PEACH CORNER:
Ciao
a tutti lettori! Come ho già detto chiedo
scusa immensamente per il ritardo! Vi giuro che non
succederà più! E state
tranquilli perché io non lascerò mai incompiute
le mie storie, le continuerò
tutte fino alla fine!
Comunque passiamo al capitolo, qui vedrete la
vendetta dei nostri serpeverde, nonostante i molti suggerimenti di chi
ha
recensito mi abbiano tentato la loro vendetta
sarà… diversa da come la
immaginate ma molto efficace (secondo me…).
Ora vi lascio alla lettura, un bacio!!!
Peach_93
RINGRAZIO:
Le 29
preferite <3
Le 5
ricordate <3
Le 65
seguite <3
Come
farei senza di voi? Grazie!
Barbarak:
Mwahahaha hai ragione… vendetta tremenda vendetta!!!! Eccoti
accontentata!
Spero che ti piaccia il capitolo, se ti va fammi sapere =) ciao!
Giuli
95:
Grazie mille dei complimenti!! Wow! Fanno sempre piacere
=) in questo capitolo
vedrai le sorti del “pooovero”
Riki…
mwahahaha dimmi cosa ne pensi se ti va! Ciaoo!
Streghetta89:
hihihi qui vedrai come diventa Draco vendicativo… non
spaccherà il muso a Riki
ma gli farà un altro tipo di male…
hehe… anche se un bel cazzotto non glie lo leverà
nessuno U_U… ok, basta anticipazioni ^^ se ti va fammi
sapere che ne pensi del
capitolo! kiss
Sweet
Me:
ç.ç chiedo venia! Mi dispiace di aver aggiornato
in ritardo… spero di farmi
perdonare col capitolo… hai fatto bene comunque a farmelo
notare! Comunque ti
ringrazio per seguire la ff e per i complimenti, Draco ha trovato un
buon
metodo per fargliela pagare hihi vedrai, quell’odioso di Riki
avrà il ben
servito sia da lui che da Blasie! Se ti va fammi sapere un tuo parere
=) un
bacio!
Lucy97:
Wow, grazie mille! =) sono contenta che la storia ti
piaccia!! Eccoti
accontentata, questo capitolo parlerà della vendetta di
Draco e Blasie…
mwahaha… che ne dici, sono stata troppo cattiva o troppo
poco? =) Bacio
Capitolo 12
“Eccoci
arrivati Hermione, ora vai in dormitorio e
riposati ok?” disse un ragazzo dai capelli biondi.
“Ok, grazie Draco…” rispose la
caposcuola
grifondoro.
Il serpeverde sorrise e dopo averle dato un lieve
bacio a stampo si diresse verso i sotterranei.
Nonostante all’apparenza potesse sembrare calmo il
suo animo era in tempesta.
Dire che era arrabbiato non rendeva affatto
l’idea.
Se solo pensava a quello che Mackenzie aveva osato
fare a Hermione una rabbia indescrivibile lo assaliva, non riusciva a
capacitarsi del fatto che quel ragazzo fosse potuto cadere
così in basso.
Glie l’avrebbe fatta pagare… e anche amaramente.
Doveva però ricordarsi di non perdere il
controllo, era necessario che rimanesse calmo e che agisse in modo
freddo e
razionale.
-per una
buona volta l’essere un Malfoy alla maniera di mio padre mi
tornerà utile…-
pensò prima di varcare la porta del dormitorio serpeverde
con un ghigno
strafottente.
La sala comune era gremita di studenti e il loro
chiacchiericcio rendeva l’atmosfera leggera.
Draco vide subito Riki chiacchierare con Theo e
Blasie e gli si avvicinò con una tranquillità che
celava la sua tempesta
interiore.
“Hey Riki, amico…
dovrei parlarti in privato, verresti un attimo in camera
mia?” disse il
principe delle serpi con una voce forzatamente tranquilla.
“Hem... certo Draco, arrivo” disse Riki alzandosi.
I due stavano per dirigersi nella stanza del
principe delle serpi ma Blasie li bloccò e prese per un
braccio il suo amico.
“Hey Draco… dovrei parlarti un secondo”
Il biondo non si scompose e con un falso sorriso
disse a Riki:” Aspettami in camera mia, scambio due parole
con Blasie e ti
raggiungo”.
