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Autore: Eva92    17/06/2010    3 recensioni
La vidi seduta sul cornicione, con le stelle come sfondo. Solo in quel momento mi accorsi veramente di quanto fosse bella, con la sua camicia da notte bianca un po’ sopra il ginocchio e gli scuri boccoli rossi in disordine. Come potevo però pensare quelle cose? Era per colpa sua che m trovavo lì, che mi ero trovato lì, e probabilmente avrei scontato altre volte con lei quella punizione.[…] Quando alzò il viso e mi vide, una smorfia di odio offuscò i suoi tratti. Abbandonò il cornicione scendendo senza fare nemmeno un fruscio fino al pavimento. -è colpa tua.- non seppi come risponderle, ma quando vidi che si avvicinava mi allarmai, quando Lilian Potter era in quello stato era capace di lanciare fatture dalla potenze esplosiva. -Potter stai sragionando.- Le presi una spalla, ma la mno vi passò attraverso, quasi non ci fosse più quella ragazza a osservarmi. […] -Mi devi aiutare… o giuro che al confronto Mirtilla Malcontenta ti sembrerà un timido fantasmino!- continuai a guardarla esterrefatto mentre lei aleggiava come un’ombra di fronte a me. L’avevo uccisa?
Genere: Romantico, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Albus Severus Potter, Hugo Weasley, Lily Luna Potter, Rose Weasley, Scorpius Malfoy
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CapIII    coma e colazioni

 

Le ciocche bionde sporco fumarono al contatto con la piccola fiala dal contenuto melmoso, producendo un odore leggermente rugginoso, che fece rizzare il naso sia a me che al loro legittimo proprietario. David Fass osservava insieme a me la pozione, leggermente corrucciato in volto e con i freddi occhi di giada concentrati.

-Lilian spero che tu sappia quello che stai facendo…- voltò lo sguardo verso il mio, che cercava di infondergli un po’ di fiducia. Era normale non fosse molto convinto, il piano era uno dei più rischiosi avessi mai provato, insomma se la preside veniva a sapere che  io dovevo prendere il posto di Fass durante la partita grazie alla pozione polisucco, probabilmente avrei lucidato in terno i trofei della storia di Hogwarts.

 Fass era un bel  ragazzo del quinto anno, appassionato di quidditch, ma con la fobia della folla. Proprio questo  suo tallone d’Achille lo costringeva a restare in panchina, diviso dal desiderio di entrare e giocare, e quello di restare seduto godendosi lo spettacolo senza rischiare una delle sue solite crisi di panico. Era davvero un peccato, non era affatto male come battitore!

-Fidati David, entro un’ ora circa riuscirò a mettere K.O. sia Nott che Albus, poi andrò via, dando la colpa a un attacco di panico. Io farò il lavoro sporco, e tu ti prenderai la gloria di un’ora di vero gioco, chissà che non riesca anche a farti passare la paura…- finiva che con le mia cavolate facevo anche del bene!

-Lo spero, anche se ho un brutto presentimento…- certo che se portava sfiga in quel modo qualcosa sarebbe andata per il verso sbagliato! Ma perché le nuove generazioni erano a corto di speranza? Decisi comunque di interrompere lì il discorso, non volevo insistere sulla uestione, avevo già battuto il ferro caldo, e spezzarlo perché troppo freddo, sarebbe stato un peccato.

-Passi domani a portarmi la divisa?- lui annuì prima di uscire dalla vecchia torre.

Se tutto fosse andato come progettato, sarei riuscita a far vincere non solo la gara ai Grifondoro, ma anche a fregare quell’allocco di Malfoy, che, ignaro di tutto, sarebbe rimasto sugli spalti a osservare la partita e vedere la terribile sconfitta della serpi!

 

-Lily…- Uno scossone alla spalla mi fece mormorare dal fastidio. Perché Rose mi voleva rompere le scatole già dalle prime ore del mattino?

