Matt e Tom stavano
giocando a “Indovina chi” un gioco di loro invenzione.
A scacchi Tom era
imbattibile, sparacchiocco era un gioco stupido e non avevano certamente voglia
di giocare a gobbiglie.
Sdraiati sul letti
del biondo, entrambi pancia in su ridevano come matti.
“E…indovina chi a
chiesto alla Billent di mettersi insieme?” Chiese Matt riprendendo fiato.
“Boh…dopo quello
che ho saputo anche Trevor potrebbe averglielo chiesto…!” Ironizò Tom con il
fiatone.
“E’ ESATTO!”
Riprese a ridere il biondo, come un pazzo.
“Ma dai?” Tom era
allucinato.
Matt annuì con la
testa…”già…”
“Incredibile..il
mondo gira alla rovescia e noi non lo sapevamo!” Il moro si mise una mano sotto
la testa, accoccolandosi di più.
“Si! Dai, allora
potresti anche metterti con Liza!”
“Perché non ti
trovo divertente, Greent?”
“Perché non hai
umorismo, Riddle! Ahahaha!” Il biondo riprese di nuovo a ridere.
Tom sorrise,
rendendosi conto che l’amico era importantissimo, senza Matt, Tomas si sarebbe
sentito perso.
“Bhè, si, trovo
che tu abbia le carte per farlo!”
Il preside, il
professor Geniouse pensava alla proposta fatta dall’alunna di settima, Liza
Kleen.
LA ragazza
sorrideva raggiante.
“Ovviamente, per
il gossip e il divertimento degli alunni?”Chiese il vecchio preside con un
sorriso sospetto.
”Si professore!”
“Essia!” Sospirò,
pensando che il pettegolezzo, in fondo non fa male a nessuno.
Liza uscì che era
al settimo cielo!
Aveva ottenuta la
direzione del giornalino scolastico!
Appena uscì dalla
presidenza saltò gioiosa e sussurrò un “Evviva!”
Non pensate che
Liza sia un qualunque ragazzina frivola, e neppure una normale 17 interessata
al gossip!
Aveva chiesto al
vecchio Geniouse il permesso di creare
un giornalino solo per lui…
Per avere una
scusa…
Per avere una
scusa per passare un po’ di tempo con lui, quello che stava diventando la sua
ossessione…lui, Tom Riddle!
“Cosa?” Tom
spalancò la bocca sorpreso togliendosi dagli occhi scuri i capelli ala di corvo,
leggermente lunghi.
Liza l’aveva
fermato alla fine della lezione di pozioni.
“L’eco di Hogwards
ti vuole intervistare, Riddle!”
“L’eco di
Hogwards?”
“si, ho creato un
mensile…Sono la direttrice, e siccome tu sei un soggetto interessante, ho
deciso di intervistarti.”
Tom, ebbe la
sensazione che se anche lui non avesse voluto la ragazza lo avrebbe costretto.
“O..Ok!”
Infondo, avrebbe
passato un po’ di tempo con la ragazza che gli piaceva.
“Perfetto!” Disse
illuminandosi, anche se per nulla sorpresa.
“Alle otto e
mezza, sala comune grifondoro. La parola d’ordine è giuggiola. Tranquillo, la
cambiamo ogni mese.” Disse infine, osservando l’espressione stupita di Tom.
“Giuggiola!” Disse
chiaramente il ragazzo con i capelli scuri davanti al ritratto della signora
grassa.
“Entra!” Rispose
lei, spostandosi, rivelando un passaggio.
Il serpeverde
dovette inchinarsi per riuscire ad arrivare alla sala comune.
Si, se l’aspettava
proprio così.
Grande,
accogliente sfarzosa…piena di gente che urlava, rideva…
Calda.
Molto più calda di
quella dei Serpeverde.
“Ah, Tom!” Una
voce lo raggiunse.
Liza stava seduta
vicino alla finestra che dava sul campo da Quiddich.
Un lungo brivido
percorse la schiena di Riddle. Lui soffriva dannatamente di vertigini.
“Ciao Liza”
Attraversando la Sala comune, molti ragazzi si girarono.
Lui li ignorava,
come ignorava la finestra.
Cosa ci faceva Tom
Riddle nella torre grifondoro? E soprattutto, un Serpeverde?
Liza, vedendo
tutti i suoi compagni calamitati verso il moro decise di tranquillizzarli “E’ con me! Lily- disse poi rivolta ad una
ragazzina di terza-portami delle pergamene e una penna prendi appunti!” La
ragazzina si alzò immediatamente dalla poltrona per andare a cercare le cose
richieste. Tom era sconcertato. Era una ragazza molto autoritaria! E
soprattutto le ubbidivano tutti!
“Io e Tom-
proseguì, visto che nella Sala Comune era sceso il silenzio, osservandoli- non
vorremmo essere disturbati. Vi pregherei di non farlo”
E così, La ragazza
bionda si girò su se stessa, facendo oscillare pericolosamente la gonna che le
arrivava alle ginocchia.
Tom deglutì.
C’era bisogno di
tutto il suo sangue freddo.
