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Autore: somochu    01/07/2010    10 recensioni
Organizzare.
Gli invitati, il ristorante, le musiche, gli addobbi e, soprattutto, doveva scegliere il vestito.
Oddio.
Oh, Santissimo Dio.
Doveva darsi una calmata, altrimenti finiva come quando lui le aveva chiesto di stare insieme, al suo quinto anno, e lei aveva malignamente riso in faccia - Scorpius ancora si chiedeva come era possibile che fosse finita a Grifondoro anziché Serpeverde- a tutte quelle che sbavavano dietro al suo ormai futuro marit...
Aspetta.

L/S ♥
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Lily Luna Potter, Scorpius Malfoy | Coppie: Lily/Scorpius
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Una settimana per... No.
No.
Aveva avuto sicuramente un'allucinazione. Ecco, sì. Un’illusione ottica in piena regola. Quando Rose dice di non esagerare con il caffè la mattina, dovrebbe darle ascolto una buona volta. Porco merlino.
Cioè dai, un Malfoy, più precisamente Scorpius Malfoy, che esce da una gioielleria con un pacchetto regalo -con tanto di nastrino rosso- non può essere altro che un abbaglio dato dai raggi del sole che, riflettendosi sulla neve, la accecavano e quindi impedivano al sangue di arrivare al cervello, conseguente allucinazioni disastrose.
Impossibile, era l'aggettivo che le ronzava in testa in un fastidioso stridio, come la voce della Mc Granitt, quando, tempo prima, durante le sue lezioni, lei costruiva delle barchette di carta -colpa di suo padre e delle sue maledette abitudini babbane- o quando la preside faceva dei lunghi e barbarici discorsi in Sala Grande, annoiando persino Gazza. Non che lei andasse male ai tempi della scuola, anzi. Semplicemente trovava lo studio molesto e tedioso.
Si disse che, analizzando la situazione con più calma, - se calma poteva definirsi fare avanti e indietro sulla neve fino a creare un solco- le opzioni finali erano due: la prima -per lei francamente più probabile- era che aveva avuto una visione di uno Scorpius intento a prendere un gioiello qualsiasi. La seconda, invece, per lei francamente la più emozionante, era che lui si era finalmente deciso a comprarle un anello di fidanzamento.
Le avrebbe forse chiesto di sposarlo?
L'emozione le chiuse lo stomaco in una stretta ferrea e le bloccò il fiato in gola, mentre mordeva il quadernino che aveva in mano per non urlare dalla gioia.
Non era il momento di lasciarsi andare a simili emozioni, si disse tutta trafelata.
Prima di tutto doveva organizzare.
Organizzare.
Organizzare.
Gli invitati, il ristorante, le musiche, gli addobbi e, soprattutto, doveva scegliere il vestito.
Oddio.
Oh, Santissimo Dio.
Doveva darsi una calmata, altrimenti finiva come quando lui le aveva chiesto di stare insieme, al suo quinto anno, e lei aveva malignamente riso in faccia - Scorpius ancora si chiedeva come era possibile che fosse finita a Grifondoro anziché Serpeverde- a tutte quelle che sbavavano dietro al suo ormai futuro marit...
Aspetta.
E se per caso aveva immaginato tutto?
E se non stava davvero per sposarsi?
Infondo conosceva Scorpius. Era testardo come un mulo e romantico come Voldemort in piena crisi di nervi.
Però -perché c'era un però- come poteva essersi immaginata tutto?
A parte il troppo caffè che prendeva la mattina e a parte anche i raggi del sole che le ostruivano il flusso sanguigno, lei non aveva mai avuto simili visioni. Suo padre sì però, ora che ci pensava. E se fosse di famiglia avere la testa che va per conto proprio?
Beh, però lo aveva visto anche strizzare l'occhio a una ragazza che se lo mangiava con gli occhi – alla quale li avrebbe cavati volentieri...quella sottospecie di squillo- e nella sua immaginazione Scorpius non faceva certo il cascamorto con una ragazzetta qualsiasi. Solo nella realtà lui poteva gradire quel tipo di attenzioni.
Di certo una volta avuta la fede al dito, lo avrebbe costretto ad astenersi da certi atteggiamenti. Soprattutto in pubblico.
Pensare che però lui si permetteva di bruciare le lettere che il suo ex le scriveva...
Optò per tornare a casa e pensare bene a come voleva che fosse la cerimonia e alle persone che voleva che fossero presenti. Giunse in un angolo sperduto per evitare così di essere beccata dal suo futuro marit... ehm, dal suo ragazzo.