-Lily!-

-Che vuoi?!- mi alzai di scatto rischiando di darle una testata. Mi guardò infastidita, non sicuramente contenta di fare da sveglia e da ambasciatrice per me.

-David ti sta aspettando fuori, dice che è una cosa urgente.- la guardai allarmata.. non poteva essere…

-Rose che ore sono?-

-quasi le dieci…- merda! Mi rimanevano solo meno di quindici minuti per prepararmi.

-Rose, non dovresti già incamminarti per andare a vedere la partita, insomma non vorrai arrivare in ritardo, sai che Hugo ci tiene tanto che tu ci sia…- cercai di essere il più convincente possibile, insomma non potevo certo ingerire la pozione davanti a lei!

-Si lo so, stavo andando infatti.- mise la sciarpa rosso e oro, prima di fuggire alla svelta dal dormitorio. Solo allora potei alzarmi e dirigermi verso le scale a chiocciola, dove mi aspettava ancora David.

Appena mi vide un lampo di irritazione passò nei suoi occhi, poi velocemente mi porse la divisa.

-Era ora, sei già in ritardo!- non aveva tutti i torti in realtà.

-si, scusa…- rientrai di fretta nella camera e dal cassetto del comodino tiraifuori una delle fialette preparate la sera prima. Ne ingerii il contenuto alla svelta, sospettandone il saporaccio. Un conato mi assalì, ma riuscì a non rigettare, sollevando la testa e fissando per un attimo il soffitto.

Mi tolsi di fretta la camicia da notte, per paura di strapparla con le nuove misure. Presi la giacca della divisa, e aspettai di sentire il solletico alla pelle, tipico della trasformazione imminente.

-Lily, tutto ok?-

-David non succede nulla!- Bevvi un altro sorso della pozione, avvertendo solo il vago senso di nausea, senza però altri effetti.

-Come non succede nulla! Posso entrare?- mi rimisi la camicia da notte per poi aprira la porta.

-Come mai non hai già le mie sembianze, la pozione è scaduta per caso?- era più agitato del solito e controllava la fialetta.

-no non credo… ah.- mi toccai le tempie, sentendo d’improvviso una fitta alla testa, che mi face dondolare pericolosamente sul posto.

Forse David non aveva avuto tutti i torti, non era stata una grande idea, peccato.

-Lily!Apri gli occhi!-

 

 

 

 

Scorpiu Malfoy odiava qualsiasi tipo  di pasto. Si poteva dire che non detestava profondamente i dolci, o comunque ne sopportava qualcuno, i primi piatti lo annoiavano e le minestre lo innervosivano. Sopportava con accondiscendenza le carni al sangue, spesso aggiungendoci troppo sale.

Si sedette anche quella grigia mattina nello stesso posto che occupava da ormai sei anni con lentezza calcolata, ignorando gli sguardi ammirati delle corvonero e tassorosso, e quelli famelici delle Serpeverde.

-Buongiorno Scorpius.- Shain Nott lo salutò leggermente annoiato, mentre imburrava una fetta di pane tostato.

-“Giorno.- Scorpius guardò disgustato l’amico che mangiava con piacere,  sentendo a causa sua le fitte di invidia del suo stomaco, che nonostante tutto reclamava cibo. Si guardò intorno velocemente, notando solo allora il vassoio di prosciutto.

-Tieni il succo Scorpius- non alzò nemmeno il viso nella direzione di Eliza Zabini, troppo arrabbiato con il suo essere umanamente affamato. Le diede solo la soddisfazione di grugnire infastidito a causa dell’odore nauseante della bevanda che tutta Hogwarts adorava. Ma come prima il suo bisogno di liquidi e la secchezza alla gola fece da sé, e con malcelato fastidio prese la caraffa versando un poco del contenuto nel bicchiere.

Con il fastidioso sapore della sconfitta in bocca bevve tre lunghi sorsi del succo.

-Meglio il sapore della sconfitta.-

-Che hai detto Scorp?- Shain lo guardò curioso, interrompendo il discorso appena cominciato, che non era arrivato nemmeno alle orecchie dell’interessato.

