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Autore: Robigna88    20/06/2010    7 recensioni
Dean Winchester voleva solo divertirsi un po' con qualche ragazza, una sera dopo una caccia..Niente impegno, nessun legame. E così è successo. Lui e Robin, l'intrigante cacciatrice, si ubriacano e poi si divertono. Passano la notte insieme e il mattino dopo si salutano.. Ma quella notte di divertimento, ha qualche conseguenza del tutto inaspettata con cui sia Dean che Robin dovranno fare i conti.
Genere: Romantico, Commedia, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro Personaggio, Dean Winchester
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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- Questa storia fa parte della serie 'Suddenly Love'
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7° month.


Ricordo ancora con terrore il giorno in cui ho portato Robin in questo ospedale.

Era pallida, sudava e sembrava pronta a crollare.

Ricordo che il suo respiro era leggero, flebile. E che la sua mano, che stringeva la mia, pian piano si era indebolita, facendomi spaventare a morte.

Credevo che fosse morta, lì tra le mie braccia ad un certo punto.

Il suo cuore batteva così piano che non si sentiva se le si controllava il polso.

E ricordo anche di averla portata in braccio, preoccupato come mi sono sentito poche volte nella mia vita, dentro.

I suoi occhi si sono aperti per un secondo quando l'ho poggiata sulla barella.

Mi hanno regalato un sorriso e poi si sono chiusi di nuovo.

Si! Mi hanno regalato un sorriso.

Perchè lei è una di quelle poche persone al mondo, che ha gli occhi capaci di sorridere.

E poi ricordo di essermi seduto in sala d'attesa, con la testa tra le mani, a temere per le sorti di quella che ho imparato a considerare la mia famiglia.

E infine ricordo il sollievo di sapere che stava bene.. O meglio, che l'avrebbero tenuta un paio di giorni lì perchè la sua pressione era altalenante, ma che con le giuste cure, e con le giuste attenzioni, si sarebbe rimessa presto.

Il bambino inoltre stava benissimo.

E ora, dopo due settimane da quel giorno, me ne sto seduto in questa stessa sala d'attesa, sulla stessa sedia che occupavo la volta scorsa, a pensare a come salutare la donna di cui sono innamorato, ma a cui non ho mai detto ti amo, e il bambino che porta in grembo e che ho sognato tante volte negli ultimi giorni.

Perchè anche mio fratello ne è innamorato.. e soffre.

Ed io non posso sopportare il suo dolore, sapendo che ne sono la causa.

Lo che non è giusto rinunciare così a tutto.

E' ingiusto per me, ingiusto per Robin.. Ingiusto nei confronti della vita che mi offre una possibilità che non credevo di poter avere.. di saper apprezzare.

Ingiusto per il mio cuore che finalmente aveva trovato pace e gioia, negli occhi nocciola della donna che sto per salutare.

Mi passo una mano sul viso e la osservo mentre allo specchio guarda il suo profilo.

Il seno più formoso per via della dolce attesa, il ventre rotondo che ospita una vita e i piedi che per via del pancione fatica a vedere normalmente.

Sorrido appena ed entro nella camera.

Hey..” le sussurro.

Si volta e mi guarda con un sorriso che mi rende le cose ancora più difficili.

Hey..”

Come ti senti stamattina?”

Bene. Mi sento bene. Sono pronta a lasciare l'ospedale.”

Sei sicura?”

Si! E' sicura.

E il suo colorito rosato conferma che sta benissimo.

Tuttavia una parte di me, spera che decida di rimanere qui un po' di più, perchè nel momento in cui lascerà questo ospedale, dovrò dirle addio, e non so se sarò in grado di farlo.

Annuisce e fa un grosso respiro.

Credo che in fondo sia consapevole del momento che stiamo vivendo.

Sa che Sam è innamorato di lei, sa che sta male per questo e sa che, dovendo scegliere tra loro, sceglierò mio fratello. Anche se nessuno di loro due mi ha chiesto di scegliere, lo sa!

