Serie TV > Una mamma per amica
Segui la storia  |       
Autore: Good Girl    17/06/2010    8 recensioni
Post Finale. Dopo la laurea, Rory parte per seguire la campagna del candidato democratico alla presidenza USA. Dopo qualche mese è, tuttavia, costretta a rinunciarvi a causa di un evento piuttosto inaspettato e sorprendente, che sconvolgerà la vita di tutti i suoi famigliari e che la indurrà a rivedere le proprie aspettative e priorità future. Siamo nel Novembre del 2007, 6 mesi dopo l'inizio del suo lavoro. {Rory/Logan}
Epilogo: Una risatina ed ecco la mia bambina di 5 anni davanti a me, con i suoi boccoli biondi e gli occhi azzurri. La sua figura così piccola e delicata, con il profilo del viso completamente riconducibile a quello del padre. Era la mia maledizione: come facevo ad arrabbiarmi quando mi guardava con quei grandi occhi azzurri, facendo una faccia dispiaciuta semplicemente adorabile?
Genere: Romantico, Drammatico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Logan Huntzberger, Rory Gilmore
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

AN: Ed eccoci qui, giunti alla fine della fanfiction (: Alcuni, forse, saranno contenti del fatto che sia finita (xDD), altri forse no, ma ci tengo ugualmente a ringraziare tutti coloro che hanno seguito questa storia dall'inizio alla fine, tutti coloro che hanno recensito frequentemente, dandomi il loro punto di vista e aiutandomi a migliorare, in un qual modo, la storia. Grazie a tutti coloro che l'hanno aggiunta tra i preferiti, grazie a tutti coloro che l'hanno messa tra i seguiti e tra le fan fiction da ricordare. Grazie, davvero, senza di voi non avrei mai scritto.

Inoltre, vorrei scusarmi per i vari errori (logici o caratteriali) che ho fatto nel corso della storia. Non era certamente mia intenzione! E grazie a quelli che me l'hanno fatto notare (; Un bacione a tutti, spero vi sia almeno piaciuta la fanfiction (;

 

Capitolo 10

Epilogo

And here's where all my dreams come true

Rory's POV

"Meredith Elizabeth Huntzberger, vieni immediatamente qui!"

Ero in sala, circondata dai giocattoli di Meredith, che, dopo aver finito di giocare, si era magicamente dileguata. Chissà perchè.

Sentii il rumore di piccoli piedi scendere le scale, seguiti dal rumore di un passo sostenuto da adulto.

Una risatina ed ecco la mia bambina di 5 anni davanti a me, con i suoi boccoli biondi e gli occhi azzurri. La sua figura così piccola e delicata, con il profilo del viso completamente riconducibile a quello del padre. Era la mia maledizione: come facevo ad arrabbiarmi quando mi guardava con quei grandi occhi azzurri, facendo una faccia dispiaciuta semplicemente adorabile?

La guardai, cercando di apparire ancora arrabbiata ai suoi occhi, e misi una mano sul fianco, pronta a rimproverarla.

"Mer, cos'hai combinato ora?" chiese Logan arrivando nella stanza e prendendo la bambina in braccio.

Meredith lo guardò, facendo una faccia dispiaciuta, spalancando i suoi occhioni blu e sporgendo il labbro inferiore.

"Uh, è inutile che fai quel faccino, Mer. E' lo stesso che facevo io da piccola, non riuscirai a farmi dimenticare il fatto che sono arrabbiata con te."

Logan mi guardò e alzò un sopracciglio: nemmeno lui credeva a ciò che avevo appena detto.

"Ok, va bene, lo ammetto, a volte quel faccino riesce a farmi dimenticare. Ma non questa volta." dissi sospirando e roteando gli occhi. "Hon, perchè non sistemi i tuoi giochi quando hai finito? Lo sai che mi fa arrabbiare."

Meredith mi guardò e disse "Scusami, mamma."

Logan la poggiò a terra e la piccola mi corse incontro, alzando le mani come per dirmi di prenderla in braccio. La sollevai e la strinsi a me. Lei mi diede un bacio sulla guancia e io sorrisi.

"Va bene, ora però metti a posto. Tra un po' arriveranno nonna Lorelai con Luke e Brandon per la cena, non facciamogli trovare la casa in disordine."

La piccola annuì.

La feci scendere e lei corse allegra a sistemare i suoi giocattoli.

Mi ricordava troppo Logan, in tutto ciò che faceva. Il modo in cui parlava, il modo in cui si comportava, il modo in cui agiva, il suo sorriso, le sue espressioni... c'era qualcosa di mio, mi chiedevo, in lei?

