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Autore: Vegetalover    16/06/2010    6 recensioni
"Campo della filosofia...affrontare i problemi della vita è più semplice con un po' di filosofia" se un volantino del genere arrivasse tra le vostre mani cosa fareste? Lo buttereste prima ancora di leggerne il seguito o vi precipitereste in una nuova avventura?! La filosofia può essere difficile da capire ma quando diventa il centro della tua vita non puoi più farne a meno e diventa l'unica cosa che può darti delle risposte! Una storia che parla dell'amore per una materia da parte di una ragazza che finirà con l'innamorarsi di un ragazzo sfacciato e presuntuoso ma con una storia difficile alle sue spalle. Potrà l'amore trionfare in un contesto del genere?!
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Bulma, Vegeta
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Ciao a tutti!! Eccomi con una nuova storia, devo dire che quest’idea mi è balenata in testa mentre stavo senza far nulla (beata estate XD) e mi sono detta perché no?! Vi suonerà strano ma quest’anno, il terzo di liceo, sono venuta a contatto con questa nuova disciplina e mi ha molto colpita, a scuola sono sempre andata bene e la mia media è sempre stata tra le più alte della classe però non ho mai studiato nessuna disciplina con particolare interesse, se non quello di riuscire a prendere un bel voto. Invece quest’anno credetemi sono stata io la prima a restare sorpresa nel ritrovarmi a dire “mi piace” la filosofia…si intenda che con questo non voglio dire che me la studio anche nel tempo libero o che passo intere giornate a leggerne i libri, ma semplicemente che quando la dovevo studiare lo facevo con piacere (eccetto in quei giorni che stavo piena di compiti) mi hanno affascinata i pensieri di quei filosofi che ho studiato fino a questo momento e forse è anche merito del professore che me l’ha trasmessa, anche lui è nuovo per me e vi giuro che ha una capacità incredibile di attirare l’attenzione quando la spiega a tal punto che sembra quasi che stia raccontando la più bella delle storie XD. Va bene ora vi sembreranno un mucchio di sciocchezze ma vi giuro che mi è piaciuta e che quello che ho fatto all’inizio del primo quadrimestre e che non ripeto da parecchi mesi XD lo ricordo ancora perfettamente. Così mi sono detta perché non provare a scrivere una storia incentrata su questo argomento? Ed eccomi qui XD Beh adesso basta prefazioni XD vi lascio al primo capitolo che sarà più che altro un introduzione…un bacio!!

 

Philosophy and love

 

