Fanfic su artisti musicali > Beatles
Segui la storia  |       
Autore: Natalja_Aljona    01/07/2010    2 recensioni
Revolution "Lucy" Richards, Lu'per gli amici, è la sorella minore di Keith Richards e migliore amica di George Harrison.
Dopo aver passato le vacanze insieme, infatti, i due sono inseparabili.
Ma un giorno, insieme ad altri quattro ben noti ragazzi, George partirà per Amburgo.
E Lucy...andrà con lui.
L'inizio di una grande Rivoluzione...una Rivoluzione chiamata Beatles.

(dal capitolo 69):
In quel momento, partì un servizio radiofonico dalla radio del commissariato di polizia.
-Keith Richards, giovane e promettente chitarrista di Dartford, denuncia il rapimento della sorella minorenne.
Un mostro verde, brutto e cattivo, chiamato dai colleghi del suo circolo criminale GH il Terribile. The Worst.
Nella buia notte GH ha strappato la dolce e ingenua ragazzina appena quattordicenne dalla sua casa natale, spezzando il suo fragile cuore e infrangendo i suoi teneri sogni.
La pioggia batteva inquietante sui vetri della finestra, quando la giovane assistette all'apparizione con terrore crescente, ma ormai il terribile GH l'aveva stregata, portando via tutto ciò che ne rimaneva di lei.
E adesso, chi asciugherà più le lacrime dai suoi occhi, quando GH punterà la sua prossima preda?
E chi sentirà più il lamento straziato della candida e innocente Lucy Richards, quando GH distruggerà tutto quel che ne rimane della sua splendida giovinezza?
Per lei e per il dolore del vecchio cuore dello straziato fratello, vi preghiamo di telefonare al seguente numero: BEEEEEEEP!
Very norman people! Centodue-cinque, yeah!-
George e Lucy si scambiarono soltanto un rapido sguardo, sforzandosi di rimanere seri.
Due secondi dopo ridevano fino alle lacrime.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: George Harrison
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'Lucy is a Rainbow'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A


Lucy in the sky with George


August, 27th 1963, stazione di Liverpool


-Hai il biglietto, Lu'?- mi domanda Pete, con un sorriso.

Infilo le mani in tasca, alla disperata ricerca di quel biglietto.

DEVE esserci.

L'ho messo io stessa ieri sera.

A meno che...

-Beh...in teoria sì...-

-Esattamente quanto “in teoria”?-

-Oh...maledizione!- esclamo.

-Che succede?-

Sollevo il biglietto all'altezza del mio viso, facendo scorrere con attenzione gli occhi su ogni singola microcellula della carta.

E' assurdo!

Ma d'altra parte...lui è così.

Al centro del biglietto, proprio sul numero di prenotazione, spicca una scritta:

You’ll never know how much I really love you…”

Mi sembra di riconoscere quella scrittura...e anche quelle parole.

Ma sì, certo che le riconosco.

Non sarei io, se non le riconoscessi.

Ripensandoci, è una gran seccatura.

Tra meno di un ora partiamo...il treno non si ferma per me.

Eppure, ancora non riesco a capire perchè mi si è stampato in faccia un sorriso che va da una guancia all'altra, che sento che nessuno mi potrà mai togliere per tutta la giornata...

-Sei abbagliante, Luce della mia vita- sospira Pete, accarezzandomi i capelli.

Mi scosto di scatto, infastidita. Come siamo arrivati a questo punto?

-Contieniti, Pete- sibilo, lanciandogli un'occhiataccia.

-Non ricordi...?- lascio la frase in sospeso, perchè Pete si è abbandonato a peso morto di fianco a una colonna, ad occhi socchiusi.

-Lo so. Scusa-

-A Irene non ci pensi?- mormoro, atterrita.

Ebbene sì, le cose stanno così.

A sorpresa di tutti, durante la nostra prima permanenza ad Amburgo, dopo l'ennesimo due di picche da parte mia, Pete si è arreso e in un giorno si è ritrovato fidanzato alla spogliarellista di turno dello Star Club.

E indovinate chi era?

Irene, proprio lei.

Irene, che ci aveva provato con tutti, compreso George.

Irene, che avevo odiato per giorni, prima ancora di scoprire di essere totalmente, follemente innamorata di Georgie, che ha addirittura assunto due suoi scagnozzi, per eliminarmi, se non ci fosse stata Astrid, gelosa di me fino a star male.

Sì è ritrovata in un giorno a trotterellare felice mano nella mano con Pete, dopo essersi lasciata alle spalle la sua vecchia vita, compresa quella di cameriera all'Indra e al Kaiserkeller, licenziata da Bruno Koschmider qualche giorno dopo il mio incidente.

Fatico ancora a crederci, ma è così.

