Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: WorthTheWait    19/05/2010    3 recensioni
Perché a me? Perché? E' successo tutto così in fretta che non mi sembra vero. Com'è successo? Com'è potuto succedere? Beh... questo lo so. So com'è successo tutto, anche se forse - anzi, sicuramente - sarebbe meglio che non fosse successo niente, e invece ora mi ritrovo in questa posizione scomoda, senza una soluzione. Perché l'ho fatto? Perché? Beh... Ted. Perché sono innamorata di lui, ecco perché. Come diavolo faccio ora? Come faccio? Non pensavo di essere... beh, si, insomma... di essere... mi viene male solo a pensarci. Non so assolutamente come fare, non vedo nessuna soluzione e mi sa che non ne troverò neanche una. Mi sa che dovrò vuotare il sacco prima che tutto sia evidente, è l'unica cosa che posso fare: dire la verità a tutti, soprattutto a Ted.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Famiglia Weasley, Lily Luna Potter, Rose Weasley, Scorpius Malfoy, Teddy Lupin
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Chasing a Choice

Siamo tutti seduti intorno all’enorme tavolo che si trova nella sala da pranzo della Tana. Ci sono quasi tutti i miei parenti tranne zio Charlie, che è in una città dal nome impronunciabile ad allevare draghi, e zia Fleur e zio Bill, che non so bene dove siano. A parte loro, la famiglia è al completo, pronta a sentire la scenata, non programmata ma aspettata, di zio George nei confronti di Roxy. Ormai tutti sanno della sua gravidanza e non c’è da stupirsi di come le informazioni passano velocemente nella nostra famiglia.

Io sono seduta accanto ai miei fratelli, James a destra e Al a sinistra, e di fronte a noi sono seduti Rose, davanti ad Al, Ted, davanti a me, e Vic, davanti a James. Sicuramente sarà una coincidenza quella di avere Ted seduto di fronte a me, come lo è stata quella sera. Una stupida coincidenza che ha giocato con la mia infatuazione e con la mia vita futura.

Non so cosa fare con questo bambino. Non so se tenerlo e darlo in adozione subito alla nascita, come fanno le babbane che rimangono incinte ma non vogliono il bambino, abortire, cosa che va contro i miei principi morali, o semplicemente tenerlo e crescerlo, come ragazza-madre, si intende. Non lo so. Questa è la scelta più difficile della mia vita, la scelta che dovrò prendere da sola, la scelta che condizionerà la mia vita. Sono troppo piccola per decidere la sorte di un’altra vita, non sapendo ancora gestire completamente la mia.

“Ehi, Lily” la voce di Rose mi riporta alla realtà. Sbatto le palpebre e scuoto la testa, posando i miei occhi sul suo volto. Lei è l’unica che sa tutto, l’unica a cui ho avuto il coraggio di raccontare la brutta esperienza che sto vivendo.

“Avete sentito di Roxy?” ci chiede a voce bassa Ted, come se volesse informarci delle ultime novità, “ha detto che vuole tenere il bambino, nonostante il padre non ne voglia sapere niente. Anche se non so se sia la scelta migliore. Voglio dire, ha solo quindici anni e crescere un bambino da sola non mi sembra una cosa eccezionale”.

“Quindi secondo te cosa dovrebbe fare?” gli chiedo quasi con aria di sfida. Mi sento particolarmente coinvolta e voglio sapere quale sia la sua opinione, giusto per riflettere su quale scelta prendere.

“Non lo so. Secondo me, l’aborto in questo caso sarebbe la soluzione migliore. Naturalmente non sto dicendo che l’aborto sia una cosa giusta, anzi, secondo me dovrebbe essere abolito, ma in questa situazione mi sembra la soluzione migliore per risolvere tutto, ma non quella più giusta” mi dice, facendo perdere un battito al mio povero cuore già debole. Rimango immobile. Cosa dovrei fare anche io? Quale scelta dovrei fare? Quella di abortire, mettendo fine ad una vita umana? No, non potrei mai farlo, non potrei mai uccidere un'altra vita, mai.

“Quindi, secondo te, ogni ragazza adolescente che rimane incinta dovrebbe abortire?” chiedo, prendendo la cosa troppo sul personale. Forse troppo sul personale.

“No, sto dicendo soltanto che se una ragazza quindicenne, come Roxy, rimane incinta e il padre del bambino non vuole saperne niente perché ha un’altra o qualcosa del genere, non dovrebbe tenere il bambino. Poi la scelta tocca alla madre. La fatidica scelta di tenerlo e darlo in adozione, abortire o crescerlo. Ma perché prendi l’argomento così sul personale?” mi chiede, facendomi abbassare lo sguardo sulle mie unghie.

