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Autore: erikablue    11/10/2005    3 recensioni
amate i blue, amate lee, amate le storie romantiche allora leggete questa è la storia di una ragazza...senza famiglia...senza amici...si ritroverà sola in un mondo sconosciuto...ma una persona, che credeva odiare, e che faceva di tutto per umiliarla e farle pesare ancora di più quella meschina esistenza, le farà capire il vero significato dell'amore.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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21° capitolo: “Maybe together” Il tempo che passò li’, a piangere le sembrò un eternità…poi, finalmente dopo essersi accertata che dietro la porta o nel corridoio non ci fosse nessuno che la vedesse in quelle condizioni, si avvio furtivamente verso la terrazza, luogo pressoché deserto, tranne qualche accezione il sabato sera, dove le coppiette andavano a baciarsi. Si appoggio sulla ringhiera e si lasciò scivolare per terra. Appoggiò la testa sulle ginocchia… quanti ricordi le riaffioravano, quante sensazioni… in una situazione simile a quella aveva per la prima volta baciato Lee, lo aveva toccato, il suo corpo perfetto, la sua schiena sicura…si erano abbracciati tante volte, e poi li’ , sulla spiaggia si erano trovati, per la prima volta, lei aveva toccato il cielo con un dito, perché era con lui, e ne era felice… - cosa ne dici di un bel cappuccino caldo signorina?...- una voce la distolse dai suoi pensieri, rialzò il viso, asciugò velocemente le lacrime che le avevano rigato il viso e sorrise svogliatamente a John, che teneva in bilico in un vassoio due tazze di cappuccino… - come hai fatto a trovarmi?- - bhe…-disse lui spavaldamente-… ti conosco troppo bene, presumevo saresti venuta qui… - non preoccuparti per me… - io invece mi preoccupo, avanti, prendi una tazza… La ragazza afferrò da un manico l’oggetto e dopo aver soffiato un paio di volte portò la tazza alla bocca e sorseggiò per qualche secondo prima di esclamare… - buono come al solito john… - allora, vuoi spiegarmi…- disse il ragazzo posando il vassoio , e sistemandosi accanto a lei-…cosa diamine ti succede? - È una storia lunga, riguarda il mio passato, credevo di poter dimenticare ma… - Vieni qui- disse lui abbracciandola- …promettimi che almeno per questa sera non ci pensi, vai giù , ti dai una sciacquata, fai questo diavolo di spettacolo, e dopo andiamo a prenderci un gelato ok? - Va bene…ma stiamo qui un altro poco, è tutto cosi’…- disse sognante guardando le stelle - …romantico? – disse lui avvicinandosi a lei pericolosamente - Più o meno- disse lei indietreggiando lentamente…ma si bloccò, trovandosi dietro un muro…lui allora la bloccò con il suo corpo e dopo averle sfiorato qualche volta la bocca con il naso, le si avvicinò e la baciò…lei prese a piangere, non erano lacrime di gioia, non erano lacrime di odio, erano lacrime di collera…Non poteva più tornare indietro, ma forse, forse aveva trovato chi poteva sostituire Lee… No…Lee non poteva essere sostituito , lei lo amava, lo amava con tutta se stessa, amava quel visino d’angelo, amava quegli occhioni dolci, amava quel suo carattere possessivo e un tantino presuntuoso, amava tutto di lui! Allontanò John e tornò nel locale, ignara del fatto che fino a qualche minuto prima, qualcuno l’aveva osservata. ***_______________*** Aveva salito velocemente le scale, il cuore in gola, non sapeva che dire, non sapeva che fare quando l’avrebbe vista…e se l’avrebbe trovata. Ma non si sarebbe mai immaginato la scena che si era presentata dinanzi i suoi occhi. La sua ragazza, la ragazza che sperava le potesse un giorno riappartenere, baciava un altro…le emozioni prevalsero su di lui…scagliò un pugno alla parete, e scese le scale velocemente, intenzionato a ritornare a casa. Non senti’ neanche , qualche minuto dopo, che dei passi si affrettavano