Mi svegliai presto quella mattina per colpa del caldo opprimente.
Un grosso mal di testa limitava i miei pensieri e la sensazione di nausea non era svanita del tutto; il sapore dentro alla mia bocca, poi, non migliorava la situazione.
Per un attimo pensai di dover correre di nuovo in bagno ad espellere quel poco di bile rimasta nel mio corpo ma , visto che l’idea non mi allettava molto, cercai di riacquistare un minimo di decenza, chiusi gli occhi e ispirai profondamente, poi li riaprii e mi guardai intorno ricordando l’accaduto della sera prima.
Mi stupii non poco nel trovare la porta del bagno praticamente distrutta e tutti i cassetti della stanza rivoltati. Cosa era successo dopo la mia perdita di conoscenza?
Ero stata dolcemente appoggiata sul morbido materasso del mio letto,le
coperte
lillà mi ricoprivano minuziosamente
e
una grossa figura dal respiro irregolare era stesa vicino a me. Mi si
gelò il
sangue e mi voltai di scatto per identificare l’uomo. La
ragione aveva avuto
un’ ennesima volta
sopravvento sulla
mia razionalità
e rimasi leggermente delusa
nel trovare il mio quasi cognato addormentato.
Lo guardai attentamente cercando di scovare qualche indizio che chiarisse i dubbi sulla sera prima, ero tentata di svegliarlo ma a vederlo così profondamente addormentato mi rassegnai; avrei aspettato il suo risveglio… in fondo in quel periodo ero diventata maledettamente egoista,cosa mi sarebbe costato aspettare un po’?
Pian piano mi alzai e controllai i danni complessivi.
Come avevo fatto a non svegliarmi con tutto quel trambusto?
Aprii l’acqua del lavandino e mi sciacquai la faccia, poi mi lavai i denti per togliere quel terribile sapore.
Cercai di rassettare un po’ la stanza ma con scarsi risultati, non riuscivo a muovere bene il braccio sinistro e in più avevo ancora la nausea.
Decisi comunque di vestirmi e di andare a prendere la colazione al bar dell’hotel,ero sicura che un po’ di aria fresca mi avrebbe messo di buon umore.
Arrivata al bar mi sedetti al bancone e ordinai.
-Cosa
prende signorina?-
- mmmh due cornetti e due caffè!-
Il barista mi abbagliò con il suo sorriso lucente poi cominciò a servirmi.
La
sua simpatia mi metteva e di buon umore .
Egli cominciò a raccontarmi della sua vita passata, presente
e futura, del suo
lavoro, della sua noiosa moglie e del suo amorevole cane.
Ridacchiai non poco a sentire quegli strani aneddoti sulla moglie.
Ad un certo punto però l’uomo ricevette una chiamata e il suo sorriso si trasformò in una smorfia preoccupata.
Mi guardava così intensamente che mi preoccupai, era come se stesse parlando di me.
Quando attaccò il telefono ci fu una strana pausa, poi continuò a servirmi in silenzio.
Alla fine stranita, decisi di andarmene nella stanza.
Il braccio mi dava qualche noia e portare tutta quella roba non era uno scherzo, risultavo barcollante e goffa.
Decisi di prendere l’ascensore, quindi, premetti nervosamente il tasto, sperando che con quel gesto sarebbe arrivato prima.
Mi sentivo vulnerabile e avevo una strana sensazione.
L’ascensore arrivò,come previsto poco dopo, affollato .
Feci gentilmente scendere la gente e poi entrai dentro alla piccola cabina.
-Signorina! Signorina-
Mi senti chiamare e bloccai l’ascensore per far entrare un uomo vestito in modo molto formale con un tesserino sul petto.
Egli si pettinò i suoi pochi capelli rimasti e mi guardò in uno strano modo.
Mi incuteva inquietudine quindi decisi di scendere un piano prima, avrei continuato il mio tragitto a piedi.
L’uomo mi si avvicinò, quasi volesse sfiorarmi, i suoi occhi scuri mi seguivano passo passo.
Odiavo sentirmi osservata.
L’unica cosa che volevo fare ora era andarmene con Kyle da quello strano Hotel.
Finalmente le porte dell’ascensore si aprirono.
Mi avvicinai velocemente l’uscita ma una mano mi tappò la bocca.
La sorpresa fu tanta da farmi rovesciare i due caffè sul pavimento, poi cercai inutilmente di assestare due calci.
Ero in trappola.
Ma salve a tutti ragazzi!
Quanti tempo è passato?
Non so se potrete mai perdonarmi per tutto questo >.<, purtroppo sono la tipica ragazza che lascia le cose a metà e in più mi era venuta una sorta di blocco dello “scrittore”… che persiste tutt’ora.
Non mi piace quello che scrivo… lo odio!
Non sapete quante volte ho riscritto questo capitolo…
Vi sarei eternamente grata se commentasse.
Lo so chiedo molto.. ma ho bisogno di opinioni J
Ringrazio i miei 8 commenti 50 fra preferiti , seguiti e ricordati.