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Autore: _ToMSiMo_    19/07/2010    1 recensioni
Vanille, una giornalista in erba. Il suo capo, un grande stupido. A cinque dei suoi allievi dà un incarico preciso. A qualcuno più difficile dell'altro. Solo lei deve vedersela da sola.. Riuscirà ad ottenere un posto in prima pagina? (Tratto dal primo capitolo: -Cosa devo fare? Servizio su una catastrofe? Inventare balle varie?- rispose Vanille mentre apriva la cartellina. All’interno un paio di fogli con delle critiche,interviste,una busta con dei soldi e delle foto. -Deve scoprire il segreto della “diva isterica”- girò la pagina. Le apparve l’immagine di una persona vista mille volte. )
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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'Con questo mio scritto, pubblicato senza alcuno scopo di lucro, non intendo dare rappresentazione veritiera del carattere di questa persona, nè offenderla in alcun modo' (Nè i Tokio, Né gli altri citati)

Se voleva ottenere quel lavoro,con quella grande compagnia,doveva solo fare un piccolo servizio. Catturare la diva isterica più ricercata del momento e scoprire qualcosa che nessuno sapeva. Per lei, era stato fin troppo facile arrivare dove era, ma LA DIVA, quello sì che era un grosso lavoro!  Era pronta a tutto,ma non si aspettava questa sfida per ottenere un posto fisso.  Quando era stata presa al giornale aveva tutte le carte in regola: conoscenza base di alcune lingue,premi per la scrittura,critica e tutto quello che serve ad una brava giornalista. Ora però il gioco si faceva sempre più duro. Sarebbe stata capace di scoprire qualche suo segreto?

 Guidava lentamente verso casa, che condivideva con la sua migliore amica: una studentessa di legge,fuori di testa. Fin da piccola,in classe, era un po’ l’avvocato che parlava con i professori,difendeva la classe quando prendeva note disciplinari ed era rimasta così. Ogni persona, nel Paese si confidava con lei ed era così diplomatica da riuscire ad evitare guerre tra fazioni, inutili. Juliet, non era contenta  di quello che era costretta a fare la sua amica,per ottenere quel posto. Attraverso una telefonata aveva saputo del grande FAVORE che avrebbe dovuto fare ma il nome della “diva” le era stato celato.

Parcheggiò l’A3 di suo padre e salì con l’ascensore e le buste della spesa. Bussò al campanello tre volte, sicura che Juliet era troppo presa da qualche altra cosa per sentirlo la prima volta.

-Porta tu l’acqua dentro. È naturale,la frizzante non c’era- disse all’amica entrando con due buste nella mano destra e un’altra in quella sinistra. Si avvicinò alla cucina e ne appoggiò una,il resto invece, lo posò accanto alla dispensa.

-Cos’è? Qualche aumento?- chiese l’amica mettendo l’acqua nel frigo e gettando la plastica nell’apposito contenitore.

-Mi hanno dato dei soldi in più per tutte le spese che dovrò affrontare per andare a fare quel servizio di cui ti parlavo al telefono-  si alzò le maniche della maglia e con un elastico blu legò i capelli neri.

-Ah,bene. E chi è che devi fare nero? Anzi nera?- chiese sistemando tutte le cose al giusto posto sulle mensole e gettando le scatole vuote che avevano solo per dare colore.

-La DIVA- disse lei.

-Ma mi spieghi chi è??-

**

Vanille,così aveva deciso quella pazza di sua madre di chiamarla, si recò in ufficio più presto del solito. Il suo direttore,un uomo sulla quarantina, la stava aspettando con una cartellina gialla tra le mani. Quando entrò si illuminò,lei era brava di suo,ma si lasciava abbindolare anche facilmente. I suo capelli neri le scivolavano sulle spalle, le unghie rosse non passavano inosservate, come del resto il suo corpo e il suo carisma.

-Direttore,come mai sono stata convocata  ora? È successo qualcosa? Di positivo,intendo..-

-No,Signorina Vanille. Non è successo niente che lei non sappia. Si ricorda del posto fisso?- le chiese mentre le  passava la cartellina e lei  si sedeva sull’enorme sedia di tessuto verde,intonato alla carta da parati.

-Certo,tutti qui vogliono quel posto. Perché?-

-Bene- disse il direttore schiarendosi la voce- ho dato ai possibili candidati dei compiti. Strani,diversi e difficili. Lei dovrà portare a termine il suo e quando questo sarà fatto io valuterò le prove.-

-Un gioco da ragazzi- esclamò la nera mentre osservava la cartellina- E questa?-

-Non dica facile quando ancora non ha letto di cosa si tratta la sua missione-

-Cosa devo fare? Servizio su una catastrofe? Inventare balle varie?- rispose Vanille mentre apriva la cartellina. All’interno un paio di fogli con delle critiche,interviste,una busta con dei soldi e delle foto.

-Deve scoprire il segreto della “diva isterica”- girò la pagina. Le apparve l’immagine di una persona vista mille volte.

-Che segreto?- chiese lei mentre leggeva vari articoli stampati su carta bianca.

-Uno qualsiasi,dobbiamo renderlo ridicolo,lui e tutto il suo gruppo. Lei non ha tutto il tempo che vuole,ma a differenza dei suoi colleghi è capitata in un posto qui vicino. So che in un giorno lei saprà tutto,no?- la provocò,sapeva che era impossibile. Diciamo che con lei era molto “strano”.- I soldi sono nella busta- continuò- può andare-

-Ma..- provò a dire lei ma lui fece un ghigno in senso di disapprovazione.

