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Autore: Sy_92    11/08/2010    2 recensioni
Sharon è una bibliotecaria che una notte si ritrova nel posto giusto, ma nel momento sbagliato.
Dopo quella notte la sua vita non sarà più la stessa.
Lui era infuriato, con un balzo si avvicinò alla ragazza e con le braccia la bloccò al muro.
Inclinò la testa fino a sfiorarle con le labbra fredde l'incavo sotto il mento.
Lei sentendo il fiatto fresco di lui sul collo, rabbrividì.
Chiuse gli occhi, pronta a morire...
Genere: Generale, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 6. Surprise

Capitolo 6. Surprise..


«Ciao Sharon».
Inizialmente lei non capì chi fosse il ragazzo, essendosi nascosto nella penombra dalla finestra. 
Quando vide il ragazzo avvicinarsi con un'espressione divertita in volto, lo riconobbe e arretrò di un passo intimorita. L'unica cosa a dividerli ora, era la poltroncina.
«Che cosa vuoi?» chiese lei tentando di nascondere la paura che provava.
Il ragazzo accorciò la distanza da Sharon superando la poltroncina che le divideva e la prese per il mento, costringendola così a guardarlo in viso.
Gli occhi di lei erano puntati su quelli profondi di lui.
«Tu sai già ciò che voglio..» rispose con voce suadente.
«L'ultima volta che ci siamo visti sei stata molto cattiva con me». Il ragazzo avvicinò il viso a quello di lei.
«Credo che la cara zietta abbia avuto una morte rapida e non abbia sofferto. Felix in questo campo è unico» proseguì lui, facendo sfiorare le loro labbra.
Sharon era sconvolta. Solo ora le era chiaro ciò che realmente era accaduto. 
Sua zia non era morta per un incidente stradale, sua zia era stata uccisa. Allora anche Maya era in pericolo.
«La tua piccola sorellina ti assomiglia molto. A Luke i bambini sono sempre piaciuti, Ma se lo fanno arrabbiare..» disse lui dando voce ai pensieri di Sharon.
«Lascia Maya fuori da questa storia!» urlò la ragazza, e lo spintonò facendolo indietreggiare di solo qualche centimetro.
Lui iniziò a ridere fragorosamente.
«Se vuoi rivedere la tua adorata sorellina ti consiglio di dirmi dov'è il vampiro» disse il ragazzo con voce minacciosa e stringendo il braccio di Sharon.
«Io non lo so».
«Sharon, Sharon. Così mi complichi la vita. Ucciderò prima te o prima la piccola Maya?». Parlò più a se stesso che a lei.
«Aspetta!!» lo interruppe  «Farò qualsiasi cosa, ma non fare del male a Maya.. Ti prego» lo supplicò lei.
Non poteva permettere che avessero fatto del male a sua sorellina. Lei era innocente e avrebbe fatto qualsiasi cosa per salvare, al costo della sua stessa vita.
Il ragazzo parve riflettere prima di rispondere.
«Hai esattamente una settimana di tempo per scoprire dove abita il lui e gli altri della sua specie. Tu ci aiuterai a ucciderlo e noi lasceremmo te a Maya in pace..». Le porse la mano e Sharon accettò.
Non aveva altra scelta per salvare la sorellina e se l'unico modo era aiutare a tendere la trappola a Matt, l'avrebbe fatto.
Prima di andarsene da quella casa il ragazzo l'avvisò che si sarebbe fatto sentire lui per telefono, per farle sapere cosa doveva fare e di non provare ad andare alla polizia perché tanto non l'avrebbero creduta.
Sharon non perse un attimo e uscì da quella casa per tornare alla sua città.
Sapeva di doversi occupare della salma di sua zia, aveva però bisogno di aiuto, così la sua destinazione fu la casa di Josh. E riguardo i suoi genitori? Che mai avrebbe potuto dire alla mamma? O meglio come? 
'Mamma ho salvato la vita a un vampiro e ora hanno rapito Maya e ucciso la zia' era la pura verità ma non poteva certo dirla così.
Durante il rientro a casa fece solo una sosta e provò a rintracciare l'amico. Niente il suo cellulare era spento ed era un po' che non lo sentiva.
Iniziò a temere che gli fosse accaduto qualcosa. Sperava solo di sbagliarsi!
Era ormai notte quando esausta arrivò davanti all'immensa villa di Josh.
Esitò qualche secondo prima di suonare il citofono.
La voce che la rispose fu di una donna. Era la madre di Josh.
Il cancello elettrico con uno scatto si aprì e Sharon entrò nel giardino. Attraversò la strada di ghiaia fino ad arrivare alla porta.
Ad aspettarla vi era Josh che quando la vide le andò incontro, per stringerla in un caldo abbraccio.
«Shay mi sei mancata».
