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Autore: crikke90    23/08/2010    3 recensioni
Siamo ancora a Kanto, nella Battle Frontier, in una città indefinita a festeggiare carnevale e la mente di Ash si perde tra la folla. Non fisicamente, s'intende.
Misty è immersa nello spirito della festa, ma non è da sola... e Gary... bhe, Gary riemerge dal nulla per aumentare la comicità della situazione!
Un'altra mia caratteristica fic comico demenziale senza faccine. Oddio, di demenziale tende ad avere ben poco una volta superato il primo capitolo....
Genere: Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Brock, Gary, Tracey | Coppie: Ash/Misty, Drew/Vera
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Salve a tutti, io sono Crikke! Spero che qualcuno si ricordi di me. Ho ripreso a scrivere questa fic dopo 3 anni. 3. L'ultima cosa decente che ho scritto è stata This Ain't a Love Song... Ecco... come dire... mi dispiace essere stata assente, PERDONO!!! Si ringrazia di cuore TUTTE le persone che hanno commentato il primo cap e che di sicuro non sono adesso qui per leggerlo e vogliono la mia morte XD. GRAZIE a Fedina, Yachan, Kate R (per me rimarrai sempre divina), Crazy Dark Quenn, Bulma93, Kogarashi, Love92, ValHerm, Ashley Ketchum, ila e Kowalski! ...adesso vi auguro buona lettura...

 

 

 

Capitolo 02: L’Amore Non E’ Affatto Importante Per Essere Felici

-Eccola.- annunciò Gary fermandosi di botto. Ash, con le sue unghie, riuscì a ferirsi la mano tanto da farsi uscire un po’ di sangue —dato che si stava ancora grattando la puntura di zanzara
I suoi occhi riuscirono ad incrociare un codino rosso decisamente conosciuto che per sua sfortuna apparteneva proprio a quella persona.
Si bloccò osservando quei due divertirsi beati come se fossero stati solo loro due al mondo.
Misty e Tracy.
Il disegnatore, in quel momento si era messo di fronte alla ragazza pronto per baciarla amorevolmente… ma lo sguardo della capopalestra ricadde stranamente su Ash, seppur fosse non poco lontano da lei.
Si agitò qualcosa nel suo animo che non voleva veder compiuta quell’azione. Non voleva vedere quei due baciarsi per nulla al mondo, ma non riuscì ad inviare ai suoi occhi l’ordine di chiusura.
In compenso gli occhi cominciarono a pizzicare per mancanza di ossigeno.
No, quella era una bugia, non era perché stava mancando quel maledetto ossigeno agl’occhi, al massimo mancava ai polmoni, ma perché stava per piangere disperatamente.
Rimase così immobile che per un momento credette di aver perso il controllo del suo stesso corpo, probabilmente il cuore aveva smesso di battere, il naso aveva smesso di raccogliere aria e il cervello di funzionare in modo corretto. Si sentì un enorme involucro vuoto in mezzo alla gente, completamente solo.
Lì per lì non afferrò bene la sensazione: era solo o voleva rimanere solo? La differenza era abissale ma la sensazione si confondeva inevitabilmente.
Per un secondo si ritrovò a sospirare, poi vide la ragazza strabuzzare gli occhi fino all’inverosimile, respingere Tracy e correre via. Ash cadde a terra sulle ginocchia senza avere il tempo di capire quell’azione. Il suo respiro si faceva sempre più affannato, forse perché qualcosa lo opprimeva terribilmente all’altezza dei polmoni, delle costole o del cuore —comunque da quelle parti— e non riuscì a chiudere gli occhi, ancora increduli, che pizzicavano ancora di più. Provò una strana sensazione, come se stesse per piangere e abbassò la testa per non farsi vedere lasciando che le sue sopracciglia definissero la sua espressione in modo triste.
Data tale reazione Gary non poté comprendere che in realtà Misty non era affatto la ragazza del suo amico d’infanzia e, pentito per aver riso troppo qualche minuto prima, gli mise una mano sulla spalla.
-E’ una sciocca.- affermò. -Tu sei decisamente migliore di lui…- stava per pentirsi di ciò che avrebbe detto però non poteva resistere! -Certo, se le piacciono i ragazzi più alti di lei non puoi biasimarla!-
Ash si voltò di scatto verso il suo rivale e lo guardò come volerlo incenerire. Cavolo, si era ripreso!
-Come, scusa?- fece, cupo.
-Sei troppo basso per lei!- il castano scosse le spalle. -Tutta questione di fisico… tu non c’entri nulla!-
-Io non sono basso!- urlò, alzandosi in piedi e guardandolo… oh cavolo! Dal basso in alto!
-Lo sei!- lo ammonì Gary.

