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Autore: Risa_chan    19/08/2010    4 recensioni
Robin chiuse gli occhi e si lasciò cullare da quell’insolita musica. Per Nami suonava strano, eppure quel suono metallico continuo e costante, sempre uguale, aveva agli occhi di Robin un no so che di rassicurante. Rassicuranti come le stesse braccia che sferzavano quei colpi . Sentire qualcosa che rimaneva sempre uguale, per lei, dava certezza, la certezza che c’era qualcosa per lei di durevole e non passeggero. (Frobin)
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Franky, Nico Robin
Note: OOC, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Perfect Balance


Note dell'autrice
Buona sera! finalmente sono tornata, dopo quasi un mese, ma sono tornata^_^
Come sempre alcune piccole note di introduzione ci vogliono. Risponderò alle vostre graditissime recensioni a fine capitolo.
Dopo un attenta riflessione, ho deciso di trasformare questa storia in una serie di One-schot dedicate alla Frobin. Tutte avranno però un filo conduttore e cioè, la lenta compresione dei nostri due protagonisti dei loro sentimenti.
per la storia in sè, ho deciso di prendere il punto di vista di uno dei mebri della ciurma, ossoa Brook, che si accorge del cambiamento rea Franky e Robin-chan. E' stata ispirata dal film strong Word, ma non preoccupatevi, non ci sono spoiler.
Ogni vostro commento sarà molto gradito dalla sottoscritta!
Buona lettura  a dopo
fanny87


Per colpa del tanto camminare, le ossa avevano preso a fargli un gran male. Per Brook, iniziava a essere un bel supplizio, sudava, eppure non aveva pelle, le gambe dolevano, eppure non aveva muscoli. Forse, era colpa dell’artrosi, se mai uno scheletro come lui potesse, soffrine. Avrebbe chiesto a Chopper, più tardi.

“ Che fai, mucchietto d’ossa? Sbrigati!” esclamò Franky.
Lui e Robin camminavano davanti a lui di un paio di metri, senza che Brook riuscisse a raggiungerli.
“Avrei bisogno di una pausa ...” disse Brook.
“Niente pausa! Dobbiamo tornare prima di notte!” rispose il carpentiere.
Robin ridacchio e si rivolse allo scheletro: “Non manca molto, Brook. Presto  potrai riposare.”
Infondo i suoi compagni avevano ragione, avrebbe dovuto resistere! Ora era un pirata di cappello di paglia, e avrebbe dovuto comportarsi come tale.
Erano da poco approdati in una nuova isola dopo parecchi giorni di mare; sembrava un’isola tranquilla.   Dal punto di approdo della Sunny non s’intravedeva nessun tipo di agglomerato urbano, nemmeno una piccola casuccia. Eppure l’isola dal mare era sembrata piuttosto grande.
“Da qui, la vista non è una delle migliori. Quella parete della montagna ci compre la vista. Dividiamoci per esplorare l’isola.” Decise Nami come tutte le volte.
 Nami, Sanji e Usopp,il primo gruppo, il secondo Rufy, Zoro, Chopper, e infine loro tre, Franky, Robin e Brook.
Persero un lumacofono per gruppo e la spedizione iniziò.
 Da quel momento, era passata circa un ora e nulla di strano o particolare era accaduto.
Una strana sensazione, tuttavia, aveva percorso la mente di Brook, il quale era rimasto per tutto il viaggio in silenzio,  mentre i due compagni davanti a lui chiacchieravano del più e del meno, sempre allineati perfettamente, spalla contro spalla.
Il Musicista si sentiva quasi fuori posto, come una nota stonata, come un violino scordato.
Rimase per un secondo perplesso ma poi capì.
“Oh,oh,oh,ohoh! Deve essere così…” rifletè.

