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Autore: giulia87    15/06/2010    7 recensioni
L’Amore può nascere da un atto di violenza criminale? Può una ragazza con una vita normale, non priva di adagi e comodità innamorarsi del suo rapinatore?.. l’amore può mettere radici in tali situazioni e sostituirsi alla paura di quel momento? Forse no.. Ginevra era di questo pensiero..fino a quel giorno, almeno. Eccomi qui a scrivere una nuova fanfiction che mi è venuta in mente di getto mentre ero in pausa dallo studio. Spero vi piaccia...al dire il vero non so ancora come andra' a finire... ma il primo capitolo mi soddisfa abbastanza...commentate!
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
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Eccomi di nuovo qui con un nuovo capitolo. Ringrazio quanti mi seguono, leggono e recensiscono. Vi anticipo che nel prossimo capitolo ci sara' un bel colpo di scena :) ho gia' in mente tutto.. devo solo metterlo nero su bianco. Speriamo bene. Ma ora aspetto con ansia i vostri commenti. A presto e buona Lettura. 31

E nessuno dei due seppe se era passato un minuto o un’ora perché il tempo si era fermato e fu come se tutto il creato avesse trattenuto il respiro.

Mi strinsi dolcemente a lui senza staccarmi dalle sue labbra, le nostre lingue danzavano in un sensuale gioco dei sensi, le nostre mani si toccavano, si sfioravano lievi, più sicure e dolci.

Io ti amo” gli sussurrai.

Non mi sarei mai stancata di ripeterglielo.

Lo guardai intensamente negli occhi cercando di infondergli serenità e amore. Doveva convincersi della solidità dei nostri sentimenti ed io sarei stata a suo fianco per ricordargli quanto fosse importante per la mia vita.

Non volevo farti soffrire” esclamò sfiorandomi il viso “ma sembra che io non riesca a fare altro

Feci cenno di no con la testa, sebbene i miei pensieri esprimessero più o meno lo stesso concetto.

Mamma mi ha raccontato di come vi siete conosciuti” dissi.

Silvie è una donna straordinaria” esclamò con gli occhi che gli brillavano “la sua equipe ha fatto tanto per me, è solo grazie a loro se mia madre si è operata, sono stati fantastici.. io non avrei potuto fare di più”

Parlava con la voce rotta dall’emozione, lo sguardo fermo, pieno di dolore. Allungai una mano verso le sue labbra schiuse, le toccai, carezzai lenta il suo viso che tanto amavo e che ora era lì, di fronte a me. Sembrava così indifeso,così fragile, così triste.

Deglutii ricacciando indietro le lacrime causate dall’impotenza che mi attanagliava il cuore. Avrei voluto poter prendere su di me tutte le pene, le paure, le angosce di questi anni ma  l'unica cosa che mi restava da fare era quella di fargli capire che gli stavo vicino.

La sua infanzia era stata difficile, la sua adolescenza era stata tormentata ma avrei dato l’anima per rendergli un futuro pieno d’amore.

Lo abbracciai in silenzio, con tutta la forza che avevo, come se con quella stretta volessi cancellare ogni sofferenza del suo passato.

Hum..  sarà meglio tornare di sotto” mormorò a fior di labbra.

Abbassai lo sguardo imbarazzata, avevo il cuore che batteva a mille, le gambe che tremavano dall’emozione.. quegl’occhi, quegl’occhi turchini così ipnotici, magnetici e intensi riuscivano sempre a farmi dimenticare chi ero e dove mi trovavo.

Non so ancora se riuscirò a resisterti..

E a me vennero i brividi nell’ascoltare quelle parole. Sentii crescere il desiderio della sua pelle, del suo sapore, del suo profumo. Ora il mio corpo era premuto contro il suo, quelle braccia mi stringevano forte portandomi in un mondo tutto nostro fatto di magia e di sogni, in un mondo in cui esistevamo nient’altro che noi.

Il suo cuore batteva con una potenza inaudita, il suo respiro rotto dall’eccitazione provocava in me spasmi di piacere.