Ma non si arrabbia.. Perchè sa che Sammy è tutto quello che mi rimane della mia famiglia.. Sa che lo amo come un padre più che come un fratello, e sa che da quando l'ho portato fuori dalla nostra casa, la notte che la mamma è morta, prendermi cura di lui in tutto e per tutto è il mio compito.

Mi hai portato le mie cose?” mi chiede di improvviso.

La guardo e sospiro. “E' mio fratello..” sussurro come un idiota.

E' mio fratello!

Proprio per questo, lui stesso dovrebbe dirmi di non mandarla via.

Dovrebbe sforzarsi di capire e superare la cosa..

Dovrebbe incoraggiarmi a vivere questa bella cosa che mi è capitata.

Potrebbe.. anzi dovrebbe sacrificarsi per me, una volta nella vita.

Perchè io lo faccio per lui da sempre... Sacrifico i miei sogni e le mie speranze per occuparmi dei suoi sogni e delle sue aspettative.

Sacrifico me stesso per dedicarmi a lui e alla sua difficoltà di sentirsi diverso.

E lo faccio perchè gli voglio bene.
Quindi perchè lui non fa lo stesso per me, una sola volta nella vita?

Dovrei chiederlo a lui, lo so..

Ma non posso.

E' il mio fratellino!

Lo capisco! Va bene.. Io ero fuori programma, così come questo bambino che nascerà tra 2 mesi. E' stato bello.. ma noi non siamo la tua famiglia dopotutto.” mi dice.

Trattiene a stento le lacrime ed io mi sento uno schifo.

Anche se per poco, siete stato il fuori programma migliore della mia vita.” le dico.

7 mesi non sono pochi.” precisa abbassando lo sguardo “Se ti sono sembrati pochi vuol dire che ti sono piaciuti così tanto che il tempo è volato per te..”

Rialza gli occhi e mi fissa per un attimo.

Poi piange..

Lei piange come non l'ho mai vista fare.

Singhiozza come una bambina ed io vorrei solo urlarle di mostrarmi il suo bel sorriso.. Vorrei solo.. sentire la sua risata.

Sento i miei occhi riempirsi di lacrime e avanzo poco verso di lei “Robin..”

Alza la mano e mi ferma.

Poi fa un grosso respiro e si asciuga gli occhi.

Sto bene!” esclama anche se non troppo convinta “Puoi rispondere ad una mia domanda prima di andare?”

Puoi farmene un milione così dovrò per forza rimanere qui?

Annuisco e le sorrido. “Certo.”

Io credo che.. sarebbe stato bello se fosse durato. Tu come credi che sarebbe stato?” mi chiede.

Come sarebbe stato?

Mi avvicino a lei e la bacio prendendole il viso tra le mani.

Vorrei non staccare mai la bocca dalla sua, ma i singhiozzi che vogliono esplodermi dal petto, mi costringono ad allontanarmi.

Rompo quell'amaro bacio e le accarezzo i capelli.

Sarebbe stato perfetto.” le sussurro.

La bacio di nuovo e poi mi allontano da lei.

Le tue cose sono qui fuori.. E c'è un taxi che ti aspetta. E' già pagato per portarti fino alla stazione degli autobus. Ti prego chiamami quando arrivi a casa.” le dico.

Ok. Lo farò.”

Le sorrido e mi asciugo il viso, oramai rigato di lacrime. “Robin..”

So che è sbagliato.. lo so che è il momento meno adatto per dirlo.. Ma voglio che capisca che lasciarla per me non è facile.

E se lo merita.. aspetta una risposta da quando me lo ha detto.

Cosa?”

Ti amo anche io.” le sussurro.

Poi lascio la stanza, e senza voltarmi indietro esco dall'ospedale e dalla sua vita.

E' la donna che amo.. ma Sam è il mio fratellino.

   
 
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