LA FUGA DI
RANMA
Salve pazzi isterici che avete avuto il coraggio di
provare a leggere qst ff!!Chi
vuole ritirarsi, è ancora in tempo….Bene, ringrazio i folli lettori e che hanno
deciso di continuare a leggere!!Ricordo, i cavoli, i pomodori e le uova sono
proibiti!!!Ringrazio Giulia per aver letto e aver
recensito la mia scorsa ff e pre-ringrazio
chi lo farà per qst ff. Bè,
dopo avervi rotto cn qst
mini (si fa x dire) premessa, mi scuso con tt per il
casino che ho combinato nella scorsa ff per la
scrittura, sperando in bene per qst. Ora vi lascio
alla lettura di qst ff
uscita dalla mia mente malata. A voi il primo capitolo! Buona (si spera)
lettura!!By your giuli-chan
1°capitolo: la fuga
Era una tranquilla serata di Dicembre. Mancavano
pochi giorni a Natale e nell’aria c’era una atmosfera
di festa. Ranma se ne stava seduto sul tetto nonostante il freddo perché non
riusciva a dormire. Era ormai tutto il giorno che non si parlavano. Tra loro c’erano solo sguardi e occhiate, che però erano peggio delle
parole. Il silenzio pesava come un macigno su di loro. Avevano raggiunto il
limite: ora, invece di litigare, non si parlavano proprio.
E come al solito di chi
era la colpa?!! Ma di Shan-pu, era ovvio!! Quella
mattina era andata a portargli il pranzo, che lui aveva, come ormai gli aveva
insegnato il buon senso, rifiutato. Allora Shan-pu lo aveva
preso con la forza, lo aveva abbracciato e poi baciato. Akane come al solito aveva assistito alla scena, ma non a tutta la
scena, solo alla parte finale. Così aveva lasciato cadere a terra il fagotto
con dentro il pranzo che aveva preparato per Ranma ed era corsa via in preda
alle lacrime. Allora lui., liberandosi dalle grinfie
di Shan-pu, le era corso dietro, ma poi, mentre la inseguiva, Akane si era
fermata di colpo e si era voltata verso di lui.
“Ranma, non voglio le tue scuse. Lo so, ora
comincerai a dirmi che non è colpa tua e che è stata Shan-pu che ti ha colto di
sorpresa. E magari io ti potrei anche credere, potrei anche crederti come tutte
le altre volte, ma sono stufa di vedere te insieme a Shan-pu o a Ukyo e di soffrire. Basta!Dimmelo Ranma, ti prego, si
sincero con me, dimmi che preferisci loro a me, a me che sono un maschiaccio
violento, che non so cucinare, che ho un sex-appeal come quello di un cetriolo,
dimmi la verità!Io la verità la so già, ma voglio
sentirtelo dire, almeno mi convincerò e ti lascerò perdere…” Aveva praticamente
urlato Akane in faccia ad un Ranma completamente spaesato. “Ma
io….veramente…non…” Balbettò Ranma ancora un po’ scioccato per la reazione di Akane. “Ok, non hai il coraggio di dirmelo. Bé, ti credevo più onesto Ranma. Comunque
da un mezzo uomo dovevo aspettarmelo…”
Così dicendo corse via
ancora in lacrime, lasciando un Ranma impietrito e incavolato nero guardarla
scappare via. *Comunque dovevo aspettarmelo da un
mezzo uomo…* l’eco delle ultime parole di Akane rimbombava nella sua testa. Lo
aveva chiamato mezzo uomo perché lui non aveva avuto il coraggio di dirle
quello che pensava. Avrebbe voluto dirle tante cose. Avrebbe voluto dirle quanto
la amava e che per lui non c’era nessun’altra oltre a
lei; oppure come era geloso quando qualcuno la
toccava, come era geloso di Ryoga, che poteva starle accanto tutte le notti,
fra le sue calde e forti braccia ma allo stesso tempo esili; oppure come gli
dispiaceva quando lei piangeva per lui, magari dopo una loro litigata o magari
per gelosia. Spesso la notte la sentiva piangere. Ci soffriva moltissimo, lo
faceva stare male, ancora di più di quanto non stesse già male per tutte quelle
incomprensioni che c’erano fra loro…Forse se dal primo giorno l’avesse
conosciuta nel suo aspetto da ragazzo, lei non si sarebbe
così arrabbiata con lui. Oppure avrebbe voluto dirle che tutte quelle
cose che le diceva sempre, non le pensava veramente.