E sembrano anche parecchio affiatati, anche se...beh, Pete...

In questi tre anni ha messo la testa a posto, siamo ancora amici(anche se George non si fida ancora più di tanto) e di lui mi posso fidare, adesso che è felicemente fidanzato e ha chiesto scusa a me e a George per tutto quello che ci ha fatto passare.

Eppure...continua a dire di non essere più in grado di dimenticarmi, ormai.

E certe volte ci prova ancora, ad andare più oltre di quanto un amico possa andare, nonostante ormai sia fidanzato.

E in quei momenti di debolezza mi dice che Irene è solo un ripiego, che lui non si arrenderà mai, che sono stata il fuoco che, dall'innocenza dei miei quattordici anni, gli ha distrutto la vita...cose che sarebbero imbarazzanti, se George fosse qui...

Però mi tocca andare con lui, perchè un suo amico lavora nell'albergo in cui andrò a stare in questi giorni(ancora non voglio pensare che i giorni saranno mesi...e questi mesi, quanti diventeranno...) e lui ha insistito tanto per accompagnarmi...

A dir la verità confido nel fatto che, subito dopo avermi lasciato davanti all'albergo, lui se ne vada.

Non voglio cacciarmi in situazioni per così dire “ambigue” che potrebbero insospettire George.

Inutilmente, peraltro.

Si avvicina il mio diciottesimo compleanno e stiamo andando a Manchester, dove frequenterò l'università.

Mi hanno accettato all'università di Manchester esattamente tre anni fa e tra poco arriverà il treno che mi porterà lì, in quella città così bella innevata...eppure così lontana da George, che è ancora ad Amburgo con John, Paul e Stu...così lontana che mi sembra quasi impossibile, per me che ero abituata a stare sempre con lui, a sostenerlo in ogni cosa.. eppure sembra che dovrò farne a meno.

George ha fatto di tutto per convincermi a desistere, lui non vorrebbe proprio che partissi... Dopo il nostro rimpatrio a Liverpool, infatti, finito di frequentare il Liverpool Institute of Art, a cui mi ero iscritta tre anni fa per poter stare a Liverpool con George e adesso...lui ancora non si fida di Pete, vorrebbe che si trovasse sempre dall'altra parte della città rispetto a me, dopo tutto quello che è successo ad Amburgo...

Forse ha ragione e sono io che mi sbaglio, ma mi sembra così cambiato...

Manca ancora qualche giorno all'inizio della scuola e domani arriveranno Elisa e Angie, che baderanno a Ray durante le ore scolastiche.

Certo con George non poteva restare(ad Amburgo con Geo, Jo, Paul e Ringo...mi vengono i brividi al solo pensiero, povero bambino!) e così l'unica soluzione è stata quella di portarlo con me... ma Ray è un bravo bambino(per ora...il fatto che sia figlio di George-e mio- non promette nulla di buono...), anche se ha solo due anni.

I Beatles, che ormai hanno sostituito Pete con Ringo Starr, il batterista di Rory, finalmente, sono riusciti a lanciare “Please Please Me” grazie al loro nuovo manager, Brian Epstein, mentre io, ex manager di Amburgo e futura pittrice, sono diventata madre del piccolo Harrison che adesso sta cercando di rubarmi le caramelle preferite di George dalle mani.

Allunga una delle sue piccole manine verso di me e mi accarezza delicatamente i capelli, ricordandomi tanto George.

-Mama... u neever nou ou much we REALLY love you...- mi dice guardandomi con occhi ridenti, mentre le sue manine scendono sulla mia fronte.

Credo di sapere che gli ha insegnato questa frase.

Sorrido.

Lo stringo forte a me e sento il cuore battermi così forte...

Chiudo gli occhi per qualche secondo e sento che sto tremando, nonostante ci siano quasi venticinque gradi.

Se il mondo si dovesse fermare in questo momento...

Se solo il mondo si fermasse in questo momento!


When I walk with you
When I talk with you
Everything will be fine
When I walk with you
When I talk with you
Everything will be fine
Will be fine


Ray si siede per terra accanto a me, tenendomi la mano.

Ritorno a guardare il biglietto.

Lo giro.


REVOLUTION RICHARDSMS 29111945

August, 27th 1963


Sembra tutto a posto.

Sembra.


-29111945?!- grida Pete, cercando di sovrastare il chiasso della comitiva di tedeschi davanti a noi...chiaramente invano.

Devono aver bevuto, perchè uno di loro-probabilmente il “capo”- con i capell rossi-tinti, sospetto- legati in un codino e gli occhi verdi lucidi come due cocci di bottiglia, continua ad imitare il suono di uno starnuto.

E' allucinante.

