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Autore: La_Spynn    05/09/2005    4 recensioni
Solo per essere certi che voi Umani lo capiate, tutta questa storia è iniziata per colpa vostra. Vostra e della vostra perenne sete di potere. Cioè, se non aveste creato quelle maledette pietre ora io sarei un Demone felice. Ma voi no, certo. E così io e un altro po' di gente abbiamo dovuto scorrazzere a destra e a manca per la terra. No, davvero, grazie, Umani.
Genere: Avventura, Comico, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Dieci Pietre Magiche

Dieci Pietre Magiche

Quelle Cose Chiamate Guai

 

Sala’hari di Tebe

Fu una sorpresa, per me, vedere Ahkra. Dico davvero. E’ uno di quei Demoni che, appena li vedi, li prendi per degli sfigati pazzeschi, ma, man mano che li conosci, capisci che non lo sono affatto.

La prima volta che l’ho incontrato è stato a Tebe, non la Tebe in Grecia, la Tebe in Egitto, la mia città d’origine. Io ero legato ad un potente stregone umano, Nefer, che mi aveva evocato e via dicendo. Lui, invece, era libero come l’aria e si vantava con tutti delle sue imprese assurde in tempi troppo lontani per essere ricordati. Credevo che stesse mentendo, anche per questo gli ho detto di chiudere il becco.

Ho scoperto troppo tardi che aveva maledettamente ragione, che era stato evocato per la prima volta secoli prima. Ma io come facevo a saperlo, per tutti i demoni? Ci siamo odiati, ma la colpa principale è di voi umani. Voglio dire, ci mettevate sempre uno contro l’altro. Io con i Maya, lui con gli Spagnoli, io con gli Scozzesi, lui con gli Inglesi, io con i Cartaginese, lui con i Romani… anche questa è una cosa che mi fa impazzire. Lui sta sempre con quelli che vincono. Tranne forse quella volta con… no, ha vinto anche lì.

Ma torniamo a noi. Quel vampiro, Vladyqualcosa, doveva avere un bel po’ di amici, perché quasi tutti i succhiasangue in sala alzarono la testa, aggrottando la fronte. O, più probabilmente, erano solo talmente idioti da volersi confrontare con due demoni antichi come me e il tipo di Ninive.

Io lo odio, l’avete capito, no? Sfortunatamente non posso odiarlo apertamente, ho già rischiato una volta di crepare miseramente per mano sua, mi sono salvato per pura fortuna, quindi devo almeno fare finta di sopportarlo. Però, quando un succhiasangue insulta un Demone non posso rimanere impassibile, anche se è un demone che odio.

<< Avevo giusto bisogno di un po’ di esercizio >> mi sorrise Ahkra. Assurdo, meno di settant’anni fa mi sparava addosso e adesso, con altrettanta tranquillità, mi sorride. Prima o poi lo strozzo.

<< Questo non vuol dire che noi siamo amici, chiaro? >> magari sono un po’ brutale a farglielo notare così. Però, dai, non vorrei mai che qualcuno pensasse che io sono amico di quello. Che ne sarebbe della mia reputazione? Ok, non cambierebbe nulla, perché infondo Ahkra è potente, ma non importa.

<< Chiaro. A proposito, tu chi sei? >> Sa benissimo chi sono. Lo fa apposta. Giuro che se qualcuno mi chiede perché lo odio potrei arrabbiarmi…

Una porta si spalancò di botto ed entrò il tipo che mi aveva mandato quella stupida lettera. Il me umano, Sam Patterson, stava comprando un giornale per i cavoli suoi, quando quel tipo gli va a sbatter contro, cercando di infilarmi in tasca quella lettera. Mi ha tirato un pestone di quelli che non si dimenticano, perciò gli ho lanciato un Hazzel piccolo piccolo e quello si è messo ad urlare. Credo che il giornalaio abbia pensato che lo avessi ucciso. Tanto era solo un umano e, sinceramente, di quello che pensano gli umani me ne frega ben poco. Comunque Viyandra è scappato con la coda tra le gambe. E’ uno di quei demoni nati durante la Seconda Guerra Mondiale, delle mezze cartucce che non sanno neppure la differenza tra gli Assiri e gli Egiziani. Io sono egiziano. L’altro qui è Assiro. Gli egiziani sono meglio.

Ho letto che mi voleva incontrare e bla bla bla. Allora sono venuto qui, più per non annoiarmi. Ultimamente la Grande Mela è un posto piuttosto noioso. Decisamente noioso.

Viyandra, che, per la cronaca, è un maschio, questo mi ha detto di aggiungerlo Ahkra, non voglio neppure sapere perché, mosse alcuni passi all’interno della sala, guardandosi intorno.

Il suo aspetto umano era ridicolo. Avete presente quei ragazzi che nessuno guarda minimamente, ignorati per tutto il liceo? Ecco. Gli mancavano i brufoli, che probabilmente aveva fatto scomparire per magia, e poi me lo sarei visto benissimo nella foto che immortala i “Migliori della Classe Anno 2005”.