Non pensava affatto che avesse la vita larga o che fosse un maschiaccio. Non
pensava nemmeno che avesse il sex-appeal di un cetriolo, anzi, la trovava assai
attraente, ma tutto questo non glielo aveva mai detto per paura che lei potesse
deriderlo, magari prendendolo in giro per essere un mezzo uomo o chiedendogli
ridendo da quando fosse diventato così romantico, lasciandolo lì con la bocca
asciutta vedendola andarsene ridendo di lui. E poi
c’era il suo maledetto orgoglio. Avrebbe anche voluto dirle quanto gli piaceva
quando si arrabbiava e si scagliava contro di lui con tutta la rabbia che aveva
in corpo. Gli piaceva in fondo farla arrabbiare, perché era l’unico momento che
poteva stare con lei, toccarla, abbracciarla o sorreggerla mentre cadeva per
poi schivare la marea di pugni che lei gli scagliava addosso, in preda alla
rabbia. E invece, idiota come era, aveva balbettato
qualche parola senza senso, non sapendo quale pensiero esprimere a parole fra i
mille che aveva in testa, facendole pensare che non avesse il coraggio di dirle
che lei non gli piaceva affatto e che preferiva Shan-pu o Ukyo, chiamandolo poi
mezzo uomo. Ma infondo era ciò che era, un mezzo uomo
vigliacco che non aveva il coraggio di dichiarare i suoi sentimenti.
Forse era meglio se avesse fatto Hara-kiri come voleva
sua madre. In fondo non era un vero uomo. Quanto odiava
non essere un vero uomo, se non fosse caduto nella sorgente ora non sarebbe lì
a rimpiangere di non essere un vero uomo. *Brrr….che freddo!Sto congelando…Ma perché sto qua a
rimuginare?!Tanto a lei non piaccio, non sono un vero uomo e poi lei mi odia,
dopo tutte le cose che le dico…”
E
mentre Ranma se ne stava lì sul tetto a meditare, Akane era nel suo letto in
preda al pianto, stringendo P-chan fra le braccia.
“Perché P-chan? Perché non mi ama? Perché non ha avuto il coraggio di
dirmelo in faccia?!!! Lo odio!! Perché
mi deve sempre far soffrire. Io…..P-chan, io lo
amo, ma lui è un baka e non lo capisce. Continua a
insultarmi, continua a chiamarmi maschiaccio. Io vorrei odiarlo, vorrei odiarlo
con tutto il cuore così da non soffrire per lui, ma io…io amo
quell’insensibile!! Quando provo a odiarlo
lui mi sorride e mi fa sciogliere tutta, dentro e fuori. Uffa, non ci riesco!!
Ma perché dovevo innamorarmi di uno stupido, insensibile e pervertito di un
mezzo uomo per cui sono solo una delle tante fidanzate
sparse per il mondo?!!!! La prima volta, quando l’ho visto dentro la vasca, come era bello!!I suoi muscoli così perfetti, le sue braccia
così forti!!Come mi piacerebbe essere strette da quelle forti braccia,
sciogliermi nel suo sorriso, un sorriso per me. Come mi piacerebbe navigare nei
suoi occhi azzurro mare, e perdere la cognizione delle cose reali avvicinando
le mie labbra alle sue, morbide e carnose, e sentire la sua dolce voce
sussurrarmi parole d’amore mentre il suo respiro mi solletica sul collo e le
sue mani accarezzano i miei capelli. Come mi piacerebbe vedere nei sui occhi un fuoco d’amore che brucia per me…ma
purtroppo P-chan, questi sono tutti sogni…” così dicendo ricominciò a piangere,
fino a cadere in un sonno profondo che l’avrebbe portata nel mondo dei desideri,
dove avrebbe potuto abbracciare il suo Ranma…
P-chan era incavolato nero con Ranma. Decise che
non potava sopportare oltre: sarebbe andato da Ranma e avrebbe vendicato Akane
a qualsiasi costo. Si divincolò dalle braccia di Akane
e si diresse quatto quatto verso il bagno. Dopo
essersi bagnato con l’acqua calda corse su per le scale, sicuro di trovare
Ranma sul tetto.
E infatti c’era.
“Oh, ciao Ryoga!!Che ci fai di bello da queste
parti?!!Ti sei stancato di stare al calduccio fra le braccia di quella violenta
di Akane?!” Disse Ranma amaramente.
“Taci idiota!!Sei un vero cretino!Perché continui a
far piangere Akane?!Perché continui a farla soffrire baciando le altre tue
ragazze, senza avere nemmeno il coraggio di dirle in faccia che non ti
piace!!Sei solo una femminuccia vigliacca!!Poi sono io che devo subire le sue
lacrime!!Sono io che devo vederla soffrire, e per giunta per un baka senza
cuore che lei ama ma che non la merita affatto!!Me la paghi Ranma!!!”
