Videogiochi > Final Fantasy VII
Segui la storia  |       
Autore: Ayumi Zombie    10/05/2010    3 recensioni
Della serie ‘Aeris, devi morire’, ecco il secondo capitolo della saga della nostra sfortunata ragazza.
Questa storia è suddivisa in capitoli per facilitarvi la lettura.
Non sarebbe stato come con Cloud.
E poi, mi aveva chiamata piccola.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Aeris Gainsborough, Zack Fair
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Non mi aspettavo due recensioni!
Ecco qui le risposte!
_tifaa_ non ti preoccupare. Basta che andrai avanti a leggere, e RIDERAI da quanto ti farà godere la sofferenza di quella fioraia.
the one winged angel non so se potrò esserti utile, perché ultimamente ho solo storie deprimenti per quella povera ragazza! Ma se ti picciono i finali tragici, accomodati pure, vai avanti a leggere!!

 

Quando iniziò a venire a cercarmi all’intervallo, per poco Yuffie non si prese un infarto.
Parlammo di lui tutto il pomeriggio.
- Credo che… – mormorai, prima di essere interrotta dalla solita cameriera bionda in pattini del Seventh-Heaven-Sunlight-Version. Nell’aria risuonava ‘Tik-Tok’, di Ke$ha, una canzone che andava abbastanza di moda. Sembrava quasi l’avesse scelta la cameriera, completamente vestita in rosa, per quanto sembrava sentirsi a proprio agio. I capelli biondo grano, lunghi, gli occhi azzurri e un volto perfetto. Probabilmente, nella scuola in cui andava, era molto popolare.
- Vi porto il solito? – ci sorrise, con in mano il blocchetto e la penna dei cuccioli Disney.
Yuffie annuì, poi la cameriera ci indica con la biro. – Per te Strawberry Sundae – indicò Yuffie - e per te Coppa crema di nocciole. Giusto?
Noi approvammo, e lei se ne andò slittando sui pattini che sembravano renderla tanto attraente ai tre ragazzi che sedevano al bancone. Però, come mi aveva fatto notare Yuffie, lei sembrava di ‘proprietà’ di quello seduto al centro, dai capelli neri con una pettinatura verso l’alto, ma non potevo vederne il viso: era di schiena. Però era vestito di nero e portava gli anfibi. Una specie di rockettaro?
- Zack mi sembra più un tipo da ragazze come quella, in effetti. – dissi, aspettando il mio gelato, e indicando con un cenno leggero della testa la cameriera. Stava chiacchierando con i tre ragazzi, anche se sembrava che quello in mezzo non proferisse parola, mentre si affaccendava con le creme per lo Strawberry Sundae di Yuffie.
- Infatti! Devi ritenerti o-no-ra-tis-si-ma! – esclamò la mia amica. In fatto di gossip e classifiche di popolarità della scuola sapeva tutto, al contrario di me.
Sorrisi. Lo ero, in effetti. Sapere che il ragazzo nuovo da cui tutte erano incuriosite mi aveva messo gli occhi addosso, mi… lusingava.
- Però, – continuò, - devi stare attenta.
Gettai uno sguardo alla cameriera, distrattamente. Era a metà della mia Coppa, ora, mentre uno dei tre ragazzi le dava consigli sulla disposizione delle nocciole.
- Che intendi? – le domandai senza neppure ascoltarla del tutto.
- Dicono che sia un po’ uno stronzo, con le ragazze. – disse Yuffie, con un’intonazione da ‘ti sto rivelando un enorme segreto’.
- Non dire stupidaggini! – esclamai, prendendo subito le sue difese. - E’ un ragazzo gentilissimo e dolce. E…
- Eccomi qua! Scusate se ho interrotto qualcosa. – esclamò la cameriera con un sorriso, appoggiando di fronte a ciascuna la propria ordinazione. – Spero che la Coppa sia di tuo gradimento! L’amico scemo di Nocty ha insistito perché disponessi le nocciole così. – ridacchiò. L’amico scemo di Nocty? Era il ragazzo dai capelli biondi lunghetti che sembrava aperto e simpatico? Ah, in fondo non importava.
Slittò via, dopo avere appoggiato il solito scontrino sul tavolino.
- Dicevi di Zack? – mi esortò Yuffie.
Eh? Ah, già, lo stavo difendendo. Quella ragazza, quei capelli biondi, quegli occhi azzurri e quella disinvoltura con i ragazzi. Ah, dannazione, mi ricordavano come non ero io! E mi distraeva! – Dicevo che io Zack lo conosco da più di un mese, ormai, mentre loro ne hanno solo sentito parlare! scommetto che non ci hanno nemmeno scambiato due parole, in realtà.
- Ehi! Solo perché tu hai avuto la fortuna di parlare con il Grande Fair e esci con il gruppo di Squall non vuol mica dire che sei diventata improvvisamente una figa. O forse sì?
Ridemmo insieme, mangiando il gelato.
Non sospettavo nulla, i gossip sono solo pettegolezzi. Tutti sanno che la metà delle cose che si sentono in giro non è vera. Ed ero sicura che le voci su Zack appartenessero alla metà di falsità.
Sicurissima.

