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Autore: CaterinaKaulitz    19/07/2010    4 recensioni
Una ragazza racconta la sua esperienza di sottomissione e sesso estremo con i gemelli Kaulitz, vissuta durante il suo passato, che le sconvolgerà la vita.
Genere: Drammatico, Erotico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bill Kaulitz, Nuovo personaggio, Tom Kaulitz
Note: Lemon | Avvertimenti: Contenuti forti
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CAPITOLO 2: Arrivo ad Amburgo e l'incontro con Tom

 

 

E cosi il giorno tanto atteso arrivò. Avevo messo nelle due valige che avevo intenzione di portare in Germania gli abiti più sexy e provocanti che avevo e incrociavo le dita sperando che quei due ragazzi fossero dei gran fighi! Non mi ero nemmeno resa conto che mi ero completamente persa in strani pensieri, perversi ovviamente, quando un clacson che suonò mi riportò alla realtà. Scostai la tenda della finestra del salotto e guardai fuori, era il taxi. Bene, ero pronta per andare all'areoporto e prendere il volo per Amburgo. Quel giorno indossavo una minigonna in pelle lucida nera, estremamente attillata che copriva fino ad appena sotto il sedere, e sopra un piccolo bustier nero, anch'esso in pelle, sotto un reggiseno push-up in pizzo nero del quale ne lasciavo uscire il bordo e decoltè nere in vernice tacco dodici. Agli occhi trucco nero, ciglia finte e alle labbra un lucido di un rosa delicato. Mi guardai allo specchio all'ingresso: ero fiera di me, mi sentivo una gran figa e pensavo già a come i ragazzi mi avrebbero guardato e a come li avrei fatti impazzire. Il vestito era perfetto e sia il bustier sia la mini mettevano in ulteriore risalto le mie curve. Sentii di nuovo il clacson suonare, sbuffai. Presi le mie valige ed uscii di casa. Il taxista vedendomi arrivare uscì dall'auto e mi venne incontro aiutandomi a caricare le valige. Mi squadrò da cima a fondo con un sorriso malizioso e ne fui felice. Salii sul taxi e partii per l'areoporto. Dopo circa un ora di viaggio arrivai a destinazione e tranquillamente aspettai la chiamata del mio volo. Non dovetti attendere molto e per fortuna fui presto sull'aereo. Il tempo non passava più ed io non vedevo l'ora di atterrare per conoscere finalmente i miei coinquilini. Scesi ad Amburgo verso le due del pomeriggio e dopo aver recuperato i miei bagagli mi girai in torno in cerca di un posto a sedere, scorsi una panchina poco lontano così affrettai il passo per evitare che qualcuno la occupasse prima che io ci arrivassi ma nel farlo il cellulare mi cadde a terra. "Merda!" esclamai. Mi fermai per raccoglierlo quando qualcuno mi precedette e me lo consegnò. "Grazie mi..." stavo per ringraziarlo quando alzando lo sguardo rimasi incantata da chi mi trovai di fronte: era un ragazzo bellissimo, alto e con un sgurdo mozzafiato con occhi color nocciola e un piercing al labbro inferiore, indossava dei pantaloni ed una maglia entrambi extralarge e in testa un cappello dello stesso colore della maglia dal quale lasciava uscire i suoi dreadlocks biondo cenere che cadevano dolcemente sulle sue spalle. "Va tutto bene?" mi disse vedendomi completamente imbambolata. "No..cioè...si si tutto benissimo" gli risposi, ancora un po' scossa. Mi sorrise e io ricambiai. "Immagino che tu sia Caterina, io sono Tom, ci siamo parlati al telefono ricordi? Ti stavo aspettando e meno male che ti ho trovata subito!". La sua voce mi faceva impazzire, era troppo sexy! "Ehm...si si sono Caterina, è veramente un gran piacere per me conoscerti, avevo sperato tanto che tu fossi così bello e sono stata accontentata!" ed ecco che la pantera che c'era in me stava già uscendo, sicuramente troppo presto ma al tempo non riuscivo a trattenermi ed evitare di flirtare con qualsiasi ragazzo carino che incontravo. "Grazie, lo so! Comunque anche tu non scherzi affatto!" mi rispose leccandosi il piercing con la lingua. Quel gesto mi fece eccitare, "Lo so" dissi io, imitando la sua risposta. Il suo complimento mi rese ancora più orgogliosa di me stessa e mi venne automatico rispondergli così. Ci incamminammo fuori dall'areoporto dopo di che mi fece salire sulla sua Cadillac. "Wow questo è pure ricco!" pensai. Durante la prima parte del tragitto nessuno dei due parlò, fino a quando, essendo eccitata, mi venne voglia di stuzzicarlo. Così allargai leggermente le gambe lasciando scorgere il mio perizoma nero in pizzo sotto la gonna, lo guardai e lui guardò me e si fermò qualche minuto ad osservarmi in mezzo alle coscie poi si passò di nuovo la lingua sul suo bellissimo piercing, prima di tornare a guardare la strada. Capii che quel gesto era un segno di sua eccitazione. Ne fui contenta e sul mio viso comparve un sorriso a trentadue denti, ma non ero ancora soddisfatta abbastanza così decisi di continuare: "Sai che ci farei io in questa macchina? Con te..." dissi con tono malizioso. Lui sospirò e poi si accostò e fermò la macchina, mi  guardò neglio occhi e mi disse: "Per favore, non provocarmi ok? Almeno...non mentre guido. Ricordati che anche se ci siamo appena conosciuti sono pur sempre un uomo e come tale potrei reagire alle tue provocazioni." Detto questo mi sorrise poi ripartì. "Beh però almeno ammettilo che ti piace!" dissi ridendo. "No, non mi piace!" rispose, mentendo. "Eccoci arrivati!" esclamò poco dopo.

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Grazie a tutti quelli che hanno recensito e quelli che recensiranno (:

Cercherò di postare il più presto possibile il capitolo successivo!

  
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