-Ti ho chiesto di ripetere, ero distratto.- taglio la fetta di prosciutto, arrotolandola poi nella forchetta.

-Dicevo che ieri mattina pare che un David Fass alquanto sconvolto abbia portato una Lilian Potter alquanto svenuta in infermeria.- continuò con soddisfazione a imburrare fette di pane, deciso a non chiudere lì il discorso, anzi attese la risposta dell’amico, che gli diede corda per un semplice bisogno dettato dalla noia.

-Notte di sesso selvaggio fra  due?- nonostante sapesse che la risposta sarebbe stata negativa, cercò di immaginare Potter come un’affamata di sesso, senza però riuscirci. Ridacchiò in silenzio trovandola  buffa in quei panni.

-No, pare che Lilian Potter abbia ingerito qualcosa di sospetto, e che non si sia ancora svegliata. Si parla addirittura di coma.-

- Shain ma coma fai a sapere questa cose?- lo guardò di sottecchi. Nonostante Nott fosse, dopo Albus Potter, il ragazzo più criptico dei Serpeverde, era famoso per essere in assoluto il più pettegolo della scuola. Custodiva gelosamente le sue fonti, perciò Scorpius anche prima di porgli la domanda sapeva che non gli avrebbe di certo risposto.

-Pare che Hermione Granger, la capa medimaga di San Mungo, venga oggi stesso a visitarla.- l’attenzione di Scorpius calò finalmente a picco, trovando più interessante la striscia bianca che circondava il prosciutto che il discorso di Nott.

-senti Nott non hai Qualcosa di più importante da… no, cazzo!- Si passò una mano stancamente tra i capelli, spettinandoli in modo studiato. Shain si girò di scatto, sorpreso dello scatto dell’amico.

-Che hai?- lo vide sbuffare sonoramente, prima di girarsi a rispondergli.

-Se quella Troll mal cresciuta della Potter non si sveglia entro stasera mi toccherà scontare da solo la punizione. Dovrei pulire la torre nord da solo.- sbuffò di nuovo ingoiando finalmente il prosciutto.

-Perché dovresti pulire la torre nord scusa? La tua punizione non era non partecipare alla gara?- lo guardò storto per avergli ricordato quella storia e di conseguenza la loro perdita del giorno prima.

-Si, ma mi ha comunicato ieri  mattina la McGranitt quest’altra “aggiunta”. Pare che dovessimo appianare le nostre … “divergenze”- l’idea sembrava a tutti e due molto improbabile. Non solo per il carattere chiuso e scontroso del serpeverde, ma anche per l’orgoglio quasi fastidioso della grifondoro. Insomma una pulizia di una torre non avrebbe sicuramente appianato nulla.

-Allora prova a parlarle.-

-Con la Potter?-

-Macchè, per ora lei fa la bella addormentata in infermeria, intendevo con la preside, convincila a rinviare la punizione a quando Lilian sarà sveglia.-

-Potresti non chiamarla Lilian, e non è una BELLA addormentata, è solo in coma. Si comunque hai ragione. Salto l’ora di Lumacorno e vado a parlarle, vediamo di poter liberare la serata.-

 

Bussò con forza alle porte grigie sovrastate dai due gargoyle che  si spalancarono pochi secondi dopo, mostrandogli le scale a chiocciola tante volte fatte. Certo di solito era accompagnato da un elemento della famiglio Potter o Weasley, ma in quel caso si sarebbe accontentato della sua sola presenza.

Quando fece il suo ingresso nell’ufficio capì però di essersi sbagliato. Non solo in quella stanza c’erano elementi delle due famiglie citate prima, ma era addirittura davanti a tre quarti degli idioti che avevano non solo salvato il mondo magico, ma anche dato vita ai suoi peggiori incubi.

-Buongiorno Scorpius.- la preside lo guardò frettolosa, gli fece segno di avvicinarsi.

