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Autore: MissCrazy95    07/07/2010    0 recensioni
Iris Cooper, Londra, Inghilterra.
Hermione Granger, Los Angeles California.
Due streghe con lo stesso problema trovano la stessa soluzione. Potrà un cambio di indirizzo cambiare la loro vita?
"Un cambio di casa?"
"Si, Ci scambiamo la casa, la macchina... tutto!"
Ma soprattutto riusciranno a trovare l'amore?
"Quanti uomini ci sono nella tua città?"
"Zero"
"Perfetto!"
Fanfiction ispirata dal film L'amore non va in vacanza.
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Potter, Nuovo personaggio | Coppie: Draco/Hermione
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Londra, Inghilterra



Qualche minuto era passato dalla sconvolgente notizia e io me ne stavo ancora lì con le mani premute sulla bocca gli occhi spalancati, incapace di dire alcun che. Draco mi fissava in silenzio aspettandosi forse una qualche mia reazione ma io al momento avevo le idee troppo confuse. Non sapevo di preciso cosa provassi per Malfoy, mi rendevo conto che qualcosa fra noi era nato in quei giorni, stavo bene con lui, molto più di quanto non lo fossi mai stata con Ron ma c’era come un ostacolo fra noi, qualcosa che mi blocca ogni volta che provo anche solo a pensare a me e Draco insieme , ad una vita felice al suo fianco.

“Mi dispiace” riuscii a pronunciare infine sospirando. Forse avrei dovuto dire qualcos’altro ma questa era l’unica cosa che mi era venuta in mente.
Draco sorrise mestamente “E successe un po’ di tempo fa” alzò il volto verso di me puntando i suoi occhi di ghiaccio nei miei “e la vita va avanti” proseguì guardandomi serio e in quel momento riuscii a scorgere un bagliore di tristezza balenare nei suoi occhi ma si trattò solo di pochi istanti e tutto tornò come prima.
In quel momento Lysandra si infilò fra le nostre gambe strattonando i pantaloni di suo padre
“Papà, andiamo a mangiare tutte queste cose buone? Ti prego, io ho fame!” disse mostrando fiera i dolciumi che teneva fra le braccia. Osservandola dovetti ammettere che era molto simile a Draco, pelle chiara, capelli biondissimi e lineamenti aristocratici ma gli occhi erano di un magnifico verde acqua probabilmente ereditati dalla madre.
“Lysa, quante volte ti ho setto di non interrompere le persone mentre parlano” la rimproverò Draco ma senza usare un tono troppo freddo o distaccato infatti Lysandra mise su un tenerissimo broncio ma accortasi che il padre non era realmente arrabbiato esclamò con l’ovvietà tipica dei bambini “ma voi eravate in silenzio!” a quelle parole non potei far altro che sorridere seguita da Draco.
“Non fa niente Draco…” dissi
“Papà? Può fermarsi ad assaggiare i dolci con noi anche Hermione?” Draco a quelle parole mi osservò per un attimo per poi rivolgersi alla figlia
“Devi chiedere a lei tesoro”
“Hermione, ti va di assaggiare questi dolci con me?” Chiese pronta Lysa. Io non sapevo che fare, ero ancora confusa ma poi mi dissi che qualche dolcetto non mi avrebbe fatto che bene
“Certo che mi va” dissi infine prendendola per mano e sorridendole.

Poco dopo eravamo seduti a tavola con i dolciumi sparpagliati sul tavolo e Lysa, comodamente seduta sulle gambe del suo papà, masticava felice una ciocco rana e Draco ogni tanto le puliva la bocca sporca di cioccolato con un tovagliolo.
Mi faceva un certo effetto vedere Draco alle prese con una bambina nel ruolo di papà, lui sempre un po’ freddo e poco espansivo ora sorrideva felice stringendo calorosamente la figlia fra le sue braccia,quasi a volerla proteggere dal resto del mondo.
Ad un certo punto Lysa si voltò verso di me sorridendomi “Hermione posso venire in braccio a te?” ma prima che potessi rispondere Draco disse serio “No, Lysa non dare fastidio ad Hermione” a quel punto la bambina mi guardò tristemente “Non vuoi che ti vengo in braccio?” io, intenerita da quei dolci occhioni, le sorrisi rassicurante
“Vieni dai e non ascoltare quello scontroso di tuo padre” appena abbi finito di pronunciare quelle parole Lysa si fiondò fra le mie braccia accomodandosi sulle mie gambe mentre Draco faceva una finta faccia offesa “Traditrice” mormorò e noi due scoppiamo a ridergli in faccia “Papà, sei proprio buffo”.

