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Autore: mafalda    05/09/2005    1 recensioni
ecco un'altra creazione....
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: un po' tutti
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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Ancora discussioni

Ancora discussioni

Draco invece aveva capito benissimo a cosa il professore si stesse riferendo. Voleva Harry, lo aveva sempre voluto, dal V anno si era accorto di provare qualcosa per il moro, ma aveva deciso di tenerselo per se; di non dirlo a nessuno. D’altra parte il suo ruolo era quello di bastardo e nulla lo avrebbe cambiato, inoltre suo padre non sarebbe stato affatto contento di quello che provava. Si era immerso nei suoi pensieri e non si era accorto che Piton stava ancora urlando.

-         … un rifiuto come te non dovrebbe nemmeno esistere, ne tanto meno permettersi…

Non terminò la frase perché un altro uomo… sicuramente un Weasley data la capigliatura e le lentiggini… lo aveva ammutolito con un incantesimo; sorrise a Draco e gli porse la mano.

-         Ciao, io sono Charley, il compagno dell’untuoso lì che continua a sbraitare come una donnetta isterica. Sono contento di conoscerti.

-         Non credo sia vero, però grazie, aprezzo il tentativo.

Draco gli strinse la mano e si rifugiò in camera; si appoggiò sulo stipite della porta e pianse tutte le lacrime che aveva in corpo.

-         Come hai potuto Harry, lui è … lui è – sbottò il professore una volta ripresosi dall’incantesimo

-         So chi è, lo so benissimo, ma come ti ho detto, merita una seconda opportunità. Ha pagato…

-         NON ABBASTANZA- gridò ancora

-         Sev… - intervenne Charley

-         Tu taci brutto traditore… lo hai trattato normalmente, lo sai di cosa è responsabile?

-         Sì, dela morte di Bill, ma non è stato lui, è stato suo padre. Suo padre, Lucius Malfoy. Ora smettila, in guerra muoiono le persone e non tutte sono morte a causa sua.

-         Quante persone sono morte a causa tua? – chiese gelido Harry

Severus si sentì morire, con loro non aveva mai parlato della sua vita sotto il marchio, solo Lupin sapeva e lo aveva perdonato… lo perdonava sempre.

-         Ha… io non lo so…- balbettò confusamente.

-         Io sì- rispose implacabile il giovane – 72 sono gli omicidi a cui hai preso parte, 147 le torture e 12 rapimenti. Ora io ti ho perdonato. Ti ho amato… e ti voglio bene, ma hai idea di quanto ho lottato con mestesso per impedirmi di amarti? Ora passiamo a Draco: 12 omicidi a cui ha preso parte, 47 torture e 1 solo rapimento; quello di Ginny alla quale non è stato torto nemmeno un capello. Ha pagato con sette anni a Azkaban, tu? Due settimane, la prima volta ti sei costituito a Silente, la seconda sei uscito grazie a me e Ron.

L’uomo chiuse gli occhi e una lacrima solitaria scese sul suo naso, non pensava che Harry sapesse tutte quelle cose, non credeva possibile che il suo piccolo e indifeso Harry lo avesse amato nonostante tutto. Sentiva il rimorso, la notte ancora sognava quei momenti, quegli occhi che nel suo delirio di onnipotenza e dolore aveva spento. Gli occhi anche dei suoi compagni di scuola, gli occhi di Lily e James…

Harry lo strinse, non avrebbe voluto essere così crudele, ma voleva a tutti i costi che Draco restasse in quella casa.

-         Sev – continuò – io ti ho amato nonostante tutto questo. Ti prego, dai il beneficio del dubbio a Draco, un tempo gli volevi bene no?

-         Si fanno molti errori – proseguì gelido – non merita nulla, ha consegnato gran parte dei tuoi amici ai mangiamorte. Lui ha ucciso Lupin…

-         E tu? Tu non hai mai consegnato nessuno ai mangiamorte? Non avresti voluto vedere Sirius Torturato a morte, non eri tu a fidarti di Voldemort?