Le due bionde dagli occhi di ghiaccio, a braccetto di fianco a lui, a ognuno di questi starnuti se ne escono con una scala di risate(e non scherzo. E' un crescendo continuo!) agghiaccianti, che nemmeno George, quando -per sbaglio, s'intende- ha ingoiato il plettro della sua chitarra urlava così.

Di tanto in tanto si danno di gomito. Sembrano le gemelle Kessler in versione avvoltoio con la laringite.

I loro amici ridacchiano di continuo, indicandomi.

Infilo le mani in tasca, da tanto che mi prudono.

-Sie ist...?- li sento mormorare.

Adesso anche il rosso starnutente e le due iene lobotomizzate mi stanno guardando.

-Ke ne dicistykk di impiccartist?- francamente, non ne so un cavolo di tedesco.

Si vede?

-It's a good aidia!- gracchia il rosso, con un sorrisetto

-Sttkk!- rispondo io, implorando mentalmente che l'ennesima bottiglia di birra che sta stappando la prima bionda gli cada su un piede, o che almeno gli vada di traverso.

E...e...la bottiglia CADE!

Ma cade sul piede A ME!

La bionda mi rivolge un sorrisino di circostanza, stringendosi nelle spalle.

-Sorry-

-Già... DEFICIENTISKKKK!!- impreco, tanto non mi capiscono.

In effetti, anche quando sono caduta dall'altalena per la prima volta, a tre anni, devo aver detto qualcosa di simile.

Forse però la cosa dipendeva anche dal fatto che quel giorno avessi ingoiato un fischietto.

Della serie, George ha ingoiato un plettro(il giorno del suo diciottesimo compleanno, perchè era finito nella torta...tralasciando ovviamente il fatto che si trattava della MIA fetta di torta...come ci sia finito dentro il plettro NON VOGLIO saperlo), io ho ingoiato un fischietto(suvvia...tutti i bambini piccoli sono attratti dagli oggetti strani e colorati! E anche stavolta sarà meglio tralasciare che l'ho fatto soltanto perchè avevo scommesso con Mick, che, se l'avessi fatto, avrebbe diviso con me la sua focaccia al cioccolato, un piccolo miracolo della straordinaria cucina di Eva, sua madre-a me e Keith nostra madre non dava mai più delle striminzite focaccine della panetteria- ...e mi avrebbe dato dieci sterline. La cosa inquietante, lo riconosco io stessa, è che avevo tre anni).

Come siamo messi bene, eh?

Ma stiamo divagando.

I tedeschi mi guardano straniti, dopodichè continuano tranquillamente a bere, starnutire e ridacchiare.

Un istante dopo, il rosso mi afferra per un braccio.

-Sie ist...Harrison George's aunt, it marry you, sì?- domanda, in un inglese per metà inventato.

-No, non sono sua zia. E nemmeno l'ho sposato...magari!- dico, senza neanche accorgermene.

-Tu fidanzata, sì?- chiede ancora una delle bionde, mentre il suo sguardo si sposta rapidamente sul mio piccolo Ray, che sta zompettando intorno a me proprio in questo momento.

-Sì!- quasi grido, mentre quelle mi si avventano addosso come due furie, cercando di strapparmi il biglietto, forse anche brandelli dei miei vestiti...sembrano indemoniate.

Comincio seriamente a odiare la Beatlemania.

Siamo soltanto ai primi accenni, ma ha tutta l'aria di voler peggiorare...

Mi sembra di detestarla così tanto, certe volte... sono così esagerate!

Adesso io mi chiedo, se i Beatles fossero quattro chipmunks con delle arachidi al posto delle chitarre, i cappottini di flanella a strisce gialle e blu al posto dei loro bei completini, tutti zampette e pelliccia...o ancora meglio, delle lucertole(che Jim non me ne voglia), scatenerebbero nelle ragazzine la stessa reazione??

No, eh?

Eppure, in un certo senso le capisco...ci sarebbe da perderci la testa soltanto per le canzoni che fanno!

E per quanto riguarda George...beh, forse io sono un tantino di parte, però...George è George, c'è poco da fare.

-Biglietto di George Harrison! Scritto da George Harrison!-

Ma andare a quel paese no, vero?

La cosa veramente seccante è che senza biglietto io non parto...e va bene che a George questo farebbe solo piacere, ma...abbiamo un appuntamento a Manchester.

E comunque non avrei scelta...io devo studiare, e al tempo stesso continuare a disegnare...e George a suonare.


And then while I'm away,
I'll write home everyday
and I'll send all my loving to you.


Finalmente riesco a togliermele di dosso e ad allontanarmi, riesco di nuovo a respirare.

-Dicevi, Pete?- chiedo, cercando di ricordare frammenti di quella discussione interrotta chissà quanto tempo fa, con l'intervento(evitabilissimo) della comitiva tedesca.