"E' incredibile, i suoi occhi sono identici ai tuoi. A volte, mi sembra di guardare te quando la guardo." disse Logan.

Gli sorrisi e lui si avvicinò a me, cingendomi la vita con le braccia. Ci guardammo per qualche istante, come se nient'altro fosse importante.

Il nostro rapporto era diventato talmente solido e profondo, che niente e nessuno avrebbe mai potuto distruggerlo.

Questo era quello che mi aveva detto lui qualche sera prima e io non potevo che condividere questa sua opinione.

 

All'inizio, dopo che facemmo pace alla festa dei miei nonni, fu tutto molto strano. Avevamo ancora milioni di cose da discutere, progetti da fare, un'intera vita da pianificare.

Averlo intorno a me, per i primi mesi, fu meraviglioso e orrendo allo stesso tempo. Orrendo perché lui si era perso metà della gravidanza per colpa mia, piccoli e grossi dettagli che non avrebbe mai potuto recuperare e questo mi faceva stare male. Mi sentivo totalmente responsabile, com'era giusto che fosse, e sapere che lui era lì accanto a me, che mi aveva perdonato, che era tornato a far parte della mia vita... era come se lui volesse farmi sentire in colpa.

Odiavo averlo privato di certe esperienze, come la prima ecografia: quando vide per la prima volta le foto, io ero accanto a lui. Sorrideva e aveva gli occhi lucidi; sembrava stesse per piangere. Questa fu uno dei momenti più emozionanti della mia vita, nonostante il senso di colpa mi stesse consumando.

Lui, però, non voleva che io stessi male per questo motivo. Continuava a ripetere che non era solo colpa mia, ma di entrambi. Entrambi avevamo rovinato tutto, non era giusto che io mi prendessi tutto il "merito".

Faceva di tutto per far sì che io non pensassi al fatto di averlo privato di certe cose.

E io lo amavo di più per questo.

Passati i primi mesi, tutto divenne più facile. Nonostante la nascita della bambina, che fu di gran lunga l'esperienza più dolorosa ma allo stesso tempo gratificante della mia vita, eravamo sereni. Eravamo rientrati nella nostra routine quotidiana, la routine che avevamo prima della rottura. Ovviamente, a questa routine bisogna aggiungere una bambina che mangiava ogni tre ore e che passava tutta la notte a piangere.

Ma entrambi eravamo così felici di esserci ritrovati, che anche le notti in bianco, lo stress e la perenne stanchezza ci sembravano cose meravigliose.

Logan mi chiese di sposarlo, per la seconda volta, la mattina del mio compleanno.

Fu tutto così semplice e spontaneo... dal mio "Sì" alla cerimonia. Ci sposammo a Cape Cod, come voleva mia nonna, ma la cerimonia fu piccola e intima, pochi invintati e pochi festeggiamenti. Io e Logan ci sentivamo già sposati per quanto ci riguardava, l'evento era solo una pura e semplice formalità.

Dopo il matrimonio, ci trasferimmo a New York, in uno splendido attico a Manhattan. Inizialmente, io non volevo vivere nella grande mela. Troppo chaos, troppa gente; ma sia io che Logan, ormai, lavoravamo lì e così ci era sembrata la soluzione migliore.

Logan aveva abbandonato il progetto in California, spostandolo a New York per poter stare più vicino a me e alla bambina. La casa a Palo Alto era solo un lontano ricordo.

Io, invece, ero stata finalmente assunta al New York Times. Dopo tanto tempo, ero riuscita a realizzare il mio sogno. Tutti i miei sogni.

 

Mi destai dai miei pensieri quando sentii che Logan mi stava chiamando.

"Rory" disse. "Va tutto bene?"

"Oh... sì. Stavo solo pensando alla mia vita, tutto qui."

Lo sentii sorridere: la sua bocca era appoggiata alla mia fronte.

"Anch'io stavo pensando alla stessa cosa. La mia vita non poteva essere più perfetta."

Sorrisi anch'io un po' timorosa. Era probabilmente giunto il momento di dirgli il mio segeto. Il segreto che stavo custodendo da un paio di giorni.

"Logan?" chiesi.

"Sì?"

"Dici che sarebbe ancora più perfetta se si aggiungesse qualcuno?"

Logan mi guardò negli occhi, come per cercare di capire di cosa stessi parlando.

Io sorrisi.

"Aspetto un bambino."

Lo guardai e vidi che era immobilizzato, a bocca aperta. Era semplicemente allibito, sorpreso, da questa mia rivelazione.