<< Cosa state combinando? >> Io, Ahkra e Vladysucchiasangue lo guardiamo, straniti. Sapevamo che era un demone giovane e poco esperto… ma, per chiamare a raduno due come me e l’altro di Ninive, e non solo noi, scoprimmo più tardi, speravamo fosse almeno un pochino potente. Beh, ci sbagliavamo.

<< Tu,cosa stai combinando? >> Ringhiò Ahkra, in un modo che, devo ammettere, mi ha colpito. Devo imparare ad imitare quel tono, irritato, superiore e quasi disgustato. Sembra dire “Io sono un demone millenario, tu chi sei per parlarmi in questo modo, topo?” << Non ti sembra pericoloso convocare me e il tipo qui >> Io. Lo. Odio << Per i tuoi comodi? Potremmo offenderci >>

Viyandra borbottò qualcosa di incomprensibile. << Seguitemi >> fece poi << Anche tu >> aggiunse, guardando VladyCoso. Questo mi stupì. Accetto di lavorare con un Licantropo. Accetto di lavorare con degli Umani. Più difficilmente di comandare dei Folletti Minori. Sforzandomi molto potrei anche lavorare con Ahkra. Ma Non con uno di quei disgustosi succhiasangue!

Pensandoci dopo, ho capito che Viyandra tanto stupido non doveva essere. Meno di mille anni fa, se qualcuno come lui mi avesse ordinato anche solo di fargli un cocktail, lo avrei chiuso in un barile e buttato nella Fossa delle Marianne. Beh, magari non sarei stato proprio così cattivo, le tre Marianne sono davvero impossibili, e sono parecchi i Demoni, anche alcuni piuttosto potenti, che ci sono rimasti secchi per colpa delle loro chiacchiere combinate. Una volta ho incontrato Marianna Syun, una bella ragazzina davvero, con quelle scaglie bianche e l’occhio azzurro… eravamo a Roma, se non sbaglio. Modestamente facevo il gladiatore. Anche lei, in effetti, ma la folla preferiva me.

Di Marianna Ryun ho solo sentito parlare. E non bene, fidatevi. Però deve essere meno bella di sua sorella. Sinceramente non apprezzo i Demoni con più di sette occhi, mi sento troppo osservato.

La terza non so neppure come si chiama, ma tutto questo discorso è per spiegarvi che sono tre e, se una è ancora piacevole, tre contemporaneamente sono troppe.

Entrammo in una stanza sul retro, questi maledetti pub hanno sempre stanze sul retro, anche se la maggior parte sono sgabuzzini ingranditi con la magia tanto da sembrare grandissimi, anche se continuano a puzzare di sgabuzzini. Oltre a me, Viyandra e Ahkra, ho deciso di ignorare la sanguisuga, magari così facendo se ne andrà, prima o poi, c’erano un altro paio di creature e una sedia vuota, segno che mancava ancora qualcuno. Dico creature, perché, quelli che mi trovai davanti, non erano decisamente demoni. La prima era un Licantropo. Zhou Jaied, Occhio di Smeraldo, una dei cinque licantropi con cui la mamma ti consiglia di non parlare. Carina, grazie tante, con quello strano odore selvatico, un misto tra sangue, paura, foglie e via dicendo, ma decisamente troppo pericolosa per i miei gusti. Capelli e occhi color caramello, probabilmente la sua forma umana aveva un grazioso colorito ambrato, era accucciata davanti al camino. Un lupo, troppo grosso e massiccio per essere un lupo normale. Le unghie troppo lunghe e affilate. I denti troppo… beh, ok, la pianto. Solo mi ha colpito. Pensavo che avesse una certa età, invece ho scoperto poi che era una marmocchia pelosa. Neppure un secolo… puah!

L’altro era…. Brrr… rabbrividisco ancora a pensarlo… Un… Mezzo… ebbene si, un Mezzo Demone, un Mezzo Sangue, un Sangue Sporco o Sangue Misto! All’inizio pensavo che ce lo avessero portato lì come spuntino.

La verità era molto meno piacevole. Sembrava un umano, ma non perché avesse scelto, come me e Ahkra, di andare in giro nella forma umana, tanto per non insospettire qualche bipede con manie da cacciatore. Semplicemente non aveva altra forma. Capelli castani, ereditati dalla parte umana del suo albero genealogico e occhi rabbrividevolmente da uomo. Noi demoni abbiamo degli occhi stupendi, non lo dico per scherzare. Oltre ai colori, la nostra pupilla è leggermente più sottile della vostra. Avete presente quella di un gatto? Beh, più o meno. Gli occhi di Jonhel, il Demone Serpente, Ahkra mi ha detto che la conoscete già, non voglio sapere come l’ha descritta quel maniaco, perché è grazie a lui se la popolazione di Demoni è costantemente in aumento, sono notevoli, a riguardo. In forma umana, potrebbe essere scambiata per una donna, ma guardala negli occhi e capisci che non è così. Ora, voi, pensate subito alle lenti a contatto, ma non è colpa mia se avete l’assurda mania di trovare spiegazioni complicate a cose semplici. Ben pensandoci, quando qualcuno parla con Jonhel, non la guarda mai negli occhi. Vabbè, facciamo in fretta. Sono di un caldo color sabbia, che mi ricordano il mio amato deserto dell’Egitto, brillanti di crudeltà e malizia, quegli occhi che, se vedi in una notte buia, ti fanno accapponare le scaglie.