-291145...che significa?! Sono i nostri posti a sedere??-

-Ma no, scemo! E' la mia data di nascita! 29 Novembre 1945. Tutto chiaro, adesso?-

-Ah, sì...certo. Allora, l'hai trovato questo biglietto??-

Glielo sventolo davanti.

Non l'ho dimenticato, grazie al cielo!

Eppure...c'è ancora qualcosa che non ho visto.

-“I'll hold you...for the rest of my life”...? Ehm...Lucy?- Pete sorride imbarazzato.

-Oh, Georgino...- stringo forte il biglietto al petto, gli occhi lucidi rivolti al cielo.

Scuoto la testa, sospirando.

-Che idiota!-

Pete mi guarda incuriosito.

-Un dolcissimo idiota, però-

-Già...- non sembra convinto.

Fa sempre così, quando si parla di George.


George...


You've only got my heart on a string


Com'è che mi sembra di vederlo, anche in questo momento, scapicollarsi per arrivare qui, correre verso di noi come se ne andasse di tutta la sua vita, come una necessità impalpabile quanto irresistibile e incontrastata, pulsante dalle scintille che brillano esplodendo nei suoi occhi neri come la profondità del mare di notte, quelle profondità che nessuno è in grado di raggiungere senza smarrirsi, che ti attirano maledettamente, anche a costo di perdere la vita?

Non riesco a crederci.

Non riesco a credere che George sia tornato da Amburgo.


Yes I know (I know)

What I feel (I feel)

To be right (to be right)


No more lonely nights, never be another,

No more lonely nights.

You're my guiding light,

Day or night I'm always there.


And I won't go away until you tell me so,

No, I'll never go away.

No more lonely nights, no, no.



-George...- sussurro con un filo di voce, ma non mi sento nessuno.

Strizzo gli occhi fino all'inverosimile, sicuramente mi sono confusa.

George, sei veramente tu?


Ancora adesso mi sta fissando, come si guardano gli ingrati, i traditori: furioso, ma al tempo stesso felice e sollevato.

Esprime tutto il suo disappunto, quel suo semplice sguardo.

Eppure ci siamo salutati ieri sera, lo sa che devo partire.

Lo sa, anche se non approva.

Sa anche che io vorrei tanto restare qui con lui...anche se non è più possibile,ormai.


I wanna go, but I hate to leave you
You know I hate to leave you, oh ho, oh ho, oh


E prima ancora che me ne accorga si lancia come una furia in mezzo a noi, buttando Pete a gambe all'aria e il mio cuore perde un battito, tremante come mai prima d'ora.

Tutta la mia vita è lì, ferma in quello sguardo di ossidiana liquida, incapace di fare un benchè minimo passo avanti, perchè il primo istinto sarebbe quello di indietreggiare e invece sembra di essere davanti a un precipizio mortale.

Sembra, ma non lo è.

Perchè in questo momento, nulla è reale.

Tutta la mia vita, e dov'è, adesso, la mia vita?


She (we gave her most of our lives)
is leaving (sacrificed most of our lives)
home (we gave her everything money could buy)

She's leaving home, bye bye


-Maledetta egoista! Non solo te ne vuoi andare, ma non mi lasci nemmeno salutare mio figlio!- grida George, con i capelli appiccicaticci attaccati alla fronte per il sudore e sconvolti per la corsa, le guance arrossate e gli occhi inquieti che vanno rapidamente da me a Ray, da Ray a Pete.

Si sofferma su quest'ultimo con un certo disgusto, dopodichè torna a guardare me.

Gli occhi gli si fanno improvvisamente lucidi e io stringo forte una delle sue caramelle, che ho ancora tra le mani, fino a non distinguere quasi la gelatina dalle mie dita.

-Povera piccola...- commenta George, con un sorriso malinconico.

-Parli di me?- domando, incerta.

-Parlo della caramella, no?-

-Certo- rispondo, seria.

O almeno apparentemente.

George mi da un buffetto sulla guancia, ridendo, mentre mi prende la mano tra le sue, come una carezza.

-Sto pensando, però. Mi mancherà di più la caramella o la tua mano?-

-Chi lo sa?-

Non riesco più a dire una parola.

Ray ci guarda con gli occhi sgranati, non capisce cosa sta succedendo.

Ha solo due anni, in fondo.

E' stanco a lui, ci siamo alzati presto stamattina.

E' davvero incredibile...non avrei mai pensato che io e George avremmo potuto essere ancora più legati di quanto non lo fossimo già prima...grazie a lui.

