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Autore: CherryBomb_    24/06/2010    5 recensioni
[Il ritratto di Dorian Gray] E se Dorian non avesse pugnalato il quadro uccidendosi e fosse vissuto fino ai giorni nostri??? Cosa sarebbe successo se sotto un falso nome si fosse trasferito in una città italiana, incontrando Chiara e volendo fare solo sesso con lei?? E se lei avesse cominciato ad indagare??? Cosa sarebbe successo??
Genere: Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Un amore segreto
 
 
 
 
 
Chia POV
Erano due settimane che Dorian era morto.
Erano due settimane che non facevo altro che pensare a lui.
Avrei dovuto pensare a studiare il giorno dopo avrei avuto l’esame orale per la mia maturità, ma invece ero lì nel mio letto a ricordare quelle volte che Dorian era venuto a dormire da me.
La cosa che mi faceva piangere era che non lo sentivo accanto a me.
Finché……
-Non dovresti studiare piccola stravolgitrice di vite?- al suo di quella voce, rabbrividì. Mi girai di scatto ed ecco li bello come un dio, in piedi ai piedi del letto. Strabuzzai gli occhi.
-Non guardarmi così piccola, non sono un mostro, almeno non più. – disse sarcastico.
-C-che ci fai qui?- chiesi con voce tremante e flebile.
-Sono venuto per dirti di studiare. Domani è il grande giorno, hai l’esame orale della maturità, vuoi rovinare tutto non studiando?
-Ma tu non ci sei, non ci sarai. – cominciai a piangere.
-Adesso sono qui.- mi sorrise. Vidi quel sorriso che mi aveva fatto perdere la testa. Il Dorian che avevo davanti era quel Dorian che non doveva chiedere niente, sicuro di se stesso, che prendeva quello che voleva ad ogni costo, il giovane Dorian di 20 anni.
Mi alzai e andai verso di lui.
-Mi devi promettere una cosa.- mi disse guardandomi con quei suoi occhi azzurri.
-Qualsiasi cosa.- dissi in totale ammirazione.
-Smettila di piangere, torna a vivere, a ridere a scherzare. Non sei l’unica che sta soffrendo. Stai facendo soffrire anche le persone che ti vogliono bene e che ti vedono così. Ricorda, loro non sanno il vero motivo per cui tu stai male, loro sanno che io ti ho lasciata. È normale che tu stia così, ma devi cercare di farti forza. Sai che io ci sarò sempre qui dentro.- disse poggiando la sua mano sul mio petto.
Sentivo la sua mano. Percepivo il suo tocco caldo. Sentivo la sua presenza. Sentivo tutto. In quel momento avrei voluto baciarlo.
Sorrise.
-Che c’è?- gli chiesi.
-Possibile che io ti faccia ancora questo effetto?- continuava a sorridere.
Io arrossii. Aveva sentito quello che avevo pensato.
-Sentirai un mio bacio ogni volta che vorrai, farai l’amore con me ogni volta che vorrai.- sparì.
Mi lasciò lì, sospesa con quelle parole.
Non sapevo se era la mia immaginazione che aveva immaginato tutto, o se fosse reale o se stavo completamente diventando pazza.
Non lo sapevo e non volevo nemmeno saperlo.
Se era venuto per farmi studiare, aveva sbagliato tutto. Se prima non riuscivo a studiare, adesso ci riuscivo ancora meno.
Mi addormentai nel mio letto distrutta dai troppi pensieri e dalle troppe lacrime. Non sapevo che ore erano, non sapevo quasi dove fossi.
 