“Ok…” rispose il ragazzo andandosene.
Zabini guardò negli occhi il suo migliore amico e
gli chiese:” Draco… cos’hai in
mente?”.
“Voglio solo scambiare quattro chiacchiere
amichevoli con Riki… tutto
qui…”.
“Dra… ti conosco bene e so che non sono quelle le
tue intenzioni… ti prego amico non fare gesti avventati di
cui potresti
pentirti”.
Draco si passò una mano tra i capelli e
rispose:”Tu non puoi capire Blasie…
lui… lei… diceva la verità…
non era davvero
come sembrava…”.
“Cosa vuoi dire? Hermione ti ha spiegato tutto non
è vero?... cos’hai scoperto?” chiese
cauto il moro.
“... Lei era sotto imperius… non
voleva… e non è
la prima volta…”.
Zabini a quelle affermazioni sgranò gli occhi
inorridito.
“Vuoi dire che lui…”.
“Già… proprio
così… è per questo che Hermione si
comportava in modo strano quando eravamo soli”.
Il moro chiuse gli occhi e respirò rumorosamente,
quando li riaprì erano diventati due lame taglienti fredde
come il ghiaccio, un
ghigno poco raccomandabile si stampò sul suo volto e disse:
“Sai Draco, mi è
venuta anche a me voglia di fare una chiacchierata
amichevole col nostro Riki… sono con te amico, se
vuoi…”.
Il biondo serpeverde ghignò a sua volta e rispose
indicando la strada per camera sua:“Dopo di te
Blasie”.
I due ragazzi si diressero in camera di Draco dove
ad attenderli c’era un Riki piuttosto nervoso.
Draco entrò ostentando una tranquillità che non
aveva e Blasie lo seguì chiudendo la porta dietro di se
rumorosamente per poi
far scattare la serratura.
Riki a quel rumore sobbalzò, poi ricomponendosi in
fretta disse:”Hey Draco… Blasie, come mai anche tu
qui?”.
Il moro si sedette con studiata lentezza su una
sedia, poi rispose:” Sai, anche io avevo voglia di chiacchierare amichevolmente con te… così mi sono
unito a voi”.
Draco si sedette sul suo letto e invitò Riki con
finta gentilezza a fare lo stesso, poi prese la sua bacchetta e
insonorizzò la
stanza, allo sguardo preoccupato di Riki rispose
ghignando:”Sai, non vorrei mai
che delle orecchie indiscrete potessero sentirci...”.
“Capisco…” rispose lo studente di
Durmstrang
sistemandosi la cravatta, “Allora… di cosa dovete
parlarmi? Immagino che centra
quello che avete visto prima… giusto?”.
Blasie annuì e chiese innocentemente:”Allora, amico, da quanto tempo sei interessato
a Hermione?”.
“Beh… ecco io, si insomma da… un
po’…” rispose lo
scozzese.
“E da quanto lei è interessata a te,amico?”
chiese Draco appoggiando i
gomiti sulle sue ginocchia.
“Beh, non lo so… io…”.
Malfoy disse in un ringhio:”ah, non lo sai? Tu che
dici Blasie?”.
“Io dico che lei non è mai stata interessata a
lui”.
“C-Cosa? N-non è vero!! Avete visto con i vostri
occhi cosa stavamo facendo prima…”.
Draco abbassò le palpebre e respirò
profondamente,
non poteva perdere il controllo…non subito almeno.
Blasie a quella risposta così affrettata scosse la
testa, regola numero uno: quando si mente mai ribattere con troppa
immediatezza…
“Riki, Riki, Riki… non ti hanno spiegato che
è
vietato usare maledizioni senza perdono qui ad Hogwarts? E che se una
ragazza
agisce sotto imperius non è cosciente delle sue
azioni?” disse Blasie
guardandolo negli occhi.
“Andiamo… ragazzi voi non penserete certo che
io…”.
“Shhh… non sprecare fiato inutilmente Riki, dicci
la verità e forse non ti
accadrà
nulla” disse Draco cercando di mantenere un tono calmo.
Riki si alzò esclamando“Ma ragazzi
io…”.
