Hikari To Kage
2.Presentazioni
Dicono che solo chi ti conosce veramente capisce come ti senti, beh, con me fanno fatica anche loro. Riesco a ridere a crepapelle, a fare battute anche se tremo dentro.
Anche se dentro gli occhi ho due lacrimoni che stanno per scoppiare, che pregano di uscire.
Riesco sempre a mettere da parte i miei problemi, qualunque peso abbiano su di me, pur di essere disponibile ad ascoltare e aiutare chi ho vicino.
Forse è per sentirmi meno solo. O forse è perchè non ho mai voluto la compassione di nessuno, ho sempre imparato ad rialzarmi e andare avanti.
Da solo.
Trovando sempre la forza dentro di me di sorridere.
La prima cosa che Sasuke notò fu che quel tizio sfoderò un sorriso, così accecante da costringerlo a spostare lo sguardo altrove. Quel ragazzo era troppo per i suoi gusti.
Troppo luminoso, troppo raggiante, abbagliante e non era solo il suo sorriso...
I suoi capelli erano lunghi, sottili come fili di seta e gli scendevano sulle spalle morbidi e carezzevoli. Inoltre quando camminava oscillavano ad ogni suo movimento e grazie alla luce del sole che penetrava dall'enorme vetrata alle sue spalle i suoi capelli cambiavano di colore passando dal biondo al ramato.Pure i suoi occhi non erano da meno, aveva uno sguardo penetrante di un colore simile al cielo sereno, limpido messo in contrasto da una carnagione bronzea.
<< Piacere, mi chiamo Naruto Uzumaki. >> disse con voce allegra, porgendogli una mano in segno di saluto con disinvoltura.
“Molta gente si limita a giudicare solamente il mio aspetto esteriore per questo avevo sempre trovato divertente truccarmi di nero in modo pesante e riempirmi il viso e corpo di piercing, tatuaggi, anelli, braccialetti e collane con tanto di teschi e infine vestirmi sempre di nero ultimemente mi ero pure abituato a portare delle lenti a contatto rosse per dare l'impressone di essere indemoniato così chiunque si fosse avvicinato sarebbe fuggito a gambe levate, invece lui è come se non se ne fosse nemmeno accorto, stava lì impalato con quel sorriso da ebete,ma era stupido o pazzo? Dov'era finito il suo istinto di sopravvivenza?”
<< Non rivolgerti a me con tanta disinvoltura o sarò costretto a toglierti di mezzo. >>
<< Non mi fai paura, fatti sotto se hai il corag... >>
Naruto non terminò la frase poiché Sasuke gli sferrò un potente pugno allo stomaco che lo fece piegare in due dal dolore e senza nemmeno accorgersene si ritrovò steso a terra con una mano che premeva il suo viso schiacciato contro il pavimento freddo, duro e le mani legate dietro la schiena.
<< Ti avverto, bada bene a quello che dici. >> gli disse Sasuke avvicinandosi pericolosamente al suo viso.
“ Questa volta sono sicuro che ha capito come stanno le cose, non oserà più fare lo sbruffone.”
<< Guarda che io non sono una scamorza come te. Allora? Hai finito di fare la commedia? Se ti fa piacere continua a fare il prepotente, ma credimi non ti renderà felice. >>