L'amicizia di
Amelie Dumas e Bill Kaulitz
Sei
Sei
Quando lo vide entrare, Amelie
provò per la prima volta una sensazione di assoluta contentezza
e leggerezza. Gli gettava occhiate ad intervalli regolari perchè
aveva l'intenzione di memorizzare ogni angolo del uo corpo perfetto
nella speranza che, se un giorno si fossero separati, il ricordo si lui
l'avrebbe sempre accompagnata. Li lasciarono soli e senza rendersene
conto il ragazzo era corso accanto a lei e l'aveva stretta forte. Per
quanto potesse muoversi, lei lo ricambiò con un altro abbraccio.
-Mi piace la tua risata- confessò lui, guardandola negli occhi.
-Davvero?- domandò lei -Sei il primo che me lo dice-
-Mh.. sono il primo? Che onore!-
-Sai... solo ora ho capito quanto ci tengo a te- mormorò a bassa voce lei.
-Che cosa?- il ragazzo fece finta di non sentire.
Amelie alzò lo sguardo al cielo e poi sbuffò. Era frustrante, per chi come lei era sempre stata chiusa in sè, dover ripetere le cose due volte, per giunt5a a bassa voce.
-CI TENGO A TE! TI VOGLIO BENE!- scoppiò infine.
Bill non parlò. Quelle parole l'avevano sorpreso e la reazione che gli provocarono non fu delle più belle. Si avvicinò ad Amelie e la baciò.
-Io... ti voglio più che bene- concluse.
-Mi piace la tua risata- confessò lui, guardandola negli occhi.
-Davvero?- domandò lei -Sei il primo che me lo dice-
-Mh.. sono il primo? Che onore!-
-Sai... solo ora ho capito quanto ci tengo a te- mormorò a bassa voce lei.
-Che cosa?- il ragazzo fece finta di non sentire.
Amelie alzò lo sguardo al cielo e poi sbuffò. Era frustrante, per chi come lei era sempre stata chiusa in sè, dover ripetere le cose due volte, per giunt5a a bassa voce.
-CI TENGO A TE! TI VOGLIO BENE!- scoppiò infine.
Bill non parlò. Quelle parole l'avevano sorpreso e la reazione che gli provocarono non fu delle più belle. Si avvicinò ad Amelie e la baciò.
-Io... ti voglio più che bene- concluse.