Il mattino seguente mia mamma mi svegliò alle sette con la colazione già in tavola.
Il mio esame sarebbe stato alle 9.
Avevo ancora due ore per calmarmi, per riprendere in mano la tesina, per cercare di non pensare a Dorian. Dovevo pensare al mio futuro, quello rappresentava il mio futuro, non potevo fallire, non  in quel momento. Non potevo farmi distrarre da cose futili.
Feci colazione di mala voglia, non avevo fame nell’ultimo periodo.
Mi feci una doccia rilassante e per le otto uscii di casa seguita dai miei genitori e da mia sorella che venivano a vedere il mio esame.
Avevano promesso di esserci e ci sarebbero stati.
Arrivammo a scuola dove c’era Sara che mi attendeva.
Avrebbe fatto l’esame poco dopo di me.
Sarebbe entrata a vedere il mio per tranquillizzarsi o per spaventarsi, doveva ancora ben decidere.
Avevo in mano la mia tesina, ma non la lessi, non mi passò neanche per al testa di sfogliarla.
Andai in bagno a rilassarmi finché non venne Sara a chiamarmi.
-Chia. Tocca a te.
In testa avevo mille pensieri. Mille, ma neanche uno che fosse la tesina. Sarebbe andata di merda. Sarei passata con un misero 60 o forse non sarei neanche passata.
Mi odiavo: perché non avevo studiato?
Entrai nella stanza. Tutti i professori erano seduti davanti a me.
-Buon giorno. – dissi cercando di essere gentile.
-Buon giorno Signorina Marchetti si accomodi.
Mi sedetti nel banco posto davanti a loro.
Li guardai uno per uno negli occhi.
Buona parte erano professori esterni, gli altri erano professori del mio istituto, ma non miei professori. Andavamo bene.
Dovevo stare calma. Dovevo pensare alla mia tesina.
Di che cosa parla la mia tesina? Ma che cazzo ne so. Non mi ricordo. Non mi ricordo nemmeno l’ultima volta che l’ho letta. Non mi ricordo nemmeno una parola, almeno mi ricordassi l’argomento.
-Signorina Marchetti, cominci pure. Ci esponga la sua tesina. – l’uomo davanti a me, mi guardava in modo molto professionale e seriamente. Non mi metteva per niente a mio agio.
Cominciai a sudare freddo.
Stavo facendo scena muta. Sarei stata bocciata, avrei ripetuto l’anno e tutto perché io ero stata scema e avevo passato le ultime due settimane a pensare al mio ragazzo che era morto.
In quel momento, dietro all’uomo che mi aveva parlato poco prima comparve Dorian.
-Mi spieghi cosa ti succede? Perché stai facendo scena muta? Non rispondermi a voce alta. Pensa.
Gli ubbidii.
-Non mi ricordo niente. Non ho studiato nelle ultime settimane perché pensato a te. – avrei voluto tanto piangere, ma mi avrebbero preso per pazza.
-Si, sente bene Signorina Marchetti?- l’uomo davanti a Dorian parlò, ma io non lo degnai di uno sguardo o di una risposta.
-Fallo ancora.- disse sicuro di quello che stava dicendo.
-Cosa dovrei fare?- chiesi molto incredula.
-Pensa a me. Pensa ai momenti che abbiamo passato insieme per preparare la tua tesina, pensa a me che ti interrogo, pensa a come ti è venuta in mente la tesina. Ti ricordi cosa ti ho detto prima di morire? Io sarei sempre stato con te e ci sono anche adesso.
-Avrei bisogno della tua vera presenza.
-Ma io sono qui. Mi vedi?- Annuii.
-Quindi ci sono. Ti prego, piccola stravolgitrice di vita, non buttare il tuo futuro. Pensa a me. Pensa a quando stavamo studiando e preparando la tesina.- sembrava disperato dal farmi ricordare quello che avevamo preparato.
Ci provai, ma la maggior parte delle immagini che mi venivano in mente erano quando io e lui ridevamo e scherzavamo insieme.
Ad un certo punto sentii una mano sulla mia spalla e una voce.
Vidi il professore davanti a me parlare animatamente con la persona che mi teneva una mano sulla spalla. Dorian davanti a me sorrideva.
Mi ritrovai davanti la faccia del mio professore di letteratura che mi portò fuori un attimo.
Mi portò in un posto deserto.
-Qui potete parlare liberamente.- mi disse.
-Con chi dovrei parlare?- chiesi io ingenuamente.
-Con Dorian.
Rimasi scioccata. Vidi Dorian davanti a me.
-Ce la puoi fare, lo sai che lo puoi fare.- sorrideva.
-No, non riesco a ricordarmelo.- cominciai a piangere ormai stremata e stanca.
-Ti ricordi su cos’era? Almeno gli argomenti.
-Su di te. – ammisi.
-Benissimo e poi?
-Argomenti incentrati su quel periodo.- cominciavo a ricordare.
-Bene. Focalizzati su quei momenti in cui ripetevamo e cercavamo le informazioni. Ci sei?
-Ci sono.
-Ora vai dentro e fai vedere chi sei.
-Tu sarai con me.
-Sarò lì con te, ci sarò sempre.
Il professore mi riporto nella stanza.
-Signorina Marchetti, si sente bene?
-Benissimo. Solo un mancamento. Tutto a posto.
-Cominci pure.
Sentii la presenza di Dorian alle mie spalle. Sentii le sue braccia intorno alla mia vita. Lui c’era. Era lì con me.
Cominciai a parlare del periodo storico, di come vivevano le persone agli inizi del ‘900, di come vivevano, in che condizioni erano e delle varie classi sociali. Passai a parlare in inglese di un importante scrittore di quel periodo che avevamo trattato. In Spagnolo un altro scrittore. Passai a storia dell’arte: architettura di quel periodo.
Era assolutamente tutto perfetto. Riuscivo a ricordare ogni singola parola.
Arrivai all’argomento principale.
All’argomento che avrei saputo dire per tutta la vita.
-Verso la fine del primo quadrimestre con il professor Bianchi abbiamo analizzato il libro di Oscar Wilde “Il ritratto di Dorian Gray”. Libro ambientato nei primi del ‘900 nell’Inghilterra borghese. Dorian è un ragazzo orfano, ereditario di una grossa eredità, si trasferisce a Londra, dove conoscerà questo pittore, Basil Hallward. Basil attratto dal grande fascino e dalla grande bellezza di Dorian decide di fargli un ritratto, un ritratto che gli assomigli talmente tanto da sembrare vero.-sembrava che parlassi della mia vita da quanto parlavo in fretta e senza pause – Un giorno Dorian incontra un amico di Basil, Henry Wotton. Quest’ultimo comincerà a raccontare in modo diverso la vita, mostrerà a Dorian dei lati della vita che lui non poteva cogliere data la dolce età e l’ingenuità. Lord Henry lo porterà a pensare che la cosa più importante al mondo è la bellezza, che se possiedi quella, possiedi il mondo. Senza saperlo stringe questo “patto con il diavolo” attraverso il dipinto che Basil aveva finito di dipingere. Aveva desiderato di poter, per sempre, rimanere giovane e bello. – continuai a parlare della trama del libro finché non mi fermarono per una domanda.
-E ci dica, cosa pensa di Dorian? Come lo trova? Come spiega il fatto di essersi poi ucciso?
Sorrisi a quella domanda. Se avessero saputo che lui era esistito davvero, se avessero saputo che lui era morto realmente poche settimane fa. Se avessero saputo che io aveva avuto una storia con lui, non sarebbero qui a parlare di supposizioni.
-Vuole sapere cosa penso del Dorian all’inizio del libro o quello che Lord Henry crea?
-Di entrambi.
-Il Dorian dell’inizio era ingenuo, piccolo. Vedeva il mondo in modo molto…religioso…se posso usare questo termine. Vedeva il mondo come un bambino lo vede attraverso gli occhi di una mamma che glielo racconta, come se qualsiasi cosa fosse un male, qualsiasi cosa fosse dannosa, ma dal momento che arriva Henry, con la sua aria da chi conosce tutto e sa, lui vede il mondo con gli occhi di Henry. Quest’ultimo ha raccontato il mondo come avrebbe voluto viverlo lui, solo che non aveva il coraggio di viverlo in quel modo. Raccontava un mondo che non aveva mai provato, forse per paura delle conseguenze sulla sua vita e sulla sua reputazione. Il Dorian che lui crea è un Dorian cinico, menefreghista, interessato solo ai piaceri della vita e a nient’altro, egocentrico. L’unico cosa di cui gli importava era di se stesso. Pensi che si sia ucciso – a quelle parole un piccolo sorriso mi spuntò sulle labbra – perché aveva cominciato a riprendere la ragione, aveva cominciato a capire che quello che aveva fatto era sbagliato, che il suo stesso mentore parlava di quella vita, ma aveva paura di farla perché c’era qualcosa che lo bloccava. Forse la ragione lo ha aiuto o semplicemente era cresciuto. Penso infatti che il Dorian che Henry ha soggiogato era un Dorian privo di attributi, privo di una propria opinione e molto influenzabile. Era un bambino di 20 anni che non aveva ancora capito il proprio pensiero e la propria strada. Poi crescendo, maturando e capendo, ha deciso di togliersi la vita.
-E cosa pensa delle leggende che circolano? Pensa che siano vere?
-Non ci sono prove per affermare che siano vere, ma non ci sono nemmeno prove che affermano che siano false. Ma, scusi la sfrontatezza, sinceramente non dovrebbe importare a nessuno se Dorian sia esistito o meno, o sia ancora vivo. Anche se fosse? Non fa o faceva male a nessuno, faceva solo male a se stesso, ma in fin dei conti, a noi che importa? La vita era la sua non la nostra.
-C’era una frase che le piaceva particolarmente?
- Quando una persona mi piace moltissimo non ne dico mai il nome a nessuno: è come rinunciare a una parte di lei. Ho imparato ad amare il segreto: mi sembra l'unica cosa che può rendere misteriosa, o splendida, la vita moderna.*
Adoravo quella frase, l’avevo sempre amata.
Io non avrei mai detto il nome di Dorian a nessuno, non avrei mai potuto dirlo. Lo amavo in segreto senza che nessuno sapesse il suo nome. Non avrei mai rinunciato ad una parte di lui.
In quel momento le braccia che mi avevano cinto la vita fino a quel momento, mi lasciarono. Il mio esame era finito.
Mi girai a vedere gli occhi della mia famiglia pieni di lacrime per il mio esame.
Era andato benissimo.
Aspettai con Sara il suo turno mentre cercavo di tenerle compagnia e di farle coraggio. Lei aveva avuto solo me e la mia famiglia come incoraggiamento, i suoi genitori lavoravano sempre e non avevano potuto prendersi la mattinata per vedere l’esame della figlia.
Finito anche il suo di esame, me ne tornai a casa.
 