Quel bambino mi lega a quel ragazzo, a quel chitarrista, più di qualsiasi altra persona...ed è unico, davvero unico, quando i suoi occhi scuri e curiosi si specchiano nei miei, quando mi corre in contro, con i capelli tutti scarmigliati sul volto proprio come lui, e quando sorride come solo lui sa fare, e adesso sono in due...è semplicemente fantastico, indescrivibile...

E io li adoro entrambi, mentre stringo la mano di George e sento le mie guance bagnarsi di lacrime, ma è inevitabile...penso a come sarà la mia vita un giorno.

Penso a come sarà vedere Ray crescere, adesso che è qui vicino a noi, a mangiare le caramelle preferite di suo padre, che non potrebbe essere per me più di così... e sono così felice, anche se il treno sta per arrivare...


And when I go away

I know my heart can stay with my love / it's understood

It's in the hands of my love / and my love does it good

Wo-wo-wo-wo-wo-wo / my love does it good


Mi mancherà, Liverpool.

I suoi cieli azzurri di periferia, le stradine immerse nel verde isolate da tutto e da tutti di Speke Hall, le luci e la magia di Matthew Street, il mare di un azzurro così intenso da stordire, la White Star Line e tutte le navi che arrivano e che partono...

George.

Mi mancheranno da morire, i suoi scherzi e i suoi sorrisi, John e il suo LenNonsense, Paul e la sua mania per i capelli...anche Keith mi mancherà.

Mi mancherà Dartford, gli immensi giardini verdi, le strade battute dal sole o dalla pioggia, dalla grandine o dalla neve, gli spettacolari colori dei cambi di stagione e...l'arcobaleno, subito dopo la tempesta.

Keith, Ruby, Mick, Ron, Brian... Jim, Ray, Denny e Robby...Gli Harrison, Harry, Peter, Harold, Louise, mamma e papà...saranno sempre con me, in ogni cosa che farò.

Sto solo andando a studiare, in fondo.

Quando tornerò tutti loro saranno qui ad aspettarmi e io sarò una persona migliore, forse...


There are places I'll remember all my life,
though some have changed.
Some forever not for better
some have gone and some remain.
All these places have their moments
with lovers and friends I still can recall.
Some are dead and some are living,
In my life I've loved them all



George mi abbraccia e di colpo mi sembra di essere tornata al primo giorno...quello della partenza per Amburgo.

Vedo Pete allontanarsi con la mia valigia, con uno sguardo triste, rassegnato negli occhi.

Lo stesso che ha sempre rivolto a Ray.

Ma al momento non mi importa.

Si avvicina al binario 9, dove a momenti arriverà il nostro treno.

-You'll never know how much I really love you...- è l'unica cosa che George riesce a dire, abbracciandomi.

Ormai sono in ginocchio sul pavimento della stazione, con la sua mano stretta nella mia.

Ray si avvicina timidamente a noi e appoggia la testa sulla mia spalla, mentre lascio cadere a terra le ultime caramelle, ricordi di un azzurrissimo cielo suburbano di Liverpool.


But of all these friends and lovers
there is no one compares with you.
And these memories lose their meaning
when I think of love as something new.
Though I know I'll never lose affection
for people and things that went before
I know I'll often stop and think about them
In my life, I love you more.



BLUE JAY WAY


BUON POMERIGGIO A TUTTE!!

Sono tornata!!!

(Voce fuori campo-poco, anzi, MOLTO poco convinta: Evviva...)

(Voce della mia coscienza: I'm a loser, I'm a loser...)

Ditemi che sono mancata almeno a voi, perchè qui l'unica “persona” a cui sono mancata è il mio gatto! XD

Sono tornata ieri notte da Londraaa!!

Ho visto Liverpool e, soprattutto, ho visto Paolino!!

Ok, inizio col dire che è stato incredibile... però il resoconto completo credo che lo posterò domani, o comunque nei prossimi giorni...perchè lo sto ancora scrivendo! XD

Oddio, dire che è stato incredibile è dire poco...

Siamo arrivati a Londra la sera tardi, sabato mattina abbiamo preso il treno per Liverpool e siamo stati lì tutta la giornata...ed è assolutamente una delle città più straordinarie che abbia mai visto, mi è piaciuta quasi più di Londra(quasi xD) per l'energia che emanava, per Speke Hall e per il quartiere del Cavern, che è qualcosa di straordinario...al Cavern facevano le cover di Norwegian Wood, All my loving(questi li ho filmati), Here comes the sun, Fixing a Hole, Run for your life e All you need is love al Casbah ...gridavano Beatles da tutte le parti, era davvero emozionante...