Smettiamola per un secondo di concentrarci su quello sfigato di Ash. Ci sono un po’ di cose che non tornano nemmeno all’autrice. La prima di tutte è “Che diavolo ci faceva lì Misty?”.
Bhe, ve lo devo dire con estrema sincerità, non ne ho la più pallida idea!
-Misty!- gridò Tracy afferrandole il polso e bloccandola in mezzo alla gente. Lei cercò disperatamente di divincolarsi ma evidentemente il ragazzo era più forte di lei.
Un’altra cosa che all’autrice non torna è “Perché diavolo Misty è con Tracy?!?
-Lasciami!- gridò con le lacrime agl’occhi. -Sapevo che poteva essere qui! Non voglio farmi vedere da lui!-
Decisamente la vostra autrice ne ha ancora meno idea! Chissà, magari lo scopriremo insieme una volta che Bryan Adams mi avrà ispirata in modo decente…
-Sei ingiusta, Misty…- il disegnatore la lasciò andare, guardandola malinconico. -Avevi detto che…-
-Ho detto- lo interruppe prima che potesse dire qualsiasi cosa. -che avrei provato a dimenticarlo.-
-Non ti stai impegnando molto!- la prese per le spalle voltandola verso di lui. -Adesso ci sono io con te! Non riesci proprio a…- Misty abbassò il capo evitando i suoi occhi.
Avrebbe voluto dire qualcosa come “Scusami” ma poi non avrebbe più potuto guardarlo in faccia ridendo e scherzando. In fondo quel ragazzo le era diventato così caro da confonderla profondamente nei suoi sentimenti per Ash.
Ash, il ragazzo amato praticamente da una vita, per il quale aveva mandato all’aria il suo destino, per il quale provava un affetto smisurato dal primo momento che lo aveva conosciuto.
Ash, l’idiota totale della situazione.
Una delle cavolate più grosse che aveva sparato era stata “Si può vivere anche senza l’amore” e lei gli avrebbe voluto sputare in faccia perché erano anni che lei non riusciva a vivere senza quello stramaledettissimo amore!
Al contrario la persona che l’aveva più compresa era stata Tracy… nonostante nella sua comprensione ci fosse un minimo secondo fine. Un minimo piuttosto grande in realtà. Però aveva passato così tanto tempo con lei per farle tornare il sorriso che un minimo di riconoscenza avrebbe dovuto mostrargliela. Forse era per questo che al primo bacio che lui le aveva dato lei non si era minimamente scansata.
-Non ci riesco.- lei gli aveva fatto una promessa:
Gli aveva promesso che avrebbe cercato di dimenticare Ash e che non avrebbe più pensato a lui ogni momento, ma per lei era proprio impossibile.
-…- Tracy si rattristò guardandola. Le prese il volto con le mani, socchiudendo gli occhi, avvicinandosi pericolosamente a lei. Questa si perse negl’occhi scuri di lui.
Erano dei belli quegl’occhi… le piacevano scuri, di un marrone che quasi si confondeva col nero, forse perché lei aveva gli occhi chiari.
O forse perché quel colore apparteneva ad Ash.
Ash… l’idiota totale della situazione. Come poteva non pensare più a lui?
Chiuse gli occhi, lasciandosi baciare da quell’uomo che le prometteva non solo amore sincero, ma anche tanta felicità. Per lei, che aveva vissuto nell’amarezza di un amore non corrisposto, era il massimo a cui potesse aspirare.

