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Autore: Reina Murai    29/04/2010    1 recensioni
- Avevi ragione, Nao-san. Indi per cui, ti conviene iniziare a correre come un pazzo... - dicendo ciò, lo avvolse fra le sue braccia robuste e avvicinando le labbra carnose a quelle del ragazzo gli sussurrò dolcemente : - Aishiteru, Nao -
- Wakaru yo, Saga, wakaru yo -
Genere: Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai, Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Heikoo Sekai Titolo capitolo : Heikoo Sekai ( Mondi Paralleli )



Alzò un sopracciglio sconcertato e spostò tutto il peso su una gamba, continuando a fissare il vocalist.
-Avvertire?-domandò in malo modo.
-Se magari il signorino leggesse i messaggi che gli si mandano...- rispose nello stesso tono, Shou. Emise un flebile sibilo di stizza e tirò fuori dalle tasche dei pantaloni le chiavi dell'appartamento, le fece girare e aprì la porta.
Aiutò di malavoglia a portar dentro le valigie e quant'altro, sbattendosi rumorosamente la porta alle spalle e guardando infastidito Shou, che già aveva buttato un'occhiataccia al salotto completamente sottosopra. Il caos regnava indisturbato per tutta l'abitazione, c'era odore di chiuso e muffa. Storse il naso e dischiuse una finestra, permettendo il cambio d'aria nella casa. Era davvero obbligato ad ospitare quel ragazzetto? Ma sì, per qualche giorno, non gli avrebbe fatto male. O almeno, questo è quello che si augurava.
-Dove dormo?- chiese Shou, interrompendo il flusso dei suoi pensieri. Ci rimase un attimo a pensare, poi optò per il divano. Kazamasa si avviò al sofà e lo trovò ingombro di sacchetti di patatine e pattumiera varia. Se si fosse anche solo lamentato del disordine lo avrebbe ucciso. Stressato com'era, l'unica cosa che voleva era un po' di pace, doveva scaricare tutta la tristezza e la rabbia e di sicuro lo avrebbe fatto su di lui se avrebbe protestato. Si massaggiò stancamente le tempie e si diresse in camera, lasciando Shou indeciso nel salotto. Seguì con lo sguardo la figura esile di Nao e prima che varcasse la soglia della porta lo afferrò da una spalla e lo voltò delicatamente. Nao restituì lo sguardo con gli occhi gonfi e arrossati e attese.

-Come pensi l'abbia presa?- disse scagliando un sasso al centro del lago.
-Non penso molto bene- si sedette sulla sponda dello specchio d'acqua e imitò il compagno, lanciando un ciottolo piatto che saltellò tre volte sulla superficie.
-Lo penso anche io- sospirò, dondolandosi avanti e indietro. Hirot si sedette accanto a Tora e raccattando altri sassi, li buttò nell'acqua provocando piccole ondine che si infransero liete sulla sponda. Ogni tanto qualche pesciolino affiorava sulla superficie o guizzava rapido nell'aria. Grossi e magnifici cigni bianchi stavano appollaiati dall'altra parte dell'argine, all'ombra di un grande salice piangente. Tora fissò a lungo quei maestosi uccelli e involontariamente li paragonò al ragazzo seduto di fianco a lui. Bello come nessun altro, così piccolo e carino, fragile esternamente, ma una vera bomba all'interno. Quante volte lo aveva sognato, senza pentimento, senza pudore, sotto di lui, ansimare e gridare forte il suo nome. C'era solo un ostacolo fra lui e il ragazzo dei suoi sogni: il padre. Cosa avrebbe detto quell'uomo, di cui aveva tanta paura, se il figlio si fosse innamorato di un ragazzo?  Avrebbe accettato la cosa? No, assolutamente, lui odiava quel ragazzino, odiava quella band, voleva costringere Tora a lasciare il gruppo, ritenendolo solo "uno spreco di tempo". Shinji si era opposto quanto poteva per non lasciare i suoi amici, ma soprattutto il piccolo Hiroto. Aveva promesso al padre che non avrebbe mai praticato Fanservise e così è sempre stato. Ma quanto è doloroso vedere quel ragazzo baciarsi con Saga, ballare con Shou e fare l'indifferente con lui. Non pretendeva molto da Hiroto, soltanto un po' d'affetto e di comprensione, ma nulla, sembrava vivere in un mondo a parte. Come due linee rette e parallele non si incontrano mai, così sarebbero stati i loro destini e i loro cuori. Uniti solo dal filo invisibile e sottile dell'amicizia effimera che si era instaurata fra loro, così fragile che un passo falso l'avrebbe spezzata. Ma in fondo ringraziava il fato per quei piccoli momenti in cui si trovava da solo con lui, col suo amore segreto e inafferrabile.
-Stai bene, Tora?- Chiese Hiroto fissando interrogativo il ragazzo.
L'altro chitarrista si svegliò dal sogno ad occhi aperti e balbettando, rispose un "Sì" flebile e non convincente. Il biondo si alzò, esaminandolo attentamente poi gli porse una mano per alzarsi.
-Torniamo a casa Tora-san- sorrise. Il moro si sentì avvampare come mai prima d'allora e si mise a seguire silenzioso Hiroto.