-Buongiorno Preside.- si dimenticò casualmente di salutare anche le altre persone di fronte a lui.

Harry Potter lo fissava con poca insistenza, probabilmente troppo preso da altri pensieri, mentre al contrario Ginevra Potter nemmeno lo calcolò, troppo presa dalla lettura spasmodica di alcune carte mediche. Hermione Granger era seduta sulla poltrona rossa e oro a sinistra della cattedra e lo osservava con insistenza, studiandolo attentamente.

-Preside se preferisce che attenda fuori…-la guardò speranzoso, la sola presenza di quei tre personaggi a così poca distanza da lui lo metteva un po’ in agitazione, insomma il ragazzo sopravvissuto era pur sempre il padre della ragazza che lui tormentava da sei anni, e anche di Jamens Potter e se solo il figlio maggiore assomigliava al padre non c’era tanto da stare tranquilli.

-no, se non è una cosa tanto privata da non poterneparlare qui.-

-no, anzi centra proprio con…- guardò Harry che finalmente lo guardò con interesse –LILY.- pronunciò con noncuranza i nome della ragazza.

 Ecco così come il viso del salvatore del mondo magico divenne paonazzo, la bocca della medimaga più famosa del mondo magico si spalancò e dalla rossa più famosa di qualche secolo si udì un leggero ringhio.

-Vede preside, lei mi ha comunicato ieri mattina che avrei dovuto scontare la punizione pulendo con Lily la torre Nord, per poterci chiarire.- lei gli fece un cenno affermativo con la testa sospettando già dove il ragazzo volesse arrivare.

-Perciò la mia domanda era… se la situazione di Lily non cambia, la punizione salta?- ovviamente fu sua premura pronunciare quel nome più volte possibile, per la prima volta in vita sua aveva usato quello stupido diminutivo.

-Bè Scorpius, immagino che se la metta su questo piano allora si. Vuoi aggiungere qualcos’altro?-

-No, preside. Arrivederci.- girò elegantemente i tacchi, sentendo su di sé gli sguardi dei quattro.

 

Aveva visto altre volte Harry Potter, ma mai così da vicino. Era un uomo estremamente riservato, ma soprattutto occupato. Si, suo padre e lui ogni qual volta si vedevano riuscivano a salutarsi i modo educato e discreto ( cioè freddo),  ma nonostante quello che si diceva in giro, non aveva il viso di un uomo molto dolce e premuroso, anzi. Non riusciva a non considerarlo il modello adulto di Albus Potter: freddo, calcolatore e intelligente. Da quello che aveva visto però negli archivi della scuola ( a lui e Lily era toccato riordinarli e ricatalogarli varie volte) negli anni di Hogwarts non era certo stato un santo.

Scacciò in fretta questi pensieri, la famiglia Potter cominciava davvero ad annoiarlo, doveva cercare di sfruttare quel lasso di tempo in cui Lilian non lo avrebbe stuzzicato con la sua presenza, e forse sarebbe riuscito anche a non finire in qualche rissa.

- che stress…- si passò stancamente la mano sui capelli. Il fatto di saltare l’ora di pozioni non lo soddisfala poi tanto, senza contare che l’ora successiva l’avrebbe passata in compagnia dei corvonero, a trasfigurazione.

-Mamma mia quanto sei imbecille…- la voce di una ragazza gli arrivò dritta alla testa come se gli fosse stata sussurrata con disprezzo a pochi millimetri dall’orecchio.

-Eh?- si girò arrabbiato, cercando la sfortunata che cercava guai.

-Chi diavolo c’è!?- fece un giro su se stesso, osservando i vuoti corridoi, e non notando nessuna ragazza.

-Sei talmente meschino che proverei un certo piacere perverso a picchiarti…-

-Potter…- si non c’erano dubbi la cadenza e il timbro della voce ora gli erano inconfondibili, l’unico problema era che secondo tutti la ragazza era in come nell’infermeria.

