Buio.
Tanto buio.
Era
agghiacciante: Demyx non aveva mai avuto brividi freddi come quelli in tutta la
sua non-esistenza. E pensare che di lì a poco, quel
buio sarebbe raddoppiato.
Il
Notturno Melodico stringeva convulsamente il piccolo anello nella mano destra
-…Devo proprio farlo?- chiese più a sé stesso che al compagno, che lo aveva
raggiunto proprio in quel momento.
-Se vuoi
vado io e tu te ne torni al castello.- elargì il
Burattinaio Mascherato, sperando in una risposta affermativa.
-No!- la
foga con cui il biondino rispose lo lasciò un attimo interdetto, poi vide la
figura del numero IX premere il bottone rosso e rimpicciolirsi. Prese al volo
l’anello che gli aveva tirato e lo seguì.
Si sentì
davvero troppo più basso del solito.
Già era una sofferenza essere preso in giro per la sua
statura non esageratamente elevata, figuriamoci essere alto una decina
di centimetri. Che sensazione orripilante.
Davanti a
loro si potevano notare solo drappi rovinati e monete d’oro che rilucevano
leggermente per via della fioca luce che passava dalle fessure che sostavano
sul fianco del relitto, marce.
Zexion
mosse un passo, deciso a trovare lo specchio nel più breve tempo possibile, ma
si fermò subito, strattonato per la tunica -…Posso tenerti la mano?- la voce di
Demyx risuonò tremendamente tremolante e impaurita, in mezzo a quel silenzio
soffocante.
-…- il
numero VI voltò lievemente lo sguardo verso il compagno, permettendogli così di
vedere la parte del suo volto coperta dal ciuffo di capelli cerulei –Non c’è bisogno di fingere- confuso si liberò dalla presa del
numero IX –Non puoi provare paura, quindi che problema c’è?- sbuffò. Doveva
sempre correggerlo.
-Ma…ma…-
la voce del biondino si fece piagnucolosa, mentre il Membro Fondatore
riprendeva a camminare –Uffa.- incrociando le braccia al petto, lo seguì,
sobbalzando ad ogni minimo rumore.
Balzò
letteralmente all’indietro, quando in lontananza si udì uno squittio. Uno
squittio acuto, degno dei film dell’orrore –Per favore, Zexion…- e ignorando la
voce contrariata del numero VI, si avvinghiò al suo braccio.
-Demyx,
per favo…-
Squiiiit!
A quel
punto, il Notturno Melodico percepì distintamente il
Burattinaio Mascherato deglutire a vuoto –Non è niente. Niente. Di.
Niente.- e, rassegnato a trascinare il biondo, ricominciò a guardarsi intorno,
in cerca di una qualsiasi cosa che somigliasse ad uno specchio.
Sacchetti
strabordanti d’argento, collane, bracciali intarsiati, pugnali d’oro e
fermacarte di bellissima e raffinata fattura riempivano la nave in ogni angolo,
ma dell’oggetto della ricerca dei due Nessuno, non
c’era traccia.
-Brillo!
Taci!- Zexion si fermò di colpo, e Demyx battè malamente
il naso sulla sua spalla.
Un ronzio
si levò leggero nell’aria umida –C’è qualcuno?-
sussurrò il biondo all’orecchio del Burattinaio Mascherato, che trasalì nel
percepire il respiro caldo del compagno sul collo. Annuì, ed evocando il
Lexicon si guardò intorno, socchiudendo gli occhi color indaco.
Squiiiit!
Il numero
VI, con mani tremanti, indietreggiò leggermente, riuscendo a sciogliere la presa
di Demyx, che si appiattì contro il legno della parete.
Otto
coppie di occhietti gialli si fecero largo tra i
tesori della nave, rivelando un gruppo di…topi. Enormi. Orribili. Che a quanto pareva, avevano anche fame.
-Ok,
Demyx. Calmo, sono solo….solo…- Zexion tentò di evitare una scenata del
compagno che, al contrario, si era rilassato con un
sospiro.
