Crossover
Segui la storia  |       
Autore: A Bahn    02/07/2010    1 recensioni
Spiderman come alleato,ma Albert Wesker come nemico! Ed anche con un simile alleato al fianco,James Bond dovrà giocarsi il tutto per tutto per sventare i piani di Umbrella Corp. e SPECTRE,unite per la conquista del mondo...
Genere: Commedia, Avventura, Science-fiction | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Fumetti, Libri, Videogiochi
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Parte III-Cap.VII-La volpe sfugge alla tagliola "Dipartimento di Polizia di Nuova York!"
Un rumore secco riecheggiò per l'atrio deserto ad accompagnare le parole dell'agente.
Cane armato,nella 44 Magnum dell'agente.
"Suppongo che adesso dovrò voltarmi lentamente..."
La voce alle sue spalle ridacchiò.
"Supposizione giusta,amico!Vedo che sai essere ragionevole...Voltàti,e senza fare scherzi!"
Punr non potendola vedere,Bond sapeva che di avere la rivoltella puntata addosso,dritta al suo cuore. Non restava che obbedire. Si girò,fiché non ebbe davanti a sé il poliziotto,un pallidone rosso di capelli e lentiggini.Aria paciosa nel suo volto,ma però in contrasto col cannone che stringeva nervoso fra le mani... "Ora,metti in alto le mani,lentamente e senza fare movimenti bruschi..."
Docile docile,eseguì quanto ordinato.
"Immagino che mi sia possibile fare qualche dichiarazione..."
"Sì,anche se quanto dirai..."
"...potrà essere usato contro di me."
La pallida faccia dell'agente s'increspò in un ghigno divertito. "Bé,amico,siccome conosci tutta la Messa,dì pure..."
Il suo ghigno fu restituito da Bond.
"Dichiaro solo,signor agente,d'essere spiacente..."
"Co...?"
Puntò la pistola,il pallidone. Troppo tardi ormai.
Un lampo d'acciaio ,e crollò come la cameriera prima di lui.
Bond abbassò allora placidamente le mani.
"Vi siete guadagnato un whiskey,Q..."
E lui che non li voleva mettere anche nei mocassini,quei benedetti dardi!
"Bel trucchetto,amico,ma a meno che tu quei dardi non li sappia sparare dalle chiappe in quattro direzioni diverse,ti consiglio di lasciare da parte i tuoi trucchetti da circo e di sdraiarti a terra..."
L'entrata in scena di quella nuova voce alla sua destra fu suggellata dal rumore di un cane abbassato.
A cui fecero eco altri...
Uno...
Due...
Tre altri clic.
Imprecò.
"Che idiota..."
Stavolta fu una voce alla sua sinistra a parlare,irridendolo.
" Già...Credevi che per un caso di omicidio si mandasse un solo agente in pattuglia?!"
Ora gli fece eco una voce direttamente alle sue spalle.
"Beata ingenuità!Sei al tuo primo servizietto,amico?"
Se solo avessero saputo...
Uno alle spalle,uno a destra,uno a sinistra e uno chinato sul sergente a sentirgli il polso,ma comunque con pistola in pugno.
Troppi,ed era gente pronta a sparare al minimo cenno.
Niente da fare.
Si chinò sul tappeto persiano,e la nube di polvere che se ne sollevò quando ci poggiò la faccia gli parve quella che si stava ora mangiando : ci sarebbero volute settimane per chiarire la sua posizione,se non mesi,oltre all'interessamento diretto,ed inevitabile, della sua Ambasciata.Più l'ira funesta di M,aggravata dal fatto che adesso la fiala del prezioso sangue stava veleggiando per lidi ignoti... Strinse il tappeto fino a farsi male ai polsi.
Quella lurida serpe!
" Amico,ho sentito adesso il polso : qualsiasi schifo tu abbia dato al nostro sergente,ti sei limitato solo ad addormentarlo.Buon per te!Ti sei evitato la sedia per questo.Forse..."
"Eh,già!Oggi è proprio la tua giornata fortunata..."
Una battuta idiota,ma che gli uomini intorno a sé accolsero con un fragoroso scoppio di risa.
Almeno fin quando quattro colpi,secchi come lo sbattere d'una porta, lo interruppero.
Quattro tonfi,come di qualcosa di pesante in caduta libera,echeggiarono allora per l'atrio.
 Bond strinse gli occhi,per poi riaprirli subito dopo : aveva già capito cos'era successo.
E non gli sarebbe piaciuto,garantito.
                                                      §
"Alzati..."
"...E cammina?"
Il pesante tocco d'uno stivalone sulle costole gli fece capire che il suo interlocutore non era in vena di battute.
"Muoviti..."
Si alzò.
Esattamente nelle stesse posizioni in cui prima c'erano i cinque poliziotti,ora c'erano quattro uomini ed una donna,tutti accanto alla propria  vittima  come cacciatori in posa.Decisamente la partita stava interessando troppe poche persone... Si rimangiò quell'idiozia col brivido che lo sfiorò nel guardare quei poveri cinque corpi : l'unico che non aveva sofferto doveva essere stato il sergente,freddato nella narcosi.Tutti gli altri poliziotti,invece, avevano l'occhio sbarrato ed opaco di chi veda spegnersi all'improvviso la luce senza un perché,anche se un accettabile perché poteva essere il coriandolo di sangue che ognuno di loro aveva sulla tempia destra o sinistra.
Ne ebbe una gran pena. Sapeva,comunque, che fra breve un altro ne avrebbe avuto più bisogno.
Sé stesso.
"Mi avete tolto dalle peste,Gentlemen,ma ho i miei dubbi che siate i buoni..."
Era impossibile carpire anche solo l'ombra d'uno sguardo,o d'un guizzo improvviso,in quelle quattro figure avvolte in uniformi nere à la SWAT come scafandri.Ma ebbe le sue buone ragioni per dubitate che fossero permeabili all'ironia delle sue parole.
" Vi abbiamo tolto dalle peste...?Oh,parlate bene..."
Si voltò verso chi aveva parlato,Era la donna,un'orientale bella e slanciata avvolta in un vestito rosso che lasciava ben poco all'immaginazione.Anche se tutta l'attenzione di Bond,più che alle belle forme di lei,per una volta tanto era verso un particolare diverso : il G36 con silenziatore,ancora fumante. A giudicare dalla posizione,doveva essere stata lei a sparare al sergente...
"Anche se solo per buttarvi in peste ben peggiori,ovviamente..."
Se lo aspettava,eppure il colpo alla nuca dell'uomo alle sue spalle gli fece male lo stesso.
Cadde senza un lamento,senza nemmeno opporsi,mentre il mondo circostante diventava un oceano di luci confuse.
Non l'avrebbero ammazzato,lo sapeva : potevano farlo anche prima,e se non  l'avevano fatto,era perché serviva loro vivo...
Per cosa non riuscì a chiederselo,però,prima che calasse il nero sipario del buio calasse sui suoi occhi. Svenne.

 







  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Crossover / Vai alla pagina dell'autore: A Bahn