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Autore: darkjedi    30/04/2010    2 recensioni
Nella Flotta Stellare c'è un traditore che lavora per i Romulani e rapisce Willam Riker. Che succederà al giovane comandante? Rivedrà di nuovo i suoi amici?
FINALMENTE C'è L'ULTIMO CAPITOLO LA FIC è FINITA MA NON TEMETE NE HO IN MENTE UN'ALTRA, MA DOVETE ASPETTARE UN Pò DI TEMPO.
Genere: Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Data, Deanna Troi, Jean-Luc Picard, William Riker, Worf
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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CAP 2

Qualche giorno dopo mentre il Capitano Jean-Luc Picard si trovava nella sala tattica a controllare alcuni rapporti il Tenente-Comandante Data entrò e disse “Capitano”

“Si, Data.” Rispose Picard sollevando la testa.

“C’è una chiamata per il Comandante Riker, viene dal comando della Flotta Stellare. E’ suo padre.”

Se in quel momento Data si sarebbe potuto mostrare confuso l’avrebbe fatto, non riusciva a capire il perché il signor Riker cercava di contattare suo figlio lì.

Picard lo guardò a sua volta confuso e disse “ signor Data vuol dire che ci sono notizie dal Coman-dante su suo padre?”

Data scosse la testa. “No, signore. E’ il signor Kyle Riker.”

Con lo sguardo corrucciato Picard spinse un pulsante sulla sua scrivania e attivò la comunicazione.

“Qui il Capitano Picard” dichiarò Picard poi si meravigliò di vedere che l’uomo godeva di ottima salute. ‘Se non era malato’ si chiese ‘perché aveva richiamato Will sulla terra’.

“Stavo contattando mio figlio, capitano. Spero che non ci siano dei problemi” disse Kyle Riker preoccupato che Will non avesse risposto.

Picard ancora più confuso disse “Ma suo figlio sta tornando sulla terra in questo momento. Ha ricevuto un messaggio che diceva che lei era ammalato e voleva vederlo.”

“Lui cosa?” gridò Kyle Riker, mentre sentiva un brutto presentimento sommergerlo, poi con più calma mormorò “Chi lo ha mandato?”

“Qualcuno dal Comando della Flotta Stellare. Credo che fosse il suo vecchio amico, l’Ammiraglio Simmons”.

Kyle Riker scosse la testa sconsolato ora la preoccupazione si leggeva chiaramente sul suo viso. “Capitano, temo che abbiamo un problema, un grosso problema. Sto lavorando ad un caso, qui sulla terra, sto cercando di provare che l’ammiraglio Simmons sta lavorando segretamente per i Romula- ni. Se è stato lui a spedire il messaggio a Will, allora mio figlio potrebbe essere in serio pericolo. Mi dica quando è andato via.”

“I ferenghi” mormorò Picard quasi tra sé e sé.

“Cosa c’entrano loro?” replicò  Riker incuriosito.

Picard si accorse di aver parlato ad alta voce e continuò “È stata l’unica nave che ha risposto alla nostra chiamata, hanno detto che si dirigevano alla Base Stellare 10 per affari e così suo figlio ha accettato un passaggio. Se tutto è andato bene dovrebbe essere già arrivato, poi aveva intenzione di cercare una nave stellare diretta sulla terra.”

“Picard contatti la Base Stellare 10 e controlli lei stesso se mio figlio è arrivato. Io vi verrò incontro, ho un brutto presentimento su questa faccenda.”

“Va bene, Picard chiude.”

Per la prima volta, da quando lo conosceva, il Capitano Jean-Luc Picard era davvero in ansia per il suo Primo Ufficiale. Se era una trappola allora Will ci era entrato dritto dritto, e chissà dove poteva essere ora.

Qualche minuto dopo Picard entrò sul Ponte di Comando e disse a Wesley Crusher che si trovava alla postazione del Timone “Signor Crusher tracci una rotta per la Base stellare 10.”