-…- Ash osservò attentamente la sua figura riflessa nello specchio. -Io non sono basso…- continuò a bofonchiare nonostante il suo migliore amico glielo stesse ripetendo non tanto per demoralizzarlo quanto per fargli accettare la realtà.
-Non arrivi al metro e sessanta!- sbottò Gary. -Smettila di fare il bambino e guarda in faccia la realtà!-
-…- non era così semplice come il suo amico gli consigliava perché… bhe, aveva sempre notato di non essere esattamente un gigante, ma lui sarebbe diventato un grande in un altro senso! Che gli importava se misurava 158 centimetri spaccati? Non aveva molta importanza…
Non aveva importanza…
Non aveva importanza…
Non aveva-- cavolo! Stava diventando ripetitivo.
Continuò ad osservarsi con espressione corrucciata.
-Non è colpa dell’altezza se sei stato lasciato.- Gary annuì solenne.
-Solo del tuo mancato sex-appeal.- Brock entrò nella stanza d’albergo dove stava alloggiando il neo-prof. Brock?
-E tu che ci fai qui?- Ash si voltò di scatto, sconvolto.
-Sono un tuo compagno di viaggio.- il più grande lo guardò come se gli avesse fatto la domanda più stupida del mondo e, probabilmente, dal suo punto di vista lo era. -Non ti ricordi?-
-Sì, che ricordo! Ma perché tu sei qui, di fronte a me, ADESSO?- domanda difficile.
L’allevatore rimase un paio di secondi a pensare.
-Max e Vera sono andati a spiare Misty.- si ricordò. -Volevo avvertirti nel caso si facessero scoprire.- No, la verità era che lo voleva veder soffrire nell’autocommiserazione… scene del genere erano veramente troppo divertenti! Quello era rimasto l’unico motivo del suo continuo viaggiare.
-Perché stanno facendo una cosa simile?- il moro, sconvolto, strabuzzò gli occhi.
Okey, ciò aveva del paranormale. Lui non era sano e non lo erano i suo amici. Anzi, i suoi amici erano dei sadici impiccioni che si divertivano a farlo soffrire, precisamente!
-Perché è la tua ragazza!- rise il più grande.
-Non è la mia-- si bloccò, realizzando.
Cavolo! Gary era lì a due passi, lo avrebbe ucciso! Lo aveva rigirato come più gli piaceva, in fondo, lo aveva fatto preoccupare per la sua delusione amorosa spingendolo ad aiutarlo… non poteva fargli questo, non a lui che odiava aiutare gli altri e sentirsi ingannato di conseguenza. L’ultima volta che cosa aveva fatto per vendetta? Gli aveva calato i pantaloni davanti a sua sorella? No, quello la penultima volta…
-…non più, almeno.- si era salvato? Sul serio? Guardare i film d’amore costretto dalla madre era stato così utile, a suo tempo? Incredibile!
Decise che avrebbe adottato un figlio in modo da renderla una nonna felice.
-Complimenti Ash…- il suo amico lo guardò molto sorpreso. -Sei molto forte… io sarei uscito distrutto da un tradimento… non pensavo tu potessi reagire così bene…-
No, si era sbagliato, quel ragazzo era molto più sveglio di quanto non ricordasse, perlomeno era più sveglio di lui —non che ci volesse molto—
-Penso che ancora non abbia… metabolizzato.- intervenne Brock. Sì, quell’uomo era un angelo! -In fondo Misty era con uno nei nostri migliori amici, non è vero, Ash?-
-Uh.- probabilmente era un segno d’assenso, ma non era poi molto chiaro. Si era distratto grazie al piccolo problema dell’altezza, ma ora ricordava distintamente uno dei suoi migliori amici che…
…okey, stava per scoppiare di rabbia senza motivo. Tracy sarebbe morto a prescindere dalla pena che la polizia gli avrebbe inflitto.
-Cavolo…- il neo-prof era sconvolto. -Cornuto e mazziato!- sul volto del giovane Ketchum si dipinse un’espressione stupida. Qualcosa non gli era per nulla chiaro.
-Cornuto e che?-

-Poverino…- Max sospirò guardando la scena che si stava svolgendo davanti a lui.
-Intendi Ash?- fece Vera, arrossendo fino alle orecchie, imbarazzata.
Misty e Tracy, evidentemente, si trovavano troppo bene insieme e stavano continuando a… oddio, per favore, non fatemelo scrivere…!!!
-Sì che intendo Ash!- il ragazzino cercò di contenere la propria voce. -Era distrutto!-
-La trovo una cosa normale.- la ragazza abbassò il capo. -In fondo è stato tradito e…-
-Non è vero!- il fratellino la osservò con sguardo saccente. -Tecnicamente Misty non è la sua ragazza. Lei aveva tutto il diritto di…-
-Come? Misty non è la sua ragazza?- lui la guardò veramente sconvolto. Evidentemente, pensò il ragazzino, Gary non era stato il solo ad essere ingannato dalla magia recitativa di Ash.
-Non ti sei accorta che Ash ha detto una bugia a Gary?-
-Riconosco che dicendolo lui aveva qualcosa di strano…- Vera si voltò, guardando da un’altra parte. -…ma allora… no, qualcosa non mi torna…- Max sospirò, stanco.
-Cosa? Guarda che ormai tutti noi sappiamo che Ash è cotto di Misty, non è una cosa nuova e…-
-A parte questo.- lei si ritrovò a guardare il cielo, pensierosa. -Se lei non è la sua ragazza… perché prima di andarsene lei l’ha baciato?-
Il ragazzino strabuzzò gli occhi non poco sorpreso, rischiando il soffocamento o qualcosa si simile. Gli ci vollero svariati secondi per afferrare qualsiasi cosa si svolgesse nel raggio di cento metri ma finalmente poté riconnettersi e capire.
-E questo quando sarebbe successo?-