sulle scale, verso di lui, che una ragazza, una donna, desiderosa di lui scendeva a passo veloce quelle poche scale che la separavano dal suo vero amore. Le gambe di lei, un tempo sicure e leggere, che tremavano, ad ogni pensiero sul ragazzo… le mani, grandi e possenti di lui, che un tempo accarezzavano delicatamente la sua schiena, che tremavano in quel momento, ancora stordite del colpo inflitto precedentemente… Non erano solo le loro menti a cercarsi, i loro corpi si attraevano, le loro anime si sarebbero placate solo nel momento in cui loro due si sarebbero ritrovati… Ma ognuno temeva che questo non sarebbe mai successo. Lee arrivò nella hale dell’albergo e si sedette sul divanetto in paglia posto dinanzi l’uscita. Aveva fatto le scale cosi’ in fretta che non riusciva quasi a respirare…ma a lui non importava, avrebbe potuto morire, aveva visto gia ciò che lo aveva portato al culmine della disperazione… Ma perché non riusciva a dimenticarla, dopotutto c’en erano tante come lei…fisicamente attraenti, simpatiche, e poi tante ragazze erano disposte a diventare sue , ora che era famoso… Ma tutto questo andava contro i suoi principi…aveva imparato a considerare anche un'altra bellezza…cioè, la cosa principale rimaneva sempre l’attrazione fisica, il sesso, ma il carattere , l’amore , queste erano le cose che contavano veramente… ***_______________*** Era scesa velocemente, doveva andare da lui, dovevano chiarirsi, farsi anche del male, ma almeno parlare, a gesti, a parole, a fatti, in qualunque modo…a lei bastava gia il semplice fatto di vederlo per stare bene, di vederlo da vicino, di ammirare quei profondi occhi azzurri, che lasciavano trasparire ogni emozione…e solo in quel momento, anche se li aveva visti un po’ di tempo prima, aveva capito che lui l’amava veramente forse come prima, forse anche di più. Aveva terminato di percorrere le scale, il respiro affannoso, ma non stanco; non cosi’ stanco da non permetterle di cercarlo; non cosi’ stanco come l’attesa della sua anima. E poi l’aveva visto…era seduto su una piccola poltroncina d paglia, le mani ai capelli, un espressione di profonda frustrazione dipinta in viso… e si era fatta coraggio, aveva tanto atteso quel momento, aveva tanto desiderato di rivederlo, di rispecchiarsi in quegli occhi di cristallo… Ma poi non ce l’aveva fatta…si era seduta in un divanetto rosa, noncurante di quelle poche persone che la guardavano… ***___________*** Si era avvicinato a lei, subito dopo averla vista, si era avvicinato solo tanto quanto gli bastava per distinguere il suo respiro…il silenzio che regnava nell’atrio era sovrannaturale, o forse era lui che aveva isolato ogni rumore, e in quel momento poteva sentire solo il respiro della ragazza che gli stava di fronte, e il battito del suo cuore, che aumentava confusamente. E poi aveva poggiato una mano sul buffo del divano su cui era seduta lei. Le aveva passato una mano tra i capelli e le aveva accarezzato dolcemente il viso. ***___________*** Erika aveva chiuso gli occhi, forse tutto era un brutto sogno, da cui non vedeva l’ora di risvegliarsi. Eppure provava una strana sensazione; era come se una ventata di aria fresca la stesse invadendo…come se qualcuno, la stesse accarezzando,dall’alto. E il suo animo si era placato, la sua anima aveva smesso di correre…il suo cuore quasi di battere, la sua mente di pensare, l’unica cosa che ancora riusciva a percepire era un vento gelido ma tiepido nello stesso momento…e poi aveva sentito una voce…una voce che si era immaginata molte volte…una voce che aveva pensato, mai più pronunzierà il mio nome… ma si era sbagliata… - Ti amo… Ecco; aveva ragione si era sbagliata; l’aveva risentita…ma chi le diceva che non era il solito sogno…l’unica cosa che poteva fare era aprire gli occhi…ma le costava uno sforzo enorme…le costava uno sforzo sovraumano spalancare quelle palpebre e