A quelle parole Sharon si lasciò andare, le lacrime rigarono il suo delicato viso. Era contenta di vedere il suo migliore amico. 
Solo in quel momento si rese conto di quanto le era mancato.
Per un attimo riuscì a dimenticarsi tutto ciò che le era capitato in quella orrenda settimana, ma la voce di Josh la riportò alla realtà.
«Vieni entriamo in casa».
La madre di Josh salutò Sharon stritolandola con un abbraccio.
Ormai considerava Sharon quasi una figlia.
Josh aveva ereditato molto da quella donna. Avevano stessi occhi chiari, stessi capelli scuri, stesso sorriso luminoso e stessa gentilezza e simpatia.
Il padre di Josh sedeva nel divano con una pipa in bocca a leggere il giornale e salutò la ragazza con cenno del capo.
Erano poche le volte che lo si vedeva in casa, era sempre fuori per lavoro.
Il padre era un finanziere oltre che essere il capo della biblioteca della città, che presto sarebbe passata a Josh.
A Sharon non era mai piaciuto particolarmente quell'uomo, aveva sempre un'aria dura e distaccata. Le metteva soggezione e angoscia.
Sharon seguì Josh in camera sua, sapeva che anche lui detestava il padre.
"Secondo me divorzieranno.." le aveva confessato una sera Josh.
Lei si sedette sul comodo letto d'ottone e Josh le si sedette accanto.
«Shay spiegami cosa ti è successo..». Bastava solo uno sguardo per capire che qualcosa non andava in lei.
I suoi occhi erano più scuri del solito, come un cielo in tempesta ed erano colmi di tristezza e dolore.
Così Sharon vuotò il sacco. Tentò di raccontarle tutto senza accennare al vampiro e i cacciatori.
Le raccontò che una notte era accaduto qualcosa che l'aveva costretta ad allontanarsi dalla città, poi la zia era stata uccisa, sua sorellina era stata sequestrata e non poteva andare dalla polizia o le cose sarebbero peggiorate. Non si accorse nemmeno che nuovamente le lacrime scesero sul viso, fino a quando una le bagnò le labbra.
Josh la strinse nuovamente a sé. Provando anche lui un'immensa tristezza per l'amica.
«Shhh.. Ci sono qua io» la tranquillizzò.
Il respiro di Sharon tornò regolare dopo qualche minuto.
Alzò il viso, per vedere bene John in faccia.
Come temeva l'espressione dell'amico era seria e preoccupata. Non l'aveva mai visto così.
«Josh io non volevo..».
«Sharon ascoltami questa faccenda è una cosa seria. C'è ancora qualcosa che mi stai tenendo nascosto. Giusto?» la interruppe.
«Si.. ed è qualcosa che non posso dirti.. altrimenti ti...». Non riuscì a finire la frase, solo il pensiero le fece accapponare la pelle.
«Se c'è qualcosa che posso fare per aiutarti, dimmelo». La voce dell'amico era calma.
Sharon disse che si doveva occupare della salma della zia, del funerale e tutto il resto ed aveva solo una settimana per trovare l'unica persona che avrebbe potuto salvare sua sorella e inoltre doveva ancora avvisare i suoi genitori, ma per quello pensò che fosse meglio ritrovare prima Maya.
«Senti facciamo così: adesso ti riposi, domani cerchiamo costui che può aiutarti e per il problema di tua zia lascia fare a mia madre.. Ok?» chiese lui teneramente. Non voleva turbare ancora quella povera ragazza e voleva cercare di esserle d'aiuto in tutti i modi.
Sharon annuì. 
Per un attimo si chiese se gli angeli esistessero, perché se era così Josh faceva parte di loro.
Quella notte Sharon ebbe gli incubi.
Nel sonno vide vari volti, compreso quello della zia Dafne che la supplicò di prendersi cura di Maya.
La mattina venne svegliata da delle urla provenienti al piano di sotto.
Andò a vedere e vide Josh avere un'accesa discussione con il padre. Rimase in disparte non voleva impicciarsi.
Fu la madre di Josh a dividere i due prima che arrivassero alle mani. L'uomo uscì di casa sbattendo la porta.
In quel momento Sharon entrò nel soggiorno e guardò Josh con sguardo interrogativo, lui la rassicurò con un sorriso.
Dopo la colazione Josh e Sharon si diressero alla biblioteca.
Josh si mise subito al computer per trovare delle informazioni su Matt, mentre Sharon sfogliava libri su vampiri.
Era il giorno di chiusura per la biblioteca, quindi potevano fare con comodo, senza occhi indiscreti.
Passarono tutta la mattina intenti nelle loro ricerche, si fermarono solo a ora di pranzo, per mangiare i panini preparati dalla madre di Josh.
Arrivò sera, che ancora ognuno stava cercando informazioni utili. 