Quando entrarono
nel dormitorio, Liza si stravaccò su quello che sembro un letto a baldacchino
comodissimo.
“Siediti” Gli
ordino.
Lui eseguì elegantemente.
“Bene! Aspettiamo
solo Lily..immagino tu la conosca!” Disse scoprendo i denti gradi e portando
dalla spalla ad all’altra i lunghi capelli lisci.
“Si” Disse solo il
Serpeverde.
La conosceva.
Gli aveva chiesto
di andare al ballo con lei lo sorso anno.
Era molto carina,
occhi smeraldo e capelli rossi, ma all’epoca aveva quasi dodici anni.
E lui, ok che non
era tutto questo latin lover, però dodici anni…
L’entrata della
ragazza in questione lo ridestò dai suoi pensieri.
In mano portava
delle pergamene, una piuma e dell’inchiostro.
Appena vide Tom
arrossì lievemente, balbettò qualcosa e posò tutto sul letto dove c’era Liza.
Lei la ringraziò
glaciale.
“Vai pure. Se
abbiamo bisogno, sappiamo dove trovarti.”
Lily se ne andò,
chiudendo dolcemente la porta, e la bionda posò di nuovo lo sguardo sul ragazzo
che sedeva sul letto affianco al suo.
“Bene…” Prese la
piuma, e con lingua bagnò la punta.
“Incantos”
Sussurrò, e la bacchetta cominciò a fluttuare a mezz’aria, in attesa di
discorsi compromettenti.
Liza accavallò le
gambe, distendendosi ancora di più, reggendosi la testa con il braccio
sinistro.
“Iniziamo! Gentili
lettori, qui è Liza J. Kleen che vi parla, che intervista Tom Riddle, un
serpeverde molto amato…Ciao Tom!” Pronunciava le parole molto chiaramente,
sembrava nata per questo…con un gesto incitò il ragazzo a parlare.
“Ciao Kleen”
Iniziò, riacquistando il sangue freddo.
“Chiamami Liza!
Allora..nome completo?”
“Tom Marvolo Riddle”
“Marvolo? Che
strano…”
“Mio nonno si
chiamava così..invece…per cosa sta quella “J”?” Chiese lui.
LA ragazza
sorrise.
“Judith..non che
io di giudizio ne abbia molto..:” Disse pensierosa.
“Si dice in giro
che tu sei il discendente di Salzar Serpeverde!” Disse entusiasta la ragazza, facendo schioccare la
lingua, ignorando la domanda di prima.
Tom osservava
nervoso la piuma, che frenetica ballava sulla pergamena.
“Si…si dice!”
Riprese e Guardare Liza che sbatteva gli occhi civettuola.
“Si dice o è?”
“Bhè, a quanto
pare lo sono…si.”
Un brivido di
eccitazione passò per la schiena della grifondoro.
“Quindi sei
rettilofono?”
Tom non rispose
subito…si, era rettilofono, però gli scocciava dirlo..ma lei era Liza…e lui non
avrebbe mentito…
“Si” Ammise poi
sospirando.
“Rettilofono…e
quando l’hai scoperto?”
“Quando ero ancora
bimbo”
“Come si sente ad
essere il ragazzo più carino della scuola?”
Tom arrossì lievemente. Magari anche lei la pensava così.
“Si…ecco…ci sono
ragazzi carini come me, o forse di più…”
Senza farlo
vedere, o almeno così sperava si stava contorcendo le mani sotto il mantello.
Era così
imbarazzato e teso!
“Non giochiamo al
finto modesto, Tom! Ci chiedavamo, noi donne Di Hogwards come mai non ti
abbiamo mai visto in compagnia femminile…sempre con il caro Greent! Non è che i
due più carini della scuola…?”
“no!” cercò subito
di riparare Tom, osservando l’espressione maliziosa della bionda.
Lei schioccò di
nuovo la lingua, soddisfatta.
“Tranquillo…ho
quasi finito..un ultima domanda, Tom. Tra il bene e il male, cosa scegli?”
Tom la osservò
stupito.
Quelle domande non
erano che un pretesto per fare quest’ultima.
Non era stupida,
oltre che maledettamente affascinante.
“Bene” Sussurrò.
Lei sorrise, anche
se il sorriso aveva un che di gelido.
“Ricorda, Tom,
ricorda…dipende da dove sta la causa. Se io ho fede in una causa la seguo ovunque,
nelle tenebre e nella luce…
“…”
Tom si alzò,
sorridendo educatamente, le diede le spalle.
Voleva uscire!
Adesso…aria….
“E’ il fine che
giustifica i mezzi”
La voce dolce e
autoritaria di Liza lo raggiunse appena lui aprì la porta.
Si voltò.
Gli occhi
maliziosi di lei incontrarono quelli glaciali di lui.
“Facciamo sesso,
Tom?” Chiese, come se fosse la cosa più naturale del mondo.
La penna smise di
scrivere e si posò automaticamente su una secretaire.
Lui la guardò con
crescente desiderio.
La gonna leggermente
alzata, i capelli scompigliati appena…
Si tolse il
mantello e si sdraiò sul letto.