Uno degli
animali squittì nuovamente, partendo alla carica contro il Membro Fondatore -…Ratti!- che si ritrovò, di nuovo in meno
di due giorni, in braccio al numero IX, che cominciò a ridere di gusto,
piegandosi dolorante sul pavimento, reggendo alla ben’e meglio il numero VI.
-Non
ridere! Non c’è niente da ridere!- avesse avuto un
cuore, si sarebbe vergognato da morire. In quel momento, ringraziò di non averlo,
perché una simile scena di fronte al Notturno Melodico non se la sarebbe mai
perdonata.
Intanto i
sette topi avevano raggiunto l’altro, che inveiva, a modo suo, contro i Nessuno.
Esattamente
trenta secondi dopo, suddetti topi scappavano con la coda fra le gambe, bagnati
fradici.
E Demyx continuava a ridere, piegato in due.
-Aaaah!
Topiiii!- smise, quando udì una voce che, no, proprio non poteva essere quella
di Zexion (che, per inciso, teneva in mano il Lexicon con sguardo inquietante,
pronto a far del male al compagno). Alzò lo sguardo e, in perfetta simbiosi con
il numero VI, seguì con gli occhi la figura di una ragazza, seguita
da un insetto, scappare dallo stesso gruppo di ratti di poco prima.
-…Eh…eh…Quella
era…- il biondo balbettò, indicando il punto in cui era passata la ragazza,
reggendosi ancora alla parete, affannato per le troppe risate.
-Aveva le
ali.- constatò Zexion, l’occhio non coperto dal ciuffo
spalancato –Una fata?- non era una cosa possibile. Perlomeno, non era
concepibile.
-Una fata!
Zex! Abbiamo visto una fata!- Demyx saltò in piedi, incredulo,
raggiungendo il compagno.
Quella
missione andava di male in peggio.
Non
bastavano l’acqua, gli Heartless, i topi, il braccio dolorante per via di Demyx
che ci si era avvinghiato peggio di una cozza. No, anche le fate.
E
come se non bastasse, lo specchio non si trovava.
Zexion
cominciò a dubitare della sanità mentale di Xemnas e Saix. E
cominciò a dubitarne fortemente.
-Demyx,
per favore! Staccati!- agitò il braccio, ma il Notturno Melodico sembrava
intenzionato a non mollarlo più.
C’è anche
da dire che ci provava un certo gusto a stare così vicino al numero VI, ma
questo Zexion non lo sapeva, e non l’avrebbe di certo
saputo.
O
almeno, così Demyx sperava.
Ma,
evidentemente, sperava male –Ma è così bello darmi fastidio?- domandò acido,
facendo in modo che i suoi occhi incontrassero quelli acquamarina del numero
IX, che scosse silenziosamente la testa in segno di diniego –E allora per quale
motivo devo sempre ritrovarmi appiccicato a te?- usava il tono che solitamente
si utilizza con i bambini piccoli.
Demyx rimase zitto, non sapeva cosa dire. E
poi, se parlava, come minimo si sarebbe ritrovato sbattuto contro un muro,
quindi era meglio tacere.
A quel
punto, il Burattinaio distolse lo sguardo da quello del Melodico, incapace
forse di sostenere quelle pozze chiare così ingenue e dal quel volto
dannatamente…Adorabile.
Scacciò
quel pensiero, e sentì uno strano calore invadergli le guance –Potresti lasciarmi il braccio, per cortesia?- domandò nel
tono più gentile di cui era capace.
Ma,
vedendo che evidentemente Demyx non ci pensava proprio, cominciò a perdere la
pazienza –Senti, se ora tu non mi molli questo stramaledetto braccio, o me lo amputo, o amputo il tu…-
-…Lo
specchio…- biascicò il biondo con voce flebile, lasciando di malavoglia la
presa sull’arto del compagno e dirigendosi verso un’asse di legno probabilmente
caduta dal soffitto che fungeva da passaggio fino ad un piccolo rialzo, dove
luccicava l’oggetto tanto cercato –L’abbiamo trovato, Zex…- mormorò, mentre una
sensazione piacevole si allargava nel suo petto, non appena il numero VI gli arrivò di fianco, accucciandosi per osservare il
piccolo specchio.
Zexion lo
raccolse con cautela, sfiorandone il vetro freddo.