“Sta’ buono Mackenzie” disse Blasie
puntandogli
contro la bacchetta intimandogli di sedersi.
Il ragazzo obbedì e si sedette a debita distanza
da Draco.
“Richard Mackenzie, è inutile che cerchi di
mentire, sappiamo ciò che hai fatto a Hermione, la mia Hermione” disse Draco
alzandosi lentamente.
“La t-tua He-ermione?!”.
“Sì, la mia
Hermione, nessuno può permettersi di fare questo
né a lei né a nessun’altra
donna”.
“Ben detto Draco” gli fece eco Zabini.
“Draco, Blasie, io vi giuro che...”.
“Shhh, stai parlando troppo per i miei gusti, ora
è il momento di fartela pagare, vero Blasie?”.
Zabini in tutta risposta esclamò a gran voce:
“pietrificus totalus”.
“Hey Rik… amico… che ti succede? Ti
vedo un po’
teso… hai paura per caso?” disse Draco deridendolo.
“Ragazzi… che volete farmi?
Perché mi avete
immobilizzato?” domandò con voce tremula Mackenzie.
I due serpeverde si guardarono ghignando e il
biondo si avvicinò a lui, poi abbassandosi leggermente gli
disse:”Conosco
parecchi incantesimi che potrebbero farti molto
male sai? Ho solo l’imbarazzo della scelta”.
“T-ti prego, credimi! Io non ho fatto nulla” disse
spaventato Riki.
Draco si passò una mano tra i capelli ghignando
disse:” Se è vero quello che dici non avrai
problemi a farmi usare la
legilmanzia su di te, vero?”.
A quell’affermazione lo scozzese ghignò
interiormente, a Durmstrang aveva imparato a contrastare le intrusioni
nella
sua mente ed era sicuro che Malfoy non sarebbe riuscito a vedere nulla.
Il ragazzo però non conosceva le abilità del
giovane serpeverde in materia, e non sapeva in che guaio si stava
cacciando…
“Ok Draco, ci sto, leggimi pure la mente” disse
concentrandosi immediatamente su un muro bianco.
Il principe delle serpi a quelle parole chiuse gli
occhi ed entrò lentamente nei suoi ricordi.
Tutto ciò che vide però fu soltanto un muro
bianco.
- il
bastardo sta cercando di usare l’occulmanzia…-
pensò concentrandosi sempre di più.
La barriera bianca nella mente di Riki però non si
sgretolava ed era resistente, Draco si sforzò sempre di
più di vedere oltre ma
non ci riuscì.
Si iniziava a sentire debole e dovette sedersi per
terra, Blasie lo aiutò e cercò di dargli forza
come poteva.
Anche Riki si stava sfinendo, non avrebbe retto a
lungo, sentiva le forze venirgli a meno lentamente, se avesse
continuato così
avrebbe finito per cedere.
Draco era esausto, era quasi tentato di mollare,
ma un’immagine gli attraversò la mente, il volto
di Hermione rigato di lacrime,
per colpa di quel ragazzo.
Una rabbia cieca lo assalì e con un ringhio
riuscì
a spezzare la barriera che Riki si era creato.
Una serie di immagini lo investirono e rivide ciò
che era successo quel pomeriggio:
“Ma
come, tu
mi puoi chiamare come ti pare e io no Piccola mia?” disse
Riki, che
avvicinandosi alla riccia provò a sfiorarle una guancia con
il dorso della
mano.
Lei bloccandogli il polso rispose in un ringhio: “Stammi
lontano bastardo! Mi
devi lasciare in pace schifoso che non sei altro! hai capito? E ora se
non ti
dispiace io me ne vado”.
“Mi dispiace eccome tesoro, e sai una cosa? Dovresti imparare
a moderare i
termini” disse Il ragazzo, “…Ma forse
posso insegnarti io a trattare nel modo
adeguato un purosangue come me…” concluse
ghignando.
Hermione non ebbe nemmeno il tempo di controbattere perché
si ritrovò premuta
contro le fredde mura di Hogwarts e in men che non si dica Riki la
baciò.
La ragazza cominciò a dimenarsi cercando di respingerlo con
tutte le sue forze,
ma lui era più forte di lei e nonostante ci provasse non
riusciva a staccarlo
da sé.