Brook  non era che un vecchio scheletro, ma,  di cose ne aveva viste tante e   sapeva quando ciò che aveva davanti era amore.
Non se ne era accorto prima, a dire il vero, eppure qualcosa nei loro gesti tradiva quel segreto che solo loro conoscevano . Un linguaggio senza parole che diventa musica a chi sa ascoltare.
I passi sembravano sincronizzati, lo stesso numero, stessa velocità, stessa sicurezza. In quel momento stavano camminando e lo facevano “insieme” , non uno separato dall’altro ma camminavano come se fossero una cosa sola. Erano un tutto come le note di uno spartito.
Franky e Robin si fermarono improvvisamente, Brook colto alla sprovvista, sussultò e per poco non andò a sbattere contro i due amici.
L’archeologa si voltò verso di lui sorridendo.
“ Siamo arrivati.”
 Li raggiunse e si affacciò ad una sporgenza: sotto di loro si stagliava una villaggio piuttosto grande.
Per  Brook arrivare o no, non aveva più importanza: non pensava più a quando si sarebbe riposato, le ossa non facevano più male, solo  la gioia che sentiva scoppiare in quel cuore che non aveva più.
Era felice perché dopo tanto tempo, assisteva ad un dei miracoli più belli che la vita donava alle persone. La stessa gioia nel sentirsi vivo, felice di esserlo.

Brook ricambiò lo sguardo di Robin:
“Posso vedere le tue mutandine?”
“No.”
“Brutto mucchietto d’ossa….”
“Vogliamo andare?” chiese divertita Robin trattenendo per un braccio il carpentiere.
***
Il villaggio  s trovava all’interno di una piccola valle dove scorreva un fiume che divideva  in due la piccola città.
Scesero il pendio che portava  fino all’entrata del villaggio; Era molto grazioso e putito,  la gente presa da mille affari quotidiani  quasi non si accorsero dei visitatori.
“Robin…” sussurrò a malapena il carpentiere, eppure lei aveva già capito cosa lui volesse intendere. Prese il lumacofono dallo zaino e compose un numero.
“Nami?” parlò attraverso il lumacofono.
 Brook era strabiliato da come due persone potessero capirsi così al volo; era così tra Franky e Robin.
 Uno era il sole, l’altra la luna, insieme formavano il tutto, in un equilibrio prefetto. Nulla stonava in loro, guardarli era qualcosa di una sublime bellezza; fra loro era nata l’intesa perfetta e pian piano lo stavano scoprendo.
“Ci raggireranno  presto. Sembra che loro si sono già riuniti, dall’altra parte c’è un altro piccolo villaggio, ma gli abitanti  hanno consigliato  di venire qui.”
“SUPER! Possiamo fare un giro nel frattempo.”
“Mh..” rispose Robin annuendo sorridente.
Brook seguiva i suoi amici senza fiatare, non voleva disturbarli, ora che aveva capito cosa bolliva in pentola.
Era curioso di vedere come, quella storia appena nata, andava sviluppandosi. Come una vicina troppo curiosa e pettegola fingeva di osservare le vetrine, ma era attento a ciò che i suoi amici facevano o dicevano, aiutato dal fatto che, essendo uno scheletro, non possedeva più occhi.
Ad un certo punto,  raggiunsero nella periferia della città poiché i loro compagni sarebbero dovuti giungere da quella direzione.
A differenza del centro, quel posto sembrava deserto e silenzioso. Grossi palazzi dalla vernice scrostata affiancava la via, che era pina d’immondizia. I gatti randagi facevano a gara per poter rovistarci con la speranza di trovare un bel pezzo di tonno o di carne.
“Oh,oh,oooooh… questo posto non mi piace..è troppo deserto.”
“Non siamo soli,Bones-chan.” Rispose Franky
Lo scheletro canterino non ebbe il tempo per capire le parole del Cyborg perché vennero circondati da un gruppo di uomini minacciosi. A quanto pareva non erano gli unici pirati approdati da quelle parti.
“Uh,uh … guarda chi abbiamo qui…la ciurma di cappello di paglia,pezzi grossi,uh?”
“cos’ è un gorilla?” chiese Robin serafica come sempre.
“Boh …” rispose Franky preparandosi a combattere.