                                                                                                                                       *
                                                                                                                                       *
                                                                                                                                       *









Si impose per l'ennesima volta di stare calma.
Insomma, era una ragazza venticinquenne, non poteva mica sentirsi come adolescente alle prime armi...
Era una donna adesso, santo piripillo. Una donna che molto probabilmente sarebbe diventata moglie.
Peccato però che l'aveva visto in quella dannata gioielleria, adesso non ci sarebbe più stato il gusto della sorpresa. Come avrebbe fatto a fingere di non saper niente di niente?
Masticando imprecazioni, si diresse in cucina per preparare qualcosa di buono da mangiare, o meglio, qualcosa da ordinare agli elfi domestici-non autorizzati da sua zia Hermione, fra l'altro. Scorpius, ultimamente, andava matto per la nutella. Nonostante fosse una cosa "deprecabilmente babbana", come diceva dignitosamente lui, si ostinava a metterla ovunque. Una volta l'aveva perfino beccato mentre la spalmava su una coscia di pollo. Che cosa agghiacciante.
Diede gli ordini agli elfi domestici e, una volta arrivata in sala, si lasciò cadere a peso morto sul divano.
Come avrebbe dovuto comportarsi? Fare finta di niente?
Beh, quest'ultima era sicura.
Non poteva di certo permettersi di rovinare uno dei momenti più belli della sua vita-subito seguito dalla distruzione dell'intera aula di pozioni.
Mentre era ancora nel pieno delle sue elucubrazioni mentali, sentì il tipico suono della smaterializzazione, seguito da una voce piuttosto familiare.
<< Ehi >> disse Scorpius togliendosi la sciarpa e il giacchetto  << stai cercando di diventare tutt'uno col divano, per caso? >>
Quell'accento perennemente sarcastico nella sua voce era ciò che più amava di lui, ma, al contempo, che più odiava.
<< No. Preferisco perseguitarti a vita, sai? >>
Arrossì subito dopo averlo detto, accorgendosi di cosa aveva involontariamente implicato.
Una vita insieme.
Lui e lei.
Oddio.
Sperò vivamente che Scorpius non si accorgesse dell'improvviso rossore che le imporporava le guance, oppure che il colore che il suo viso aveva appena preso – molto simile a quello dei suoi capelli- le permettesse di mimetizzarsi con la stoffa rossa del divano.
Speranze vane.
<< Mi piace notare che la mia presenza, nonostante gli anni passati insieme, ancora ti scombussoli >> disse lui mentre si sdraiava vicino a lei << ma d'altronde, come biasimarti?. >>
<< Punto primo: levati immediatamente quel ghigno dalla faccia, o ci penserò io a farlo. Punto secondo: sappi che non è la tua presenza a scombussolarmi, ma la tua immensa modestia. >>
Beh, anche se il sarcasmo nella voce non era pari a quella di Scorpius, doveva congratularsi con se stessa.
<< Ma se è per questo che sei pazza di me... >>
<< Mi rifiuto di rispondere di fronte a cotanta arroganza. >>
<< ...O semplicemente non vuoi ammettere che ho ragione. >>
<< Bastardo. >>
<< Bugiarda. >>
<< Stronzo. >>
<< Ipocrita. >>
<< Menefreghista. >>
<< Pel di carota. >>
<< Basta non voglio più continuare >> disse girandosi dalla parte opposta a Scorpius. << Stasera farai da solo. >>
<< Allora sarebbe inutile chiederti quella cosa... >>
Lei sobbalzò e si girò velocemente verso di lui, la rabbia completamente dissolta. Infondo ormai era abituata ai loro continui litigi, anzi, forse erano la cosa che più le piaceva del suo rapporto con Scorpius. Non avrebbe retto se un giorno lui avesse cominciato a trattarla con eccessiva dolcezza.
<< Lo sapevo che ti avrei incuriosita>> disse prendendole una mano << Comunque io... >>
<< Padroni, è pronta la cena. >>
Un ringhio le si creò in gola e quasi le scappò dalla bocca.
Maledetti elfi, li avrebbe licenziati tutti.
Doveva darsi una calmata, assolutamente.
<<Dopo>> disse cercando di moderare la voce e di non renderla troppo stridula <<dopo mangeremo.>>
<< Cosa? Io sto morendo di fame. >> disse Scorpius alzandosi e sedendosi a capotavola.
Lily invocò pazienza, e si diresse al tavolo. Posò il tovagliolo sulle gambe-per distrarsi- e si riempì il calice di vino.
<< Che cosa dovevi dirmi? >> sembrava tutto, tranne che disinvolta come voleva apparire.
Scorpius prese a frugarsi nella tasca, e il respiro le si mozzò subito in gola. Si mosse ansiosa sulla sedia, e ingurgitò tutto il vino nel calice in una sola sorsata.
Ma le candele?
Certo che si era proprio sprecato... ma vabbè, avrebbe fatto un’eccezione.
<< Non ci crederai mai ma ho vinto una vacanza alle Maldive. Il problema però, è che l'albergo si trova in un villaggio babbano... >> disse tirando fuori due biglietti dalla tasca. << Credo che non reggerei per più di una settimana. >>
Non doveva urlare.
Non. Doveva. Urlare.
<<Era solo questo che dovevi dirmi?>>
Sbagliava o adesso la sua voce somigliava a quella di Gazza?
<< Sì, perché? >>
<<No, niente. Ora, se vuoi scusarmi>> disse alzandosi con dignità << vado un attimo a schiantare qualcuno.>>













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Allora, la FF si divide in circa 7 capitoli. 
Una settimana insomma xD
Ho sempre voluto scrivere una LilyScorpius e finalmente mi sono decisa.


Vorrei dedicare questo primo capitolo a tre persone:Ami, per il supporto morale su msn, a Emma, per la grande beta quale è xDD  e a mia sorella Sesse che è in via di guarigione (guarisci presto <3)
Un bacio.
   
 
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