Quella…cosa, poteva davvero aiutarli? Poteva
davvero aiutare tredici persone ad ottenere un cuore? Era in grado?
La mente
del Burattinaio Mascherato era talmente concentrata su queste domande, che non udì la voce di Demyx farsi sempre più nervosa –Zexion,
abbiamo un problemino…-
Sentendosi
strattonato, il Membro Fondatore alzò lo sguardo.
Rabbrividì.
Quelli davanti a loro non erano otto, ma almeno trenta ratti che avevano
l’irresistibile voglia di azzuffarsi. E non sarebbe
bastata una doccia fredda, per farli andare via.
Si alzò
con cautela, mettendo lo specchio in un angolo seminascosto da un drappo rosso,
e raggiungendo Demyx evocò nuovamente il Lexicon.
Materializzando
il Sitar tra le sue mani, allora, il Notturno Melodico cominciò a contrastare
un gruppo di animali che, emettendo squittii e gridi
striduli, erano partiti alla carica verso di lui.
-Non possiamo tornare alle nostre normali dimensioni?- il biondo parò,
sistemando di piatto il Sitar, un paio di dentini tutto fuorchè rassicuranti di
un topo dalla pelliccia scura, saltando all’indietro.
-Il
suffisso è troppo basso, non riusciremmo a muoverci…-
un firaga colpì in pieno un altro ratto, che zoppicò via di lì il più presto
possibile.
-Capisco…
E pensare che a me sono sempre piaciuti i topi…-
ridacchiando Demyx fece scrosciare una cascata dal potente getto sulla testa di
un paio di roditori.
Erano
riusciti senza sforzo a farne scappare più della metà, e la situazione era in
loro favore, ma fu quando vennero circondati, che la
situazione divenne ingestibile.
-Lo
specchio! Zexion, si sta avvicinando allo specchio!- un paio di
accordi e altri tre topi se ne andarono.
Un loro
compagno, però, approfittando della confusione generale, si era lanciato contro
il piccolo oggetto con un balzo, e ci si stava avvicinando sempre più
velocemente, e non servì nemmeno lo slancio di Zexion, a
impedire che lo specchio cadesse molto più in basso, infilandosi in un
sacchetto colmo di monete d’oro difficile da raggiungere.
-Dannazione!-
e prima che potesse finire di parlare, il legno sotto ai
piedi del numero VI, cedette improvvisamente.
*
No! Lo
specchio è caduto! E Zexion potrebbe raggiungerlo da
un momento all’altro!
Dannati
topi xDD!!
Cavolo, prima o poi devo riscattarmi con il povero Zexy, che
comincia ad odiarmi seriamente ò-ò xDD Tutte a lui succedono, poverino xDD
Ma, senza
ulteriori indugi, vorrei ringraziare Midna che ha
messo la fic tra le seguite, Achi che l’ha inserita tra le preferite, e chi ha
recensito!!
Lusty: Zemyx
rulla *O*!! *sventola striscioni* xDD
Ti ringrazio infinitamente per i complimenti *arrossisce >.<*
Quei due
mi piacciono sempre di più*^*
xDD
Per l’ “oh mammina” di Demyx… Ci ho messo secoli a decidere cosa scriverci, e
alla fine mi è sembrata una delle espressioni che Demyx avrebbe detto xDD
*andata xDD*
Sono
davvero contenta che ti piaccia il modo in ci caratterizzo
Zexion… Personalmente, lo trovo uno dei personaggi più difficili ç_ç *sbatte
testa contro il muro*
Spero che
anche questo capitolo ti sia piaciuto e che il prossimo non ti deluda!!
Tikal: See,
lo penso anch’io…*comincia a sbavare senza ritegno*. Per i gatti direi che non
c’è problema, volendo si può prendere anche la mini versione di Zexion, così inseguono
lui e Demyx sta tranquillo… Povero Zex xDD Gliene
faccio capitare di tutti i colori xDD
Bhe,
Zexion saltellante dire che sarebbe alquanto inquietante O.O
Meglio non pensarci, già ù.ù’ xDD
*sviene pure lei* xDD
Alla
prossima*^*
Grazie
ancora a tutti*^*!!
Greta.