“Campo della filosofia…affrontare i problemi della vita è più semplice con un po’ di filosofia” D’accordo, devo ammettere che come volantino non era per niente soddisfacente, mi sarei aspettata qualcosa di più… ehm come dire?!  “impegnativo”, ecco, data la materia. Insomma se fossi stata una comune ragazza avrei volentieri utilizzato questo volantino come palla per effettuare un bel canestro all’interno di un bidone, ma poiché conoscevo già questo campo e avevo sognato di andarci da quando avevo l’età di 6 anni non potevo sicuramente soffermarmi ad una frase non soddisfacente per rinunciare al mio desiderio. Eh si! Avevo solo 6 anni quando mio nonno, insegnante di filosofia, prese a raccontarmi la sera anziché delle solite storie con fate e folletti, argomenti della sua materia. Tuttavia devo ammettere che nonostante tutto quello era il momento della giornata che più preferivo, quando la tranquillità della notte ti rilassa ed il sonno comincia a chiamarti e la tua testa riesce ad immaginare tutte le parole che giungono all’udito grazie anche ad un tocco di fantasia che non può certamente mancare a quell’età. Risultato finale?! Gli amici mi prendevano in giro a scuola quando invece di parlare di cartoni animati raccontavo i pensieri di Platone e Aristotele. Che ingenua vero?! Pensare che anche altri bambini comuni potessero condividere quella passione, pensare di riuscire a trasmettergli quella curiosità che mio nonno era riuscito a trasmettere a me…che ingenua. Ma il vero dramma arrivò il giorno del mio decimo compleanno, per quell’occasione i miei genitori avevano organizzato una festa con tanto di band musicale e buffet con tutte le leccornie immaginabili; il posto era ovviamente la mia casa, dato che mio padre era un importante scienziato e il suo guadagno poteva solo essere notato tramite le dimensioni della villa all’interno della quale abitavamo. E così tra tuffi in piscina e risate arrivò il momento di scartare i regali e dopo quelli dei miei amici arrivò il turno di quello di mio nonno. Ricordo come se fosse ieri quella carta blu notte con le venature argentate, lo scartai in fretta e vi scoprii un libro di filosofia, uno di quelli che probabilmente si usano nelle scuole. E’ strano a dirlo ma fui felice almeno fino a quando i miei compagni non cominciarono a ridere a crepapelle e a lanciarmi commenti negativi. “Guarda ora capisco perché è così strana” “Vuole essere troppo grande” furono solo alcuni dei commenti che giunsero alle mie orecchie. In quel momento non riuscivo a capire cosa ci fosse di male nell’amare una disciplina anche da piccoli, insomma se un bambino amava le auto e voleva fare il pilota era ok, se una bambina amava i vestiti e voleva fare la modella era ok, ma se una ragazzina amava la filosofia al punto da volerla studiare anche senza che le fosse stata assegnata era oggetto di risate. Da quel giorno mi chiusi in me stessa e smisi di parlare con gli altri di questa mia passione, la tenni nascosta per me e dissi a gli altri che avevo capito che era solamente una sciocchezza. Ma se da un lato feci contenti i miei compagni dall’altro diedi un grande dispiacere all’unica persona che mi aveva sempre appoggiato, mio nonno. Quando gli dissi che non volevo sapere più nulla della filosofia e gli restituii il libro che mi aveva regalato vidi chiaramente la delusione all’interno del suo sguardo e l’amarezza in quel sorriso che mi rivolse prima di prenderlo ed uscire dalla mia stanza. Li per li non capii l’errore che avevo commesso ma quando mio nonno, 3 anni dopo, venne a mancare mi resi conto che ero stata una sciocca e lo capii grazie ad una lettera che mi lasciò, l’unico ricordo che mi restava di lui. Piansi interi giorni ed intere notti prima di riprendermi completamente e cominciare ad odiare tutti quelli che mi circondavano, un odio che tenevo nascosto all’interno di me, per quelle persone che mi avevano fatta cambiare, che mi avevano portata a diventare come loro, un odio che forse provavo più per me stessa che per qualsiasi altro essere. Alzai lo sguardo verso il finestrino del treno che mi avrebbe accompagnato al luogo nel quale avrei soggiornato per ben 3 mesi e dove avrei incontrato delle persone che condividevano la mia stessa passione. Ci avevo pensato molto prima di decidere di andare in quel luogo, ma quando avevo cominciato il terzo anno di superiori la filosofia, che ero riuscita a sopprimere, era tornata a farsi sentire prepotentemente e non avevo potuto fare nulla per fermarla. Così quando alle interrogazioni esponevo gli argomenti la professoressa rimase sorpresa dall’abilità che avevo nel farlo, mi disse che era come se fossi già a conoscenza di quello che il mio testo riportava e in effetti era così, o almeno in parte. Era stata lei a darmi il volantino di quel campus che durante l’estate effettuava un ripasso degli argomenti affrontati durante l’anno scolastico e nel quale c’erano anche tutte le attività per poter passare una bella estate in compagnia. Alla fine si faceva un esame e si otteneva un diploma a seconda del grado al quale si era riusciti ad arrivare. Sorrisi, magari quella sarebbe stata la migliore estate in assoluto, non avrei sicuramente incontrato persone che mi avrebbero derisa o criticata, perché nessuno sarebbe andato in quel luogo per le vacanze estive senza un buon movente. Ma anche li fui troppo prevenuta infatti non sapevo ancora a cosa andavo incontro, perché si sa che la sfortuna si aggira sempre nei paraggi pronta ad attaccarti quando pensi che tutto vada bene.

 

Ok non vedo l’ora di sapere che cosa ne pensate…scusate se vi intrattengo ancora ma ci tenevo ad aggiungere qualcos’altro per quelli che seguivano le mie due vecchie storie. Voglio solo dirvi che purtroppo non potrò continuarle in quanto il mio pc ha dovuto effettuare ben due formattazioni e i salvataggi dati che pensavo di aver effettuato in realtà si sono rivelati una perdita di tempo e quindi ho riprovato a scrivere gli stessi capitoli ma rileggendoli non mi sembravano mai all’altezza di quelli vecchi e se poi ci mettete la scuola che mi ha distratta molto da internet in generale allora spero possiate capire che purtroppo ho perso l’ispirazione e non sapevo proprio come continuarle. Chiedo scusa umilmente a tutti quelle che le seguivano ma non ho potuto fare altrimenti. Prima di pubblicare questa storia ci ho pensato su parecchie volte perché non volevo prendermi un nuovo impegno senza averla prima completata. Ma poi ho pensato che lasciarla su un semplice programma di scrittura non mi avrebbe portato a nulla, poiché non avrei potuto aggiustare gli errori che magari voi mi farete notare e che non avevo un giusto parere. Per questo motivo ho deciso di pubblicarla e di impegnarmi con me stessa al fine di portarla al termine. Detto questo ringrazio chi ha letto il capitolo e vi aspetto al prossimo. Kiss!!

  
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