Una settimana dopo il mio esame orale, andai a vedere il risultato.
110. Per una volta il massimo dei voti. Ero felice.
In quella settimana avevo pensato poche volte a Dorian.
Mi ero quasi abituata alla sua lontananza, forse perché non era completamente lontano.
Può sembrare strano, ma io lo sentivo accanto a me, in ogni mio movimento e spostamento.
In quel momento mi tornò in mente quel giorno in cui parlai con la mia sensazione. Non ci sarà per sempre. Quella volta si sbagliava, lui ci sarebbe stato per sempre, vivo nei miei pensieri nel mio cuore, avrei per sempre amato in silenzio quell’uomo che aveva vissuto per 100 anni, avrei per sempre cercato sollievo nei miei ricordi con lui. Avrei per sempre ricordato che avevo fatto innamorare una persona che non aveva mai amato.  
Non avrei mai fatto l’amore come lo avevo fatto con lui, non avrei mai baciato nessuno che baciasse come lui, non avrei mai trovato un uomo bello come lui.
Il ricordo di lui sarebbe rimasto per sempre. Era incancellabile, indelebile. Sarebbe durato per sempre.
In quel momento capii l’amore eterno, l’amore per sempre.
E solo io ne sarei stata al corrente perché Quando una persona mi piace moltissimo non ne dico mai il nome a nessuno: è come rinunciare a una parte di lei. Ho imparato ad amare il segreto: mi sembra l'unica cosa che può rendere misteriosa, o splendida, la vita moderna.*

