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Autore: Columbrina    22/04/2010    4 recensioni
Non è assolutamente ispirato ai Cesaroni!
Thiago Bedoya Aguero...Ha tutto ciò che si può desiderare. Soldi. Fortuna. Ragazze. E una sorella...Marianella.
Sua madre,Ornella,ritorna dall'Indonesia con questa buffa ragazzina dal carattere di fuoco che si rivelerà essere la sua sorellastra.
I due hanno un rapporto conflittuale...Sono i classici fratelli incompatibili. Ma i due hanno una cosa in comune:Un'attrazione talmente forte che presto si trasformerà in amore...Ma i legami di sangue saranno un problema? E Thiago sarà costretto a fare da terzo incomodo?
Alcune parti saranno Spoiler,a meno che non vengano trasmesse in Italia prima della pubblicazione dei capitoli.
Genere: Romantico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Vorrei ringraziare Mitchie08 e Carmen06 per le loro bellissime recensioni. Prima di iniziare volevo presentare un personaggio originale (ovvero da me creato) che sarà membro integrante dei Teen Angels (Per non lasciare solo il povero Rama durante le coreografie come A ver si pueden o Che Bombòn che prevedono alcuni passi a coppie). Lei si chiama Celeste, ma non le piace essere chiamata così perciò chiamatela Inès. E' una ragazza all'apparenza scontrosa, un pò come Valeria e Mar. E' attaccabrighe e impulsiva, ma dolce e simpatica. Migliore amica di Mar e Valeria ed entra spesso in conflitto con i caratteri razionali e dolci di Caridad e Jaz. Ha una strana intesa con Thiago (Niente strane idee) e condivide una relazione di amore-odio reciproci con Rama. In più è grande amica e confidente di Simon,ma chi dice che quest'amicizia non possa sfociare in amore?

La soffitta,o anche 'Aula di Archeologia' era deserta. Il casino mattutino che di solito si sente all'Hogar Magico si era trasformato in un subitaneo silenzio,con tanto di passaggio di una balla di fieno. Quell'ora era 'A nessuno importa di questo corso,tranne a Malvina'. Scendendo un pò più giù...Verso la sala da ballo si ritornava alla realtà. Quella era l'aula del corso di Commedia Musicale, l'unica ragione per cui i ragazzi del Rockland e dell'Hogar Magico si svegliavano dal loro placido sonno.
Il professore ristabilì l'ordine e mostrò subito l'argomento della lezione: Balli di coppia!
Obiettivi: Coordinazione, intesa con il partner ed eventuale rottura di una coppia di fidanzati...Visto che i nomi dei partner estratti sono affidati al caso. Alcune incrociavano le dita e ripetevano ininterrottamente il nome del loro prescelto come rituale superstizioso, altre si mordevano il labbro fingendosi vaghe e disinteressate.
-'Bene, il primo nome è...' il professore stava per leggere il nome del primo...Uscì solo una lettera 'DI'...D come destino.
-'Di...'
-'Dove eravate?' Nico taglia la suspance che si era creata con un'improvvisa e brusca interruzione
-'Bauer,che ci fa qui?'
-'Mi scusi,professore...Ma questi ragazzi dovrebbero essere al corso di Archeologia con me invece di perdere tempo con Footloose e Dirty Dance'
-'Dancing' corresse Tefi
-'Quello che è'
-'Senta Bauer, la mia materia va presa seriamente e se vuole scusarci'
Silenzio. Nico si guarda intorno in cerca di un appiglio. Ma il risultato non fu l'intervento sperato di almeno uno dei ragazzi.
-'OK...Tolgo il disturbo' il professore si girò e Nico rimase fermo sulla soglia della porta e gesticolare, alzando insieme il mignolo e l'indice e a fare smorfie (Di quelle che solo lui sa fare) con il viso.
Il prof si girò improvvisamente. La smorfia di scherno sul viso di Nico era sparita.
-'C'era una mosca' battè le mani, simulando la cattura di un insetto -'Presa...Ora vado,eh. Buona lezione e se volete io sono di sopra!'
Il professore mimò qualcosa,comprensibile all'orecchio dei ragazzi se fossero sensibili agli infrasuoni.
-'I primi sono...Ah,i fratelli Bedoya'
-'Bedoya e Rinaldi,prof' corresse Mar, irritata di essere chiamata con il cognome 'Bedoya' per ovvie ragioni
-'Si, va bene e...Alzati anche tu Arrechavaleta'
Simon si alzò e si mise accanto a Thiago,mentre Mar al centro, tra i due.
Il professore li squadrò uno ad uno e fece una strana smorfia alla fine
-'Anzi...Torna al tuo posto,Arrechavaleta'
Il sorriso di Simon sparì improvvisamente dal suo viso mentre si sedeva chiedendosi perchè il destino ce l'avesse tanto con lui. Un'altra serata a telefono con l'analista.