“Come, Signore?” rispose il ragazzo confuso.

“Mi ha sentito Guardiamarina?” disse bruscamente Picard mentre si sedeva sulla sua poltrona.

“Si Signore” rispose il ragazzo e velocemente inserì la nuova rotta.

“Signor Data mandi un messaggio alla Base Stellare 10 e chieda notizie del comandante Riker” ordinò Picard.

“Si, Signore” rispose l’androide.

Poi il capitano Picard spinse un pulsante sul bracciolo e disse “Signor LaForge voglio velocità Warp 8.9 più a lungo possibile ce la faranno i motori?”

“Si Signore, ma abbiamo fretta?”

“Si, Signor LaForge abbiamo molta fretta.”

“Signor Crusher massima curvatura, attivare.”

Il Consigliere Troi guardò il Capitano Picard sentiva la preoccupazione del capitano e mormorò “Capitano cosa succede?”

Picard sollevò lo sguardo e vide le facce preoccupate del suo equipaggio e comprese che avevano capito che c’era qualcosa che non andava ma non capivano cosa, e decise che era meglio metterli al corrente di ciò che era successo.

“Sono appena venuto a sapere che Kyle Riker, il padre del nostro Primo Ufficiale, non è malato e non ha chiesto a suo figlio di tornare sulla terra. Credo che stia o sia già caduto in una trappola, inoltre sembra che al Comando della Flotta Stellare ci sia un traditore che lavora per i Romulani.” disse il Capitano Picard con voce chiara rivolto a tutto l’equipaggio.

Il tenente Worf ringhiò “ I traditori non hanno onore.”

“No, Signor Worf, non lo hanno.” commento Picard, e continuò “Kyle Riker è molto preoccu-

pato per suo figlio e così anch’io, quindi finché non scopriremo cos’è successo al comandante Riker, lui sarà la nostra prima e unica priorità.”

Ogni membro dell’equipaggio annuì e tornò al proprio lavoro, Picard era sicuro che ce l’avrebbero messa tutta per ritrovare il loro compagno scomparso.

Purtroppo le paure di Kyle Riker e del Capitano Picard erano fondate, in quel momento Will Riker si trovava in una cella sulla nave ferenghi diretta verso la Zona Neutrale.

“Non posso crederci, “ borbottò Will, mentre camminava avanti e indietro nella piccola cella, “co-me posso essere stato così stupido? Mio padre non chiederebbe mai di me neanche se stesse moren- do per davvero.”

Lui e suo padre, infatti, rifletté il comandante Will Riker, non avevano mai avuto un buon rapporto quindi era stato uno shock per lui quando aveva saputo che suo padre stava male e chiedeva di lui. Questo fatto da solo avrebbe dovuto fargli capire che c’era qualcosa che non andava, ma lui no! Era saltato sulla prima nave che avevano incontrato e senza riflettere si era buttato in una trappola.

“Dannazione” imprecò Will per sua stupidità.

In quel momento un ferenghi basso e grassoccio entrò nella sua visuale e disse “salve Comandante, penso che sarà contento di sapere che presto saremo nella Zona Neutrale.” disse il capitano ferenghi nel suo solito tono avido.

“Ti arresteranno per questo, lo sai?”

“Dovranno prima trovarmi. Sono stato ben pagato per venirti a prendere.”

“Si, immagino che l’hanno fatto.” disse Will e provò ad allungarsi tra le sbarre della cella per affer-rarlo ma l’alieno saltò lontano dalla sua portata.

“No, no, non si fanno queste cose comandante” disse il ferenghi agitando un dito grassoccio.

Will ringhiò mentre guardava il capitano ferenghi allontanarsi e gli gridò “Io uscirò di qui!”

Will si guardò intorno nella piccola cella tentando di trovare qualcosa per aprire la porta, quella nave non era certo stata costruita per trattenere un prigioniero. Le sbarre erano come quelle delle vecchie celle di un tempo, doveva essere facile uscire da lì.

 

  
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