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Autore: Pollins    27/04/2010    2 recensioni
allora ragazze questa è una fanfictione che parla di Emmett e Rosalie... loro hanno trovato una ragazza che stava per morire e agiscono con istinto...
spero vi paiccia...
Genere: Fantasy, Sovrannaturale, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, Emmett Cullen, Nuovo personaggio, Rosalie Hale
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Successivo alla saga
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ecco il nuovo capitolo... un pò in ritardo ma è qui... spero vi piaccia...

arrivai nel garage,Carlise e gli altri erano tutti là parcheggiai la macchina e scesi di corsa Carlise allarmato mi chiese < < Rose cosa è successo? > > mi voltai verso lo sportello anteriore della macchina e lo aprii,e dissi < < Mentre ero al negozio, ho sentito delle urla provenire dal retro del negozio da un appartamento sono salita e ho trovato un intera famiglia uccisa > > feci un respiro profondo e continuai < < l'unico membro della famiglia che era ancora semi-vivo era la ragazza > > a quel punto mi chinai verso il sedile, e presi in braccio la ragazza svenuta i suoi capelli erano ancora impregnati di sangue e quando la tirai fuori,tutti quanti la guardarono con grande sorpresa,la ragazza in quel momento aprì i suoi occhi azzuri come il ghiaccio guardò prima me e poi rivolse uno sguardo confuso e supplicevole verso gli altri aprì la bocca quasi per dire qualcosa ma non parlò, e richiuse gli occhi, io la guardai e poi guardai gli altri e dissi < < credo che sappiate quello che ho fatto..... > > Esme si avvicinò e scostò i capelli castano chiaro dal viso della ragazza e disse < < Rose cara, credo che tu abbia fatto bene a salvarla... E credo che anche gli altri siano d'accordo > > rivolsi un sguardo di gioia verso Esme.Portai la ragazza nella nostra camera e la poggia sul letto e la spogliai dei vestiti sporchi si sangue e li bruciai per evitare che l'odore di sangue si spargesse per tutta la casa, la ragazza dormiva beata ignara di quello che gli avevo fatto e che la sua vita era appena cambiata. Lasciai la stanza e scesi nel salone Emm appena mi vede mi abbracciò con dolcezzae mi diede un bacio sulla fronte mi sedetti sul divano affianco a Bella e Reneesme, la mia nipotina adorata mi fece un sorriso talmente pieno di amore che mi si sciolse quel poco di cuore che mi era rimasto.

Quella sera uscii in cortile e andai sotto il gazebo e comincia a riflettere sull'accaduto, ero davvero confusa eppure di persone uccise ne avevo viste tante ma un'intera famiglia mai, in quel momento non sò cosa provai ero talemente annebiata dall'odore del sangue che non sò nemmeno io come ho fatto ad accorgermi del debole battito del cuore della ragazza, sò solo che in quel preciso momento ho provato una strana sensazione non sò come spigarmela mi è venuto istintivo chinarmi e salvarle a tutti i costi la ragazza... Una specie di affetto materno che la madre prova verso la propia figlia in fin di vita.

All'improviso sentii Alice chiamarmi dalla finestra del piano di sopra corsi su e vidi Jazz e Alice che mi aspettavano sopra le scale io dissi < < Alice è successo qualcosa? > > Alice mi rispose non curante < < La ragazza si è svegliata vai a vedere come stà > >, nn me lo feci ripetere due volte, andai in camera e vidi seduta al bordo del letto la ragazza con la testa alzata che guardava Esme e Bella con uno sguardo interrogativo inespressivo e si guardava intorno, sembrava una bambina appena nata che vede per la prima volta i propri genitori e il mondo esterno... Non parlava si limitava solo a guardare e a toccare le cose, entrai decisa in camera la ragazza si voltò verso di me e i suoi occhi si accesero in una specie di bagliore come se mi avesse riconosciuto.

Andai a parlare con Esme e Bella, la guardavano con tenerezza e cercavano di parlargli in modo che lei capisse, Bella mi disse < < è davvero bella, quanti anni avrà? > > io ancora intenta ad osservarla risposi < < Credo 18 più o meno > > Esme che intanto era andata a prendere un asciugamano per tamponare la ferita del morso sul collo disse < < Chi sà come si chiama, dai limenamenti e dal colore degli occhi non sembra Americana > > in effetti era vero la ragazza non sembrava americana... Aveva i linementi molto delicati pelle chiara e occhi azzurro ghiaccio intenso, era magra e alta più o meno quanto Bella era davvero bellissima.

Ad un certo punto bussò la porta e sbucò Edward con in braccio Renesme che guardò la nuova arrivata in modo carino e dolce, la ragazza se ne accorse e ricambio lo sguardo a Nessie con un tenero sorriso compiaciuto, Ed si avvicino a Bella e gli diede in braccio Nessie, Bella l'abbracciò con dolcezza gli accrezzò i capelli bronzei e gli diede un piccolo bacio sulla fronte. Esme scese nel salone, e Bella accompagnò a letto Nessie poichè era molto tardi per la mia dolce nipotina.

Edward rimase in camera con me, anche lui era intento ad osservare la ragazza cercando di leggergli il pensiero ad un certo punto Ed disse < < è intutile, non ci riesco, leggo il suo pensiero ma è completamente vuoto non stà pensando nulla a quanto pare... è davvero frustrante > > continuò < < comunque... Rosalie hai fatto bene a salvarla per una volta che compi un azione gentile verso un umano... Anzi la seconda per l'esattezza > > mi scappò un sorriso vedendo Edward sorridere e a dire per la prima volta credo dire qualcosa di gentile verso di me.

La ragazza intanto stava osservando un quadro che si trovava in camera rappresentava uno dei canali che erano a Venezia con una gondola e il Ponte dei Sospiri la ragazza lo guardava con interesse e lo toccava con leggerezza quasi come se conoscese il posto raffiguarato.

Carlise entrò in camera con delle bende e disse rivolgendosi a me < < Bene ho portato le bende e curagli la ferita ma... non mi spiego ancora una cosa... come mai non parli ancora la ragazza? è molto plausibile che sia ancora sotto shock > > io risposi con voce leggermente irritata < < Credo di si... non capita certo tutti i giorni vedere la propia famiglia venire uccisa così... e subito dopo essere morsa e trasformata in una vampira > > Carlise prese per un braccio la ragazza come se fosse una bambola di porcellana e la fece sedere sul letto, all'inizio lei  si tirò indietro ma poi si sedette tranquillamente sul letto.

Carlise mentre ripuliva le bende e le gettava la ragazza mi fissò e a quel punto aprì la bocca e parlò e disse < < Sei tu che mi hai salvato? > >

  
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