-         Non chiamarlo così- disse lentamente l’uomo sulla sedia a rotelle – per quale cavolo di motivo lo difendi? A scuola ti ha sempre reso la vita un inferno, non perdeva occasione per umiliarti, non ha mai fatto nulla di buono nei tuoi confronti, passava tutto il suo tempo a insultare Ron. Ha chiamato Hermione Mezzosangue… come puoi perdonarlo?

-         Ma senti da che pulpito arriva la predica. Ti ricordi quante energie sprecavi ad umiliarmi in classe? Hai denunciato Lupin il terzo anno e non sei stato da meno con Ron e Hermione. Per non parlare di Neville… devo continuare?

-         No, ho capito perfettamente, tu mi consideri come lui…tu…

-         Io ti voglio bene. Ti ho perdonato anni fa. Ti ho dato una seconda possibilità, anche Lupin e Charley… perché tu non ci riesci con lui?

-         Perché mi ha ridotto così…- rispose sbattendo i pugni sulla sedia.

-         Mi dispiace- disse Draco scendendo dalle scale

aveva gli occhi bassi, non si era mai scontrato con nessun uomo del suo passato, e ora doveva affrontare la prova più dura: gli occhi di Severus. Gli stessi che lo avevano cresciuto, che lo avevano ascoltato, che lo avevano protetto; ora lo guardavano con lo stesso disprezzo con cui guardava Potter i primi anni di scuola. Lui sapeva i reconditi motivi che lo avevano spinto a diventare un mangiamorte … un tempo lontano era mangiamorte anche lui.

-         Professor Piton, mi rendo conto che non mi perdonerà mai per averla ridotta in quello stato. Nemmeno io riesco a perdonarmi. Non sono più lo stesso di 7 anni fa, mi rendo conto che non ha più fiducia in me… ma io…

-         Non mi fai pena Malfoy, non me l’hai mai fatta. Hai fatto la tua scelta tanti anni fa. Ora, se non vi dispiace vado a dare istruzioni a Dobby per la cena. Spero che tu non sarai presente…

L’uomo si avviò verso la cucina imprecando.

-         Scusalo, disse Charley, non ha un buon carattere.

-         Sono io che devo essere scusato e non mi basterà tutta la vita per espiare… credo sia meglio che io ceni in camera.

Harry lo accompagnò e chiuse la porta.

-         Non devi prestare fede alle idiozie di Severus, è solo molto arrabbiato. È ferito da me e dal fatto che in te vede quello che era un tempo. Poi averti accanto riapre in lui vecchie ferite e sensi di colpa.

-         Perché? Perché sono qui, prima non mi hai risposto.

-         Tu cosa pensi?

-         CHE SEI FOLLE! – iniziò a gridare -  CHE HAI SEMPRE LA FOTTUTA ARROGANZA DI VOLER SALVARE IL MODO… CON ME CI HAI PROVATO E GUARDAMI…HO PASSATO 7 ANNI IN PRIGIONE. NON PUOI SALVARE IL MONDO…

Draco era furibondo, tutti gli insulti lo avevano ferito, più di tutti gli anni ad Azkaban, 5 minuti con il suo ex professore lo avevano distrutto. Harry non disse nulla, lo fece sfogare e lo osservò; si stava ancora chiedendo perché lo avesse accolto in casa. Forse aveva ragione Severus, non lo aveva mai dimenticato. Sicuramente aveva amato Severus, con tutta l’anima, ma Draco era il suo yin, il suo out, il pezzo mancante della sua mela. Gli si avvicinò e gli porse un fazzoletto.

-         Io ora devo andare, non posso risponderti, gli ospiti mi aspettano… oggi non sarai l’unico a essere condannato senza appello.

-         Mi odia Potter, mi odia e lo farà per sempre…

-         Non credere. Mi odiava e siamo stati insieme 4 anni, odiava tutti i Weasley e con Chad sta insieme da un po’… Sev è buono… molto in fondo… buona notte..

-         Buona notte anche a te…

 

  
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