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ciao ragazze. Quanto ho aspettato questo momento?Tanto e adesso non vorrei che fosse arrivato. La storia è giunta alla fine. =( Che tristezza.

Allora, partiamo con i ringraziamenti. Ringrazio vivamente tutte le persone che hanno inserito la storia tra  seguite e le preferite. Davvero grazie. Ringrazio le persone che mi hanno seguito fin dall'inizio in questa mia pazzia. Ringrazio le persone che hanno letto ogni singolo capitolo e che hanno lasciano una piccoola recensione, ma anche quelli che hanno letto in silenzio.

Questa storia è giunta alla fine. Non è proprio un lieto fine. Dorian è morto e lei proverà sempre amore per questo uomo. Non è il classico dei finali, ma era giusto così. Vi lascio immaginare che lei si sia fatta una vita, magari con un altro uomo e che abbia dimenticato Dorian. Vi dico che la mia continuazione è che lei si creerà una famiglia con un altro, ma penserà sempre al periodo in cui è stata con Doian. Brutta come immagine lo so, ma alcuni amori vanno a finire così.

Mi piacerebbe avere un opinione da tutti quelli che hanno aggiunto la storia tra le seguite e le preferite. Mi piacerebbe sapere che ne avete pensato di tutta la storia, anche un breve recensione mi va bene, ma mi piacerebbe sapere cosa ne avete pensato dopo tutto.

Passo a rispondere alle vostre recensioni. Sarà l'ultima volta che lo farò =( anche se spero di sentirvi ancora.

clakki94: tu carissima mi hai dato sempre un notevole sostegno con le tue recensioni e ti ringrazio davvero =) Mi hai sempre fatto ridere e mi hai sempre tirato su il morale. Si, il mio scopo era quello di farti piangere e sono felice di esserci riuscita. =) Spero di sentirti nell'altra mia storia =) Spero che la fine ti sia piaciuta e di non aver deluso le tue aspettative. Grazie per aver sempre recensito la mia storia. Un bacione. Spero a presto^^

Valentina78: Mi dispiace aver deluso la tua fantasia. Non ho mai pensato ad una Chiara incinta. Ho sempre pensato al fatto che il loro amore fosse destianto a durare per sempre anche se lei stava con altri. Grazie per aver recensito la mia storia e per avermi fatto vari complimenti. Sero davvero di non aver deluso nessuna tua aspettativa con questa capitolo finale prchè mi dispiacerebbe molto =) Spero di sentirti ancora. Un bacione^^

MissNanna: Grazie per i complimenti. Sono felice di averti trasmesso qualcosa, speravo di farlo. Spero che ti riprenderai presto. Ci sentiremo nelle tue storie =) Non ci abbandonimo io e te XD Spero che l'ultimo capitolo ti sia piaciuto e grazie per aver recensito la storia. Un bacione. a presto ^^

Vi faccio un ultimo saluto sperando di risentirvi presto.

Esorto tutti i lettori a farmi sapere un parere finale =) Mi farebbe davvero piacere.

Un bacione. ^^

*Citazione tratta da "IL ritratto di Dorian Gray"

   
 
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