Crossover
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Autore: Robotech90    21/06/2010    1 recensioni
Quante persone amano i libri fantasy? Quanti ragazzi passano intere giornate leggendo storie ambientate in mondi fantastici? E se questi ragazzi si trovassero un giorno ad affrontare le loro fantasie?
Genere: Avventura, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Film, Libri
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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                      Di nuovo insieme

 

Mirko era seduto con i suoi compagni nella Piazza di Silthrim e osservava gli Elfi mentre festeggiavano alla luce della Luna. Danzavano e cantavano quasi tutti, eccetto un gruppetto intento a brindare con dell’acqua limpida.

“Brindano con l’acqua, è pazzesco”- sorrise Gianni, bevendo un calice di birra. Manuel e Robert lo imitarono, mentre Mirko preferì non unirsi a loro; Angel era seduta con i ragazzi e fissava il cielo con i suoi grandi occhi neri:

“Che meraviglia le stelle”- sussurrò il cartone.

Mirko alzò lo sguardo e vide che la volta celeste era totalmente occupata da corpi celesti, non aveva mai visto uno spettacolo simile, prima d’ora.

“Già – commentò il Cavaliere sbattendo le palpebre – E’ davvero meraviglioso”

Gianni alzò a sua volta il capo e levò in alto il calice:

“Questo cielo stellato non può che essere un segno per la nostra vittoria”- detto questo, aprì la bocca e bevve con avidità.

Mirko scosse il capo, ridendo:

“Non starai bevendo un po’ troppo, Gianni? Ti vedo alquanto brillo”

“Brillo?” - singhiozzò l’amico e poi provò a mettersi in piedi, faticando a rimanere in equilibrio- Come vedi, mi reggo benissimo in piedi”

Angel lo sfiorò appena con un’antenna e il Cavaliere barcollò, cadendo a terra.

“Davvero benissimo”- scherzò Mirko e aiutò Gianni a sedersi nuovamente. Manuel e Robert sbadigliarono e il secondo disse:

“Che cosa dovremo fare adesso? Abbiamo respinto Sauron….e poi?”

Mirko si distese con le braccia dietro la testa e tornò a guardare il cielo notturno:

“Robert, siamo Cavalieri, non supereroi. Dobbiamo riposare come tutti gli altri, non credi?”

In quel momento, una forte musica attirò l’attenzione del gruppo e i ragazzi videro che gli Elfi, ora, erano intenti a danzare a coppie, alcuni sottobraccio, ridendo e scherzando, altri più lentamente, altri ancora, in solitaria, si esibivano in stupendi spettacoli acrobatici. Angel alzò le orecchie a quel suono e disse:

“Vorrei tanto ballare…….Mirko, vorresti venire con me?”

Il ragazzo sobbalzò dalla posizione quando sentì il suo nome e arrossì:

“No, no…io-io non so ballare, davvero”

Gianni, Manuel e Robert non aspettavano altro: tutti e tre insieme afferrarono l’amico e iniziarono a trascinarlo verso le danze:

“Ragazzi, ragazzi…davvero…non so ballare”

“Allora imparerai oggi”- esclamò Manuel continuando a sospingerlo in avanti.

“Xavian, dammi una mano”- pregò il ragazzo, ma il drago si limitò ad emettere un risolino e rimase con i suoi fratelli ad osservare la scena. I tre Cavalieri spinsero Mirko in mezzo alle danze e questi, dovette iniziare a ballare con Angel. Il ragazzo era almeno tre volte più alto del cartone e faticava a stare al passo, questo fece impazzire dalle risate gli altri tre giovani a tal punto che Gianni cadde di nuovo a terra e si tenne la pancia:

“Non so se riuscirò a resistere”- rise il Cavaliere puntando un dito verso Mirko. Gli altri due si unirono alle risate, ma , in quel momento, Eridor, Kreghor e Kaspian li afferrarono e li scagliarono nella mischia, dove furono costretti ad unirsi ai balli. A quel punto, i tre ,diventati paonazzi, ammutolirono; vedendoli, Mirko, ancora impegnato con Angel, gli disse:

“Come mai non vi vedo ridere più, ragazzi?”

Il divertimento proseguì per un po’, finché Angel non si stancò e Mirko poté sedersi al bordo di un albero con il cartone. Purtroppo per loro, Gianni, Manuel e Robert continuavano a ricevere richieste di ballo.

“Ben gli sta”- pensò Mirko, divertito.

“Mi sarebbe tanto piaciuto ballare con Stitch”- disse il cartone e Mirko capì subito che doveva fermarla, prima che la tristezza la prendesse di nuovo:

“Ehi, ehi, ehi. Pensa alla figura che ho fatto io, piccola”- disse cercando di tranquillizzarla e divertirla.