Mezz'ora dopo girovagavo per il salone della casa osservando tutto ciò che mi circondava, in effetti la casa di Draco non era fredda o troppo suntuosa, come la immaginavo, ma abbastanza calda e accogliente, adatta insomma ad una bambina. Una enorme libreria ricopriva un’intera parete mentre al lato opposto della sala troneggiava un imponente camino di marmo raffinato su cui erano disposte diverse fotografie,quasi tutte raffiguranti Lysa tranne una in cui Draco sorrideva con accanto la moglie, una bellissima donna dai lunghi capelli castani e gli occhi identici a quelli della figlia, che stringeva fra le braccia un piccolo fagottino rosa che agitava le piccole manine cercando di toccare il viso della sua mamma.
Alla vista di quella foto mi si strinse il cuore, non sapevo come era morta la mamma di Lysa ma sapevo per certo che non era giusto, per niente.
“Un penny per i tuoi pensieri” mi voltai trovando Draco appoggiato alla porta d’ingresso al salone che mi osservava, dopo aver insistito tanto e aver promesso a Lysa che un giorno sarei tornata a trovarla, anche si in effetti non sapevo ne come e ne quando, doveva essere riuscito a farla addormentare.
“Stavo cercando di capire perché non mi hai parlato di Lysa” mentii anche se in effetti era ciò che mi ero chiesta per tutta la serata, non ci conoscevamo da moltissimo, è vero ma non vedevo la ragione per nascondermi la sua esistenza.
“Di solito alle donne che ho frequentato non parlo di lei, tutto qui”
“Quindi io sono solamente una donna con cui sei andato a letto una volta” dissi incupita, forse mi stavo semplicemente illudendo che Draco provasse qualcosa di più per me, forse avevo fantasticato troppo, la nostra era una storia impossibile e lo sapevo bene. Avevo sbagliato a cercarlo di nuovo quella sera e, conoscere Lysa, anche se era una bambina dolcissima a cui mi ero subito affezionata, non aveva che compicato le cose.
Draco sospirò avvicinandosi
“La verità è che non volevo presentarle qualcuno che non avrebbe più rivisto, non dopo la morte di sua madre” schietto, diretto e dannatamente vero, perché questa era la verità, io fra qualche giorno sarei partita, non lo avrei più rivisto, lui doveva pensare a sua figlia e chiedergli di partire con me sarebbe stato da egoisti. Lo amo, solo adesso forse me ne rendo conto davvero ed è proprio per questo che la cosa deve finire qui, ho sofferto abbastanza, Draco ha sofferto abbastanza, è inutile continuare ad illudersi
“Mi sa che abbiamo appena complicato le cose” dissi in un filo di voce ma abbastanza perché potesse sentirmi.
Non gli diedi il tempo d ribattere, mi avviai decisa verso l’uscita, afferrai il cappotto e spalancai decisa la porta
“Ci rincontreremo?” mi chiese speranzoso Draco dalle mie spalle mi voltai verso di lui e con fatica riuscii a guardarlo negli occhi
“Un giorno forse” dissi per poi chiudermi la porta alle mie spalle. Sentii le lacrime che avevo trattenuto fino a quel momento rigarmi il volto e col sapore di salato ancora sulle labbra mi smaterializzai a casa.



