del grande
tappeto, anche io mi accomoderò lì ..
“ Vado in cucina a tagliare la torta
e a fare un po’ di tè “ li avverto
“ Vengo con te e ti do una mano, non
vorrai mica fare tutto da sola! “ kso! Proprio lui si
doveva proporre?
“ Ma non serve ci metterò poco “
cerco di dissuaderlo dal venire con me
“ E allora ci metteremo di meno in
due “ sorride beffardo, non posso più replicare, però
potrei sempre legarlo al divano ma al momento non mi sembra una buona idea,
troppi testimoni; mentre mi rigiro verso la cucina vedo Nayoko che mi guarda, quello sguardo
potrebbe uccidermi, appena siamo lontani dagli occhi degli altri mi sento
afferrare per un braccio e Taka mi volta verso di lui
“ Allora non mi dici nulla? Ti piace
Nayoko? “ e lo vieni a chiedere proprio a me? Grazie della
coltellata in pieno petto Taka
“ Certo … è … è molto bella degna di te direi! “
quanta fatica sto facendo oggi, voglio tornarmene a casa
“ Davvero? Sono contento, spero che
andrete d’accordo “ d’accordo? Veramente vorrei ignorarvi al
momento, entrambi, invece ti sorrido accennando un assenso, cerco di sbrigarmi,
mentre io preparo il tè Taka taglia a fette la torta e le dispone sui piatti
“ Non capisco, siamo o no a casa di
Ryo? “ mi chiede spezzando il bel silenzio che si era
creato, mi volto verso di lui incuriosita, dove vuole andare a parare?
“ Si “
dico aspettando che continui
“ Allora perché dobbiamo fare tutto
noi? Non poteva farlo lui? O almeno dare una mano? “
mentre parla non stacca gli occhi dalla torta che sta tagliando, al contrario
di me che non riesco a staccargli gli occhi di dosso, mi piacciono le sue
labbra, sono così sensuali, poi il suo volto concentrato mi cattura sempre, non
ricevendo risposta mi guarda ed io scatto girandomi verso la teiera
“ Cosa c’è? “
mi chiede avvicinandosi, ti prego non lo fare, stai il più lontano possibile da
me, dalla bocca mi esce una risatina nervosa, mi allontano da lui con la scusa
di prendere lo zucchero, finalmente qualcosa di decente da dire mi viene in mente
“ Forse perché qualcuno, di cui io
non farò il nome è scattato subito in piedi proponendosi? “ lo
prendo un po’ in giro, lui mi guarda e poi scoppia a ridere, in un secondo mi
accodo anche io
“ Si hai ragione, io ho finito, il
tè è pronto? “ mi chiede dando tutta la sua attenzione
alla torta
“ Si è pronto, andiamo di là “
forse non è così difficile sopportare la sua presenza, o forse, sono talmente
innamorata di lui che farei qualsiasi cosa pur di averlo vicino.
@@@@@@
Fine
del primo capitolo, non mi è venuto molto lungo; cercherò di rimediare con i
prossimi!!
Ringrazio
in anticipo chi leggerà e chi lascerà una recensione.
Al
prossimo!! Ciao!! ^-^