Eccoci con il nuovo
capitolo… speriamo che vi piaccia ì, fatecelo sapere con una recensione…
infondo sono le vostre opinioni che ci aiutano e ci danno la forza per
continuare a scrivere… per il terzo capitolo ci vorrà un po’ quindi per adesso
vi auguriamo una felicissima estate
P.S: questo capitolo va
sul rating arancione-rosso, senza andare sull’erotico o volgare, abbiamo
cercato di descrivere nel modo più romantico possibile ….
FrancescaTodaro &
ChiuraGrande
Il nostro “ felici e
contenti”
EDWARD POV.
CAP.2 PRIMA NOTTE DI NOZZE
Una leggera brezza
marina faceva ondeggiare le fronde dell’unico albero presente sulla bianca
spiaggia dell’isola Esme; la luna piena rifletteva una candida luce argentea
sugli scogli e sulla superficie piatta del mare.
Appoggiato all’albero
scrutai l’interno della casa: era tutto tranquillo e il silenzio sembrava
regnare in tutte le stanze tranne che in una, il bagno al piano inferiore;
dalla finestra di fronte riuscii a scorgere il corpo nudo di Bella, distolsi
subito lo sguardo dalle sue forme attraenti e ormai per me non più proibite; si
stava facendo una doccia probabilmente per scaricare la tensione.
Iniziai a levarmi i
vestiti che, successivamente, posai con cura sul ramo più vicino dell’albero ed
entrai nell’acqua calda: pensavo che per lei sarebbe stato più facile
avvicinarsi al mio corpo freddo in quell’ ambiente. Mi voltai dando la schiena
alla casa e i miei occhi furono immediatamente attratti dal volto magnetico
della luna, respirai con forza l’aria esageratamente calda; riuscivo a
percepire il vento a malapena e ad ogni onda calda che si infrangeva sul mio
corpo freddo mi rilassavo sempre di più.
Tra i vari suoni
notturni della natura udii i suoi esitanti passi: si avvicinava sempre di più
alla riva e quindi a me, il suo novello sposo, in attesa di una prima notte di
nozze che sarebbe durata molto di più del dovuto. Immerse i piedi per testare
l’acqua, ed una volta ritornata sulla spiaggia, esitò a levarsi l’asciugamano
di dosso, ma dopo un breve momento di incertezza senti il ruvido asciugamano
accarezzare la sua pelle per poi toccare la sabbia con un attonito tonfo.
Ogni suo movimento
nell’acqua provocava delle leggere onde che si infrangevano secche sulla mia
schiena, come se si stessero infrangendo su uno scoglio; dopo molto fu accanto
a me e ci ritrovammo a fissare entrambi la luna, troppo imbarazzati per
guardarci.
Fu lei a parlare per
prima e appena sentii la sua dolce voce
ebbi un fremito impercettibile:” è bellissima non è vero?” domandò retorica, ma
in confronto alla sua umana bellezza la luna sfigurava, cosi le risposi:” non
quanto te”. Questo ci diede la forza di guardaci negli occhi, come se ci stessimo guardando
per la prima volta, come se ogni dubbio o segreto tra di noi fosse svanito. A
causa del suo sguardo imbarazzato, mi venne spontaneo tranquillizzarla:” Bella,
lo sai che non siamo obbligati… in fondo abbiamo un’eternità davanti” e per
convincerla le feci uno dei miei sorrisi. Ma lei non cedette, il suo sguardo da
imbarazzato passò ad uno sguardo aggressivo e le sopracciglia si irrigidirono
sopra a i suoi occhi diventati neri nella notte:” Edward, sai benissimo cosa
voglio… e sai anche che per i primi decenni non penserò ad altro che sangue
quindi…” interruppi il suo discorso, non volevo rovinare la nostra prima notte
da marito e moglie con una litigata. “ va bene, Bella.” Dissi in modo convinto
per farla rassicurare. Un leggero sorriso imbarazzato riapparse sulle sue labbra e la serenità la
riavvolse; tuttavia sentiva che io ero ancora rigido,cosi, mi prese la mano che
tenevo a pelo d’acqua e mi disse, posandosela sulla guancia:” non ti
preoccupare, noi ci apparteniamo”.
Entrambi sapevamo che
quelle parole erano più che vere.. cosi pensai: Se ero riuscita a convincerla
ad l’idea di un eterno matrimonio, cos’era a confronto concedergli una breve
notte di amore?
