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Autore: Reyka___    30/05/2010    2 recensioni
salve a tutte..non è la prima storia che scrivo,sopratutto di questo genere..che dire,spero che vi piaccia e che la seguite in tante! Baci :*
Genere: Erotico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yuri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Innanzitutto volevo ringraziare @Emmaps3 e @MorriganJo per esser state le prime due a recensire la mia storia.Sono davvero felice che la storia per il momento vi piaccia e spero continuerete a seguirla.Cercherò inoltre di seguire i vostri consigli per quanto mi è possibile,per il resto vi auguro una buona lettura del 2° capitolo ^^ Baci :*
Capitolo 2 : Non Tutto è Come Sembra

Mi accorsi che Megan era li davanti che mi guardava scioccata.

Ero diventata bianca a tal punto da risultare poco differente dalla luce che mi illuminava il volto da un piccolo lampione poco distante.

Avrei voluto parlare con lei come ho sempre fatto,senza mai fermarmi,avrei voluto chiederle tante cose in quel momento ma l'unica cosa che riuscii a dire fu:

..'' E come si chiama? ''..

Megan sembrò esitare nella risposta,ancora stordita dal mio comportamento così insolito e strano rispetto al normale.

..'' Si chiama Molly..''

Attese qualche istante guardandosi un braccialetto di quelli colorati,fatto da fili di cotone che si comprano in estate e con i quali si esprime il famoso ''desiderio d'estate'' ,poi continuò accortasi del mio silenzio in attesa di un suo prosequio.

''..ci siamo conosciute per corrispondenza 4 mesi fa e c'è stata subito intesa fra di noi.E' davvero meravigliosa,una persona dolcissima e diversa dal normale..nelle sue foto,nei suoi atteggiamenti mostra un qualcosa di androgino che mi attira molto. ''..

..'' Credi davvero che una cosa del genere possa funzionare Megan? ''..

..'' Non saprei dirlo Eyrin,non mi è mai capitata una cosa simile.Quello che provo è molto strano perfino per me,ma saprò riconoscere quello che sento quando la incontrerò. ''..

..'' E quando pensi potrebbe accadere ciò?Tra un anno,sei mesi o quanto? ''..

..'' In realtà parto tra due settimane.Ho detto a mamma che vado da un'amica e ho già fatto i biglietti.Non vedo l'ora di partire! Voglio approfittare di questi quattro giorni per conoscerla meglio,davvero ''..

Vi sembrerà assurdo,forse anomalo,ma in quel momento tutto il mio mondo andò in mille pezzi ma se dovessi darvi una motivazione,bhè non saprei darvela.Forse perchè per ben 4 mesi la mia migliore amica mi aveva nascosto tutto questo senza mai parlarmene;forse perchè mi sentivo presa in giro dopo tutte quelle volte in cui le chiedevo con chi stesse parlando e lei mi rispondeva ''nessuno'';forse perchè mi sentivo svalutata e tante sicurezze in quel momento mi venivano a mancare,ma mi sentivo ''tradita''.

Il morso allo stomaco che mi aveva tolto il respiro poco prima tornò a farsi presente più forte ed insistente causandomi un fervore di stomaco che sembrava stesse per uccidermi.Mi piegai in avanti di pochi centimetri per provare a respirare meglio,poi tornai con la schiena a formare un angolo di 90 gradi.Nel frattempo sul mio viso si dipinse un'espressione di stupore mista a incredulità alla quale Megan non si era minimamente preparata.

Provai a dire qualcosa,ma la voce sembrava esser bloccata da quel nodo alla gola che continuava a soffocarmi. In quell'istante le squillò il cellulare.Si trattava sicuramente di un messaggio,quella suoneria mi era fin troppo familiare per non riconoscerla e dal sorriso che apparve sul suo viso capì che era un SUO messaggio.

Minimamente incurante di me iniziò a risponderle e fu solo allora che mi alzai,e senza batter ciglio mi allontanai lasciando Megan li ferma su quella panchina,ancora intenta a portare avanti quella sua corrispondenza virtuale.

Quando Megan alzò il volto sperando di incontrare il mio viso si rese conto che davanti a lei non c'era che il vuoto.

Io presi a camminare come mai in vita mia,dapprima a passo svelto e poi iniziai a correre sempre più forte,piangendo senza volerlo,pensando a perchè stavo facendo questo,perchè ero fuggita così,sin quando non fui a casa.

Aprii la porta e, conscia solo del fatto che fosse vuota a causa della doppia mandata di chiavi, corsi verso camera mia buttando la borsa per terra insieme al cappotto e la sciarpa.

In preda al panico e alla confusione allora mi abbandonai gettandomi di peso sul letto,e abbracciato il cuscino come se fosse uno scudo con cui avrei potuto ripararmi, cercando di sfogare quel groppo che avevo in gola nel pianto sin quando,stremata dal piangere persi i sensi addormentata.
  
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