"Cosa?" disse sorridendo con un'aria un po' frastornata.

"Aspetto un bambino, Logan."

Sorridevo felice mentre una lacrima mi rigava il volto.

Logan mi prese il viso tra le mani, sorridendo, e con il pollice mi asciugò la lacrima.

"Credo di sì, sarebbe ancora più perfetta se si aggiungesse qualcuno."

Avvicinò il suo viso al mio e mi baciò dolcemente, facendomi capire quanto mi amasse.

Continuammo a baciarci finché non sentimmo Meredith gridare contenta.

Solo allora capimmo che mia madre, Luke, e loro figlio (mio fratello) Brandon erano appena arrivati dall'ascensore che conduceva direttamente nell'ampio salone.

"Hey, voi due, basta smancerie. E tu, mia nipote preferita, vieni qui dalla nonna e dalle un bacio enorme." disse Lorelai aprendo le braccia per accogliere Meredith.

La piccola corse incontro a mia madre ridendo e si gettò tra le sue braccia, stampandole un bacio sulla guancia.

"Ohh, la mia nipote preferita" disse Lorelai stringendola a sé.

"Tra un po' non potrai più dire così." dissi io sorridendo.

Mia madre alzò lo sguardo verso di me, si staccò da Meredith e urlò contenta "Ahhhh, non ci credo!"

Io risi e ei mi corse incontro per abbracciarmi.

"Ebbene sì, sono in dolce attesa, un'altra volta."

"Stai forse cercando di battermi, Lorelai Leigh Gilmore?"

"Mah, chi lo sa?"

Ridemmo entrambe finché mia madre non si rivolse a Logan.

"Congratulazioni, daddy."

Logan sorrise e chinò il capo. Ancora si sentiva in imbarazzo davanti a mia madre.

Andai verso Luke, che teneva in braccio Brandon.

"Ciao Rory." mi disse Luke sorridendo.

"Ciao Luke!" risposi sorridendo. Gli diedi un bacio sulla guancia e mi concentrai su Brandon.

"Hey, tu!" dissi prendendolo in braccio. "Come sta il mio fratellino?"

Brandon mi gettò le braccia al collo e mi diede un bacio sulla guancia.

"Rory." disse ridendo.

"Sì, sono io."

Lo accarezzai e lo diedi in braccio a Luke.

Sentii una manina aggrapparsi alla mia gonna come per cercare di attirare la mia attenzione.

Vidi Meredith che mi guardava sorridendo: a volte era gelosa delle attenzioni che dedicavo a Brandon.

Le sorrisi e la presi in braccio.

"Mamma, cosa vuol dire che la nonna non potrà più dire che sono la sua nipotina preferita?"

Scambiai uno sguardo con Logan, che si avvicinò a me. Non avevo pensato a Meredith, non avevo pensato a un modo per darle la notizia!

Logan le accarezzò la guancia e le disse: "Mer, che ne diresti di un fratellino o una sorellina?"

Vidi Meredith fare un sorriso luminoso e spalancare gli occhi blu. "Quando arriva?!" chiese entusiasta.

Io e Logan ci guardammo e scoppiammo a ridere.

"Presto, Hon, molto presto."

Meredith gettò le braccia intorno a me e a Logan e diede un bacio ad entrambi.

Quello era ciò che avevo sempre desiderato.

Ci sciogliemmo dall'abbraccio e misi a terra Meredith.

"Ooook, e dopo questa splendida notizia... cosa si mangia? Sto morendo." disse mia madre.

"E' tutto pronto, accomodatevi in sala."

Sorrisi nel guardare tutti i miei famigliari andare verso la sala da pranzo.

Logan si stava incamminando, quando io lo presi per mano.

"Hey, aspetta." dissi.

Presi il suo viso tra le mie mani e lo baciai.

Lui sorrise tra un bacio a l'altro, stringendomi a sé.

"Mamma, Papà!" chiamò Meredith dalla sala da pranzo.

Io e Logan ci staccammo dall'abbraccio, sorridemmo e ci guardammo negli occhi.

Lui mi prese per mano e cominciò a condurmi in sala con gli altri.

Gettai per un secondo lo sguardo alla mia destra, dove un albero di Avocado cresceva da ormai 5 anni.

Era bellissimo, verde, con i frutti già formati.

Non avevo avuto la casa a Palo Alto, ma almeno avevo l'albero.

Sorrisi a questo pensiero.

And here's where all my dreams come true.

 

- The End -

   
 
Leggi le 8 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Una mamma per amica / Vai alla pagina dell'autore: Good Girl