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Autore: Naife    01/09/2005    1 recensioni
“Sono normale” Ma la voce trapelava l’insicurezza. “No, non lo sei. Sei bello, intelligente, ambizioso, affascinante e complicato” “E questo non è essere normali?” “No”
Genere: Generale, Triste, Drammatico, Suspence, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Nuovo personaggio, Tom Riddle/Voldermort
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Matt e Tom stavano giocando a “Indovina chi” un gioco di loro invenzione.

A scacchi Tom era imbattibile, sparacchiocco era un gioco stupido e non avevano certamente voglia di giocare a gobbiglie.

Sdraiati sul letti del biondo, entrambi pancia in su ridevano come matti.

“E…indovina chi a chiesto alla Billent di mettersi insieme?” Chiese Matt riprendendo fiato.

“Boh…dopo quello che ho saputo anche Trevor potrebbe averglielo chiesto…!” Ironizò Tom con il fiatone.

“E’ ESATTO!” Riprese a ridere il biondo, come un pazzo.

“Ma dai?” Tom era allucinato.

Matt annuì con la testa…”già…”

“Incredibile..il mondo gira alla rovescia e noi non lo sapevamo!” Il moro si mise una mano sotto la testa, accoccolandosi di più.

“Si! Dai, allora potresti anche metterti con Liza!”

“Perché non ti trovo divertente, Greent?”

“Perché non hai umorismo, Riddle! Ahahaha!” Il biondo riprese di nuovo a ridere.

Tom sorrise, rendendosi conto che l’amico era importantissimo, senza Matt, Tomas si sarebbe sentito perso.

 

 

 

“Bhè, si, trovo che tu abbia le carte per farlo!”

Il preside, il professor Geniouse pensava alla proposta fatta dall’alunna di settima, Liza Kleen.

LA ragazza sorrideva raggiante.

“Ovviamente, per il gossip e il divertimento degli alunni?”Chiese il vecchio preside con un sorriso sospetto.
”Si professore!”

“Essia!” Sospirò, pensando che il pettegolezzo, in fondo non fa male a nessuno.

 

Liza uscì che era al settimo cielo!

Aveva ottenuta la direzione del giornalino scolastico!

Appena uscì dalla presidenza saltò gioiosa e sussurrò un “Evviva!”

Non pensate che Liza sia un qualunque ragazzina frivola, e neppure una normale 17 interessata al gossip!

Aveva chiesto al vecchio Geniouse il permesso di creare  un giornalino solo per lui…

Per avere una scusa…

Per avere una scusa per passare un po’ di tempo con lui, quello che stava diventando la sua ossessione…lui, Tom Riddle!

 

 

“Cosa?” Tom spalancò la bocca sorpreso togliendosi dagli occhi scuri i capelli ala di corvo, leggermente lunghi.

Liza l’aveva fermato alla fine della lezione di pozioni.

“L’eco di Hogwards ti vuole intervistare, Riddle!”

“L’eco di Hogwards?”

“si, ho creato un mensile…Sono la direttrice, e siccome tu sei un soggetto interessante, ho deciso di intervistarti.”

Tom, ebbe la sensazione che se anche lui non avesse voluto la ragazza lo avrebbe costretto.

“O..Ok!”

Infondo, avrebbe passato un po’ di tempo con la ragazza che gli piaceva.

“Perfetto!” Disse illuminandosi, anche se per nulla sorpresa.

“Alle otto e mezza, sala comune grifondoro. La parola d’ordine è giuggiola. Tranquillo, la cambiamo ogni mese.” Disse infine, osservando l’espressione stupita di Tom.

 

 

“Giuggiola!” Disse chiaramente il ragazzo con i capelli scuri davanti al ritratto della signora grassa.

“Entra!” Rispose lei, spostandosi, rivelando un passaggio.

Il serpeverde dovette inchinarsi per riuscire ad arrivare alla sala comune.

Si, se l’aspettava proprio così.

Grande, accogliente sfarzosa…piena di gente che urlava, rideva…

Calda.

Molto più calda di quella dei Serpeverde.

“Ah, Tom!” Una voce lo raggiunse.

Liza stava seduta vicino alla finestra che dava sul campo da Quiddich.

Un lungo brivido percorse la schiena di Riddle. Lui soffriva dannatamente di vertigini.

“Ciao Liza” Attraversando la Sala comune, molti ragazzi si girarono.

Lui li ignorava, come ignorava la finestra.

Cosa ci faceva Tom Riddle nella torre grifondoro? E soprattutto, un Serpeverde?

Liza, vedendo tutti i suoi compagni calamitati verso il moro decise di tranquillizzarli  “E’ con me! Lily- disse poi rivolta ad una ragazzina di terza-portami delle pergamene e una penna prendi appunti!” La ragazzina si alzò immediatamente dalla poltrona per andare a cercare le cose richieste. Tom era sconcertato. Era una ragazza molto autoritaria! E soprattutto le ubbidivano tutti!

“Io e Tom- proseguì, visto che nella Sala Comune era sceso il silenzio, osservandoli- non vorremmo essere disturbati. Vi pregherei di non farlo”

E così, La ragazza bionda si girò su se stessa, facendo oscillare pericolosamente la gonna che le arrivava alle ginocchia.