“Io non è che prendo l’argomento sul serio è che semplicemente voglio bene a Roxy e voglio sapere la tua opinione nei confronti della sua situazione, nient’altro” mi difendo, rialzando lo sguardo sul suo volto. Vedo con la coda dell’occhio, Rose che mi guarda con un’espressione che i miei occhi identificano come comprensione. Probabilmente sono masochista, ma, dopo tutti i colpi al cuore che ho preso, posso anche condannarmi a morte da sola, con il processo che verrà scatenato da una mia stessa domanda, “beh, allora vi sposate?”.

“Lily abbassa la voce, deve essere una sorpresa” mi dice Vic, sorridendo, “dovremmo annunciarlo alla fine del pranzo, sotto l’attenzione di tutta la famiglia, non è così, Teddy?”  gli sorride, facendomi annebbiare la vista da un velo di lacrime. Sbatto per una decina di volte le palpebre facendolo sparire e riconcentrandomi sulla coppiettina della famiglia Weasley.

“Si, Vic” si limita a rispondere Ted, rispondendo al sorriso di mia cugina.

“Sono contenta per voi” dico, deglutendo il groppo che mi era venuto in gola. Lo stesso groppo che mi verrà durante il loro matrimonio, lo stesso groppo che avrò in gola quando dirò la notizia della mia gravidanza. Il problema è uno solo: se dirò della mia gravidanza molto probabilmente la relazione che c’è tra Ted e Vic andrà a rotoli e non voglio che succeda davvero. Non voglio che la colpa di tutto sia mia e di quella notte, non voglio che il loro matrimonio sia rovinato da me. Forse dovrei abortire, così non ci sarebbero più problemi e tutto potrebbe concludersi magnificamente come nelle fiabe. Almeno per loro. Ma di chi stiamo parlando? Di loro o di me? Della loro o della mia felicità? Anche io ho bisogno di essere felice, anche io voglio essere felice. Forse questo bambino riuscirà a rendermi felice, forse potrà rendere la mia vita migliore, dato che il cuore di Ted non mi apparterrà mai.

“Tu, invece, Rose? Ragazzi?” chiede Vic alla mia cugina preferita, abbracciando il suo futuro marito. Io non odio Victoire, non la odio e non capisco il perché un mio errore dovrebbe mettere a repentaglio la sua felicità. Potrei mentire su chi è il padre, ma non mi sembra la cosa più giusta da fare.

“Nessuno sull’orizzonte” risponde Rosie, ridendo e facendomi l’occhiolino. In effetti, non ha avuto tanti ragazzi, anche se, essendo sua migliore amica, so tutti i particolari di tutte le sue relazioni. Per esempio, si è fidanzata per la prima volta durante il secondo anno di Hogwarts con un ragazzo di Tassorosso, di cui non ricordo il nome. E so anche che ha un rapporto molto ambiguo con mio fratello Al e con il figlio di Draco Malfoy, Scorpius. Rose mi ha sempre detto che Albus è sempre stato per lei come un fratello, essendo anche il suo migliore amico, anche se i loro abbracci e altri loro comportamenti mi hanno sempre fatto pensare che ci sia qualcos’altro sotto. Mentre ha sempre detto che Scorpius è la sua nemesi. Il loro rapporto è un po’ come quello che papà mi ha raccontato che c’era tra zia Hermione e Draco. Ma la mia convinzione è che tra tutti quegli insulti si nasconda un rapporto tenero e innocente tra loro due.

“Tu, Albus?” continua a chiedere Vic, svelando il suo lato di inguaribile romantica. Victoire è sempre stata così romantica, ha sempre amato l’amore e cose simili.

“Non c’è nessuna” risponde il ragazzo dagli occhi verdi seduto accanto a me. Non riesco a trattenere una piccola risata. Al è stato fidanzato una volta sola, con una delle migliori amiche di Rose. La loro relazione è durata mi pare un anno, e quando è finita Albus ci è rimasto tanto male e la persona che lo ha consolato è stata proprio Rose. Ed è da lì che penso sia nata la loro speciale intesa.

“James?” Vic attira l’attenzione di James, il di cui sguardo è perso su Dominique.

“Ehm, io... cosa? Ah, nessuna” risponde arrossendo. Sia io che Al abbiamo sempre saputo che James era sempre stato un po’ innamorato di nostra cugina Dom.

“E tu, Lily?” mi chiede, scrutandomi con i suoi occhi azzurri. Ero riuscita a distrarmi, dimenticandomi della gravidanza per un paio di minuti, ed ora arriva la domanda che mi manda in tilt. Vedo anche gli occhi di Ted puntati sul mio volto. L’espressione sulla sua faccia mi fa pensare che lui sia geloso. Chi? Lui? Geloso? Ora che si deve sposare? Andiamo! Sicuramente ho le traveggole.