“Ma taci Ryoga!!!Ti ci
metti pure tu ora?!!!Tutti mi danno sempre la colpa senza sapere mai a fondo le
cose, senza sapere quello che realmente succede. Tu non sai quello che è
successo oggi!!E’ stata Shan-pu a prendermi e a baciarmi a forza!! E poi è
impossibile che Akane pianga per me, perché se davvero mi amasse come dici tu,
perché non mi sta mai ad ascoltare?!!! Perché da
sempre tutto per scontato senza mai starmi ad ascoltare?!!!! Ho cercato di
spiegarglielo oggi, ma lei non mi ha lasciato parlare! Si è girata verso di me
cominciando a buttarmi a dosso mille colpe e mille domande!! Io avrei voluto
dirle la verità, Ryoga, ma ero troppo confuso dalle mille cose che volevo dirle
e lei non mi ha neanche lasciato dire una parola che mi ha detto che ero un
idiota, uno scemo e una femminuccia!!! La verità Ryoga
è che io la amo, la amo con tutto il mio cuore e non me ne frega niente di
Shan-pu o Ukyo. Io la amo me lei non vuole mai starmi
ad ascoltare!!!!!!!! Sai che ti dico Ryoga?! Forse è meglio che me ne
vada…Anzi, è proprio quello che farò!! Almeno lei mi dimenticherà e non
soffrirà più e finalmente sarà tutta tua o di quello stupido di Kuno!!” Urlò Ranma in faccia a Ryoga. Alla fine era rosso dalla
rabbia e qualche lacrima accennava a voler scendere dai suoi occhi. Si voltò di scatto e, senza dare il tempo a Ryoga di replicare o di
fermarlo, cominciò a correre sui tetti, scappando da quella casa, con
tutti i suoi ricordi e i suoi amori, cercando di non pensare ad Akane, in modo da
non cambiare idea e tornare indietro e correre da lei.
Ryoga rimase lì impietrito, guardando Ranma
allontanarsi con la bocca semi aperta per la sorpresa.
*Ha detto che la ama….Ranma ha detto che ama
Akane….Anzi, non l’ha detto, lo ha urlato….Ha pianto per lei…Ma perché quei due
sono così idioti?!!! Non hanno il coraggio di dirsi in
faccia i loro veri sentimenti, per timidezza o forse per paura…paura di un
rifiuto…Ma perché Ranma doveva dirlo proprio a me?!!!! Come farò ora a guardare
Akane negli occhi sapendo che la persona di cui è innamorata è innamorata
anch’essa…Come farò a sopportare il peso di una così grande
dichiarazione?!! Come farò a resistere?!! Perché Ranma?!!!*
“ PERCHE’?!!!!!!!!!!!!!” Urlò Ryoga in preda al senso
di colpa. Si era buttato per terra e aveva cominciato a piangere lacrime di odio per Ranma per il difficile compito che gli aveva
assegnato. Ma anche lacrime di rassegnazione bagnavano
il suo volto. Ormai sapeva la verità. Se prima cercava di non vedere, di far finta di nulla, ora non poteva più mentire a se stesso:
Ranma amava Akane, Akane amava Ranma e nessuno avrebbe impedito loro di amarsi,
nessuno, nemmeno lui. Era inutile continuare a mentire a se stesso: lui per
Akane era solo un amico e non lo avrebbe mai amato. Il cuore di
Akane apparteneva solo a Ranma.
Ryoga restò lì per un bel po’ di
tempo, forse una o due ore, nessuno lo seppe mai. Ad un certo punto si
accorse che faceva molto freddo e che lui era praticamente
congelato. E poi cominciava a nevicare…
“Brr…forse è meglio se
rientro e mi faccio un bel bagno caldo….” Ma mentre
rientrava in casa un orribile presentimento che fino al quel momento era
rimasto chiuso nella sua mente lo colpì in pancia come un pugno di ghiaccio e
lo raggelò ancora di più di quello che potesse fare la
neve. “Ranma!!!!!Ranma sei un baka!!!E’ scappato via
con questo freddo!!!Congelerà!!!Devo subito avvertire Akane o non mi perdonerà
mai!!!” Detto questo corse nella stanza di Akane…
Allora, vi è piaciuta?!!Qst
era il 1°capitolo e chi ha coraggio legga anche gli altri che scriverò il prima possibile…mi raccomando però, che vi sia o
non via sia piaciuta, recensite lo stesso perché se no mi deprimo e peggio per
voi perché non vi faccio leggere la fine della storia!!! Anche se voi magari
preferite…Cmq grazie a tt e soprattutto a Rumiko Takahashi
per le storie che scrive e per tt quelle che continua
a scrivere, che sono veramente bellissime!! Un bacio a tt voi che, con coraggio, siete arrivati fino a qua.
By 4ever giuli-chan