Mi chiese di mettermi con lui con un sms. Quasi svenni: lo conoscevo da tre mesi ed ero cotta da due. Yuffie mi fece notare che era poco carino fare così, ma forse era solo timido!
Anche se dicendo ‘timido’ mi era tornato in mente Cloud e la sbandata colossale che mi ero presa con lui, e la colossale fregatura che ne conseguì. Ero stata male per un anno intero, praticamente, anche se non lo avevo dimostrato.
- Però ora stiamo insieme. – ridacchiai, camminando per il cortile della scuola, all’intervallo, con al mio fianco la mia inseparabile Yuffie. – ammetti di essere solo invidiosa!
Lei rise e disse che, al contrario, era contenta per me. Ma che era preoccupata, perché le voci su come Zack prendesse le ragazze e le buttasse nel cestino erano aumentate. Con questo era, ovviamente, aumentata la sua popolarità e il fascino che esercitava sulle povere studentesse, ma a me faceva solo ridere: Zack era dolcissimo! Salutai Yuffie, che sarebbe andata a comperare qualcosa alla caffetteria, mentre io sarei salita in classe.
- Non dire così, Cissnei. Sei carina. – conoscevo benissimo quella voce. E quel tono.
- Ah, davvero? E allora perché non mi fili nemmeno? – come… come osava parlare in quel modo a…
- Chi te lo dice, eh? – immaginai il sorrisetto che scopriva i suoi denti bianchissimi. Non… non poteva…
- Beh, stai con una ragazza.
Lo udii ridacchiare. – Chi, Aeris? E allora?
Fu a quel punto che capii che le voci erano vere… ma il mio cuore non voleva ancora crederci. Non poteva. Non poteva.
Non ci credette nemmeno quando vide Zack che tirava Cissnei con lui negli spogliatoi della palestra, la cui entrata stava proprio là accanto.
Quel sorrisetto che riservava a me, a cui ora rispondeva quello di un’altra ragazza, complice.
Ma non ci credetti.
Quindi andai in classe: quel giorno, avrebbe interrogato in storia. Stavo pensando di uscire volontaria, ma non ricordavo bene le date d’entrata dei barbari a Roma.

- Aaaah! Allora me lo vuoi dire o no? – esclamò indispettita Yuffie, non appena la professoressa Quistis uscì, chiamata dal preside.
Ridacchiai. – Che cosa dovrei dirti?
- Perché hai quella faccia soddisfatta e allegra! – specificò. Sapevamo che quando la prof usciva, ne approfittava anche per rimanere un po’ con gli altri, così ci mettemmo comode.
- Beh, Zack mi ha invitata a uscire – dissi, finalmente. La tenevo sulle spine da quando mi era arrivato il messaggio, ovvero durante la lezione precedente. Quel ‘ehi, ci vediamo al Seventh gg pome??’ mi aveva mandata su di giri.

   
 
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Videogiochi > Final Fantasy VII / Vai alla pagina dell'autore: Ayumi Zombie