Più che un combattimento sembrava una danza, erano agili, sincronizzati, veloci: un, due, tre,, ad un colpo di uno, corrispondeva il colpo di un altro, Robin immobilizzava i nemici, Franky li colpiva, se era il caso, schivava i colpi per entrambi.
Uno spettacolo magnifico. Per il quale Brook rimaneva strabiliato ogni volta, un fuoco si accendeva, orgoglioso di essere uno di Loro.
Si dava di fare, Brook, veloce, micidiale colpiva e i suoi nemici cadevano come foglie secche a terra.
Ci misero poco, forse non più di 10 minuti. Ma furono 10 minuti d’ estasi.
***
“Non..non ce ne avete lasciati neanche uno?”
Brook, Robin e Franky si votarono, e videro il resto della ciurma guardare loro, in mezzo a quel macello.
“Ha ragione Il capitano, avreste anche potuto aspettarci!  Un po’ d’esercizio ci voleva.” Sbuffò Zoro.
“Parla per te!” esclamarono in coro Nami ed Usopp.
Dovettero sentire la voce lamentosa di Rufy per un altro po’ fino a che, distratto da altro smise.
Si divertirono, mangiarono, beverono,  fecero provviste perché il giorno dopo avrebbero ripreso  il mare verso una nuova avventura.
Tornarono verso sera alla Sunny, Sanji preparò un'altra delle sue deliziose cene, fecero baldoria ancora un po’ finché Nami non ordinò a tutti di andare a letto.
Quella sera il turno di guardia aspettava a Robin.
Se ne stava in piedi guardando il mare con una tazza di caffè fumante. Nessuno sapeva dire con certezza cosa provava o pensava, Brook, quella sera riuscì ad intravedere un espressione di assoluta serenità.
Forse, una nuova luce, una più  a quella che i suoi compagni avevano acceso in lei. Brook ebbe la presunzione di conoscere chi o cosa, l’avesse accesa.
“Sera, Brook.”
L’aveva scoperto, forse con uno dei suoi occhi che faceva comparire.
“Oh,oh,oh,oh…mi avevi visto.”
“Cosa non ti fa dormire?”
Non volle rispondere subito. Pareva quasi di essere scortese e ficcanaso.
“Ti sei innamorato mai Brook?”
“Tanto tempo fa,nel West Blue. Ma è è passato molto tempo d’allora.”
Robin sorrise.
Brook, si fece audace e chiese:
“Tu?”
“Ora,sì.”
_______________
RINGRAZIAMENTI
eccomi di nuovo qui! rispondiamo subitissimo alle recesioniXD
Erichan: Frobin è una coppia stupenda ed è vero che di ff ce ne sono troppo poche, ma sono certa che guadagneremo terenno ù_ù sono molto felice che la storia ti sia piaciuta, o cercato al meglio di curare ogni particolare! cosa mi dici di questo?
angela90: Io e te la pensiamo uguale! è impossubile non accorgersi di questa coppia^.^ Ho scelto proprio quei momenti perchè sono i più raprresentativi, grazie a loro, che questi due personaggi si avvicinano e s'innamorano, ovviamente nella mia testa. Non sai quanto mi faccia piacere sapere che sono Ic, la mia più grande paura era quella di non rendere come meritano questi due personaggi. Per l'amore in One Piece, ti dirò, io preferisco che le cose rimagano come sono. Ma, credo che questo tu già lo sai. Ora mi sono cimentata in qualcosa di diverso, cioè vedere il rappotro tra Robin e Franky, dai occhi di Brook! cosa ne pensi?
giodian: felice che ti sia piaiuta! ed hai ragione, una buona storia ha bisgono di tempo per essere elaborata,beh non troppo, peròxD
tre88: ciao, cara! mi ha fatto molto piacere la tua recensione, ti ringrazio anche per avermi inserita nei tuoi autori preferiti, me molto onorta! spero di ricevere un tuo giudizio anche questa volta!
Ncl: va beh, non ci capiamo al volo, ormai, da tanto che ci conosciamo! sono felice che ti sia piaciuta anche se non segui più OP.
 Vi Vanish: Tu mi lusighi! come faccio? beh cerco sempre di metermi nei panni dei protagonisti, scegliere le parole giuste, poi molto intuito! sapere che mi segui, mi fa molto piacere, dimmi cosa ne pensi di questo nuovo capitolo.
Rigrazio, inoltre, chi ha inserito questa storia, fra i preferiti e i seguiti.
Al prossimo capitolo!
fanny87
   
 
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