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Autore: Mary00    06/06/2010    1 recensioni
Un sentiero in un bosco, un ponte maledetto, un fantasma in cerca del suo assassino... Cosa si nasconde in un lago? Quali sono le forze che vivono qui a nostra insaputa, e che un giorno potrebbero giocarci qualche brutto scherzo?
Genere: Mistero, Sovrannaturale, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il buio sentiero

 

 

 

 

 

 

Capitolo 3

Lago Salice Del Gufo

 

 

 

 

Maria non credette a ciò che vide:

In quella piccola casetta, che sembrava così tranquilla e silenziosa, v'era un cadavere. Sì, un cadavere, al centro del salone giaceva per terra, aveva il viso martoriato da graffi e morsi, e tutti i vestiti erano stati sbrindellati là attorno. Maria volle urlare, ma qualcosa di freddo e bianco gli mise una mano sulle labbra poco prima che gridasse con energia e spavento, Wind.

<< Non avrei mai voluto che tu vedessi questo... >> Disse Wind con voce triste

<< ... >> Maria avrebbe voluto parlare ma quella mano gli ostruiva anche le vie respiratorie, era come un gas soporifero, più respirava più si sentiva debole, si abbandonò a terra svenendo.

Maria si svegliò a terra, era ancora nella casa dov'era il cadavere, ma al suo posto ora c'era solo una macchia di sangue, si ricordò di Wind: aveva voluto farla svenire apposta oppure era stato un incidente? Aveva portato lui via il cadavere? E adesso dov'era??

Maria non seppe rispondere alle mille domande che le vennero in mente in quel momento, quindi si alzò e si guardò attorno, era proprio una piccola baita, abbandonata. C'era un lettino col materasso a pezzi, una finestra rotta, molta polvere e un orecchio smangiucchiato su un comodino sfasciato.

Maria decise di uscire, ma inciampò su qualcosa del pavimento e cadde a faccia in avanti, si girò scocciata per vedere su cosa fosse inciampata e notò una maniglia. La prese e tirò con molta forza, fino a quando non si aprì una botola scaraventando Maria di nuovo per terra, corse a vedere cosa ci fosse nella botola, vide delle scale che scendevano giù, nel buio quasi totale. Decise di scenderle, ormai era dentro a quella storia, voleva aiutare Wind. Prese in mano il telefono e controllò l'ora, le 17:30. Avrebbe dovuto farcela a risalire prima della sera, era Aprile. Tirò fuori dalla tasca la sua torcia portatile e l'accese, poi cominciò a scendere le scale, lentamente, perché erano molto umide, ed era estremamente semplice scivolare. Quasi come se avesse chiamato la sfortuna, Maria scivolò e cadde per tutte le scale, arrivando su un suolo gelido, e sbattendo il fondo schiena violentemente.

<< Vaffanculo!! >> Sbraitò per il dolore. Per fortuna aveva ancora la torcia in mano, e non si era rovinata. 

Illuminò l'ambiente, sembrava un passaggio sotterraneo di quelli che ci sono nei sotterranei delle dighe, era abbastanza lungo, Maria non ne vedeva la fine. Si alzò da terra e fece molta più attenzione di prima, il pavimento là sotto era bagnato allo stesso modo. Camminò per molti minuti, là sotto si congelava, e lei era anche in canottiera e shorts!!

Arrivò davanti ad una porta d'acciaio, pensò che fosse chiusa, invece era aperta. A Maria arrivò un'enorme schizzo d'acqua ed una folata d'aria calda l'avvolse facendole provare una piacevole sensazione di relax, diede un'occhiata cercando di abituarsi il più rapidamente possibile dal buio quasi totale all'intensa luce del sole, e notò che era davanti ad una cascata, la cascata scorreva da sopra di lei e le s'infrangeva davanti rumorosamente, in pratica quel passaggio era per arrivare a quella cascata. Davanti alla cascata c'era un lago enorme, e sembrava molto profondo a giudicare dal colore scuro. Maria si spostò alla sua destra e camminò, provando a raggiungere una delle due rive senza cadere, ma purtroppo con insuccesso, scivolò e cadde in acqua. Quell'acqua era stranamente calda, quasi piacevole, si vede che il sole l'aveva scaldata bene per molte ore. Maria tentò di riemergere, ma qualcosa la prese per un piede, lei guardò velocemente in basso, e notò che era solo una lunga alga, continuò a guardare sotto, c'era qualcosa che stava riemergendo velocemente, "Sarà un pesce" pensò Maria, quindi si sbrigò ad uscire dal lago e si sedette sulla riva, strizzandosi i capelli e i vestiti e sospirando, poi tornò a fissare il lago, era davvero enorme, forse era d'origine vulcanica. Maria vide un'insegna malandata attaccata ad un albero e lesse:

Lago Salice Del Gufo

Ma lì non c'era nessun salice! Maria pensò che quel nome era stato dato al lago così, tanto per dare, senza un vero senso. Il sole aveva cominciato a tramontare, decise di sbrigarsi a tornare di sopra, sì, perché aveva sceso almeno trenta metri con quel passaggio! Si avviò verso un sentiero fra gli alberi e diede un'ultima occhiata al lago, notò un puntino rosso vicino a dove era caduta, non ci fece troppo caso, e cominciò a salire.

Si fecero le 20:00, era ormai notte nel bosco, Maria sapeva che non avrebbe mai fatto in tempo a ritornare a casa, quindi si avviò verso una grande quercia e si accucciò là, usando la sua leggera felpa come coperta e il malandato zaino come cuscino. L'indomani avrebbe scoperto molte cose...

 

 

***

 

 

Ehilà! Scusate se non scrivo spesso!!! Mi spiace tanto, cercherò di essere più regolare ^^'' Ma voi continuate a seguire e recensire eh?? Mi raccomando!!

Byeee

Mary00

  
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