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Autore: ThePainOfLove    23/08/2010    1 recensioni
Alessia è una giovane ragazza il quale desiderio è quello di andare al Concerto dei Tokio Hotel..
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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quando meno Spero vi piaccia :D
                                                             

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Come avevo immaginato durante la notte non chiusi occhio e la mattina  ero talmente stanca che decisi di non andare a scuola, dormire un altro po e probabilmente deprimermi davanti un film romantico, perché l'unica persona che credevo di amare non  sapeva neanche della mia esistenza....
Il pomeriggio avevo un appuntamento con Giulia un altra mia amica, anche lei sarebbe andata al concerto o almeno era quello che aveva progettato.
Cominciai a prepararmi verso le 16:00 visto che l'appuntamento era alle 16:40. Indossai un vestito particolarmente corto e strano con un paio di anfibi militari, make up saper nero e una dose di tristezza che sarebbe bastata per cinquanta uomini.
Uscii di casa e mi recai nel posto dell'appuntamento, durante il tragitto avevo sentito molte persone parlare male dei miei vestiti, ma ormai c'ero abituata , quasi tutte le persone che mi vedevano si facevano un idea sbagliata di me e forse era proprio per questo che  ero diventata così scontrosa e asociale con le persone.
Ad un certo punto vidi arrivare la mia amica, ma non da sola  in compagnia di un ragazzo e a giudicare da come si guardavano sembravano proprio innamorati persi l'uno dell'altra. Così onde evitare di deprimermi ancora di più  scappai a nascondermi dietro un palazzo e gli inviai un messaggio con scritto:

SCUSAMI TANTO GIULIA, MA PROPRIO NON POSSO VENIRE OGGI MIO FRATELLO JUSTIN  MI HA OBBLIGATA A RIMANERE A CASA CON LUI.....SPERO CHE TI DIVERTA LO STESSO .
ALESSIA

Dopo non volendo tornare a casa mi recai al mio locale preferito, un bar tranquillo dove non andava quasi mai nessuno, ma che a me trasmetteva tanto calore.
Presi un bicchiere di coca cola e parlai un po con Nico il barista, un altra di quelle poche persone con me non si fermava alle apparenze e poi decisi di tornare a casa onde evitare di incontrare Giulia ed il suo nuovo ragazzo.
Arrivai a casa, non feci molto caso all'atmosfera ed entrai in camera mia, dalla quale si poteva accedere facilmente alla stanza di Justin, quando aprii la porta trovai Justin in pieno "intrattenimento" con una ragazza della quale probabilmente conosceva solamente il nome , o forse neanche quello così richiusi la porta comunicante.
Più tardi la ragazza se ne andò e io ebbi la possibilità di parlare con Justin o meglio Brò, come lo chiamavo io. Entrai nella camera che era ancora mezzo nudo ma non ci feci poi così tanto caso dopotutto era mio mio fratello...

J:Ehi A cos'è quella faccia??
I: ennesima delusione da concerto.
J: Capisco...senti domani do una festa nella mia nuova casa, sai una di quelle feste piene di vip, vieni se vuoi...

Conoscevo troppo bene  Brò, quel "vieni se vuoi" equivaleva ad un "vieni o ti uccido"..

I: Si, verrò magari mi farà bene un po di distrazione.
J: Ok allora ti passo a prendere alle 22.00 così mi dai anche una mano a  sistemare le luci.
I: Mi sembrava strano che dietro non ci fosse nient'altro..
J: Mi conosci troppo bene, io non faccio nulla in cambio di nulla neanche per te!

Lo guardai con la faccia annoiata per circa un minuto poi aggiunse" Mettiti qualcosa di guadabile" e chiuse la portiera del suo suv, perché nel frattempo ci eravamo spostati in giardino.
Tornai in camere mia aprii l'armadio e cercai qualcosa di "decente" da mettere, ma non trovai niente, così decisi di andare a casa di Irene (un altra mia amica) per farmi dei vestiti da lei che era solita ad andare a feste di quel genere.

Mentre mi avviavo verso casa di Irene vidi passare un ragazzo in un audi R8 con tanto di treccine che somigliava tantissimo a Tom Kaulitz, non mi soffermai molto sul particolare e continuai a camminare indifferentemente.
Arrivata a casa di irene la salutai e mi diressi in camera sua dove aveva già sistemato una cinquantina di vestiti che mi sarei dovuta provare, ed anche se non erano nel mio stile, belli naturalmente ma non per me, scelsi quello che mi sembrava più adatto: un vestito a fascia nero molto corto con sul seno dei swarovski color argento.
***
Misi quel maledetto vestito con delle scarpe argentate alte da far venire le vertigini, sistemai i capelli e mi truccai nel modo meno pesante che conoscevo.

Di li a poco sarebbe arrivato Justin.

Arrivò circa 10 minuti dopo del previsto, io mi avvicinai alla macchina mentre lui suonava e urlava " Dai A muoviti è già tardi!"

Odiavo quando mi chiamava A ma ormai mi ci ero abituata.

Aprii la portiera della macchina e salii

J: Hey bambola, scusa ma ora proprio non posso sto aspettando mia sorella..
I: Dai non fare il cretino, andiamo a questa festa se ci dobbiamo andare..
J: Cosa? Tu saresti mia sorella ?? e a cosa devo questo cambio di look?
I: Vacci piano con le parole CAMBIO DI LOOK è solo per questa sera solo perché me l'hai chiesto tu!
J: Ok ok calmati...comunque sei irriconoscibile!

Intanto eravamo arrivati a casa sua e visto che molti invitati erano già arrivato era tardi per mettere le luci.

 In mezzo a tutte quelle macchine parcheggiate notai la stessa che avevo visto il giorno prima mentre andavo da Irene, per un attimo pensai che c'erano troppe coincidenze: l'R8, le treccine, la somiglianza a Tom e la presenza alla festa il che voleva dire che era una celebrità, ma poi pensai che era solo un mia fissazione ed entrai in casa.

Più tardi mio fratello, famoso ballerino di hip-hop diede spettacolo probabilmente solo per far cadere una delle sue solite  puttanelle hai suoi piedi, poi mi mise una benda sugli occhi e mi scrisse qualcosa sul collo, fece lo stesso con un ragazzo e poi ci chiuse in una stanza.

Inizialmente essendo ubriachi, molto ubriachi ci misimo a litigare, ma poi dopo cedemmo alla tentazione.

La mattina dopo mi svegliai, non ricordavo nulla di cosa fosse accaduto apparte qualche battuta del tipo "Sei una troia" o "vaffanculo stronzo" ma era così ovvio quello che era successo, insomma ero nuda con un ragazzo anche lui nudo accanto a me e vestiti sparsi per tutta la stanza, tutto questo portava solo ad una cosa...Sesso.
Mi vestii in fretta facendo attenzione a non svegliare il ragazzo, poi gli lasciai un biglietto con scritto:

Non so chi tu sia, ma grazie per la bella nottata!

Presi lo scooter che ormai Brò non usava più e tornai a casa...
  
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