Ma di cosa stavamo parlando? Oh, giusto, gli occhi del mezzo demone, scrivetelo sempre minuscolo, altrimenti gli date troppa importanza, erano inconfondibilmente umani. Verdi, di quelli che al maniaco che mi stava vicino piacevano tanto, la giustificazione è stata “mi ricordano i verdi boschi della mia giovinezza” e no, non serve ricordargli che è nato nel bel mezzo del deserto, perché tanto non vi ascolterebbe comunque.

Il Licantropo, gli dei benedicano la sua testolina lupiforme, gli stava ringhiando contro e credo che, se noi non fossimo entrati, il lupacchiotto avrebbe cenato con carne umana a metà.

<< Signori… >> cominciò Viyandra, completamente ignorato da tutti. Zhou Jaied si alzò sulle zampe posteriori, emettendo un mezzo ringhio per salutarci. O, meglio, salutare me, dato che abbiamo lavorato insieme per un paio di mesi per l’Inquisizione, ammazzavano le streghe e avevano Demoni sulla lista paga, buffo no? Ahkra sorrise, impegnato a scrutare il mezzo demone, immaginatevi che sia scritto più in piccolo di tutto il resto, con l’aria di un gatto che gioca con un topo. Un mezzo topo, molto molto brutto.

Io ignorai tutti, concentrando la mia attenzione sulla sedia vuota. Chissà chi mancava, ancora. C’era un Demone Rompiscatole, ma abbastanza potente, leggasi Ahkra, un Alto Demone molto molto intelligente e furbo, tanto che voi umani non potete neppure lontanamente paragonarvi a lui, Io, un vampiro succhiasangue con un pessimo carattere, Vladycoso, un Licantropo Femmina, se vi azzardate a chiamarla “Licantropa” vi stacca le orecchie e ci si fa un braccialetto, Zhou, e il mezzo demone mezzo schifo. Mi sembrava che fossimo a posto.

<< Lasciate che faccia le presentazioni! >> ritentò Viyandra, in tono lamentoso.

Tutti ci zittimmo, più perché non ci aspettavamo che il coso si mettesse a piangere perché non lo ascoltavamo, più che per rispetto.

<< Il signore è Ahkra di Babilonia… >>

A questo punto, lui si arrabbio. Riprese la sua forma da demone, spalancò le ali e fece urlare Viyandra.

<< NINIVE >> ruggì, per poi riprendere la sua forma normale subito dopo << Chiaro? >> A volte, questi sbalzi d’umore, mi fanno un po’ paura.

<< S… si, di Ninive! >> annuì, terrorizzato l’altro. Razza di mezza cartuccia, farsi spaventare dal Demone che inviti a cena << Sala’hari di Tebe >> Moì, tanto per dirvelo di nuovo << Zhou Jaied del Branco >> la dolce fanciulla ci mostrò le zanne << E… >>

<< Un lurido mezzo demone! >> ringhiai io, gettando indietro il capo. Non sapete quanto mi sia dovuto esercitare per imparare a gettare indietro il capo a quel modo…

<< Ha ragione. Strappiamogli le budella e facciamoci dei festoni… >> propose la lupacchiotta. Piacevolmente perversa, queste idee sanguinolente possono venire solo ad un Licantropo.

Il tipo cambiò espressione. << Se solo ci provate vi ucciderò tutti. Io sono Yahan, un cacciatore di Demoni>> posò una mano sulla spada d’argento, mi parve di sentire Ahkra sussurrare un “Ouch”, e ci guardò con aria di sfida. Ci scambiammo uno sguardo.

<< Tu sei uno. Noi siamo tre >> cominciai, indicando il Demone di Ninive e Zhou.

<< Quattro! >> cominciò Vladysucchiasangue.

<< Cosa fai adesso, coso? >> sorrise Ahkra. Dovessi anche perderci una mano, prima o poi scoprirò da che libro prende tutte queste battute sarcastiche!

<< Calmatevi! Voi dovete lavorare insieme, non uccidervi! >> pigolò Viyandra << E manca ancora…>>

<< Ehi, gente, vi state divertendo senza di me? >> cinguettò qualcuno. M.A.L.E.D.I.Z.I.O.N.E. Conoscevo fin troppo bene quel qualcuno. E, a giudicare dall’espressione di Ahkra, anche lui doveva già aver incrociato la sua strada con Ekean. Ok, per voi Umani, Ekean è un nome assurdo e che non vuol dire nulla.

Per noi Demoni, Licantropi e Vampiri, è una specie di incubo in miniatura. << Oh, Akky! No, non ci credo! C’è anche Sally! Zizì, da quanto tempo! >>

Tutti lanciammo un’occhiata assassina a Viyandra. Lo pseudo- cacciatore di Demoni lo avremmo anche potuto sopportare. Ekean NO.

 

  
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