Drew passò lentamente a rassegna tutte le coppiette che giravano allegre per la festa.
-Non la vedo.- affermò sicuro. -Puoi metterti qui davanti a crepare di caldo.- Ash fece capolino da dietro la sua schiena.
-Nh.- non era molto d’accordo.
-Non avevate detto che stavate benissimo?- Gary guardò confuso il ragazzo dai capelli verdi.
-Orgoglio.-
-Non sono sicuro tu te la ricordi.- il moro continuò a scrutare la massa informe di gente che gli copriva la visuale.
-Ti posso confermare che non c’è!- fece Brock, spazientito. -Di me ti fidi?-
-Tu guardi le donne, quindi non guardi Misty.- non l’avesse mai detto, per quanto fosse protetto dalle spalle di Drew, riuscì ad inciampare sul cammino e cadere per terra, ferendosi inevitabilmente il naso. Imprecò in tutte le lingue che conosceva ma riuscì solo ad ottenere più dolore, essendosi morso la lingua.
-Sei un caso disperato, Ashy.- Gary sospirò.
-Perché lo chiami Ashy?- Drew strabuzzò gli occhi, confuso.
-Gli da profondo fastidio!- il castano rise, orgoglioso di se.
-Umpf!- Ash evitò di ringhiare.
-Appunto.-
-Non potresti avere un po’ più di compassione?- Brock alzò le spalle. -In fondo è stato appena tradito da uno dei suoi migliori amici.-
-Non sembra, ma cerco di distrarlo.-
-Ragazzi!- Max e Vera accorsero dal gruppetto di soli uomini.
-Misty se n’è appena andata con quel tipo!- Vera si mise immediatamente davanti a Gary.
-Dovresti dirlo a lui, non a me.- il neo-prof indicò l’amico d’infanzia che aveva assunto una strana espressione, ancora seduto per terra a tastarsi naso e lingua doloranti. Il ragazzo dai capelli verdi ricordò immediatamente che fine aveva fatto quel tipo nella sua mente… come mai lo aveva dimenticato? Ah, giusto, il gossip lo aveva distratto. Stressato, tornò a grattarsi la puntura di zanzara.
Ash, d’altro canto, cominciò a perdersi nei suoi pensieri.
Per un secondo —no, più di uno senza dubbio— aveva considerato Misty come la sua effettiva ragazza.
Forse era stato trascinato da tutta quell’agitazione… ma come diavolo gli era venuto in mente di mentire a Gary? Se non lo avesse fatto non l’avrebbe mai vista con Tracy, e non avrebbe considerato la possibilità di andare in galera per una buona causa.
No, non era questo il modo di agire. Avrebbe dovuto telefonarle e farle gli auguri… sì, avrebbe dovuto…
-L’amore fa soffrire, vero?- Vera lo osservava triste e rammaricata.
Siccome era ancora convinto di non essere innamorato non capì assolutamente il significato di quelle parole.
-L’amore non è affatto importante…- non si accorse che stava cercando di auto-convincersi. -…per essere felici…- Non si alzò da terra finché Brock non lo tirò su di peso.
Stava bene lì dove stava, rispecchiava il suo pessimo umore.
Scosse il capo cercando di svegliarsi e cercando di convincersi che avrebbe dovuto essere felice per Misty.
Aveva vissuto una vita intera senza pensare all’amore e, senza dubbio, non ci avrebbe pensato in quel momento.
Povero illuso…
Fine Capitolo 2

 

 

Questo l'ho scritto 3 anni fa. Il prossimo capitolo, invece, sarà recente e sarà un bordello. Non posso dire altro!
Spero commentiate in tanti! <3
   
 
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