L'unica cosa è che non siamo riusciti ad andare ad Arnold Grove, dove è nato George, ne a Madryn Street, a Penny Lane o al Liverpool Institute, perchè avevamo il treno alle otto meno dodici(per essere precisi xD), così la mattina abbiamo visitato tutto l'Albert Doc, con il Beatles Story e il Beatles Center, dove abbiamo visto anche le mitiche chitarre di Geo e Jo-Jo...e alle tre ci siamo fiondati a Speke Hall, grazie al tassista/DJ Charlie(simpaticissimo) che ci ha accompagnati sia all'andata che al ritorno... per il tour di Mendips e Forthlin Road, che abbiamo visto anche all'interno e mi sono segnata persino la posizione e il colore dei mobili e degli oggetti per descrivere tutto nei minimi particolari nel resoconto(e guai a chi dice che non ho pensato a voi! xD)...e il bello era che la guida di Forthlin Road somigliava tantissimo a Paul e davanti a Mendips c'era un sosia di John...xD

Poi siamo andati al Cavern e al Casbah e, anche se abbiamo perso il pullman per il Magical Mystery Tour e non sono riuscita a realizzare il mio proposito di scrivere il mio cellulare sulla parete di 12 Arnold Grove(Carve your number on my wall and maybe you will get a call from me, If I needed someone...), è stato bellissimo comunque...e mi sono ripromessa di trasferirmi a vivere a Liverpool, prossimamente...o almeno spero xD

Domenica, invece, era il gran giorno!! Infatti alle undici eravamo a Hyde Park, mentre I cancelli aprivano alle 12.45, anche se hanno anticipato l'apertura di circa un'ora...e lì è cominciato il vero e proprio incubo, perchè mio padre, che era già andato a vedere I Rolling Stones ventotto anni fa, era esperto della situazione...ma io no xD

Sono stata a numerosi concerti eccetera, ma così mai xD

Anche la situazione più critica è stata quando sono arrivati Crosby, Still & Nash(che hanno cantato Ruby Tuesday) e prima ancora con Elvis Costello(che ha cantato You've got to hide your love away)...

Così, ci siamo seduti praticamente sotto il palco, sette o otto ore prima dell'arrivo di Paul... sotto il sole cocente.

Giuro, c'era un sole che spaccava le pietre. A Londra. E quando mai s'è visto il sole a Londra?! Solo quando vado io, ovvio xD Anzi, quando devo starci sotto dodici ore xD

Però c'è da dire che a Liverpool, sabato, c'era quasi più caldo...anche se me ne accorgevo di meno, perchè camminavamo...all'Hard Rock Calling stavamo fermi come tante lucertole(notare il paragone...eh, Jimmy? xD), anche perchè eravamo in 40.000...più della popolazione di Crema, che siamo in 35.000...xD

E quando è arrivata la batteria con la sigla PMC sono completamente partita...ma quando Paul ha suonato I'm Looking Through You...beh xD

Di solito succede raramente che qualcosa che desidero con tutta me stessa, ovviamente dopo questo viaggio e il concerto, capiti veramente...e invece l'ha fatta veramente!

Ogni volta che la rivedo nel video del concerto mi vengono i brividi a pensare che io c'ero... perchè per una settimana ci sarà su youtube un'ora e 11 minuti del concerto di Londra(anche se in realtà ha fatto poco più di tre ore- e non mi hanno inquadrato quasi mai-) quindi se volete vederlo il link è questo:www.youtube.com/BornHIVFree Io l'ho già scaricato in MPEG e uno di questi giorni penso che masterizzerò il dvd...

Ha fatto la stessa scaletta di brani che ha fatto Cardiff il 26(che riportavo accuratamente sul cellulare ogni volta che cominciava un nuovo brano), che ormai so quasi a memoria(ogni volta che finiva una canzone dicevo il titolo di quella successiva, che poi, puntualmente, Paul faceva, e quelli dietro probabilmente mi avranno scambiata per una veggente xD), ma I'm Looking Through You era una di quelle che variavano di volta in volta, quindi, per me che avevo già le lacrime agli occhi a My Love, è stato proprio un colpo al cuore...diciamo...il colpo di grazia xD

Anche Band on the Run e Sing the changes, però, devo dire che hanno fatto il loro bell'effetto...forse anche perchè ho continuato a sentirle per tutto il viaggio sul Good Evening NY e vederle dal vivo è stato...grandioso xD

Sono riuscita a filmare Jet e All my loving(infatti domani li carico su Youtube e poi metto I link nel resoconto, anche se l'audio non è proprio il massimo), mentre le foto le ho fatte di quasi tutte le canzoni, fuochi d'artificio di Live and let die compresi, tranne che durante I'm Looking Through You, perchè ero troppo occupata a piangere, con tutti quelli che avevamo intorno che si giravano a guardarmi... e poi ho gridato “I wanna hold your hand, Paulie!”...anche se, con le mie dodici spille, la maglietta di Let it Be e gli svariati “W Paul” che avevo scritto sulle braccia e sulle mani(in pratica in ogni porzione di pelle libera xD), ero comunque una fan moderata... almeno rispetto alla ragazza che gridava “take me Paul!” e cose del genere...xD

