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Autore: Natalja_Aljona    11/06/2010    3 recensioni
George stava per dire qualcosa, ma un urlo squarciò la quiete di Arnold Grove.
-PAPYYYY!!-
-Cosa vuoi, Raymond??- domandò George, cercando di mostrarsi paziente, ma visibilmente scocciato.
-C'è una lucertola!- gridò Ray, eccitato.
-E CHE CAVOLO ME NE FRE... Fantastico, Raymond! Si vede che sei mio figlio! Ce l'abbiamo nel sangue, noi Harrison! Semplicemente, spacchiamo!- George modificò provvidenzialmente il suo tono di voce, conseguentemente all'occhiataccia di Lucy.
Poi diede un lieve bacio sulla fronte di quest'ultima, posandola finalmente a terra.
-E adesso va a quel paese, Harrison- borbottò tra se e se Lucy, fingendo di spolverarsi i vestiti, per darsi un contegno.
George raggiunse a grandi falcate la camera del figlio, pensando tra se e se:
Se quella lucertola è entrata nella MIA chitarra, giuro che le stacco la testa!
Gennaio 1972.
Dodici anni dopo "Revolution".
La storia di Ray, Jim e John Harrison, ovvero...i figli di George Harrison e Lucy Richards.
Genere: Commedia, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: George Harrison
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Lucy is a Rainbow'
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The only living pirates in London

(Part 1)


Lunedì, di nuovo.

Dove ci sembra di aver già sentito queste parole?

A Liverpool, con gli Harrison.

Spostandoci a Londra, però, vedremmo una situazione molto simile...anche se alquanto più bislacca.

Due strani individui vestiti di nero, con due paia di occhiali da sole calcati sugli occhi e un cappuccio dello stesso colore, decorato soltanto da un buffo pennacchio rosso e verde che spuntava da un lato, si stavano avvicinando a Trafalgar Square.

C'era poco da fare.

Era lunedì pomeriggio e, come tutti i lunedì pomeriggio a quell'ora, Duncan e Ronald Duck si preparavano a bussare alle porte di mezza londra.

Una coppia di anziani stava attraversando la piazza.

Ronald e Duncan gli lanciarono un'occhiata di traverso, al che la donna strinse il braccio del marito.

Non era prevista la presenza di altra gente, nel loro piano, ma, d'altra parte, era lunedì pomeriggio, erano a Londra, a Trafalgar Square...

Soltanto con uno sciopero del genere umano avrebbero potuto anche solo sperare di trovare la piazza libera.

Ronald lanciò uno sguardo a Duncan, che si accigliò.

Solo quando il compagno gli mostrò il pollice alto, Ronald si decise a girare la rotellina dell'ordigno che nascondeva nella tasca del giubbotto, che si accese con un flebile ma distinto clic.

I due vecchi non avrebbero intralciato i loro piani.

-Egidio! Egidio, hai appena calpestato la mia dentiera!- strillò a un certo punto la vecchia, facendo quasi saltare in aria il povero Duncan, che si stava accostando a loro proprio in quel momento.

-Bella giornata, eh, signora?- fece per dire, ma l'urlo ancora più acuto del vecchio Egidio lo mise completamente a tacere.

-Elvira, Elvira, perdonami!-

-Torno da mia madre! E comunque mi chiamo Algisia!-

-Povera disg...ehm- Egidio si guardò intorno, giusto in tempo per vedere Algisia girare sui tacchi e scomparire dietro una siepe, sputacchiando saliva sui poveri piccioni che facevano comunella lì intorno.

Duncan scoccò a Ronald un'occhiata d'intesa.

Meno uno.

-Stupide lenti a contatto...- commentò Egidio, cercando di raggiungere la moglie, ma Ronald lo fermò.

-Di qui non si può, signore-

-Cosa?! Sono colonnello, io!- protestò quello, agitando furiosamente i pugni verso di lui.

-Di qui non si può, colonnello- si corresse.

In quel momento, però, l'ordigno nella tasca di Ronald emise uno strano ronzio e la voce di un radiocronista gridò:

-The Beatles, live at the BBC!-

-Spegniiii!!- strillò Ronald, tappandosi le orecchie.

Il vecchio se l'era data a gambe, inciampando più volte nei suoi stessi piedi, per via delle lenti a contatto.

Mistero svelato.

L'ordigno era un walkie-talkie.

-Pronto? Pronto! Qui è K...Kristin Richardson. Individuo sospetto in Trafalgar Square. Passo e chiudo! Passo è chiudo! Passo e...-

-CHUDI!!-

Ronald mise una mano in tasca e poco dopo ne estrasse un fazzoletto ricamato e profumato di violetta.

-Pronto pronto pronto! Prova! Qui è sempre Kristin Richardson, adesso l'individuo sospetto si sta soffiando il naso!-

-Sono io, l'individuo sospetto!-

Un attimo dopo, Duncan dovette fare una completa rotazione di 180° su se stesso, per schivare un motorino che, proprio in quel momento, gli aveva tagliato la strada.