La ragazza mollò l'ennesimo romanzo sui vampiri, dove secondo il libro i vampiri luccicavano come diamanti alla luce del sole.
Non credo che Matt luccichi.. pensò.
Andò da Josh iniziando a perdere ormai tutte le speranze.
Guardò il computer e l'amico le spiego che come ultima cosa voleva provare a guardare tra gli archivi della biblioteca. Scorse vari nomi fermandosi ogni volta quando leggevano il nome Matthew.
Mostro alla ragazza gli unici ragazzi con quel nome e quel colore di capelli che aveva trovato.
Sharon osservò le foto quando poi lo vide. «È lui! Il secondo sulla destra» 
Josh aprì la foto per vedere che diceva. «Sei sicura Shay? Perché qui risulta che lui abbia preso un libro intorno gli anni '60, quindi dubito fortemente che ora abbia meno di una cinquantina o sessantina d'anni»Disse perplesso.
Quanti anni poteva avere realmente Matt? Magari era ultracentenario e come mai in quell'anno era stato li? Scosse la testa come per liberarsi di quelle domande.
«Credo che abbiano sbagliato a inserire i dati»sorrise lei sperando di convincerlo.
«Può essere»rispose lui senza porsi alcuna domanda. «Tieni questo dovrebbe essere il suo indirizzo». Josh lo scrisse in un foglietto per poi consegnarlo all'amica.
«Grazie Josh, non so come avrei fatto senza di te». Abbracciò l'amico prima di dover lasciare la biblioteca, per andare a trovare il vampiro.
E se lui non avesse accettato di aiutarla che avrebbe fatto?
Meglio non pensarci.
Arrivò davanti al palazzo dove abitava il vampiro e sperò di trovarlo in casa.
Fortunatamente non abitava nei pressi del cimitero come si era aspettata lei.
Il sole stava tramontando.
Un attimo e se fosse coricato dentro una bara? Magari al suo risveglio avrà fame.. questi pensieri la fecero rabbrividire.
Prese un respiro profondo e scese dalla macchina.
Una giovane ragazza stava uscendo dal palazzo così Sharon le domandò in che piano abitava Matthew.
La ragazza disse di non conoscere nessun Matthew e di controllare i nomi nei citofoni.
Il problema era che il suo nome non vi era scritto in nessun posto.
Entrò nel palazzo, al pian terreno vi erano le casette della posta, cercò anche fra quelle il nome di Matt. Nulla nemmeno li.
L'ascensore era occupato per non perdere tempo fece le scale per arrivare al primo piano. Vi erano quattro porte.
Theresa Fox, Thomas - Stephanie Smith e Cassie Tanner. Questi erano i nomi dei proprietari.
Iniziò a credere che forse Josh si era sbagliato.
Il nome di Matt non risultava in nessun citofono o forse si era trasferito. In ogni caso non poteva controllare tutte le porte di quei sette piani.
Un uomo con una lunga barba bianca uscì dall'ascensore.
Sharon provò a domandargli se conosceva un certo Matthew e glielo descrisse.
Accidenti se solo mi ricordassi il cognome che vi stava scritto!
L'uomo con grande sorpresa di lei disse di aver visto una  volta un giovanotto con capelli lunghi e rossi.
«Si dirigeva al settimo piano accompagnato da una bionda» spiegò con esile voce l'uomo di fronte a lei.
«La ringrazio signore».
Sharon prese l'ascensore e salì all'ultimo piano.
Delle tre porte solo una non aveva scritto sopra il nome. Bussò decisa proprio su quella porta.
Nessuno la rispose, doveva essere un appartamento disabitato. Nel momento in cui voltò le spalle alla porta, essa si aprì.
Si voltò per vedere chi aveva aperto ed ecco che vide il viso di Matthew.
«Come mi hai trovato?» domandò lui stupito.
«Matthew.. Io ho bisogno del tuo aiuto».
E da ora ebbe inizio tutto.
Ormai si era messa in pista e doveva ballare.


N.A Faccio un piccolo commento sul capitolo..
Non ho voluto soffermarmi molto sul dolore che prova Sharon per la morte della zia, perché lei deve essere forte e ora deve pensare a Maya..
Questo capitolo evidenzia la profonda amicizia tra Sharon e Josh.. 
E credo che faccia capire che lui ci sarà sempre per lei e può contare sul suo aiuto.

lady vampiretta: Alla fine la zia di Sharon è morta..poveretta!..ma non ti preoccupare Shay non sarà sola..
Sono contenta che adori i protagonisti..mi sto affezionando anch'io a loro :)
CuteGirl92: Ciao grazie per i complimenti e ti chiedo scusa per il ritardo.. 
La zia Dafne purtroppo è morta sul serio.. Spero che questo capitolo ti piaccia lo stesso anche se non c'era Matt ad attenderla



   
 
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