Un rumore improvviso ci riportò sulla terra, facendoci sussultare. Ridemmo spaventati da questo niente mentre le nostre mani restavano unite, saldamente intrecciate come radici di un albero.

Scendemmo le scale lentamente, io ero completamente assorta dal caos dei miei pensieri. Quante cose erano capitate, quanto ero cambiata in questi ultimi mesi!

Cercai ancora una volta i suoi occhi e quando li trovai, l’azzurro delle iridi sembrò accecarmi. La sua pelle bianca, la sua muscolatura ben definita, quel profumo così unico, così intenso e lieve riusciva sempre a stordirmi sensi e mente.

Udii la voce di mio padre provenire dalla cucina. Deglutii cercando di mantenere la calma, non era il momento giusto per farsi prendere dal panico, dovevo affrontare i miei genitori e dovevo farlo nella maniera più naturale possibile.

Quando spinsi la porta socchiusa, deliziosi aromi che stuzzicavano l'appetito invasero lo spazio sovrastante facendomi realizzare di essere a digiuno da stamattina. Con tutto quello che era successo in queste ore!

Ad un tratto mio padre si mosse per venirci incontro ed io istintivamente allungai una mano verso quella di Julien, sentii il contatto.. l’aveva presa e me la teneva stretta quasi volesse rassicurami che non sarebbe scappato via.

Tu sei Julien.. giusto?” esclamò.

Si mi chiamo Julien, Julien Cassel” rispose fiero.

Avrei voluto intervenire, per dire, per fare, per bloccare mio padre dal metterlo a disagio con uno dei suoi soliti discorsi, ma volgendo il mio sguardo verso Julien, con mia grande sorpresa mi accorsi che dai suoi occhi di ghiaccio traspariva una tranquillità assoluta, quasi irreale.

Silvie mi stava spiegando quanto è accaduto” continuò mio padre “e francamente avrei voluto conoscerti in una circostanza diversa ma a quanto pare la nostra Ginevra non ha perso l’abitudine si sorprenderci

Un sorriso che non mi aspettavo si dipinse sul suo volto, quell’espressione di serenità ebbe l’effetto di trasmettermi un senso di pace.

So che può sembrarle assurdo” asserì Julien “io stesso non l’avrei mai immaginato, né previsto e forse nemmeno mai desiderato ma il destino ha voluto mettere sulla mia strada la ragazza più determinata, più coraggiosa, e soprattutto più intelligente e affascinante di questa terra”

Le sue parole mi penetrarono in fondo al cuore. Per la prima volta lo ascoltai esprimere i suoi sentimenti e  la gioia che provai in quel momento fu troppo immensa per poterla descrivere. Guardai Julien raggiante, avrei voluto abbracciarlo e baciarlo lì, davanti a tutti,  ma mi limitai a fissarlo negli occhi, avendo cura di trasmettergli quanto fosse importante per me.

Non nego che la situazione mi preoccupa” aggiunse mio padre, tornando serio “francamente avrei desiderato un ragazzo diverso per mia figlia

Sgranai gli occhi, cominciando a blaterare frasi prive di senso, nel vano tentativo di soffocare quella voce. Non volevo che Julien ascoltasse quelle aspettative, decisamente esagerate, nei miei confronti.

Ginevra, tuo padre ha ragione” asserì, ammutolendomi “probabilmente al suo posto la penserei esattamente alla stessa maniera” continuò poi volgendo la sua attenzione nuovamente verso l’uomo che ci stava di fronte.

Non voglio che tu mi fraintenda” esclamò mio padre “non sto affatto intralciando la vostra frequentazione,  solo che non posso fare a meno di temere che Ginevra possa soffrire di questa storia”

No papà.. no!” lo interruppi io, anteponendomi tra loro “Tu non capisci! Ciò che provo per questo ragazzo va oltre ogni cosa, supera le barriere dell’immaginazione.. per lui sacrificherei anche la mia stessa vita!