-Pronto pronto pronto! Sono arrivato!-

-Tre parole. TOGLITI. DI. MEZZO-

-Sont les mots qui vont tres bien ensemble,

tres bien ensemble-

-I love you, I love you, I love you!- concluse Ronald, battendo le mani come una foca.

-Sei pronta, Kristin?-

-A-ehm. Pronto-

-Il nostro giro sta per cominciare-

-Let's go, go, go, go, GO!-

-If you start me up... I'll never stop. -

I tre si stavano per avviare verso la prima casa, quando Kristin si accorse che un poliziotto, poco lontano, aveva iniziato a prendergli la targa del motorino.

-Bene. Questo è quello sparito due mesi fa...-

-Allarme rosso! Allarme rosso! Allarme rosso!- iniziò a gridare, saltando in aria come una molla.

-Calma, Kris. Stai calma-

-Ehi, Ron...non è il tuo telefono, questo??- sussurrò a un certo punto il maggiore dei Duck, indicando il giubbotto vibrante dell'amico.

A quelle parole, Ronald afferò il telefono e gridò:

-Pronto?!-

-Ronnie! Cuginetto mio!-

Era Lucy.

-Metti giù, Lucy- borbottò il ragazzo, spaventato. -Rischi di farci saltare la copertura-.

Ma lei non l'ascoltò.

-Che state facendo??-

-Ti ho detto di mettere giù, Lu'! Aspetta... Keith! C'è tua sorella al telefono!-

-Genio! Ce l'hai fatta saltare tu, la copertura!-

Un urlo, all'improvviso, li raggelò tutti sul posto.

-I ROLLING STONES!-

Nella confusione, un ragazzo afferrò il telefono.

-Pronto? Pronto? Ron!-

-Chi parla?-

-Sono Lucy!-

Il ragazzo trattenne un urletto isterico.

-Lucy Richards? Lucy Harrison? La Lucy Richards di Their Satanic Majestic Request? La Lucy Richards di She's a Rainbow??-

-Sì, sono io, ma...chi parla??-

-Mi chiamo Julian!-

-Julian Lennon? Jude?-

-Sì, magari! No, io sono Julian Zimmerman!-

-Eehm...chi?? Non credo di ricordare chi...-

-Lucy Richards al telefono!- gridò allora il suddetto Julian, eccitato.

Qualcuno cercò di rubargli il telefono di mano.

-Lucy, sposami!-

Lucy, inavvertitamente, aveva inserito il vivavoce.

Fu allora che George, che aveva assistito a tutta la conversazione, le prese il telefono di mano e gridò:

-MA VA A QUEL PAESE!- e fece per chiudere la comunicazione, ma Jim gli rubò a sua volta il telefono di mano.

-Qui è Jimmy Keithy Harrison, in diretta da Arnold Grove! Mio padre vi manda tutti a quel paese! Oh baby! Yeeeeh baby! Woooooh baby! Jimmy Harrison vi saluta!-

-Chiudi, Jim- gli ordinò George, ma il bambino non lo ascoltò.

-Ah, dimenticavo! La telefonata e a carico del destinatario!- gridò.

Al che il povero Ron si mise letteralmente le mani tra i capelli.



Poi, all'improvviso, un altro urlo.

-NOI NON SIAMO I ROLLING STONES!-

La folla tacque di colpo.

-Voi...non siete chi??-

Kristin sfoderò un sorriso smagliante e aprì un alquanto sospetta valigetta, da cui Duncan e Ronald iniziarono ad estrarre tirare di fuori di tutto, cavallette, aspirine, perfino pezzi di motorino.

Dopodichè Ron salì in piedi sulla valigetta e iniziò a gridare:

-Convertitevi a Geovah, signori! Convertitevi!-


End of Part 1

Buon pomeriggio a tutti!!

Scusate la brevità del capitolo, ma tra pochissimo ho le prove del saggio di piano, così ho deciso di dividere il capitolo in due parti...la seconda, con anche il consiglio di classe di Lucy e, prossimamente, il saggio di chitarra di John, la posterò domani ;)

Domani è anche l'ultimo giorno di scuola, grazie al cielo!!

E sono anche riuscita a scampare l'interrogazione di scienze...xD

Wow...uno dei venerdì più decenti di tutto l'anno scolastico(forse perchè è l'ultimo?? xD).

Il titolo del capitolo, invece, è preso da “The only living boy in New York”...oppurtunamente modificato, ovviamente xD

Bene, spero che il capitolo vi sia piaciuto!! ;)


Passiamo alle recensioni!!

Zazy:Eggià...ma, d'altra parte, Georgino è sempre adorabile xD Vedrai cosa farà Lucy nel prossimo capitolo...ti dico già che sarà un'azione degna di lei xD

Eh, ma vedrai che non è proprio russo...anzi, non è russo proprio per niente xD Ma l'identità dello pseudo-Potamak la scopriremo poi...xD

Ecco qui gli Stones...sono sempre i soliti, vero?? xD


E adesso corro a provare, che come al solito devo smaltire l'ansia “pre-saggio” che mi viene tutti gli anni(e sperando vivamente che non mi cada addosso il pianoforte-anche se è un po' improbabile-come a George Clooney xD)...fatemi gli auguri!! xD

A presto,

Marty

  
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