-thò! Allora hai un nerone in quel cervello, forse se continui su questa strada potrei pensare che ne esista una coppia!- la vocetta gli trapanò con fastidio il timpano. Era questo il suo problema, non riusciva a controllarsi quando lo insultava. Si ripeteva ogni secondo di controllarsi, ma quando se la vedeva di fronte con quel suo ghignetto strafottente era più forte di lui

-Potter come mai ti nascondi? Non fare la timida, sai che siamo vecchi amici.- sorrise mesto, sapendo che la ragazza non avrebbe resistito a quell’invito.

-e chi si nasconde sono dietro di te tutto il tempo.- no, era impossibile, si era girato più volte e non l’aveva mai vista, o almeno così doveva essergli sembrato, datpo che quando si girò trovò Lilian Potter che lo osservava furiosa.

-Che ci fai qui Potter, in camicia da notte e i capelli come la criniera di un leone?- sorrise prendendola in giro. In effetti Lily si era sempre presentata impeccabile a qualunque lezione, gli unici momenti in cui era spettinata erano le partite di Quidditch.

-ti ho visto solo soletto e non sono riuscita a resistere alla tentazione.-

-Bè ti capisco, se fossi una ragazza mi salterei addosso anche io.-

-idiota narcisista.- mise su il suo solito tipico muso pensieroso.- comunque no, non sono qui per questo ora.- sul suo viso si dipinsero due macchie scarlatte.

-Taglia corto Potter, non ho tutta la mattina- la guardò con una leggera punta di sospetto,. Lilan potter non era mai stata così tranquilla. La pozione igerita doveva essere stata davvero forte.

-forse è meglio che ti dia una prova pratica.- stinse i pugni e cominciò a camminare in direzione di Scorpius, che non si allontanò di un millimetro, nonostante avesse il sospetto che la ragazza lo  volesse baciare.

Avanzò rigida e decisa verso di lui protendendo la mano destra verso il cuore del ragazzo.

-Ma che diav…- Lilian riuscì a zittire per la prima volta Scorpius. La mano pallida di Lily ora trapassava il petto del ragazzo, quasi fossa stato fatto acqua. Un espressione sconvolta alterò i lineamenti freddi del ragazzo, e mentre lei toglieva la mano, facendosela ricadere al fianco lui cercò di toccarle la spalla, passandoci di nuovo attraverso.

-Potter sei morta?-

 

 

Ciaoooo!^^ scusate il terribile ritardo, ma il periodo tra fine magio e inizi di giugno , come tuti quanti sapete bene è davvero estenuante.... nonostante questo non voglio annoiarvi e passo subito ai ringraziamenti. vi vorrei anche shiedere scusa per questo cap, che non so, ma proprio non riesce a piacermi, c'è qualcosa di sbagliato... però l'ho letto e riletto e proprio non saprei che correggere.

Mayetta:si anche io ne vado pazza, e stai tranquilla anche se non presto i due impareranno ad amarsi. la storia della pozione polisucco, e in generale tutto il capitolo mi ah un pò messo in crisi, non riuscivo proprio a pensare come Scorp, perciò spero che nonostante tutto non ti dispiaccia e che continui a leggere con piacere questa storia... a presto!

Malterio: grazie per i complimenti. anche io adoro Al, è uno dei mei personaggi preferiti, e in seguito avrà anche lui spazio nella ff. Spero che tu recensisca anche stavolta. Mi piacerebbe che mi facessi notare magari qualcosa che non ti è piaciuto nel cap (dato che lo ritengo scritto davvero male), senza peli nella lingua :p! a presto!

Merry NicEssus: ah cara come farei senza di te! innanzitutto mi sembra doveroso ringraziarti per le recensioni, mi hanno fatto piacere, ma soprattutto per la pazienza con cui ogni volta ascolta le mie sciocchezze sulla ff. Ciaoooo

Ringrazio ovviamente anche chi metterà o ha già messo la storia tra seguite e preferite.

 

 

  
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