Santo cielo Ginevra! Non dirlo nemmeno per scherzo!” intervenne mia madre “nessuno vuole costringerti a separarti da lui, cerca però di comprendere il nostro stato d’animo.. siamo i tuoi genitori, le nostre preoccupazioni sono più che legittime

Tornai a guardare Julien in volto, con la paura di  leggere nei suoi occhi una nuova arrendevolezza, quella rinuncia a lottare per i suoi sentimenti che lo aveva accompagnato in tutti questi mesi. E invece no, con enorme stupore ed altrettanto piacere, mi resi conto che questa volta non avrebbe permesso a nessuno di intromettersi tra noi. C’era qualcosa in lui, in quello sguardo fiammeggiante, in quell’iride azzurro chiaro, qualcosa di maledettamente vivo e attraente. 

Ascoltai in silenzio quella voce che per la prima volta si batteva per le sue convinzioni, difendendo un amore che era sbocciato e che stava crescendo a discapito di quanti l’osteggiassero. Poche parole che ebbero il potere di consolidare quell’amore già così immensamente forte.

L’espressione di mio padre si fece più rilassata, sembrò comprendere e accettare le nostre ragioni. Non ero soltanto la sua bambina, quella figlia da proteggere dalle delusioni della vita, ma venivo trattata come una giovane donna, capace d’amare e di essere amata ma soprattutto in grado di difendere i propri spazi, le proprie scoperte, i propri sentimenti.

Le lancette segnavano le undici e venticinque minuti. La giornata, ormai giunta al termine, lasciava il posto ad una notte fredda e scura mentre le nuvole passavano lente sulla luna che brillava alta nel cielo.

Io e Julien c’appartammo in soggiorno per salutarci. Gli sorrisi, felice per l’atteggiamento assunto dai miei genitori, ma lui rimase serio. Poi, a sorpresa, mi sfiorò il viso accarezzando lentamente, con dolcezza, la tempia e la guancia.

Grazie” il suo sguardo ardeva, e la sua voce era profonda.

Rimasi immobile con il cuore che batteva a tremila, non riuscivo a distogliere lo sguardo dai suoi occhi.

Ti amo

Fu tutto quello che riuscii a dire.

Gli diedi un ultimo bacio a fior di labbra, ormai potevo leggere i suoi pensieri senza che me li comunicasse esplicitamente, ed ora erano sicuramente corsi dalla madre, rimasta sola nella modesta casa, magari ancora sveglia in attesa di sentirlo rientrare. 

“Sicuro di non voler restare a cena?” gli chiesi, pur conoscendo la risposta.

Meglio di no” disse sorridendomi “ringrazia i tuoi genitori per quello che sono, non ho mai conosciuto delle persone fantastiche come loro

Il suo tono era sincero e visibilmente compiaciuto. Ai suoi occhi la mia famiglia appariva come un porto sicuro. Quel desiderio di normalità che gli era stato sempre negato riaffiorava ora come un’esigenza fisiologica, una necessità. Ed io avrei fatto l’impossibile per salvarlo, gli avrei dato tutta me stessa, avrei fatto si che avvertisse fisicamente l’immensità del mio amore, ponendolo al centro del mio universo.

Mi regalò l’ultimo sorriso prima di scomparire nel buio della notte. Il silenzio tornò ad avvolgermi, nuovamente sola, ma con quella consapevolezza che confortava e alimentava la mia anima e il mio corpo.

Richiusi la porta delicatamente, trattenendo quasi il respiro: quante risate, quanti pianti, quante emozioni si erano succedute. Posai una mano sul cuore e ve la tenni per qualche minuto, i suoi battiti impazziti stavano tornando regolari.

Ginevra.. Ginevra!

La voce di mia madre mi fece sussultare. Mi avviai verso la cucina con il volto illuminato da un’espressione di felicità e sorpresa. Non avrei mai immaginato tanta solidarietà da parte dei miei genitori.