ridare la vista ai suoi occhi… Ma si fece coraggio…prima o poi sarebbe dovuta uscire da quella trans… Apri’ gli occhi,e come sempre lo vide…come sempre nei suoi sogni, forse anche più bello, forse anche più reale… Non si era resa ancora conto però che era veramente reale…che non era più un sogno…che stava li’ accanto a lei…e la fissava estasiato, perso nei suoi pensieri, preso a fantasticare, su di lei, che come sempre era fantastica…la sua immagine era sfocata…era come vedere un cartone animato con dei personaggi reali sfocati con aloni rosa…era da un alto emozionante, dall’altro anche demoralizzante…per lei che credeva che fosse una delle tante visioni, da cui si risvegliava delusa. Solo quando lui le accarezzò nuovamente una gota lievemente arrossata e le disse: - ti amo, ma ti prego dimmelo anche tu…- si riscosse. Apri’ e chiuse velocemente gli occhi dopo essersi alzata, dopodichè gli disse: - anche io ti amo Lee…ma la mia vita non è un sogno…è una realtà, e vorrei viverla con te…ma non so se sarà mai possibile. Lei fece per correre nuovamente via…fece per fuggire…anche nascondersi…ma lui questa volta stanco di farla fuggire,l forse anche stanco di aspettare, la prese , velocemente, impedendole di fuggire, impedendole di richiudere quella porta che per qualche secondo si era dischiusa dinanzi a loro. - Basta…- la spinse all’interno di quella stanzetta che aveva adocchiato all’entrata. La stanzetta che erika conosceva bene. La adagiò sulla poltroncina in vimini adiacente al muro… le accarezzò una guancia…lei cominciò a tremare, incapace di parlare odi reagire, paralizzata dal contatto magico di quell’essere che amava. Poi lui le si distese sopra… e prima di baciarla, prima di spalancare quel varco che li separava… - Capisci perché ti amo? - C-c..-credo di si…perché… perché anche io ti amo…forse anche più. - Perché scappavi… - Non riesco a capirlo neanche io…paura forse…ma non dovrei essere qui - Perché non dovresti esserci..perchè??? - Io…io sto con john… - Ma tu lo ami? - Si… - Come ami me? - ……..n-n-n-no….- disse lei insicura - E allora… cosa ti impedisce di esprimerti…cosa ti impedisce di amare colui che ti ama? E forse, fu proprio in quel momento che la sua anima, che il suo orgoglio si sciolsero…lo cinse per il collo e poggiò la testa del ragazzo sul suo seno…Un calore indescrivibile , una sensazione anormale si impadronì del suo corpo… Poi lui spostò le sue mani, si alzò e la prese, riadagiandola in terra, adagiando quella ragazza che tanto lo stregava… posò le sue labbra su quelle insicure di lei…poi i due aprirono le labbra…e finalmente si trovarono… impadroniti da una foga che nessuno dei due credeva possedere, esploravano ognuno il palato dell’altro… desiderosi dell’essenza che si sprigionava dalle loro anime…desiderosi e felici…soddisfatti di essere cambiati, e di averlo fatto insieme… Non so se la storia tra questi due giovani continuerà…forse tutta la loro storia è stata un sogno…un po’ come il sogno che ha ciascuno di noi…trovare una persona che possa condividere ogni cosa con noi…il sogno di ogni persona di trovare l’uomo della propria vita…il sogno che ho io…trovare una persona …una persona come Lee Ryan Fine … Questa ff è dedicata alle mie amiche che hanno commentato…alle ragazze he mi hanno dato consigli… ad Elvira e Giulia che mi sopportano ogni giorno…ma soprattutto a Lee ryan…che, anche se probabilmente non sa che esisto, se sicuramente non scriverà mai il mio nome , ma sentirà sempre un po’ di calore dentro il cuore…calore che io, come altre centinaia di migliaia di fan gli darò in eterno…GRAZIE! [(Questa ff contiene personaggi reali, ma i fatti narrati sono puramente casuali…per un capitolo ho preso spunto da una ff di una mia amica, ma non ho copiato niente…tutto ciò che è scritto in questa storia è di mano mia…)]®
  
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