Cielo era sulla soglia della porta a osservare, un pò divertita, Nico che osservava un'orologio invisibile sul polso. Un risolino,più acuto degli altri,fece sussultare Nico
-'Mi hai fatto spaventare,che succede?'
-'No,niente...Cosa stai facendo e perchè ti guardi continuamente il polso?'
Polso? Poi si ricordò dei continui su e giù con la testa
-'Ah...No e che stavo aspettando i ragazzi per il corso di Archeologia. Non sai come sono entusiasti!'
Quel tentativo,che richiamava un'avance,fece ridere ancora di più Cielo che mostrava quel suo splendido sorriso che riservava sempre per Nico,ma ora doveva sfortunatamente condividerlo con il suo migliore amico.
-'Visto,ti ho fatto ridere!'
-'Si,si...Lo ammetto'
-'Shhh...Ascolta. Cosa senti?'
-'Niente!'
-'Esatto...L'occasione ideale per stare soli' Cielo rise nuovamente
-'Dai,sono serio...E sai io sono tenerino...Coccolami un pochino. Adotta anche tu Nico Coccolino'
-'Nico Coccolino?'
-'Si...Gli piacciono le coccole e piange se non gliele fai'
Ora i loro visi erano...Forse un pò troppo...Vicini. Quegli occhi azzurri erano come una calamita per lei,piccolo chiodo di quel campo magnetico.
-'Cielo!!! Cielo!!! C'è Salvador' i due si staccarono al sentire le voci dei ragazzi che gridavano all'unisono l'arrivo di Salvador
-'Ciao,Cielo!' si salutarono con un tenero bacio sulla guancia.
Oltre ai sorrisi,Nico Coccolino doveva condividere anche i baci e gli abbracci. Nico e Salva,sin da piccoli,avevano condiviso tutto...Ma quella convivenza stava diventando un pò troppo scomoda per lui.

Valeria e Caridad erano in cucina,il loro luogo di ritrovo dove potevano stare lontani da tutti...Tranne da Monito che ogni cinque minuti apriva lo sportello del frigorifero.
-'Cosa fai?' chiese Cari alla sua amica,impegnata con il cordless
-'Telefono a Gabo. Shhh...E' lui. Ciao amore,quando ti fanno uscire' Pausa -'Quando?' Altra pausa -'OK,ci sentiamo. Ciao'
-'Come sta Gabibbo bello' s'intromise Rama,sulla soglia della porta già da un pò
-'Non sono affari che ti riguardano' rispose scontrosa
-'Ehi,pizzica la bambina'
-'Vuoi lasciarmi stare?'
-'Ehi,ma che ho fatto di male? Io sono un tipo affettuoso,eh'
Valeria se ne andò,lasciando il povero Rama intontito come un baccalà
-'Brutto a essere quello di troppo,eh?'
-'Così li chiamate i terzi incomodi?'
-'Si'
-'Ah...Perfetto!'

