My Soul corrupted by vengeance,
Hath endures torment,
To find the end of the journey in my own salvation.
And Your eternal slumber
Chi parla?
Cosa e’ successo?
Gli occhi di Anser faticavano ad aprirsi..o forse lo erano gia’
Anser si ritrovava praticamente nella piu’ totale oscurita’, non sapeva dire cosa fosse quel luogo o tantomeno se ce ne fosse uno…ovunque girasse lo sguardo scorgeva sempre lo stesso paesaggio
In realta’ la vita e’ esattamente quel luogo infinito e senza luce, nel quale devi un giorno o l'altro avventurarti e trovare la tua strada nella piu' completa oscurita'; per Anser non era esattamente il momento piu' opportuno, cercava solo di capire cosa diavolo ci facesse li' (o se veramente vi fosse un li')
Ben presto comincio' a fare il punto della situazione: si trovava ancora disteso per terra, ma non sentiva piu' dolore, non sentiva piu' l'orribile sensazione del suo sangue che bagnava i suoi capelli; non sentiva nemmeno il contatto con la sua spada...doveva essere realmente morto
Cos'e' la morte se non la privazione di tutti i colori della vita
Era morto? Si trovava in qualche corridoio divino, in attesa del giudizio? Esistevano gli dei?
Rimase disteso ancora per qualche minuto; non sentiva o vedeva nulla, non c'era vento, non sentiva il pavimento, neppure i battiti del suo cuore
Assorto nei pensieri com'era, non senti' nemmeno la pioggia che leggera scroscio' per pochi secondi, senza suono, senza tepore
Continuava a guardare in alto, o quello che secondo il suo orientamento fosse l'alto, quando una voce forte e decisa chiese
"Che ci fai tu qui?"
In fondo Anser se lo aspettava, la voce femminile che sentiva doveva essere di un angelo del paradiso o dell'oltretomba o di chissache'...
"Non ne sono troppo sicuro"
"Non sei sicuro o non lo sai?"
"Fa' differenza?"
"No"
"Chi sei?" chiese Anser
"Fa' differenza?"
"Suppongo di no, ma sarebbe carino se me lo dicessi"
"Sembra che tu gia' mi conosca, anche se vorrei sapere come hai fatto a trovarmi o a vedere la mia faccia qui" continuo' Anser
"Se sei qui per trovare qualcosa di carino, hai sbagliato posto"
"Ok, dove siamo?"
"Tu cosa dici?"
"Mhh...non so', all'inferno?"
"Perche' pensi che sia cosi'?"
"Poco fa' mi hai chiesto cosa ci facessi qui"
"All'inferno ci va' solo chi muore"
"Non sono morto?" chiese con una certa apprensione
"Cosa vuoi che ne sappia?" "Per favore fa' la domanda giusta e basta..."
Rivolgendosi alla piu' totale dell'oscurita' Anser disse "Sei davvero tu?"
"Risponditi da solo"
"Menomale che sei qui"
"Non ho detto nulla ragazzo"
"E papa'?"
"..."
"Dove' papa'?" ripete' Anser
"E' qui con noi, la sua anima aleggia nella piu' totale delle oscurita'"
"E non dice nulla?"
"Ha gia' perlato"
"LOVELESS? Non vede suo figlio dopo anni e si limita a recitargli un passo di LOVELESS?"
"Ha anche pianto poco fa'.."
"..."Anser non le rispose, adesso capiva papa', gli era bastato solo un passo di LOVELESS e tristemente chiese
"Adesso andro' via?"
"...Si"
"E dove sto' andando?"
"....Ecco la domanda giusta"
Tutto ad un tratto le sue gambe cedettero sotto il peso delle parole, degli sguardi, della presenza dell'oscurita' intorno a lui
Anser e' sempre rimasto da solo, tuttavia non volle lasciare quel mondo fittizzio e allungo' speranzoso una mano nel vuoto
Chiuse di nuovo gli occhi, non voleva vederli andare via, non un'altra volta.....
My friend, the fates are cruel
There are no dreams, no honor remains
The arrow has left the bow of the goddess
Ancora una volta si sveglio' dal quieto riposo di questa poesia
Ora sapevo dove si trovasse; era ancora disteso a pancia in su' nel mezzo della stanza di simulazione
Giaceva nel suo stesso sangue e non osava guardare la figura che gli sarebbe apparsa testimone delle sue emozioni....
La ferita era aperta ma non perdeva sangue....con uno sforzo terribile e si costrinse a rialzarsi
Dolorante e debole si avvicino' all'ascensore per scoprirlo disattivato...doveva essere sera....come mai non si sono accorti di me?
Tastando la sala, trovo' una porta di servizio che conduceva chissa' dove attraverso delle scale arrugginite
Tenendosi con entrambe le mani alla rampa, scalino dopo scalino, Anser scese fino a quando riconobbe le fogne di Midgar
Del cosa ci facesse una scala che portava alle fogne era l'interrogativo che chiunque si sarebbe domandato, tranne un Anser ferito che gia' si era avventurato per le vie sotterranee
Il bagliore improvviso azzurro-grigio attiro' la sua attenzione verso un angusto corridoio a destra...
Esitante ma non sconfitto si avvio' nella stretta via alla ricerca di qualcuno che lo aiutasse
Fece in tempo a raggiungere l'entrata del vicolo per sentire ancora quell'orribile sensazione di vuoto che lo trascinava con le spalle per terra
Ancora una volta ricadde nel infinito baratro di sogni e speranze illusorie che lo rendeva inutile ed impotente...
Even if the morrow is barren of promises
Nothing shall forestall my return
To become the dew that quenches the land
To spare the sands, the seas, the skies
I offer thee this silent sacrifice
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ed ecco finito anche questo capitolo...scommetto che vi ho fatto assalire dai dubbi....o sono troppo ottimista?
Ok grazie per aver letto la storia, una recensione ci sta' sempre :)