“Mi dispiace se ti ho fatto vergognare”

“Ma cosa dici? E’ il ballo il mio nemico numero uno, tu non centri nulla. Anche se avessi ballato con la più incantevole delle Elfe sarei rimasto così, fidati”

Il cartone non rispose e Mirko notò che i suoi occhi erano fissi sul cielo:

“Cosa c’è?”- chiese il Cavaliere, scrutando nella stessa direzione. Per alcuni secondi non si udì nulla, poi il cielo fu attraversato da un forte urlo di gioia e tre draghi apparvero nella notte: erano Rick, Chris ed Eric.

“YUUUU-HUUUU”- urlò Eric, dall’alto di Maskind e Mirko rispose agitando le braccia:

“Eric, maledetto ragazzaccio”- lo schernì scherzosamente il giovane, quando i tre atterrarono.

A turno, i Cavalieri abbracciarono Mirko ed Angel e, quando gli altri tre si furono liberati dalle danze, li salutarono.

“Mancherebbero solo Mark ed Arnold e saremmo al completo”- disse Chris, smontando da Kroghor.

“Sono a Minas Tirith, probabilmente - esclamò Gianni – Era lì che avevamo intenzione di andare”

I sette amici si riunirono attorno ad un fuoco e brindarono al loro nuovo incontro, eccetto Gianni che fu fermato da Mirko.

“Quando mettiamo la parola fine a Galbatorix, allora?”- chiese Manuel con entusiasmo, mentre gli amici finivano di bere. Gianni si era appisolato, come anche Angel e i due dormivano testa contro testa.

“Pensare che ,ad Ellesmera, Gianni la odiava”- esclamò Rick posando il suo calice.

“Durza ,vorrai dire”- intervenne Mirko – Bè, comunque ,per quanto riguarda Galbatorix e Sauron dobbiamo attendere i rinforzi di Mark ed Arnold. Solo allora potremo sferrare l’assalto alla Capitale”

Gli altri annuirono e tornarono alle loro occupazioni: Rick, Chris ed Eric si addormentarono, per riposarsi dopo il viaggio, mentre Mirko, Manuel e Robert rimasero svegli ad ascoltare l’allegra musica elfica e le voci melodiche dei cantori.

“Ho ballato troppo, sono sveglio come….una sveglia”- disse Robert, cercando di pulirsi dal sudore che gli grondava dalla fronte- Mi chiedo come faccia Gianni ad essere piombato subito nel sonno”

“Era ubriaco fradicio”- affermò Mirko, e spezzò un rametto che aveva in mano. Il Cavaliere continuò ad ascoltare la leggera musica proveniente dalle sue spalle, quando , improvvisamente, si sentì la testa spaccata in due.

Vide un grande campo di battaglia e migliaia di soldati che lottavano tra loro. Vide il cielo occupato da nove creature nere che lottavano con altrettanti avversari alati. La scena mutò e Mirko si trovò ad osservare Stitch che lottava con Angel, il cartone blu attaccava con violenza, mentre quello rosa aveva un graffio ad una guancia e sanguinava dalla fronte. La scena mutò ancora e Mirko si ritrovò nel bel mezzo di uno scontro. Il ragazzo si accorse che c’erano Mark, Arnold e tutti gli altri….ognuno era impegnato con un enorme avversario che però rimaneva sfocato alla vista del Cavaliere. Improvvisamente una palla di fuoco piombò tra i combattenti e Mirko urlò, ritrovandosi a Silthrim. Sopra di lui, Manuel e Robert lo stavano chiamando, perfino gli altri si erano svegliati:

“Mirko, ti senti bene? Mirko”- lo scuoteva Manuel, sventolandogli una mano sul viso. Gli altri ragazzi osservavano con preoccupazione il loro compagno che si dimenava e poi tornava a rilassarsi:

“Cosa? Come?”- disse Mirko e tirò un profondo respiro inebriante – La battaglia, la palla di fuoco…Angel”

“Angel è qui, Mirko”- disse Rick tentando di tranquillizzarlo – “Cosa ti è successo?”

Mirko sbarrò gli occhi e si asciugò il sudore:

“Ho avuto come…..come una visione. Ho visto….”- il ragazzo puntò lo sguardo su Angel e decise di tacere…era forse la cosa migliore.

“Cosa? Che cosa hai visto, Mirko?”- insistette Manuel scuotendolo.

Il Cavaliere deglutì e scosse il capo:

“No, devo essermi sbagliato. Non ho visto nulla”

Detto questo, il Cavaliere si stese e si girò di lato, mentre gli altri continuavano a interrogarsi su cosa potesse essergli successo.

“Fa che non sia vero- mormorò Mirko fra sé- Fa che mi stia sbagliando e che tutto ciò che ho visto non si avvererà”

  
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