Los Angeles, California


Era la vigilia di Natale ed ero da poco tornata a casa dopo aver noleggiato qualche film per la serata e osservavo Harry seduto sul divano trangugiare Firewhiskey dal suo bicchiere con aria stravolta, mi sentivo dispiaciuta e tremendamente impotente, vederlo in quello stato mi faceva veramente star male. Pensare che fino a qualche minuto prima era allegro e felice finchè, mentre ero in coda alla cassa, l’avevo visto schizzare fuori dal negozio e correre incontro ad una ragazza che poi riconobbi come la sua fidanzata e fin qui tutto a posto se no fosse che la ragazza era abbracciata ad un altro uomo e si sorridevano dolcemente. Per un attimo avevo sentito il mondo crollarmi sotto i piedi, i ricordi, il dolore, era tutto riaffiorato in superficie cogliendomi alla sprovvista, Blaise, la mia relazione con lui e infine la scoperta dell’esistenza di Sarah.
Sapevo perfettamente come poteva sentirsi Harry in quel momento, abbandonato, solo, insignificante e sapevo che aveva un disperato bisogno d'aiuto.
Avevo pagato in fretta il conto e avevo raggiunto Harry che nel frattempo era rimasto solo sul marciapiede con aria persa. L’avevo preso per un braccio e trascinato in un vicolo lì vicino “Ora ti porto a casa con me” gli dissi e senza lasciargli il tempo di protestare ci eravamo smaterializzati.
Ed ora eccoci qui.
“Perché mi innamoro sempre della donna sbagliata?” ruppe il silenzio ad un certo punto tenendo gli occhi abbassati
“Non sapevi che fosse sbagliata” gli risposi
“E invece si, sapevo che non era giusta, insomma, perché sono attirato da una persona anche se so che non è giusta?” io sospirai levandogli il bicchiere di mano prima che cominciasse ad ubriacarsi sul serio
“Perché speri di sbagliarti e quando ti fa una cosa brutta la ignori mentre quando fa una cosa bella e ti conquista perdi la scommessa con te stesso che lei non è adatta a te”
“Esatto! Mi chiedo se non sia stata con me solo perché sono Harry Potter, il salvatore, colui che sconfisse l’oscuro signore e bla bla bla… a volte vorrei essere solamente Harry, insomma, Harry e basta”
“Per me lo sei” risposi sinceramente sorridendogli
“Grazie Iris.” Mi disse ricambiando il sorriso anche se appena accennato “Senti non voglio rovinarti il natale, non devi starmi a sentire” fece per alzarsi per andarsene ma io lo rispinsi a sedere
“Figurati, rimani, almeno mi fai compagnia” passare la vigilia di Natale chiusa in casa, da sola a guardare un film mi sembrava in effetti troppo deprimente e se Harry aveva bisogno di me in quel momento, e di questo ero più che certa, non mi sarei tirata indietro “Che ne pensi di mangiare qualche cosa?” chiesi
“Non ne ho voglia” mi rispose subito lui
“Senti so che è difficile credere quando ti dicono -so cosa provi- ma io lo so davvero quello che provi” non sapevo se fosse la cosa giusta raccontargli quello che mi era successo ma lui aveva bisogno di distrarsi, di sentirsi consolato e chissà, forse aprirmi sul serio con qualcuno non mi avrebbe fatto che bene. Così mi accomodai meglio sul divano rinvagando i ricordi
“Vedi, frequentavo un uomo a Londra. Lavoriamo entrambi per la Gazzetta del profeta e poi ho scoperto che vedeva anche un’altra donna, Sarah, e così ho capito che non era innamorato di me come credevo.
Sto cercando di dire che capisco cosa vuol dire sentirsi insignificanti e come può far male e non importa quanto cerchi di migliorarti, vai lo stesso a dormire ogni sera chiedendoti dove hai sbagliato e come hai fatto a non capire, riesci anche a convincerti che lui si accorgerà di ciò che ha perso e tornerà a riprenderti e dopo tutto questo finalmente vai a vivere in un luogo lontano e conosci nuove persone, persone che ti fanno tornare viva, la tua anima sembra ricomporsi pezzo per pezzo e la confusione, gli anni di vita sprecati… svaniscono come per magia, ma in realtà è solo un’illusione, quella sensazione di vuoto, di dolore, non svanisce mai davvero, si nasconde ma è sempre pronta a rispuntare fuori quando meno te lo aspetti” conclusi chiudendo gli occhi e sospirando, ero riuscita, forse per la prima volta, a confidarmi con qualcuno che non fosse Draco, l’amico di infanzia, qualcuno che conoscevo da poco ma che al contempo non faceva che ispirarmi affetto e fiducia.
Harry mi osservò in silenzio per qualche istante per poi concludere “Stai proprio peggio di me credo” io sorrisi amaramente. Lo vidi alzarsi “Senti, ho cambiato idea per la cena, mangiamo qualcosa assieme e ci guardiamo un bel film, che ne dici Iris?” mi chiese sorridendo e tendendomi la mano.
Io sorrisi e l’afferrai sollevandomi “Andata!”








Salve gente!!!! Vi prego non uccidetemi!!! Lo so che avevo detto avrei aggiornato dopo il 9 giugno ma la mia migliore amica che aveva promesso di aiutarmi con la storia è stata investita e così sono stata un po’ presa ecco!!!!
Comunque adesso si è ripresa e ora che sono più tranquilla sono riuscita a riprendere in mano la storia!!!!
Innanzitutto questo capitolo ho deciso di scriverlo in prima persona perché le emozioni da descrivere, soprattutto nella parte di Hermione, erano abbastanza e non sarei riuscita a rendere l’idea di ciò che provavano se avessi scritto in terza persona come al solito. Poi non mancano tanti capitoli alla fine, anzi direi veramente pochi quindi DOVREI, e dico DOVREI, riuscire ad aggiornare abbastanza presto, si vedrà…
Spero di non avervi deluso con questo capitolo!!!!

Ringrazio di cuore tutti quelli che mi seguono, i lettori silenziosi ma soprattutto chi recensisce che mi da la forza per continuare a scrivere questa storia!!!!!
Bacioni a tutti quanti!!!!

   
 
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