-'Bella la esibizione tua e di Thiago' commentò Jaz, irritando ancora di più l'amica bruna che la fulminò con lo sguardo
-'Non me ne parlare'
-'Guarda,solo perchè siete fratellastri non vuol dire che non potete ballare insieme...Non c'è nulla di male'
-'Non mi riferivo a quello...Ma al bacio di ieri'
-'Ma era incosciente'
-'Si,vabbè...Ma che mi importa perchè mi dovrebbe importare?' quella frase sapeva palesemente di bugia
Squillo del cellulare. Sullo schermo Mar lesse 'Simon'.
-'Chi è?' chiese Jaz
-'Simon,ma come ha avuto il mio numero?'
-'Fidanzato in vista' scherzò Jazmìn,ridendo come solo lei sa fare
-'Pronto'
-'Ciao,come stai?' la voce di Simon arrivò calda all'interlocutore,leggermente rosso in viso
-'Bene,ma...Tu come hai avuto il mio numero?'
-'E' una lunga storia. Comunque ti ho chiamato per invitarti a un allenamento di tennis,vuoi venire?'
-'A vederti?'
Jaz rise sonoramente,pensando a chissà quale maliziosa idea
-'No,a giocare'
-'Ma io non sono capace'
La gitana rise ancora di più. Mar gli diede una pacca per farle capire che non era quello
-'Dai,ti insegno io'
-'D'accordo. Allora al campo di tennis tra un'ora. Ciao. Un bacio'
-'Allora?'
-'Mi ha invitata a un match di tennis...Cosa devo mettere?'
-'Vieni con me...Ho un completino stupendo'
E le due amiche,nella loro ingenuità,provavano tutti i vestiti dell'armadio non sospettando che anche i muri hanno le orecchie.

Simon aspettava Mar da più di un quarto d'ora. Tipico ritardo da ragazze o semplicemente gli aveva dato buca?
-'Ciao!' una voce riaccese le sue speranze. Era lei. Bella e raggiante nel suo completino bianco con il colletto celeste e una fascia della Nike che le tirava i capelli all'indietro. Ai piedi,due Adidas,un pò consumate ma presentabili.
-'Ciao' salutò,un pò impacciato
-'Ciao' salutò lei,dandogli un veloce bacio sulla guancia
-'Quanto è piccolo il mondo' disse una voce familiare ai due
Mar rimase imbambolata con un sorrisino da ebete stampato in faccia. Era lì,ma l'unica cosa che voleva era sparire
-'Thiago?'
-'Però,che bello! Un allenamento in tre,ma...'
Thiago iniziò a guardare Simon e Mar poi abbassò lo sguardo sui suoi pantaloncini bianchi
-'Ma uno è di troppo' quella parola fece ribollire il sangue di Mar,già troppo caldo per sopportare il pungente umorismo di Thiago
-'Senti,amico se vuoi che non mi alleni con tua sorella'
-'Noi non siamo fratelli!' dissero all'unisono
-'OK...Se non vuoi che mi alleni con Mar basta che me lo dici in faccia'
-'No...Solo che credevo che il mio migliore amico volesse allenarsi con me piuttosto che con la sorella' Thiago appariva sicuro,nel suo sarcasmo ma qualcuno sensibile agli infrasuoni avrebbe potuto constatare un tono geloso
-'Sentite,allenatevi voi. Io vi sto a guardare'
-'Sicura?'
-'Ma si certo. Spacca tutto!' gli diede una pacca sulla spalla e una più forte a Thiago facendolo piegare leggermente
-'Te la faccio pagare,basta...'
-'Ahah...Non si dicono le parolacce'
Mar ritenne meglio stare zitta.
-'Servo io. Tu scegli il campo,Simon'
Simon era nella parte destra. Giocava sempre lì.
A Thiago era toccato il servizio,il suo punto di forza. Concentrò bene le energie sulla racchetta. Colpì il baricentro della pallina mandandola nell'altro campo con una battuta tagliata. La pallina colpì Simon in piena pancia. Il poverino si piegò su sè stesso.
-'Tutto bene?' chiese Mar
-'Benissimo...Alla grande' mentì Simon,con voce rotta
-'Scusa,amico...Non l'ho fatto apposta'
-'Tranquillo...Può succedere! Ricominciamo?'
-'Si!' Thiago si sentiva confuso. Perchè quella battuta lo ha fatto stare meglio? Uno sfogo...Può darsi.
Quella palla ha colpito Simon nello stesso modo imprevedibile in cui la gelosia ha colpito Thiago,nel vedere il suo migliore amico e sua 'sorella' insieme.
La traiettoria del triangolo era già stata tracciata,ma Thiago non intendeva entrarci...Non gli piaceva essere il terzo incomodo.

   
 
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