Sorrise nonostante l’incarico non le piacesse  e si recò nella stanza che condivideva con tutti i suoi colleghi.

-Devo intervistare Madonna in 5 giorni- disse Elia. Un tipo alto,timido, con dei grandi occhiali.-E tu?- chiese rivolto ad una ragazzina bionda- Jenny chi devi intervistare?-

Questa spostò lo sguardo dal foglio ai suoi amici. Sorrise e si tolse gli occhiali.

-Slash, ci sono i biglietti per il backstage. Ho due giorni di tempo-

Una tipa rossa,appena uscita dalla stanza del direttore entrò a grandi passi. Salutò con la mano e prese posto.

-Marissa- chiese Vanille- che succede?- era la solita tipa elettrica ma questa volta stava troppo in silenzio.

-E che mi ha dato un incarico assurdo.  Un membro della famiglia Jackson,per sapere altre notizie sulla morte del re del pop. È assurdo. Non sono nessuno e ho 7 giorni di tempo.-

-Almeno è tutto pagato- rise Elia.

Un quinto ragazzo entrò nella stanza. Alto,biondo,con gli occhi chiari. Il più bello del giornale: Mark.

-Mai quanto me,Marissa- disse dando una pacca sulla spalla ad Elia- devo vedermela con i Metallica e parlare della morte di Cliff-

Si sedette accanto a Marissa leggendo la sua cartelletta.

Presero tutti posto,tranne Vanille che nel frattempo,guardava e riguardava quelle foto.

-Che succede?- chiese Jenny.

-Questi incarichi sono assurdi. Vuole farci perdere la nostra credibilità, non vuole darlo a nessuno quel posto. Stiamo perdendo del tempo. A voi ha dato tutto pagato, io devo farlo in un giorno e non so neanche come farò,perché a quanto ho capito questo tipo che devo intervistare ha deciso di non rilasciare più interviste perché i giornalisti dicono troppe balle-

 -Wow, dov’è che devi andare?  Qualche concerto preciso?- chiese Mark, leggendo invece la sua meta.

-No,è questo il bello. Voi avete luoghi già decisi, posti precisi,date. Io non so nulla. –

Stava per continuare ma il direttore entrò nella stanza, prendendo la parola.

-E’ questo il bello. Io so che è possibile. Potete farcela. Volete o no che esca la vostra firma nelle pagine del giornale? Vi siete fatti in quattro per arrivare qui e sarei disposto anche a prendervi tutti,ma ora dovete lottare. Elia,Madonna è troppo simpatica,cambiati quel Look e muoviti a partire. Jenny, la moglie di Slash non ti permetterà di avvicinarti a lui così facilmente, diventa amica di uno stile più sobrio prima di chiedere l’intervista-

Lei si guardò la scollatura, e subito si mise una mano sul petto come per coprirsi.

Lui sorrise e guardò la rossa. –Marissa, devi porre la tua intervista in un modo diverso. Devi far capire che tu non credi  che la morte non sia vera,devi fingere- lei prese appunti e poi guardò Mark.

-Comprati assurde maglie dei metallica e parla di tutto e mai direttamente di Cliff. Voglio sapere se si ricordano ancora di lui o il successo gli ha dato alla testa.-

-A me neanche piacciono- disse Mark.

-Bene, questo lo so. Questa è la loro biografia-disse passando una serie di fogli a tutti.

Poi guardò Vanille.

-Tu dovrai fare i conti con una star un po’ capricciosa. Non si vede in giro,è in pausa After Tour. Fai in modo di scoprire qualcosa,qualcosa di assurdo e sii più peccaminosa.-

Detto questo, li salutò e si congedò.

Tutti rimasero un po’ lì a parlare a darsi consigli ma dopo un po’ dovettero salutarsi perché dovevano portare a termine le loro interviste.

***

-Cioè fammi capire- disse Juliet- tu ti giochi tutto,non per Madonna,non per Slash ma per BILL KAULITZ?-

-Ti prego non dirmelo- rispose Vanille.

L’amica iniziò a ridere come la pazza.

-Se tu non avessi quel posto per la morte di Jackson,potrei anche capire ma Bill Kaulitz, quella checca!!-

-Non lo sottovalutare, il signorino non riceve più giornalisti-

-E se la inventi?-

-Ma sei pazza?- disse lei,immaginandosi la faccia rossa (che andava anche a pennello con il verde della direzione) mentre LA DIVA citava per danni morali,lei e tutto lo studio-

-Quando parti?- chiese l’amica mettendo i fiori nel vaso sul davanzale.

-Domani, ho cinque giorni,meglio sicuro di uno,e nessun programma-

Juliet le si avvicinò,le diede un bacio e le disse con un tono poco serio “Non fare la diva più di lui”.

Detto questo, uscì dalla cucina e lasciò Vanille che leggeva e rileggeva le sue parole impresse sulla carta.

Non avrebbe permesso ad una checca isterica di rovinarle il lavoro.

 

 

 

Spero che questo primo capitolo sia stato di vostro gradimento. Era da tanto che non iniziavo una storia nuova, non so neanche se alcune di voi si ricordano di me. Detto questo alla prossima, spero (:

  
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