Corsi verso mio padre e lo abbracciai forte.  Il nostro rapporto era sempre stato dei migliori, ma questa sera mi aveva dimostrato di aver fiducia in me e nelle mie decisioni.

Su mangia prima che si freddi” esclamò lui, scompigliandomi i capelli.

Julien è molto importante per me” dissi, quasi a voler rimarcare quel senso di appartenenza che mi scorreva nel sangue e nel cuore.

Nonostante cercasse di fingere che non fosse successo nulla, sulla sua faccia comparì un velo di preoccupazione. Mia madre gli aveva raccontato tutto di Julien e nonostante avessero deciso di darmi fiducia e di credere nei nostri sentimenti non riuscivano a fare a meno di temere per la mia felicità.

Credo che entrambi siate consapevoli di quanto siano diversi i vostri modi di vivere” affermò mio padre “ma ho anche imparato che ogni caso e' diverso dagli altri, quindi sarà il vostro atteggiamento a determinare le vostre esperienze, né io né tua madre ci opporremo.

Avevano deciso di credere nelle mie idee, rispettando le mie scelte nonostante tutto. Li ammirai e apprezzai per questo. Ero consapevole di quanto fosse stato difficile per loro lasciarmi libera di vivere questo amore, anche a costo di sbagliare.

Salii in camera e dopo aver indossato il pigiama nei toni del celeste e del beige scuro mi sedetti sul letto gettando un occhiata fuori dalla finestra. La neve aveva ripreso a scendere, silenziosa, nella notte. Mai come quest’anno ovunque si sentiva l’aria del natale ed io, per la prima volta, avevo tante aspettative per il nuovo anno. In un solo nome veniva rappresentato il mio mondo, il mio universo. Un solo nome, che al solo pronunciarlo ne avevo piena la bocca ed il cuore.. un solo nome, quello del ragazzo che amavo.. un solo nome: Julien.

ilovedward_90: che dire del tuo commento, mi hai lasciata senza parole, sono felicissima di constatare che la mia storia riesce a emozionarti così. Hai colto tutti i punti cruciali del capitolo e questo per una che si diletta a scrivere e la cosa più bella che può sentirsi dire. Ti ringrazio per i complimenti, sei riuscita a farmi arrossire. Ora pero' aspetto con ansia il tuo parere su questo nuovo chappy, spero non ti deluda, ho ancora molte soprese in serbo!HIHI per ora un po' di calma per i nostri due protagonisti... a presto baci.

memolsciaoooo grazia mille per la recenzione, sapere che le tue aspettative vengono soddifatte non puo' che rendermi felice. A presto!

vanessaacullen_: io "rossa come un peperone" ringrazia per le tue parole. Sentire che la mia fanfiction continua ad appassionarti mi carica come non mai. Mi sprona a fare sempre meglio e a far volare la mia fantasia. Spero che questo capitolo ti piaccia. Mi raccomando attendo il tuo prezioso parere. A presto.

 jessikina_swan: ciaooo come va? Che dire, inanzitutto ti ringrazio per i tuoi complimenti. Mi lusingano tantissimo e poi  chiedo scusa per il ritardo con cui posto i capitoli, sai scrivendoli di volta in volta puo' succedere che l'ispirazione e soprattutto il tempo vengano a mancare.. Che ne pensi di questo aggiornamento? Sai ho in serbo un bel colpo di scena che se mi vien bene riusciro' a postare gia' nel prossimo chappy. Aspetto una tua recenzione. Baci.

luce70: ecco postato un nuovo capitolo. Finalmente ho trovato il tempo per farlo, hihiih i nostri protagonisti hanno un po di tregua per ora... che ne pensi? Ti piace? Fammi sapere. Ciaooo.

 rossa_na: che bello scoprire che anche a distanza di tempo c'e che riesce a scovare la mia fanfiction tra le pagine del sito non aggiornate :) davvero ti e' piaciuta cosi tanto?? La cosa non puo' farmi che piacere. Spero di non deludere le tue aspettative. Cerchero' di aggiornare piu' brevemente possibile. A presto. 

  
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