La trascinai per mano,
dolcemente dove l’acqua era più profonda, dove avremmo potuto superare
l’imbarazzo di trovarci per la prima volta: l’acqua scorreva sul mio corpo
fluida e più il livello saliva più io mi rilassavo, ero convinto di quello che
stavo facendo e per la prima volta di quello che avrei fatto; Bella si lasciava
trascinare guidata dalla mia insolita sicurezza.
Il livello dell’acqua
Sali fino a sovrastare il suo seno, cosi mi fermai; non sapendo cosa fare, la
strinsi forte al mio petto.
Appena la sua pelle
vellutata sfiorò la mia, sentì una
scarica elettrica attraversarmi; I suoi seni premevano contro il mio petto, e
la sentii irrigidirsi. Non volevo che ci fosse imbarazzo tra noi, ma era
inevitabile perché era la nostra prima volta.
Anche nel buio riuscivo
a vedere l’imbarazzo sulle guance di Bella, avevo immaginato alcune volte a come sarebbe stato , e nei miei “sogni”
c’era sempre una moglie forte e sensuale, ma in quel momento lei era in preda
alla timidezza, infondo la timidezza era parte di lei, ed era anche per quello
che l’amavo, quindi quella sera dovevo guidarla io, un vampiro pluricentenario
con nessuna esperienza sul campo
affettivo.
Cosi presi l’iniziativa
e catturai le sue labbra tra le mie, iniziai a baciarla dolcemente. Accarezzai
con una mano la sua spalla come per farla rilassare mentre con l’altra le
sfioravo la dolce schiena; le procurai dei leggeri brividi, e questo mi fece
sorridere, perché per la prima volta erano brividi di piacere. Spinto da questa
sensazione feci scivolare la mia mano sul suo candido collo per poi farla
scendere sul suo seno ed iniziai ad accarezzarlo dolcemente. Un gemito di
piacere usci fioco dalle labbra socchiuse di Bella e guidato da questo nuovo
piacere passai la mano, che era sulla sua schiena, e la poggia sul suo ventre.
Mentre continuavamo ad
accarezzarla sentii crescere il suo piacere, cosi decisi di guidarla fuori
dall’acqua che impediva il nostro contatto. Bella inciampò goffamente nei suoi
piedi. Nel raccoglierla non la rialzai, ma la feci sdraiare accanto a me. La
mia pelle riusciva a immedesimarsi alla
perfezione con la bianca sabbia che accennava dei luccichii alla pallida luce della
luna e i fini granello di sabbia accoglievano soffici il nostro corpo bagnato. Adagiai
delicatamente il mio corpo sopra il suo, in quel momento eravamo due poli
opposti che grazie ad una forza sconosciuta riuscivano a stare insieme. Eravamo
come estate e inverno che si incontravano in un vortice di emozioni che mai, in
109 anni avevo provato.
Bella iniziò ad
accarezzare la mia schiena lasciando, con le sue calde dita, scie di piacere
puro ad ogni tocco; sostenuto dalle braccia mi scostai di pochi centimetri dal
suo corpo per osservare il suo volto assorto nello scrutare le stelle, iniziai
a posare una serie di baci sul suo viso: lentamente scesi sul suo collo e mi
concentrai sulla vena… che pulsava il sangue ad una velocità pari al battito di
ali di un colibrì. Sentivo il dolce profumo del suo sangue bruciarmi nella
gola, ma sentendo crescere il suo piacere misi da parte la mia sete e scesi a
lasciare dei teneri baci sul suo seno. La mano di Bella prese il sopravvento
alla sua timidezza e arrivò ad accarezzare con sfrontatezza il mio ventre.
Sentivo il suo calore su tutto il mio corpo e le sue mani esplorare ogni parte
della mia fredda pelle. Ci unimmo, tentando di frenare la mia natura di vampiro
che stava prendendo il sopravvento ed una scarica di piacere ci percorse
entrambi e ci fece capire, che
finalmente eravamo uno dell’altro, come due pezzi del puzzle che,
nonostante differenti, riuscivano a unirsi per riuscire a completare l’immagine
eterna della nostra futura vita.
FINE
Vi lasciamo con queste
immagini
Volevano ringraziare Stella Cullen per la recensione bellissima, sono queste le piccole cose che ci aiutano a coltivare la passione dello scrivere… grz ancora