Tom deglutì.

C’era bisogno di tutto il suo sangue freddo.

Quando entrarono nel dormitorio, Liza si stravaccò su quello che sembro un letto a baldacchino comodissimo.

“Siediti” Gli ordino.

Lui eseguì elegantemente.

“Bene! Aspettiamo solo Lily..immagino tu la conosca!” Disse scoprendo i denti gradi e portando dalla spalla ad all’altra i lunghi capelli lisci.

“Si” Disse solo il Serpeverde.

La conosceva.

Gli aveva chiesto di andare al ballo con lei lo sorso anno.

Era molto carina, occhi smeraldo e capelli rossi, ma all’epoca aveva quasi dodici anni.

E lui, ok che non era tutto questo latin lover, però dodici anni…

L’entrata della ragazza in questione lo ridestò dai suoi pensieri.

In mano portava delle pergamene, una piuma e dell’inchiostro.

Appena vide Tom arrossì lievemente, balbettò qualcosa e posò tutto sul letto dove c’era Liza.

Lei la ringraziò glaciale.

“Vai pure. Se abbiamo bisogno, sappiamo dove trovarti.”

Lily se ne andò, chiudendo dolcemente la porta, e la bionda posò di nuovo lo sguardo sul ragazzo che sedeva sul letto affianco al suo.

“Bene…” Prese la piuma, e con lingua bagnò la punta.

“Incantos” Sussurrò, e la bacchetta cominciò a fluttuare a mezz’aria, in attesa di discorsi compromettenti.

Liza accavallò le gambe, distendendosi ancora di più, reggendosi la testa con il braccio sinistro.

“Iniziamo! Gentili lettori, qui è Liza J. Kleen che vi parla, che intervista Tom Riddle, un serpeverde molto amato…Ciao Tom!” Pronunciava le parole molto chiaramente, sembrava nata per questo…con un gesto incitò il ragazzo a parlare.

“Ciao Kleen” Iniziò, riacquistando il sangue freddo.

“Chiamami Liza! Allora..nome completo?”

“Tom Marvolo Riddle”

“Marvolo? Che strano…”

“Mio nonno si chiamava così..invece…per cosa sta quella “J”?” Chiese lui.

LA ragazza sorrise.

“Judith..non che io di giudizio ne abbia molto..:” Disse pensierosa.

“Si dice in giro che tu sei il discendente di Salzar Serpeverde!” Disse  entusiasta la ragazza, facendo schioccare la lingua, ignorando la domanda di prima.

Tom osservava nervoso la piuma, che frenetica ballava sulla pergamena.

“Si…si dice!” Riprese e Guardare Liza che sbatteva gli occhi civettuola.

“Si dice o è?”

“Bhè, a quanto pare lo sono…si.”

Un brivido di eccitazione passò per la schiena della grifondoro.

“Quindi sei rettilofono?”

Tom non rispose subito…si, era rettilofono, però gli scocciava dirlo..ma lei era Liza…e lui non avrebbe mentito…

“Si” Ammise poi sospirando.

“Rettilofono…e quando l’hai scoperto?”

“Quando ero ancora bimbo”

“Come si sente ad essere il ragazzo più carino della scuola?”

Tom arrossì lievemente. Magari anche lei la pensava così.

“Si…ecco…ci sono ragazzi carini come me, o forse di più…”

Senza farlo vedere, o almeno così sperava si stava contorcendo le mani sotto il mantello.

Era così imbarazzato e teso!

“Non giochiamo al finto modesto, Tom! Ci chiedavamo, noi donne Di Hogwards come mai non ti abbiamo mai visto in compagnia femminile…sempre con il caro Greent! Non è che i due più carini della scuola…?”

“no!” cercò subito di riparare Tom, osservando l’espressione maliziosa della bionda.

Lei schioccò di nuovo la lingua, soddisfatta.

“Tranquillo…ho quasi finito..un ultima domanda, Tom. Tra il bene e il male, cosa scegli?”

Tom la osservò stupito.

Quelle domande non erano che un pretesto per fare quest’ultima.

Non era stupida, oltre che maledettamente affascinante.

“Bene” Sussurrò.

Lei sorrise, anche se il sorriso aveva un che di gelido.

“Ricorda, Tom, ricorda…dipende da dove sta la causa. Se io ho fede in una causa la seguo ovunque, nelle tenebre e nella luce…

“…”

Tom si alzò, sorridendo educatamente, le diede le spalle.

Voleva uscire!

Adesso…aria….

“E’ il fine che giustifica i mezzi”

La voce dolce e autoritaria di Liza lo raggiunse appena lui aprì la porta.

Si voltò.

Gli occhi maliziosi di lei incontrarono quelli glaciali di lui.

“Facciamo sesso, Tom?” Chiese, come se fosse la cosa più naturale del mondo.

La penna smise di scrivere e si posò automaticamente su una secretaire.

Lui la guardò con crescente desiderio.

La gonna leggermente alzata, i capelli scompigliati appena…

Si tolse il mantello e si sdraiò sul letto.

  
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