Per questo devo ringraziare mia mamma che ha fotografato per me le foto di George durante Something e i fuochi e i fumi di Live and let die, perchè io proprio non ce la facevo xD

Il giorno dopo, invece, in cui ho visto il Big Ben, Westminster, Buckingam Palace, Green Park ,Trafalgar Square, il Beatles Store, Baker Street e, ovviamente, Abbey Road(su cui c'era un traffico incredibile...se Abbey Road fosse a Crema la userebbero per far fuori un sacco di persone, perchè nessuno si fermerebbe xD) e gli studios della EMI(in cui io stavo tranquillamente entrando, senza notare che non si poteva) e sul muro davanti alla EMI ho scritto varie cose, oltre all'immancabile I wanna hold your hand (che ho scritto anche nel libro dei turisti di Mendips, per Johnny...), ho preso un giornale, in cui c'era un articolo con la recensione del concerto...e stasera dalla Sicilia mio zio ci manda l'articolo che è uscito sulla Gazzetta del Sud, il giornale dove lavora lui, così magari riesco a mettere anche quelli nel resoconto...

Ieri, invece, ho visto la cattedrale di St.Paul, il ponte sul Tamigi(che mia mamma, in un attimo di distrazione, ha chiamato ponte di Brooklin xD) e la Tower of London, anche se ci sono rimasta malissimo per non aver visto i mitici corvi, ma dovevamo prendere l'aereo...

E poi ho scoperto l'amore della mia vita...le sterline!!! Ma anche di questo vi parlerò poi...

Poi vi racconterò del tassista Charlie, di Liverpool, che credeva che andassimo a Speke Hall a cacciare(mi ci vedete? xD), del tedesco che ha visto i Beatles ad Amburgo che li segue sin dal '59 e ha visto Paul circa 10 volte in tutta la sua vita, che diceva “My life is for music, not for football”, frase che è bastata per farlo diventare il “mito” di mio padre, quando ha saputo che la Germania aveva vinto contro l'Inghilterra...e del mini Jim Morrison che sorreggeva la fidanzata semi-svenuta, degli ubriaconi adorazione(della ragazza davanti a me, che però guardava solo Paul...e poi era già fidanzata xD) che si spalmavano la crema di solare, tracannavano una birra al minuto (e a momenti mi calpestavano), del poliziotto in aeroporto che mi faceva i complimenti(avevo la maglietta di Yellow Submarine, la borsa e il cappello dei Beatles, 12 spille e stavo cantanto Please Mr Postman xD) e che diceva che noi fan dei Beatles siamo i migliori del mondo, della guida di Forthlin Road che mi chiedeva perchè stessi prendendo appunti sulla posizione del camino nel salotto di Paul(chissà perchè xD) e che quando ha gridato “This is the Paul McCartney's Bedroom!” eravamo tutti in estasi, dei piccioni a strisce gialle e blu di Buckingam Palace, travestiti da Paul McCartney(è una lunga storia), di mia mamma che credeva che Paul avesse scritto una canzone intitolata “The Turkey is Dead”, di mio padre che ha re-inventato la scaletta dei prossimi concerti di Paul con tutte le canzoni che non erano in programma...e molte altre cose xD

Se volete, ovviamente! ;)

Insomma...non ho passato un solo minuto della giornata che non fosse all'insegna dei Beatles!

Questo è solo un breve riassunto, naturalmente, perchè adesso non ho molto tempo, ma presto posterò tutto nei dettagli...dalla partenza fino al ritorno. XD


Per quanto riguarda il capitolo, invece...come vedete ci sono molte novità.

Sono andata avanti di tre anni, perchè gli avvenimenti si concentreranno soprattutto nel '63, a Manchester...e al tempo stesso sempre ad Amburgo, dove George, John e Paul sono tornati, ma questa volta con Ringo...

Ovviamente sono successe molte cose, in questi tre anni, ma dai prossimi capitoli le vedremo tutte nei dettagli nei ricordi di Lucy, compreso il rimpatrio e il ritorno da Dartford(non appena troverò il momento giusto per inserirlo ;) ), visto che è lì che la storia si interrompe...con il perdono di George da parte di Lucy, la vendetta di Elisa e Angie e...il piccolo Ray. E poi capirete anche il perchè di questa scelta, con le nuove avventure di Lucy a Manchester e...chissà, magari anche un ritorno dei Beatles Stones! Ma non prometto niente...xD

Ebbene sì, siamo arrivati alla terza fase della storia, in cui comparirà come personaggio principale anche il nostro Ringhino!! Così come anche i Doors... che, chissà, riusciranno anche loro a sfondare ad Amburgo?