“Beh, io...” inizio a dire, portando le mani alla mia pancia, senza che nessuno se ne accorga, “io... nessuno, non c’è nessuno” rispondo, sentendomi avvampare leggermente sulle guance.

“Certo ragazzi, non avete neanche un fidanzato, è proprio questa la cosa bella della vita: essere innamorati” dice Vic. Certo, ma non lo è se l’uomo che ami è innamorato di un’altra donna, che per giunta è tua cugina, o erro? Io e Rose ci scambiamo un’occhiata furtiva, prima di osservare nonna Molly fare una magia, facendo apparire da mangiare sulla tavola imbandita.

“Prima di iniziare a mangiare vorrei dire una cosa” inizia a dire zio George, alzandosi in piedi. La paternale è arrivata e spero che non sia tanto terribile come mi aspetto, “come tutti saprete Roxanne è incinta. So che questa notizia ci ha messo meno di un giorno a fare il giro di tutta la famiglia. Comunque, in questo periodo ho riflettuto molto su questa cosa. Mi scuso di aver trattato male Roxy, so che ha fatto un errore ed io l’ho rimproverata in una maniera assurda. Infatti, le chiedo scusa e ho preso una decisione. Io ti perdono per l’errore che hai commesso e voglio dirti che ti starò vicino, Roxy” dice, quasi commuovendosi.

“Ti voglio bene, papà” urla Roxanne, piangendo e abbracciandolo. Questa scena mi commuove, facendomi riflettere. Per fortuna era zio George e non zio Pearcy, se no penso che Roxy non sarebbe uscita viva da una paternale di questi.

Dopo aver avuto il consenso di poter iniziare a mangiare, mi perdo tra i miei pensieri, riflettendo per tutto il pranzo. Ho deciso di scartare l’opzione di abortire e anche quella di dare il mio bambino in adozione, mentre ho scelto quella di tenere mio figlio, il bambino mio e di Ted, il nostro meraviglioso errore. Spero che anche i miei genitori riusciranno a perdonarmi, perché io ho già preso la mia scelta e nessuno riuscirà a farmi cambiare idea, anche se questo vuol dire rovinare la relazione tra Ted e Vic. Nonostante abbia già preso la scelta ho ancora paura. Paura di dirlo ai miei genitori, paura di dirlo a Ted e al resto della famiglia. Non so come farò ma sento che ci riuscirò. Poi devo farlo prima che tutto sia visibile, devo farlo per lui o lei.

Una volta che il pranzo è finito vado fuori dalla Tana e mi siedo sull’erba verde del giardino. Sono andati via tutti, a parte la mia famiglia, Ted, Rose, Hugo, zio Ron e zia Hermione. Socchiudo gli occhi, sospirando e portando le mani alla pancia. Sono curiosa di vedere come sarà mio figlio, curiosa di sapere se avrò fatto la scelta giusta.

“Che ci fai qui tutta sola Lils?” una voce familiare giunge ai miei orecchi. Ted si avvicina e si siede accanto a me, “cosa c’è che non va?”.

“Niente, perché?” chiedo, pensandolo davvero.

“Dovevi finire il discorso che avevi iniziato prima, quando ci ha interrotti Molly. E poi non sei neanche rimasta all’annuncio mio e di Vic riguardante il nostro matrimonio. Ti comporti in modo strano” mi dice, preoccupandosi davvero per me. Amo quando lo fa, mi fa stare bene anche se so che il suo cuore non sarà mai mio.

“Non è vero, non mi comporto in modo strano” rispondo, accigliandomi leggermente, “e poi senti chi parla. Quello che si è ubriacato dopo aver litigato con Vic” vorrei rimangiarmi tutto, ma ormai è troppo tardi. L’ho detto, l’ho fatta grossa.

“Che cosa?” mi chiede, non sapendo a cosa mi stia riferendo.

“Niente” rispondo automaticamente. Lascio stare quello che ho detto e mi avvicino a Ted, abbracciandolo. Lui sarà il padre di mio figlio, di nostro figlio, e questo non può fare altro che farmi sorridere. Non so quando gli dirò tutto, so solo che lo saprà il prima possibile. Lo giuro, “ti voglio bene, Teddy Bear”.

“Anche io ti voglio bene, Lils” mi risponde, stringendomi a se, “aspetta un attimo, quand’è che mi sono ubriacato dopo aver litigato con Vic?”.

 

  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: WorthTheWait