Lui però con somma sorpresa della riccia smise di baciarla e
tappandole la
bocca disse ghignando: “Siamo agitatine vedo eh? Ma
tranquilla, in due secondi
sarai docile come un agnellino”, a quel punto prese la sua
bacchetta e
puntandogliela contro sussurrò: “Stavolta non mi
scappi piccola… Imperio”.
La
rabbia che provò in quel momento fu
indescrivibile e gli venne in mente un’idea.
Continuò a scavare nella mente di Riki facendogli
rivivere tutti i suoi ricordi peggiori, ogni delusione, ogni litigata,
qualsiasi brutta esperienza riuscisse a trovare nei suoi ricordi glie
la fece
rivivere.
Riki cercava di contrastarlo con tutte le sue
forze, stava soffrendo terribilmente e sentiva le lacrime minacciare
prepotentemente di rigargli il volto.
Draco, nonostante fosse stanco, riuscì
inizialmente a mantenere il contatto con facilità, ma a
lungo andare la
stanchezza psicologica si fece sentire anche su di lui e il peso delle
emozioni
negative che stava provando insieme a Riki vagando tra i suoi ricordi
gli
rendeva difficile continuare, così dovette interrompere il
contatto mentale e
aprì gli occhi di scatto.
Sia lui che Riki avevano il fiatone ed erano
stremati per quell’esperienza.
Vide lo studente di Durmstrang, ancora sotto
l’effetto del pietrificus totalus, con gli occhi rossi per le
lacrime e con la
fronte imperlata di sudore, lo aveva sfinito psicologicamente ed
emotivamente.
” T-ti prego… b-basta…” disse
il ragazzo
guardandolo con voce flebile mentre una lacrima gli rigò il
viso.
“D’accordo…” disse Draco
rialzandosi “…ma tu devi
promettermi che non ti avvicinerai più a nessuna ragazza di
questa scuola e che
non farai più del male a nessuna, e l’ultima volta
che ti avvicinerai ad
Hermione sarà per chiederle scusa, e dovrai farlo in nostra
presenza”.
“Lo giuro… lo giuro…” si
affrettò a dire Riki con
voce tremula.
“Bene, forza Blasie, andiamo a cena che è quasi
ora”.
Il ragazzo annuì, fece due passi per avvicinarsi
alla porta e poi disse:“Ah dimenticavo…”,
con un ghigno si avvicinò allo scozzese e
sfogò la sua rabbia tirandogli
un pugno in pieno viso, Riki per il colpo emise un gemito e cadde di
lato sul
letto rimanendo comunque rigido come il marmo.
“Ah, adesso si che va meglio” disse il moro.
Draco non riuscì a trattenere un ghigno e aprì la
porta della sua stanza.
I due ragazzi stavano per uscire dalla camera, ma
prima che Draco varcasse la porta la voce di Riki lo bloccò:
“Draco… liberami…
ti prego”.
Il biondo ghignò rispondendo: “Certo, lo
farò…
quando ne avrò voglia”.
Detto questo uscì chiudendo la porta a chiave.
“Draco… stai bene?” chiese Blasie
vedendo il suo
amico pensieroso.
“Si… sto bene…”.
“Sicuro? Ti vedo stanco, e sei
strano…cos’è
successo quando sei entrato nella mente di Mackenzie?”.
“Ho visto cos’è successo questo
pomeriggio… con
Hermione… ed è proprio come aveva detto lei, era
sotto imperius, lui stava per
abusare di lei, non ci ho visto più e allora ho vagato tra i
suoi ricordi
facendogli rivivere quelli peggiori, come sai tra chi legge la mente e
la
persona a cui è letta si crea una sorta di empatia quindi
anch’io ho provato
ciò che ha provato lui, somma questo al fatto che ho visto
cos’ha fatto a
Hermione e capirai perché sono strano… comunque
non è nulla, adesso mi passa…”
rispose il principe delle serpi.
Blasie, sapendo che il suo amico odiava essere
compatito, si limitò a dargli una pacca sulla spalla e
tentò di distrarlo
parlando di quidditch.
I due ragazzi si diressero quindi in sala grande
dove li attendeva una cena sostanziosa.