Adesso l'ho capito, Jimmy ha mandato sulla terra il suo sosia, al concerto, per eliminarmi...xD

E invece, per quanto riguarda Stu...avete notato che anche lui è citato ad Amburgo, insieme a John, Paul e Geo, anche se siamo nel '63...

Questo perchè anche riguardo al nostro Stu avrete una bella sorpresa...perchè, d'altra parte, voglio troppo bene al caro Sutcliffe per non permettergli di assistere alla registrazione della sua “Stuart Sutcliffe's Lonely Heart Club Band”...xD

E adesso, dopo questo breve(si fa per dire xD) resoconto prima del resoconto vero e proprio(che sarà mooolto più lungo e dettagliato e con foto, come promesso) vi lascio con due fotografie del concerto in anticipo...

E vi metto anche un video di Paul che canta “Volare”...stupendo xD ---> http://www.youtube.com/watch?v=O55pVP4LW4w

Nella prima foto, perdonatemi la testa del pelato davanti a me(che fortunatamente non copre Paul), ma non si spostava neanche a pagarlo...ed è rimasto in quella posizione per tutto il concerto!! Un roba... allucinante xD


Paul all'Hard Rock Calling 1

Paulie in My Love, appena prima di I'm Looking Through You


Che ne dite, ho svolto bene il mio lavoro di fotoreporter? XD

(Voce fuori campo: No...tiè! xD)




E...(Voce fuori campo: ma non finisce mai, questa?) anche se ormai sono mezza svampita, non ho dimenticato le risposte alle recensioni!!

Zazy: Hai ragione, non è un granchè neanche secondo me...ma ho dovuto farlo per come ho in mente di continuare la storia e per far coincidere certi avvenimenti...che per non sono ancora accaduti, ma li vedrete xD

Ruby, vedrai, ne combinerà ancora qualcuna delle sue, in questa terza parte della storia...anche perchè, finalmente, ricomincerà il triangolo Rub-Paul-Keith-Bry...e qui entreranno ancora in scena i Beatles Stones...e io devo smetterla di fare spoiler, prima che vengano a portarmi via gli yeomen e i corvi della Torre di Londra xD

Pete troverà anche lui la felicità, vedrai...o altrimenti, male che vada, vedremo lo Yellow Subby sorvolare la città con gli striscioni “Give Pete a chance”... ;)

Marty: Dici?? Grazie!! Sì, beh...con i (molto saggi, per carità) metodi di Mick, rischiava di rimanere incinta due volte xD Oddio, se fa come il presentatore delle televendite delle pentole di La7 (se non l'hai mai visto ti consiglio di vederlo, parla come se fosse costantemente in preda a una crisi di panico ed è assolutamente...allucinante, in tutti i sensi possibili e immaginabili xD)... Io l'ho visto una volta per caso, calpestando per sbaglio il telecomando delle televendite(è inquietante, lo so, ma il telecomando della tele di casa mia si può trovare OVUNQUE...una volta l'ho portato perfino in bagno, per dire xD) e per poco non sono morta... ma Mick potrebbe tranquillamente rubargli il posto! ;) Alla fine però non ti ho vista, sullo Yellow Subby! Eri mimetizzata tra di fuochi d'artificio, vero? XD Oppure nel bancone del fish and chips...non sono riuscita a raggiungerlo, ma mi sembrava che fosse proprio giallo!! Coincidenze della vita...xD

Thief:Oddio, I programmi su MTV...non li ho mai visti, ma ne ho visti alcuni sulla rai...e ti assicuro, sono altrettanto raccapriccianti xD Come ho spiegato anche a Zazy, l'idea non fa impazzire nemmeno me, ma serviva per...vari motivi, anche se ancora non posso anticiparvi niente xD Ovviamente, per quanto riguarda la nostra telepatia non c'è NESSUN fattore esterno xD Sì sì, il Ma...ma...ma... mi piace troppo xD Per il letto, invece...anche quello di Londra ha rischiato, ma perchè era così piccolo(e soprattutto CORTO) che se non sono caduta in cinque notti devo veramente ringraziare il cielo xD

Parlando di Jim, invece...eh, vedrai. In questa terza parte della storia vedremo anche il punto di vista di qualcun'altro, oltre a Lucy...e questo qualcuno potrebbe essere...bah, ma è possibile che non riesco a fare altro che fare spoiler?? xD

Concludo con il dirti di prepararti, perchè Jimmino avrà un ruolo mooolto importante in questa storia... ;)


Baci e a presto,

Marty ;)


  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Beatles / Vai alla pagina dell'autore: Natalja_Aljona