Come un fulmine è improvviso e il tuono travolgente, così fu il pianto involontario di Nao che si rifugiò nella sua stanza, lasciando Shou dispiaciuto e amareggiato. Abbracciò stretto il cuscino e vi affondò la faccia umida emettendo qualche singhiozzo strozzato. Gli faceva schifo quella situazione, mostrarsi debole agli occhi degli altri, piangere come una femminuccia e le sue prime cotte. Ma cos'era per lui Saga? Era una semplice cotta o qualcosa di più? Non conosceva la risposta, aveva cercato più volte di capire se per lui era essenziale la presenza del bassista o era solo un bisogno carnale. Abbracciarlo, essere abbracciati, gli sembravano cose così preziose che viveva ogni piccolo gesto come se fosse arrivato ad un traguardo importante. Si, era qualcosa di più di quello che poteva immaginarsi. Lo avrebbe superato? Forse, solo con un po' di forza di volontà. In fondo Saga aveva ragione: non gli aveva mai promesso alcun tipo di fedeltà. Ielo aveva ripetuto ogni qualvolta vedeva Nao ingelosirsi se faceva complimenti a qualche bella fanciulla o cose del genere. Ma ormai era troppo tardi, lo aveva perso per sempre.
Shou si era inginocchiato davanti alla porta della stanza del batterista e malediceva Saga e se stesso poichè non era di grado di aiutare, anche solo un pochino, il ragazzo. Fece scivolare una mano sul legno freddo e prese a piangere silenziosamente, ascoltando attentamente i singhiozzi flebili di Nao, ed emettendoli all'unisono. Cosa avrebbe fatto d'ora in poi?


To amyreita :
Eh, Shou è un bel problema. Chissà cosa gli farò fare *risata diabolica*
Cooomunque, mi spiace che l'attesa fra un capitolo e l'altro sia così lunga, ma la scuola non mi vuole lasciare in pace.
Penso tu capisca xD
E sì, Saga è un BastardoDentro u_ù
Ma che ci vuoi fare, nessuno è perfetto :D
Spero che anche questo capitolo sia stato di tuo gradimento,
alla prossima.
Arigatou.

To fliss90 :
Ma mi leggi nel pensiero? No, perchè la storia l'ho già completata tutta, ma tu me la precedi ogni volta! Sei incredibile xD
Ahah, spero ti sia piaciuto anche questo,
alla prossima.
Arigatou.

To testychan:
Ebbene sì, la pensiamo tutti allo stesso modo. Saga Bastardooo u__u
Grazie per aver recensito,
alla prossima.
Arigatou.



Beeeeeeeeeeeeeeeeeene. Un altro capitolo finito. Dovrei iniziare a farne di più lunghi, o qui arriviamo a un numero incalcolabile di cap. O.O
Okei, ora vi saluto, spero vi sia piaciuto e recensite ;D
Kizu.




Reina.

  
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